Fermi tutti. No, oggi non parleremo di un gruppo musicale, però il loro nome era perfetto per quello che vi racconterò.
Torniamo quindi a parlare di videogiochi, e addentrandoci nelle mie opinioni su Mirror's Edge. Come al solito, ma ormai chi mi segue ci ha fatto il callo, parliamo di un titolo che ormai ha i suoi bei otto anni di vita ma che io ho giocato solo di recente trovandolo a pochi "euri".
Ma perché giocare adesso un titolo che ha avuto un "reboot/sequel" proprio quest'anno? beh semplice, non ho ancora la next gen videoludica e sono solito a partire dal primo capitolo, anche perché non ho capito se Catalyst è un sequel o un vero e proprio reboot. Vabbè non mi importa, l'importante è non aver speso un patrimonio per un gioco che non ho apprezzato.
Ma, come sempre, andiamo con ordine. Siamo in un futuro non troppo lontano e le parole della protagonista Faith raccontano meglio di me il tutto.
Un tempo la città vibrava di energia. Sporca, pericolosa, ma viva e magnifica.
Ora non è più così.
Il cambiamento è stato graduale. Molti non l'hanno visto, o hanno chiuso gli occhi. E l'hanno accettato. Hanno scelto una vita tranquilla.
Altri invece no.
...Coloro che si sono rifiutati di adeguarsi sono stati emarginati... criminalizzati.
Sono i nostri clienti.
Noi ci definiamo Runner. Viviamo al confine tra la facciata scintillante e la realtà: il Bordo dello Specchio.
Cerchiamo di stare alla larga dai guai e la polizia ci lascia in pace.
I Runner vedono la città in modo diverso. Noi vediamo il flusso, i tetti diventano percorsi e collegamenti, possibilità e vie di fuga. Il flusso è ciò che ci tiene in corsa, ciò che ci tiene in vita.
Beh se volete c'è anche il comodo video di presentazione, che vi consiglio di guardare perché ne torneremo a parlare.
Siamo quindi Faith,
una Runner, una parkourirsta (si dirà mai così?), quella disciplina dove la città diventa una spece di palestra. Qua avrò fatto arrabbiare chi questa disciplina la ama, ne sono certo, perché la mia definizione è piuttosto riduttiva. Per come li vedo io, i praticanti di Parkour sono un po' i moderni ninja, viste le incredibili evoluzioni che fanno.
Vabbè, come sempre, divago. Torniamo al titolo. Dopo l'intro la nostra prima "missione" sarà prendere confidenza coi comandi. Personalmente, per come ho sempre configurato/visto configurare i giochi, usare LB (il pulsante sulla spalla sinistra su Xbox360) per saltare è strano e inizialmente scomodo.
Ma passato lo scoglio iniziale, ci si abitua. Impareremo a correre, saltare, passare gli ostacoli, cadere, correre sulle pareti verticali, essere dei e veri e propri ninja. Non vi nego che se escludiamo la visuale in soggettiva, le stesse cose le facevamo anche in Prince Of Persia.
Dopo aver porconato per il salto sui muri e conclusa la fase tutorial si passa all'azione.
Dovremo consegnare un pacco per uno dei nostri clienti. In breve tempo verremo però assaliti dai poliziotti che, armati di pistole, cercheranno di ucciderci. Da li si dipanerà tutta la storia che vedrà coinvolta la sorella di Faith, Kate,
accusata ingiustamente di un crimine che non ha commesso.
Ok come usanza fermiamoci qua sul fattore storia, è inutile spoilerare a chi non ha ancora giocato il titolo e vuole farlo.
Veniamo invece alle mie considerazioni.
Sicuramente Mirror's Edge è un titolo che va fuori dagli schemi convenzionali dei titoli proposti fin'ora e tutt'oggi resta abbastanza unico nel suo genere. Difficilmente abbiamo visto un gioco di Parkour mascherato da titolo action.
E per quanto l'abbia acquistato esclusivamente per il "chiacchierio mediatico" scatenato negli anni, oltre che a una vecchia "ferita" portata da una nota catena di cui vi raccontai qualche anno fa, non l'ho trovato un gioco nel complesso interessante.
Come forse avrete capito sono uno abbastanza di bocca buona e, anche se trovo dei difetti, riesco sempre ad apprezzare qualche sfaccettatura del titolo.
Qua di cose interessanti ce ne sono veramente poche, se escludiamo l'idea generale.
Lo scopo del gioco sarà "corri e scappa". Nelle 6 - 7 ore di durata complessiva non si farà altro. Qualcuno dirà che non è vero, visto che nei trailer si vedono scene di combattimento. Si è vero, ci sono ma, o siamo nel classico uno contro uno dove potremo anche avere la meglio, oppure se ci troveremo in uno scontro anche con solo due avversari perderemo clamorosamente.
Questo perché? beh semplice, la parte di combattimento è gestita a merda. In pratica noi non porteremo MAI armi e dovremo affrontare gli sbirri ARMATI FINO AI DENTI, a pugni e calci.
Potremo disarmarli e usare le loro armi, potremo stordirli, ma sicuramente saremo SEMPRE in svantaggio tattico. Ok Faith non è una guerriera, e su questo non ci sono dubbi, però mi sarei aspettato, viste le tante scene di scontro, qualcosa di più.
Scusate ma è inutile che durante il caricamento mi facciano vedere i "disarmi da manuale" quando nel gioco non li fai quasi mai. Tanto più che a volte mi mostri che ne disarmi due contemporaneamente, che non SUCCEDE MAI. L'idea vincente sarà sempre quella di scappare e evitare lo scontro. A volte non se ne potrà fare a meno, però normalmente è "segnalato" dall'amico e aiutante di Faith, Mercury.
Che poi diciamocela tutta, quando riusciamo a recuperare un'arma ci troveremo in un paradosso. Infatti, in quel frangente, non potremo più saltare o arrampicarci, e di conseguenza non potremo portarcela dietro.
Ma pensare al fatto di portarsi dietro un'arma anche nelle sessioni di parkour era così sbagliato?
Le ambientazioni sono monotone. Alla fine dei conti sono tre o quattro. Città dai colori prevalentemente bianchi, interni degli edifici, e i cunicoli stretti per il passaggio dell'aria. Ok siamo in una città una megalopoli futuristica, ma cacchio almeno qualcosa di diverso visto che i tetti sono tutti uguali?.
Una cosa che mi ha fatto imbestialire è che il sistema di controllo è legnoso. Vi giuro ho fatto molta fatica a fare certi tipi di mosse, corse sulle pareti in primis come accennavo prima.
Il titolo, almeno alla difficoltà che ho giocato io, non è difficilissimo ma in alcuni punti è veramente frustante perché o non si sa come muoversi, oppure si sbagliano sempre e solo gli stessi salti/passaggi.
Non ho apprezzato lo stile troppo diverso tra il gioco e le cutscene. Nel primo siamo in un mondo tridimensionale abbastanza realistico,
nel secondo uno stile fumettoso troppo abbozzato per i miei gusti.
Secondo me hanno voluto seguire un po' lo stile di Oni,
però cazzo li le cutscene erano veri e propri anime.
E poi.... dulcis in fundo il doppiaggio.... che però è una pecca nostrana... perché si sceglie gente RANDOM a doppiare alle volte.
Ma su questo faccio parlare il gruppo Orion - Web Dubbing (che ringrazio per avermi dato la possibilità di linkare il video), che nel lontano 2014 si battereno per questo "stupro di orecchie".
Eh già, penso che lo abbiate sentito già nel video di presentazione, la voce di Asia Argento
è orribile e sopratutto non è UNA DOPPIATRICE, per quanto già come attrice non è che sia sto spettacolo.
Che poi, guardando la solita enciclopedia, di film ne ha fatti e parecchi... anche se per carità dietro la macchina da presa c'era spesso papà Dario.
Io onestamente la ricordo solo in xXx con Vin Diesel e devo dire che non mi è piaciuta minimamente la sua recitazione.
Io l'ho sempre detto, secondo me come vampira (o forse vampiressa) ci stà anche bene, ma non la vedo sta attrice acclamata. Boh dopo sarò io che sbaglio... chissà.
Ma torniamo al gioco. Fino ad adesso abbiamo visto solo punti negativi. Però qualcosa da salvare c'è, ed è inutile negarlo. La cosa che ho apprezzato di più è sicuramente la "sensazione di vuoto" che si prova saltando da un palazzo all'altro.
Non lo so ma visto che in questi giorni la parola d'ordine è PlayStation VR,
QUESTO e sicuramente anche Catalyst erano la scelta più giusta al lancio. Peccato che non so se Catalyst supporti il visore. Senza dubbio l'accoppiata avrebbe dato molti punti in più al titolo.
Quindi ci siamo, tiriamo le somme. Mirror's Edge è un titolo unico nel suo genere che però, escludendo l'idea di fondo è parecchio vuoto. Gestione a volte approssimativa dei comandi, combattimenti inesistenti, abbozzati e poco curati sono i difetti principali. Sicuramente un maggior bilanciamento tra parkour, storia (che nel complesso non è malvagia) e un gameplay più variegato avrebbero giovato al titolo.
Come ripeto, se giocato con un visore vale un day one, così no.
Prenderò Catalyst? non ho sentito grandi elogi per cui per me è Faith no more.
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