venerdì 13 gennaio 2017

Assassin's Creed: The Movie



Quando gli altri seguono ciecamente la verità , ricorda

NULLA E' REALE

Quando gli altri si piegano alla morale o alla legge, ricorda

TUTTO E' LECITO

Agiamo nell'ombra per servire la luce 

SIAMO ASSASSINI

L'avevo preannunciato nel precedente post, oggi parliamo del film di Assassin's Creed, classe 2016 (anche se da noi è uscito a inizio 2017), diretto da Justin Kurzel.

Ovviamente chi ha visto i trailer lo sapeva già, questo film non riproduce la storia già vista nei vari titoli ma introduce un nuovo protagonista, Callum Lynch (interpretato da Michael Fassbender)


e una nuova divisione dell'Abstergo situata a Madrid, in Spagna.

Seguendo l'iter del videogioco il film è diviso in due nette epoche:

Il passato ambientato nel 1492 durante l'inquisizione spagnola e il presente, nel 2016, all'interno della struttura Abstergo.

Si parte dal passato e dalla cerimonia di iniziazione di Aguilar de Nerha


al credo e alla confraternita degli assassini. In questa cerimonia gli viene amputato il dito anulare per fare spazio alla lama celata.

E proprio questa scena mi ha fatto molto ridere.

Chi ha giocato ad Assassin's Creed 2, tra le altre cose ambientato prima della storia di Aguilar, si ricorderà la scena in cui Ezio porta i progetti della lama celata all'amico Leonardo Da Vinci. In questa scena Leonardo dirà ad Ezio che leggendo i progetti era effettivamente scritto della necessità di amputare il dito ma, con una banale modifica, era possibile aggirare il problema.

Ah caro Aguilar, se chiedevi a Leo....


avresti avuto ancora le dieci dita. La cosa paradossale è quando le stesse lame celate vengono cedute a Callum a lui le dita non vengono tranciate, ma non viene spiegato perché.

Lasciando perdere le minchiate, una volta conclusa la scena nel passato, si passa al 1986 dove conosceremo il giovane Callum e dove verranno messe le basi della storia. Inutile spiegare e spoilerare questa scena.
Arriviamo quindi al 2016 dove Callum è condannato a morte per l'omicidio di un pappone che ha tentato di derubarlo.

Fatto sta che il nostro protagonista, come abbiamo ampiamente visto nel trailer, viene salvato dalla condanna (tramite una messinscena) dalla fondazione Abstergo e trasportato nella loro struttura a Madrid, in Spagna.

Al suo risveglio nella struttura, spaesato, conosce la Dr.ssa Sophia Rikkin (Marion Cotillard),


responsabile del progetto Animus. Il progetto prevede, tramite la lettura del DNA, la possibilità di rivivere i ricordi legati ad un antenato. Callum scopre così di essere discendente di Aguilar de Nerha.

La dottoressa spiega che Callum dovrà entrare nell'Animus per poter recuperare le tracce della Mela dell'Eden,



un artefatto dove, secondo le leggende, contiene il peccato originale e il codice genetico del libero arbitrio, al fine di porre fine alla violenza che sta soggiogando la razza umana.

Direi che è inutile andare avanti con la storia e concentrarsi alle mie considerazioni.

La cosa che è saltata subito all'occhio anche durante i trailer è la modifica dell'impostazione dell'Animus. Nei giochi era sempre una poltrona/lettino che, tramite una specie di visore e collegamento con dei braccialetti che bloccano l'ospite, ne leggevano il DNA facendogli rivivere il passato.


In questa trasposizione l'Animus è un braccio meccanico che viene collegato alla vita dell'ospite.


Inoltre sarà necessario eseguire un collegamento neuronale con un chip sul collo, più o meno come succedeva al Dottor Octopus in Spider-Man 2.


Allora, inizialmente ero contrario a questo cambio, troppo radicale dell'Animus però, vedendo le scene, devo dire che è molto azzeccata perché molto più cinematografica. In fin dei conti il braccio aiuta Callum nel simulare e riprodurre i ricordi di Aguilar e le scene mostrano spesso il dualismo tra l'azione compiuta dell'assassino Spagnolo e quella del suo avo. I proiettori completano l'opera mostrando alla Dr.ssa Rikkin e al suo team l'intera azione e le persone con cui Aguilar interagisce (o ha interagito?).


Una cosa che non ho sopportato è il voler per forza lasciare la lingua spagnola, sottotitolata in italiano, durante le scene dei ricordi.

La domanda è perché? Mi va bene nella prima scena, quella dell'iniziazione, ma poi si poteva trovare un banale escamotage per spiegare come l'Animus riesce ad interpretare e tradurre le lingue straniere/antiche.

Personalmente lasciare i sottotitoli fa perdere l'attenzione alle scene d'azione, che sono proprio quelle del passato.

Ma alla fine sono solo io che non sono abituato a guardare qualsiasi cosa subbata.

Queste scene sono comunque poche e la trama è incentrata principalmente nel presente. Il che non è un problema in se, visto che l'azione nel passato ricorda molte delle scene che chi ha giocato alla serie ha affrontato.

Il vero problema è che non respira e percepisce minimamente di essere in Spagna o nel periodo dell'inquisizione. Nelle immagini viste dall'alto si vedono edifici, ma nulla che ricordi di essere in Spagna. E' uno scenario anonimo, senza alcun tipo di riferimento. Potevamo essere in Spagna ma potevamo essere ovunque.

Nei giochi di Assassin's Creed invece, si respirava sempre l'epoca in cui rivivevamo i ricordi.
Escludendo le ambientazioni Italiane,


sicuramente più familiari,


anche quando si passò all'America del terzo capitolo, si sentiva di essere durante la Guerra di indipendenza.


Una scelta discutibile, come già sottolineato in altre recensioni, è quella cazzo di aquila.


In teoria è l'escamotage per passare da una scena all'altra o, per essere più precisi, da un'epoca all'altra.
Carina la prima volta, ci stava anche la seconda, dalla terza rompe. L'aquila molto spesso è usata come una specie di "anima" che permette il collegamento tra il passato e il presente.
L'idea non era malvagia nel suo complesso, ma il regista ne ha abusato fin troppo.

Una cosa che invece ho trovato interessante è il mostrare gli effetti collaterali dell'esposizione prolungata all'Animus, il processo di Osmosi. Come abbiamo visto nei giochi "dell'epoca Ezio Auditore", Desmond vedeva i fantasmi del passato, mischiando le due realtà.



Nel film viene mostrata una cosa simile, ma concentrando l'attenzione sul fatto che il fantasma del passato era Aguilar che sfidava apertamente Callum quasi per fargli capire che le sue abilità erano aumentate e migliorate. Sicuramente è un concetto diverso rispetto a quello visto nei giochi, però non è stata un'idea sbagliata.

Un po' confuse le scene con gli altri "ospiti" dell'Abstergo. Se da una parte è chiaro che siano altri "soggetti di ricerca", non è chiaro cosa sappiano e quanto siano coscienti del loro passato.

Mettono in guardia Callum, ma perché? come fanno a sapere che Callum è quello che li porterà alla Mela dell'Eden?

Arriviamo quindi alle fasi finali della pellicola che sono affascinanti per alcuni versi, ma in altri passi non sono troppo chiare.

Ma chiaramente entriamo nello

<SPOILER>


</SPOILER>

Arriviamo quindi alle conclusioni finali.

E' un film valido? direi che è molto meglio di altri "Videogames Movies". Alcune idee e il rispetto delle basi del gioco originale ci sono.

E' stata giusta l'idea di introdurre una storia completamente nuova invece di riproporre le vicende viste nei vari capitoli fin'ora usciti.

Ci sono poche scene del passato, che però non è un problema perché fanno rivivere alcuni frangenti visti nei videogiochi. Non ho sopportato la scelta di "subbare" tali scene.

Ho apprezzato il fatto di fare chiarezza fin da subito di cosa rappresentino i frutti dell'Eden, cosa che nel gioco non è mai stata chiarissima.

Alcuni frangenti, già discussi in precedenza, non sono chiarissimi, troppo confusi. Sicuramente è l'esca per attirare l'attenzione per eventuali sequel.

Se guardiamo la gestione dei personaggi, abbiamo un convincente Fassbender nel ruolo di protagonista, ma anche una Marion Cotillard come la scienziata a capo progetto, specialmente nelle rivelazioni del finale.

Sprecato Jeremy Irons come principale villain. Il suo personaggio, Alan Rikkin,


ha il ruolo del Templare stronzo, che vuole i risultati subito, pretendendo di prendersi anche le lodi sull'operato....
 Ma forse è la rappresentazione del classico capo ufficio.

Onestamente da un nome così forte di Hollywood avrei preteso un ruolo molto più profondo.

Ma quindi questo film va visto? Si, se avete apprezzato la serie di videogiochi. In fin dei conti, non è sicuramente un capolavoro, ma come trasposizione non è così male. Personalmente AC è un brand molto difficile da portare su grande schermo, perché si rischierebbe di dare troppa priorità o al passato, o al presente. La scelta fatta è stata tutto sommato oculata, pur venendo a compromessi, a volte obbligati (l'Animus in primis), per rendere il tutto più cinematografico.

Ci saranno sequel? probabilmente no, visto che la critica, nel complesso, l'ha stroncato.
Tolto questo, avrebbe un senso una seconda pellicola? si, sicuramente per fare chiarezza ai dubbi lasciati in questa pellicola ma....

<SPOILER>

</SPOILER>

Staremo a vedere, in fin dei conti....

Nulla è reale, tutto è lecito.

lunedì 9 gennaio 2017

Top e Flop cinema 2016


Gennaio 2017, dopo i dualismi di Gabriel e Vlad del precedente post, è giunta l'ora del post più regolare di questo blog, la mia classifica cinema dell'anno appena concluso.

Se vi siete persi i precedenti post ve li elenco qui:

2014
2015

Come ogni anno le regole non cambiano, elenco rigorosamente cronologico dei film visti nell'anno, spendendo due parole per ognuno.

Pronti? via! Quest'anno è stato decisamente un anno più ricco di film, 18, e decisamente più interessanti di quelli dell'anno precedente.

Andiamo con ordine:

- Star Wars Episodio VII: Il Risveglio della Forza (visto il 09/01/16)
 

Come dite? è un film 2015? si è vero, però io l'ho visto, principalmente per il chiacchierio mediatico, a inizio 2016. Che dire? non sono mai stato un fan di Star Wars e quindi non posso valutarlo come l'appassionato che lo aspettava con ansia. Personalmente è un film godibile, bisogna aver visto per lo meno la trilogia "classica" per capire le citazioni e riferimenti. Interessante il ritorno dei vecchi protagonisti. Interessante Rey come nuova eroina, molto meno Kylo Ren come nuovo villain.

- Sherlock: L'abominevole sposa  (visto il 13/01/16)
 

Film evento e, come tale, abusato nel costo del biglietto. Escludendo questo, un ottimo film della serie Sherlock ambientato nella Londra di fine '800 invece che nei giorni nostri. Pieno di colpi di scena, è il ponte tra la non troppo esaltante terza stagione e la quarta.

- Deadpool (visto il 19/02/16)

 
Ne avevamo già parlato qui, film su un supereroe Marvel abbastanza atipico. Nel corso delle varie discussioni ha diviso il pubblico, tra chi l'ha amato e chi lo giudica sopravvalutato.

- Lo Chiamavano Jeeg Robot (visto il 28/02/16)

 
Anche per questo titolo ne avevamo già parlato qui. Senza dubbio un film fatto col cuore. Ha dei difetti, ma è uno dei pochi film supereroistici che porta un villain fatto come si deve. Tutti i premi che ha preso al David di Donatello sono meritati.

- Perfetti Sconosciuti (visto il 13/03/16)

 
Altro film italiano, giudicato il migliore del 2016 dai David di Donatello. Personalmente è un buon film, l'idea di base non è male però, secondo me, affossa troppo le basi sui classici stereotipi all'italiana.

- The Divergent Series: Allegiant (visto il 19/03/16)


Terzo capitolo della serie Divergent. Come ho sempre detto inizialmente lo vedevo una copia di Hunger Games. Però un po' alla volta mi ha appassionato e noto una curva di interesse contraria rispetto alla serie di Katniss. Di Hunger Games ho amato i primi ma un po' alla volta si perde ritmo e interesse e il finale non mi è piaciuto. Divergent non l'ho trovato interessante all'inizio, ma col passare dei capitoli la storia si faceva più avvincente. Da quello che ho capito, il capitolo finale non verrà fatto e verrà sostituito da una serie televisiva.

- Hardcore! (visto il 24/04/16)
 



Altro film, altra vecchia discussione. Come dissi all'epoca, va visto come esperimento più che per il film in se. Per il resto vi rimando alla mia recensione qui.

- Captain America: Civil War (visto il 08/05/16)

 
Per molti il film Marvel dell'anno. Senza dubbio uno dei migliori degli ultimi tempi. Un po' lento nella sua prima parte, però mettere in campo la Civil War è una bella impresa. Fantastico il nuovo Spidey per quelle poche scene dove l'abbiamo visto in azione.

- X-Men: Apocalisse (visto il 22/05/16)

 
Altro film, altra recensione. Purtroppo è stata una delusione, soprattutto se confrontato con il suo prequel "Giorni di un futuro passato" che era un ottimo film sui mutanti.

- Now You See Me 2 (visto il 10/06/16)

 
Quando sono entrato in sala sapevo di uscire deluso. In fin dei conti, secondo me, questo sequel non era da fare. Ancora una volta vi rimando alle mie considerazioni dell'epoca.

- Tartarughe Ninja: Fuori Dall'Ombra (visto il 09/07/16)


Le tartarughe ninja sono tornate e divertono, specialmente per chi le amate da piccoli. Anche qui è scattata la recensione.

- Star Trek Beyond (visto il 24/07/16)



Terzo capitolo del reboot cinematografico iniziato da J.J. Abrams. Si cambia registra e purtroppo il film non mi ha convinto. Belle le citazioni alla serie classica e il tributo allo scomparso Leonard Nimoy, lo Spock originale.

- Ghostbusters (visto il 03/08/16)
 



 
Uno dei film più chiacchierati dell'anno. Senza troppe pretese era d'obbligo vederlo. Purtroppo non regge il confronto. Ma ne abbiamo parlato qui.

- Jason Bourne (visto il 06/09/16)

 
Finalmente Matt Damon torna ad essere Jason Bourne. Personalmente c'è poco da dire, se vi sono piaciuti i tre precedenti film (Bourne Legacy NON ESISTE), va visto. L'unico appunto che posso sollevare è la mania del regista di riprendere le scene d'azione con la handy cam, che le rendono forse un po' troppo movimentate e a volte confuse.

- Doctor Strange (visto il 27/10/16)

 
Forse uno dei film più visionari della Marvel, con un Benedict Cumberbatch perfetto nel ruolo del protagonista. Ancora una volta vi rimando alle mie considerazioni qui.

- One Piece Gold (visto il 05/12/16)

 
Anche qui c'è poco da dire, è un film di One Piece. Se vi piace il manga/serie va visto. E' un film scanzonato e divertente. Doppiatori della serie ma coi nomi fedeli al manga.
Chiaramente va visto per lo meno dopo essere arrivati a metà viaggio di Luffy e la sua ciurma.

- Captain Fantastic (visto il 18/12/16)

 
E qua la nota dolente. Onestamente non mi è piaciuto come film. Il racconto di un padre che cresce i suoi figli nella natura, però allenandoli quasi in stile "Tana delle Tigri" (specialmente nella scena dell'arrampicata). Il personaggio interpretato da Viggo Mortensen mi ha fatto girare i coglioni in più di un'occasione e lo avrei preso a sprangate sul muso.
Una pesante critica alla civiltà moderna, troppo feroce personalmente, che però dimostra che questo stile di vita "alternativo" è servito solo a rendere i figli dei disadattati in molti casi.
Il film manca di ritmo e non mi ha minimamente emozionato.

- Rogue One: A Star Wars Story (visto il 30/12/16)

 
Ultima pellicola dell'anno. Si finisce da dove si è iniziato, da Star Wars. Capitolo che potremo definire 3.5 essendo ambientato tra "La vendetta dei Sith" e "Una nuova speranza". Cast completamente nuovo, mette in campo una protagonista determinata ma, personalmente, non troppo carismatica. Mi ha colpito maggiormente Chirrut Îmwe.
Probabilmente è il fatto di non essere fan sfegatato del brand, non l'ho trovato questo film stupendo come molti lo hanno decantato.

Bene, siamo arrivati alla fine del viaggio ed è ora di tirare le somme. Rispetto ai precedenti post, vista la quantità maggiore di film visti, si passa da una top/flop 3 ad una, atipica top/flop 4.

Partiamo dalla flop:

4° posto: Ghostbusters. Ho apprezzato la scelta di non fare un reboot uno a uno della storia originale. Belli gli effetti anche se, come detto, erano poco "fantasmi". L'originale non si batte.

3° posto: Now You See Me 2. Anche qua, non siamo di fronte ad un film brutto, però perde tutta la magia e il fascino dell'originale. Non era da fare.

2° posto: Captain Fantastic. Come già detto, una troppo feroce critica alla civiltà moderna e uno stile di vita che aliena i figli in molte occasioni. Purtroppo è una pellicola che mi ha annoiato.  

1° posto: X-Men: Apocalisse. Purtroppo al primo posto ci finiscono i mutanti Marvel. Incoerenze con i due precedenti film con cui forma la trilogia, troppi protagonisti appena appena accennati. L'unica scena divertente è quella con Quicksilver ma non basta a salvare la baracca.

Vediamo invece chi ha vinto quest'anno:

4° posto: Hardcore!. Messo in questa posizione solamente per aver messo in scena un'idea diversa dal solito.

3° posto: Lo Chiamavano Jeeg Robot. Film rivelazione italiana. Visto principalmente per curiosità e ne sono rimasto piacevolmente colpito. Magari si facessero più film così.

2° posto: Doctor Strange. Ancora una volta in top ci finisce un film Marvel su un personaggio che non è un supereroe "classico". Scenograficamente visionario e molto godibile da chiunque, anche se non si conosce lo sconfinato universo Marvel.

1° posto: Beh, ma è ovvio, no? Deadpool. Come scrissi in un commento: "perché hanno saputo prendere il fumetto e fare una trasposizione senza compromessi. Ringraziamo che i diritti non erano dei Marvel studios sennò usciva una merda". Ryan Reynolds è perfetto nel ruolo del protagonista e si è visto come ama il personaggio e lo abbia reso al meglio. Non vedo l'ora che esca il seguito.

Bene abbiamo quasi finito e, come da tradizione, momento citazioni.

Questa volta parliamo di due pellicole, una che si voleva andare a vedere ma deve essere stato un flop clamoroso visto il brevissimo tempo di trasmissione (una settimana). Mi riferisco a The Pills: Sempre meglio che lavorare


che, prima o poi recupererò, più per curiosità visto che non ho minimamente chi siano, non avendo mai seguito il loro canale Youtube.

L'altra pellicola, in questo caso già recuperata, è Veloce come il Vento.




Come dite? ancora un film italiano? si perché, ancora una volta, è qualcosa di diverso. Stefano Accorsi veramente convincente nel ruolo di protagonista sbandato e drogato. Speriamo si distacchi finalmente dai film di merda di Moccia (Federico).

E quest'anno cosa mi aspetterà?

Beh, non vi nego nella curiosità del nuovo Spider-Man,


anche se stiamo parlando del terzo reboot nel giro di 15 anni.

E poi ci sarà la conclusione della storia di Alice.


Ma, obiettivamente, il 2017 cinematografico è già iniziato....



Ma ne riparleremo.

See you soon




martedì 3 gennaio 2017

Gabriel e Vlad: i due volti di Dracula


Oggi proviamo un esperimento, e vediamo cosa esce.
Diciamoci la verità, di uno dei due protagonisti volevo già parlarne, ma unendolo col secondo comprimario della storia potrebbe venirne fuori qualcosa di interessante.


Vi parlerò di un videogioco e di un film, legati per la figura che rappresentano piuttosto che per il protagonista vero e proprio. Oh basta, confronteremo Castlevania: Lord of Shadow 


videogioco Konami del 2010 e il film Dracula Untold,


pellicola del 2014 che ho visto qualche giorno fa per la prima volta.

Qualcuno di voi potrebbe a questo punto chiedersi perché mettere a confronto queste due opere, però chi ha giocato il primo e visto il secondo avrà già capito il nesso.

Chiaramente SPOILER per chi non avesse giocato e visto i due media.

Ma andiamo con ordine partendo dalle trame e iniziando da Castlevania perché uscito prima.

Come molti sanno la trilogia Lord of Shadow è, di fatto, un reboot del trentennale (1986) brand della serie Konami.
In questo primo capitolo vestiremo i panni di Gabriel Belmond


membro della Confraternita della Luce, un ordine costituito da cavalieri sacri con l'obiettivo di difendere gli uomini dalle creature soprannaturali.
Marie, moglie di Gabriel, viene assassinata da una di queste creature, ma a causa di un terribile incantesimo, la sua anima, come anche quella delle altre persone morte, è costretta a rimanere intrappolata sulla Terra in una sorta di limbo. Una maledizione, secondo i saggi dell'ordine, pare abbia separato i reami celesti da quelli terreni, allontanando Dio dagli uomini e permettendo alle forze del male di emergere con molta violenza. I saggi della Confraternita della Luce hanno una visone in cui proprio Marie (la moglie defunta di Gabriel) porta il messaggio che potrà salvare gli uomini e ristabilire l'ordine del creato, riavvicinando Dio ai reami terreni.

Il lungo viaggio porterà Gabriel un po' alla volta ad ottenere nuovi potenziamenti e poteri che lo condurranno, inesorabilmente, al lato oscuro.

Infatti uno dei coprotagonisti, Zobek, affermerà:

« Cosa spinge un uomo ad affrontare sfide da cui la maggior parte di noi fuggirebbe? Condannandolo alla solitudine, esponendolo alla sconfitta e alla morte? La risposta è... l'amore. Una forza così potente da accecare la ragione. Accecare ogni cosa... anche la verità »

Diciamoci la verità, Lord of Shadow è un bel gioco, ha dei difetti (la cazzo di telecamera fissa durante l'azione), però è la trama a conquistare il giocatore. Non per niente c'è anche lo zampino della Kojima Productions...
la saga di Metal Gear non vi dice niente?

Dracula Untold invece racconta la storia di Vlad III di Valacchia


e del perchè sia diventato l'oscuro signore chiamato Dracula. La vicenda parte narrando brevemente l'adolescenza di Vlad sottolineando che la sua ferocia in combattimento e il suo soprannome, "l'impalatore", era dovuta al suo addestramento nelle file dei Giannizzeri del sultano turco. I Giannizzeri venivano reclutati fin da bambini per diventare soldati sotto un clima di rigida disciplina, al fine che loro non abbiano alcuna remora sul campo di battaglia.
Liberatosi dal suo incarico come soldato, Vlad viene nominato principe di Transilvania dal sultano e, pentitosi di tutte le atrocità compiute, decide di convertirsi e di prendere in moglie una donna, Mirena, e da cui riceverà un figlio, Ingeras.
Quando però, durante una festa a palazzo, un battaglione turco arriva a palazzo per chiedere un tributo, Vlad offre loro dell'argento, ma i turchi affermano di volere mille bambini da addestrare, tra cui suo figlio Ingeras.

Il principe, su consiglio di Mirena, cerca di convincere il sultano Maometto II a cambiare idea, ma questi non si lascia convincere.
Vlad però il giorno in cui un battaglione turco viene a reclamare Ingeras, uccide tutti i soldati, dichiarando così guerra a Maometto.

Però il principe è conscio che le sue armate e la sua abilità in battaglia non sono sufficienti a contrastare l'armata turca, per cui decide di andare al "Picco del Dente Rotto" dove, secondo una storia di uomo, facendo un patto col diavolo, è possibile ottenere i poteri della notte e il dominio su tutte le sue creature.

Quindi anche Vlad, come Gabriel, cede al lato oscuro.

Notiamo quindi da subito la dualità dei due protagonisti. Entrambi uomini determinati ad ottenere il loro scopo, entrambi costretti a venire ai patti col diavolo per averne la forza necessaria.
La cosa che li distingue è che Vlad decide volontariamente subito di ottenere i poteri oscuri, Gabriel invece ne viene avvolto a poco a poco durante il corso dell'avventura.
Trovo molto interessante la dualità dei due antieroi nel momento che si condannano ad essere definitamente l'incarnazione del male.
Personaggi molto diversi ma allo stesso molto simili, e onestamente le somiglianze tra il gioco e la pellicola non finiscono qua.

Se analizziamo bene i due media il fattore scatenante alla totale conversione al male è per Gabriel la verità sulla morte della moglie Marie,


mentre per Vlad sarà quando perderà Mirena

 
uccisa dall'assalto dei turchi al castello.

Ancora una volta quindi due personaggi si assomigliano.

Ci sono altri due fattori che accomunano Gabriel e Vlad.

Partiamo dalla figure di Zobek



in Castlevania Lord Of Shadow e del Maestro Vampiro


in Dracula Untold.

Il primo, nel finale della storia, si rivela essere uno dei fondatori dell'Ordine della Luce corrotto dal lato oscuro che sprona Gabriel a proseguire nella sua missione e, di fatto artefice della sua trasformazione.
Il Maestro Vampiro invece è di fatto la precedente incarnazione del male e dona i poteri a Vlad condannandolo al lato oscuro.

Anche in questo caso vediamo come due figure abbastanza diverse tra loro nei due media rappresentino la stessa figura per i due protagonisti.

Per il secondo fattore di somiglianza però entriamo nello

<SPOILER>

</SPOILER>

Poi, giusto per completezza di informazione, c'è anche una curiosità che vorrei raccontarvi.
Gabriel Belmond è doppiato da Robert Carlyle


che molti conosceranno come il Tremotino


di Once Upon a Time che non è altro che un altro personaggio corrotto dal lato oscuro. Personalmente trovo molto azzeccata questa scelta, anche se seguendo la serie in italiano non avrei mai riconosciuto la voce di Robert.

Quindi in conclusione, come abbiamo visto, due media e due storie abbastanza lontane tra loro hanno moltissimi punti in comune, che quasi portano i due protagonisti ad essere scambiati.

In entrambi i casi abbiamo un finale lasciato aperto, ma solo nel caso di Castlevania sappiamo che esiste un seguito (che non ho ancora giocato), mentre per le vicende di Vlad probabilmente non avremo mai un secondo capitolo.

Non lo so, forse questo dualismo l'ho visto solo io, però mi sembrava divertente sottolinearli in questo racconto.