giovedì 15 dicembre 2016

C'era una volta un regno....


Ho un problema nella testa, funziona a metà....

No, non parleremo del famosissimo tormentone di Rovazzi, però questa frase la si potrebbe applicare a molte persone.
E' già siamo ad "un tiro di schioppo" da Natale e dovremmo essere più buoni... ma invece staccherei teste con la katana che neanche Christopher Lambert dei bei tempi.





Ma perché di questo post? perché la storia si ripete e le stronzate aumentano in maniera esponenziale e la vita del caos non è il massimo.

Già tempo fa vi avevo dato la mia su delle semplici direttive per lavorare con criterio.

Purtroppo, proprio nell'ultimo periodo, già incasinato di suo, chi comanda ha voluto ulteriormente aumentare la difficoltà.
Evidentemente sta gente pensa che siamo tutti giocatori masochisti che amano le missioni impossibili come giocare a Dark Souls a livello estremo.





Vabbè vabbè, queste battute loro non le capirebbero.

Vi racconterò una storia. C'era una volta un capo reparto, uno e trino, che cercava di essere la figura a metà tra chi comanda la baracca e tra chi lavora. Diciamocela tutta, aveva i suoi difetti... ("ze na casada" in primis) ma aveva una valenza nell'ambito. Poi, evidentemente per "divergenze artistiche", se ne andò.

Il suo potere venne diviso in tre entità. Forse troppe, anche perché una delle tre non aveva minimamente senso di esistere però, se sfruttato bene, il triumvirato avrebbe avuto un senso.
Ma la puzza di stronzate si sentiva già all'epoca quando durante la riunione dove, di fatto, veniva presentata la nuova leadership, quando vennero fuori problemi e preoccupazioni per il futuro, qualcuno disse: "tu non ti preoccupare". E così sia.

Diciamo che il primo periodo, i primi due mesi, le cose reggevano.
C'erano promesse, idealismi, "patriottismi" abbastanza campati per aria però, si viveva.

Secondo me ad un certo punto qualcuno se l'era fatta nelle mutande quando qualcun altro, un po' stufo delle promesse, alzò la voce. Vennero fatte nuove promesse che però, da buoni politici, sono restate tali.

In quel periodo è interessante sottolineare come le promesse fatte, cambiate nella base ma non nella sostanza, vennero ribaltate come un calzino quando chi doveva essere aiutato, doveva aiutare.
E quel deficiente gli ha detto anche si, non pensando in che merda stava entrando.

Poi, esattamente il giorno dopo la richiesta di aiuto, successe che il triumvirato, che a sentore non lo era mai stato, si sfasciò, tanto che uno dei tre annunciò la sua decisione di percorrere nuove strade.
E così dal "ti diamo una mano", si passò rapidamente a "devi dare una mano" a "welcome to the pool of shit".

E vabbè, ormai era fatta, diciamo che l'idiota che aveva appena fatto il tuffo a bomba nella piscina color marrone, aveva parzialmente il culo coperto perché doveva fare degli altri lavori, quelli per cui avrebbe dovuto avere una mano in precedenza.

Era però ormai chiaro come il sole che l'ex triumvirato, diventato dinamico duo, era tornato ad essere un monopolio, specialmente quando il "vero leader" del trio venne promosso ad una stanza in solitaria con una rampa di scale che lo elevava dai "comuni mortali".

Affascinante notare come l'iniziale drago a tre teste "taglia rapidamente due dei suoi fratelli", per essere unico capitano della barca. E si passa dalla famosa frase "il potere del trio, coincide col mio" a "il potere del trio è solo mio".

Ma il nuovo regnante era magnanimo e per dimostrarlo, lascia parte della decisioni al secondo ex leader del triumvirato e sceglie il suo braccio destro, che dovrebbe comandare tutti i "nuovi manovali", i programmatori.
Peccato che più un leader carismatico, come ci si aspetterebbe, ci si avvicina più alla versione stronza di "Barbie reginetta del ballo".






A questo punto, vedendo che i pochi rimasti sono insufficienti per gestire i suoi lavori, il nuovo regnante decide prima di tutto di togliere dalla soffitta il manovale che si occupava di gestire le faccende interne del regno. Ma pur con un nuovo elemento al suo servizio decide, forse un po' troppo in ritardo, di reclutare nuovi manovali. Purtroppo, non ha la minima idea di cosa voglia dire saper reclutare un "manovale" e sbaglia clamorosamente, ingaggiando uno che sulla carta sembrava Bill Gates


ma che, purtroppo, era rimasto alle caverne dell'uomo di Neanderthal.





E per fortuna che era il personaggio che avrebbe salvato il mondo, avrebbe fatto tutto e aiutato tutti.

A volte mi chiedo perché il regnante ha sempre incitato allo spirito di squadra, alla collaborazione prima di tutto. Per cui perché non chiedere aiuto a chi quel tipo di lavoro lo fa da anni? no, sprechiamo tempo e soldi, facendogli fare corsi su corsi e dimostrando che anche chi non è stato ingaggiato per fare il manovale ma per fare un lavoro più "artistico", gli mangia "i risi in testa".

Ho sempre sperato che la gente imparasse dai suoi errori, e qualcosa, effettivamente, sembrava cambiato. Il nuovo manovale  "è stato pesato. è stato misurato. E quant'è vero Dio, (fortunatamente) non è stato trovato mancante".

Il magnanimo regnante si affida alle parole di chi aveva valutato la nuova leva, reclutandolo in breve tempo. Nuovamente vengono fatte promesse, ma ormai tutti i sudditi sapevano fin dall'inizio che sarebbero rimaste tali.

Il nuovo manovale si dimostra essere efficiente, ma chiaramente ancora non aveva tutti i mezzi per essere il "mulo da soma" come invece piacerebbe al regnante.


Ma ci troppi lavori da portare a termine, il tempo è poco, per cui lo fa diventare il mulo da soma, caricandolo di lavori un po' troppo pesanti per un rookie.

Però questa volta impara dai suoi errori, per cui decide di prendere anche il manovale a cui aveva fatto molte promesse, per fare i suoi interessi, togliendolo all'ex membro del triumvirato che, di fatto, resta senza manovali per i suoi lavori. Questa mossa dimostrò anche una volta che i lavori del regnante erano fondamentali, mentre "tutto il resto è noia".

Da quel momento nel regno però scoppiò il caos più infernale. Il regnante non sapeva più dove girarsi perché i risultati non arrivavano, il tempo era sempre meno, per cui ebbe una brillante idea: mandare interi pulmini di persone per velocizzare il suo lavoro più importante, quello che probabilmente gli avrebbe promesso la santificazione.

Però il massiccio impiego di manovali sperando che "tre is megl che uan" non dava i risultati sperati, tanto più che uno dei suoi più fidati collaboratori, uno di quelli che avrebbe dovuto istruire da tempo le popolazioni conquistate dal regnante, usciva dal regno solo per i ricchi banchetti giornalieri.

Ancora una volta il regnante dimostra di non sapere come comandare le sue "pedine", cambiando le carte in tavola ogni giorno, non avvertendo delle sue mosse, spesso insensate, e modificando le priorità a suo uso e consumo.

Però il regnante è sempre magnanimo con i suo schiav... scusate sudditi, per ogni due mesi organizza un banchetto.


Fortunatamente non tutti sono così ciechi da assecondarlo e evitano "i banchetti dell'amicizia e della fratellanza".

Da quel momento, ogni giorno che passa, il regno cade sempre di più nel suo periodo più buio e parte dei sudditi, scontenti della sua dirigenza e dei comportamenti della sua reginetta del ballo, vorrebbero rivivere il periodo di Luigi XVI e Maria Antonietta....



Come finirà questa storia? e chi lo sa, di certo il capitolo finale verrà annunciato nella lussuosa sede prenotata per la festa natalizia, dove verranno tirate le somme.

Il regnante verrà elogiato, come già successo in passato? verrà destituito dal suo compito? ci saranno applausi sul suo lavoro? ci sarà la rivolta dei sudditi, o per lo meno di una parte di loro? Vedremo.

Resta il fatto è che siamo vicini a Natale, per cui i sudditi potrebbero regalare al loro magnanimo regnante, una bella scatola di Risiko,


sperando che un semplice gioco riesca a capire come utilizzare le sue armate per vincere le battaglie anche se tanti, più che un regalo, si accontenterebbero di essere per cinque minuti il Re Leonida...


lunedì 12 dicembre 2016

La saga dei cloni


Ok pronti, partenza, via.
Post numero 1 del secondo centinaio.
Non fatevi ingannare dal titolo, oggi non parliamo di uno dei cicli di storie più controversi dell'Uomo Ragno, ma ripartiamo dalle serie televisive.
Vedremo a breve il perchè del titolo.
Non vi dirò neanche chi l'ha prodotta, perché ormai tutto quello che guardo esce da li. Parliamo quindi di Orphan Black, serie televisiva divisa, attualmente, in quattro stagioni prodotte dal 2013 ad oggi.

Chiaramente per parlare della base della trama, dovrò fare un minimo di spoiler, mettetevela via.

La protagonista è Sarah Manning,


una ragazza orfana che vive una vita allo sbando con suo fratello adottivo Felix. Un giorno la ragazza arrivata alla stazione della metropolitana, assiste ad un fatto che la sconvolge. Una giovane si butta sotto il treno in transito. Però prima di farlo si gira verso Sarah scoprendo di essere identiche. Sarah, sconvolta dall'accaduto e dal fatto di aver visto inspiegabilmente una persona identica a lei, decide di rubare la borsa della suicida, scoprendo che si chiamava Elizabeth Childs.

La giovane decide quindi di prendere il posto di Elizabeth, cercando di svuotarle il conto in banca per fuggire con sua figlia Kira e con Felix. 
Intrufolandosi nella vita privata di Beth scopre un altro fatto sconcertante, esistono altre due persone identiche a lei. A questo punto Sarah decide di andare a fondo nella faccenda, scoprendo di essere un clone.

Eh già queste sono le fondamenta su cui si basa tutta la serie. Senza dubbio un concept, magari non originalissimo, basti pensare a The Island,


ma comunque interessante.
Chiaramente le domande da farsi sono molto semplici, o per lo meno sono quelle che mi sono posto io. Perché è stato creato questo esperimento? esiste un originale o sono tutti cloni? perché così tanti? e perché qualcuno cerca di ucciderli?

Vi dirò, nel corso delle quattro stagioni, alcuni punti vengono risolti, ma su altri vengono messi dubbi, smentite e rivelazioni che fanno molto pensare.
Una delle cose più interessanti è che escludendo la protagonista Sarah, quasi nessun personaggio è mai definibile buono o cattivo. Ognuno ha degli obiettivi, dei segreti da nascondere e i loro comportarsi non è mai chiaro.

Un altro dei pregi maggiori che ho trovato nella serie è di "non tirarla troppo lunga". Ogni stagione è composta da 10 episodi dei canonici 40-42 minuti. La gestione dei personaggi è oculata e tutti i protagonisti sono ben caratterizzati.

Vediamo i principali, escludendo chi appare in un secondo momento ed evitando spoiler per chi non ha visto la serie.

Jordan Gavaris è Felix Dawkins


Fratello adottivo, anche lui orfano, della protagonista Sarah. Estremamente legato alla ragazza, forse l'unico che cercherà in ogni modo di aiutarla e con la quale si caccerà in situazioni a volte sconvenienti. Personaggio particolare, molto estroverso e al limite del bizzarro in alcune occasioni. Nel corso della terza stagione, dopo una serie di rivelazioni nel suo finale, svilupperà una sorta di gelosia verso quello che Sarah è riuscita ad ottenere. Però, anche in questo caso, sarà sempre l'unico a seguire ciecamente la ragazza.

Maria Doyle Kennedy è la Signora S.


Madre adottiva di Felix e Sarah con la quale si troverà in disaccordo in svariate occasioni. Sicuramente uno di quei personaggi che verranno svelati col proseguire degli episodi. La donna ha molti segreti oltre ad un passato che verrà rivelato solamente quando si inizierà a far chiarezza sulla storia dei cloni. Anche il suo vero nome verrà pronunciato per la prima volta solo dopo la seconda stagione.

Skyler Wexler è Kira Manning


Figlia naturale di Sarah. Se all'inizio della storia sembra semplicemente un personaggio di contorno, nel corso delle stagioni diventa di maggior rilievo. Mi sbaglierò ma secondo me nella quarta stagione si intravede un cambiamento.

ma qui finiamo nello

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Last but not least la protagonista. O sarebbe meglio dire le protagoniste? Tatiana Maslany è metà del cast. E non sto minimamente scherzando. Infatti sarà Sarah Mennig, ma anche Elizabeth "Beth" Childs, Alison Hendrix, Cosima Niehaus ecc. ecc.


Senza dubbio ognuna delle ragazze è estremamente diversa dalle altre. Tatiana riesce alla perfezione a portare sullo schermo donne molto distanti caratterialmente tra loro e ad interpretarle in maniera molto convincente. Vi assicuro che escludendo l'aspetto estetico, abbastanza diverso in ognuna delle protagoniste, anche se fossero vestite tutte allo stesso modo, si capirebbe al volo chi è una e chi è l'altra.

Nel corso degli episodi si aggiungeranno altri personaggi. Fino alla fine non si capirà se sono con le tre protagoniste, oppure contro. Ogni puntata farà cambiare opinione allo spettatore. Anche questo è uno dei punti a favore della serie e che la fa continuare fino alla fine.

Lo svolgimento e lo stile degli episodi cambia nel susseguirsi delle quattro stagioni. Se le prime due si concentrano sul far luce sul perché dei cloni, la terza inizia a svelare buona parte dei misteri introdotti in precedenza, ma introducendo forse dei personaggi secondari non troppo riusciti, a mio modo di vedere.

Nella terza serie secondo me si è voluto anche tentare di dare un tono più ironico tendente al grottesco.
Ma ancora una volta

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Sicuramente sono il gruppo di episodi più deboli di tutta la serie.

Sul finale della terza e su tutta la quarta stagione, c'è invece un aumento di ritmo e un maggior interesse per gli episodi.
Vengono riprese delle sotto trame solamente accennate nei primi episodi, approfondite in maniera convincente e, se ci pensiamo bene, anche inquietante.

Senza dubbio sono ansioso della già annunciata ultima stagione perché questa serie mi ha convinto.
Una trama che nel suo complesso tiene legato lo spettatore che si affeziona ai personaggi. Le molteplici interpretazioni di Tatiana Maslany sono senza dubbio un valore aggiunto che non va sottovalutato, specialmente quando interpreta Helena, forse il personaggio più particolare dell'intero cast.
Anche lo schema dei 10 episodi per stagione aiutano a non allungare troppo il brodo e concentrarsi, spesso, sulla trama principale. Aumentare il numero degli episodi avrebbe solamente appesantito la struttura della serie.

Va vista? si, ma solo se vi piacciono storie con toni dark e incentrata sulla "scienza di confine". Alcuni episodi mi hanno rabbrividire, perché si vedono "scene mediche"  che non sopporto a priori.

Aspettiamo quindi che venga prodotto l'ultimo ciclo di episodi e vediamo come chiuderanno la storia di Sarah e delle sue "sorelle".