Bentornati.
Dopo il lungo post della scorsa puntata, passiamo al cinema. Oggi vi
darò le mie impressioni su Mazinga Z Infinity, film 2017 diretto da
Junji Shimizu.
Il
film vuole essere una celebrazione del 45° anniversario della serie
Mazinger Z (3 dicembre 1972). La particolarità è che noi italiani
abbiamo potuto vederlo in anteprima rispetto al giappone. Infatti è
stato presentato, con la partecipazione dello stesso Gō
Nagai,
alla Festa del Cinema di Roma 2017 il 28 ottobre per poi approdare
nelle sale 3 giorni dopo, mentre in Giappone arriverà solo il 13
gennaio 2018.
Veniamo
alla trama. Sono passati 10 anni dalla sconfitta dell'Impero
Sotterraneo di Mikene, la Terra e tutti i suoi abitanti hanno
finalmente trovato la pace, grazie anche all'energia fotonica, una
fonte energetica pulita e praticamente infinita.
Chi
ha memoria storica ricoderà che l'impero di Mikene erano i nemici
principali di un'altra serie di Gō
Nagai,
ovvero il Great Mazinger (Grande Mazinga in Italia).
Ma chi conosce
questo fatto saprà anche che le due serie, Great Mazinger e Mazinger
Z , erano di fatto collegate e sequel l'una dell'altra.
E
questo Mazinga Z Infinity vuole essere un sequel di quelle serie,
annullando nuovamente la continuity con Grendizer (il nostro
Goldrake) prima,
e con Mazinkaiser dopo.
Spieghiamo
meglio questa cosa per i "non addetti ai lavori". Le tre
serie Mazinga Z, Grande Mazinga e Goldrake formano una "trilogia"
dove il punto di unione è la figura di Koji Kabuto.
Pilota
di Mazinger Z e protagonista nella serie omonima, coprotagonista
negli ultimi episodi del Great Mazinger per dare man forte a Tetsuya
Tsurugi, relegato a secondo piano in Grendizer, dove si limitava ad
usare il TFO o moduli supplettivi per il robot protagonista.
Questa
cosa, già all'epoca non andò troppo giù ai giapponesi per cui il
"terzo incomodo" non fu mai ben visto.
Noi
ovviamente questa continuità non l'abbiamo mai vista per due
ragioni. Prima di tutto abbiamo visto per primo proprio Goldrake e
secondo in ogni serie Koji aveva un "nome diverso". In
Goldrake molti lo ricorderanno come Alcor, In Mazinga Z come Rio e
solo nel Grande Mazinga col suo nome.
Nel
2001 c'è stata una prima "omissione di continuity",
infatti esce Mazinkaiser che parte esattamente dalla fine del Grande
Mazinga e ridà spicco a Koji che diventa pilota del nuovo "Mazin".
Per
cui questo Infinity "elimina" Mazinkaiser, per dare una
nuova continuity ai fatti.
Dopo
questo pippone infinito arriviamo al film.
Dicevamo
che siamo a 10 anni di distanza dalla fine delle battaglie del Great
Mazinger. I due piloti sono ritirati dai campi di battaglia e vivono
in pace. Koji
è diventato un ricercatore mentre Sayaka Yumi
è diventata
direttrice del centro di ricerca sull'energia atomica.
Tutto
partirà da una straordinaria scoperta e dall'apparizione di una
misteriosa ragazza.
Evitiamo
spoiler come al solito e andiamo alle mie considerazioni.
Questo
film è, in tutto e per tutto, un tributo a tutte le opere
"Mazinghiane" che sono apparse nel corso del tempo.
Ci
sono riferimenti alle due serie "classiche" e a God
Mazinger.
Il
film però non è solo questo. Vuole, in qualche modo, portare ad una
conclusione le avventure di Koji, ed evolvere il personaggio dal
punto di vista caratteriale.
In
qualche modo l'evoluzione caratteriale vuole essere una metafora
della vita.
Oltre
all'evoluzione del personaggio, ci saranno però anche lampanti
riferimenti ad altre serie robotiche, ma su questo ci torneremo dopo
in un'apposita zona spoiler.
Dal
punto di vista grafico ci sono due stili diversi. I mecha e le
battaglie sono fatte in cell shading, mentre le scene coi personaggi
in tecnica più tradizionale.
La
cosa che personalmente mi ha fatto storcere un po' il naso è
proprio il design di Mazinga Z, dove si vedono troppo le piastre che
compongono il robot. Sicuramente è una cosa più realistica, però
avrei preferito un design più "classico" come in Mazinger
Edition Z: The Impact!
Escludendo
questa mia preferenza estetica, però la pellicola scorre bene,
magari è un pochino più lentina nella prima parte, però i
combattimenti pur essendo molto frenetici sono estremamente curati e
la storia, forse banalotta, è ben sviluppata.
Insieme
ai già citati Koji e Sayaka, ci sarà il ritorno di tutti i
personaggi più famosi della storia, sia tra le fila dei buoni ma
anche, ovviamente, tra i cattivi.
Rivedremo
quindi il trio Boss Nuke e Mucha,
Shiro Kabuto,
e ovviamente anche
Testuya
e Jun
dal Grande Mazinga.
Tra
i cattivi non potevano mancare il Barone Ashura,
il Conte Blocken,
e
il Dottor Hell
e una carrellata dei più iconici mostri meccanici
della serie.
Oltre
ai due schieramenti ci saranno anche momenti più di fan service.
Faccio ovviamente riferimento alle Mazin-Girls
e le loro procaci
forme.
Prima
di passare alla parte spoiler, una piccola nota sul doppiaggio. La
strada scelta è una cosa a metà. Fortunatamente i nomi dei
personaggi sono quelli originali ma i colpi e le armi sono fedeli
allo storico doppiaggio italiano. E' un bene? un male? non saprei, mi
sarebbe piaciuto un doppiaggio totalmente fedele, ma posso capire che
i nomi delle armi in italiano abbiano il loro fascino.
Passiamo
quindi ad una parte totalmente spoiler, per cui avvisati.
Allora
partiamo dai riferimenti ad altre opere.
Prima
di tutto Lisa,
l'androide dotato di emozioni, che ricorda molto la
Rei Ayanami
di Neon Genesis Evangelion, anche se solo a livello
estetico e non caratteriale essendo le due agli antipodi.
Da
Evangelion si riprende anche l'idea nella battaglia finale del film.
Infatti quando Koji e Lisa vengono assorbiti dal "Goragon"
si creerà prima una sorta di "mondo neutrale" per poi
mostrare un "futuro alternativo", dove Lisa è la figlia di
Koji e Sayaka.
Chiaramente
è un evidente riferimento agli episodi conclusivi, e fin troppo
discussi, delle avventure di Shinji dove, una volta sconfitti gli
Angeli, il protagonista ragiona sul suo cammino e valuta alcuni
possibili futuri alternativi dove sarebbe stato più felice.
Un
altro riferimento sono i robot "simil Mazinga",
quelli
pilotati anche da Shiro, che ricordano molto il Patlabor Alphonse
e
il loro utilizzo non sempre bellico.
La
cosa che ho apprezzato di più di questo film è l'evoluzione di Koji
che passa da essere il ragazzo scanzonato e coraggioso conosciuto
nella serie originale fino a diventare un uomo che abbandonerà le
battaglie e gli scontri per una vita più normale a fianco di Asuka,
seguendo la strada già intrapresa dall'amico Testuya.
Personalmente
da fan è un bel film, specialmente per l'evoluzione del
protagonista, ma forse manca un po' di ritmo nella prima parte.
Va
quindi visto? Sicuramente si, se fan del robot simbolo dell'era Gō
Nagai,
per le nuove generazioni, che invece non ne conoscono il mito, forse
a poco senso essendo una vera e propria conclusione delle avventure
di Koji e Testuya.
See
you next
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