venerdì 17 novembre 2017

L'ultima battaglia di Mazinga Z


Bentornati. Dopo il lungo post della scorsa puntata, passiamo al cinema. Oggi vi darò le mie impressioni su Mazinga Z Infinity, film 2017 diretto da Junji Shimizu.

Il film vuole essere una celebrazione del 45° anniversario della serie Mazinger Z (3 dicembre 1972). La particolarità è che noi italiani abbiamo potuto vederlo in anteprima rispetto al giappone. Infatti è stato presentato, con la partecipazione dello stesso Gō Nagai


alla Festa del Cinema di Roma 2017 il 28 ottobre per poi approdare nelle sale 3 giorni dopo, mentre in Giappone arriverà solo il 13 gennaio 2018.

Veniamo alla trama. Sono passati 10 anni dalla sconfitta dell'Impero Sotterraneo di Mikene, la Terra e tutti i suoi abitanti hanno finalmente trovato la pace, grazie anche all'energia fotonica, una fonte energetica pulita e praticamente infinita.

Chi ha memoria storica ricoderà che l'impero di Mikene erano i nemici principali di un'altra serie di Gō Nagai, ovvero il Great Mazinger (Grande Mazinga in Italia). 


Ma chi conosce questo fatto saprà anche che le due serie, Great Mazinger e Mazinger Z , erano di fatto collegate e sequel l'una dell'altra.

E questo Mazinga Z Infinity vuole essere un sequel di quelle serie, annullando nuovamente la continuity con Grendizer (il nostro Goldrake) prima,


 e con Mazinkaiser dopo.


Spieghiamo meglio questa cosa per i "non addetti ai lavori". Le tre serie Mazinga Z, Grande Mazinga e Goldrake formano una "trilogia" dove il punto di unione è la figura di Koji Kabuto.
Pilota di Mazinger Z e protagonista nella serie omonima, coprotagonista negli ultimi episodi del Great Mazinger per dare man forte a Tetsuya Tsurugi, relegato a secondo piano in Grendizer, dove si limitava ad usare il TFO o moduli supplettivi per il robot protagonista.

Questa cosa, già all'epoca non andò troppo giù ai giapponesi per cui il "terzo incomodo" non fu mai ben visto.

Noi ovviamente questa continuità non l'abbiamo mai vista per due ragioni. Prima di tutto abbiamo visto per primo proprio Goldrake e secondo in ogni serie Koji aveva un "nome diverso". In Goldrake molti lo ricorderanno come Alcor, In Mazinga Z come Rio e solo nel Grande Mazinga col suo nome.

Nel 2001 c'è stata una prima "omissione di continuity", infatti esce Mazinkaiser che parte esattamente dalla fine del Grande Mazinga e ridà spicco a Koji che diventa pilota del nuovo "Mazin".

Per cui questo Infinity "elimina" Mazinkaiser, per dare una nuova continuity ai fatti.

Dopo questo pippone infinito arriviamo al film.
Dicevamo che siamo a 10 anni di distanza dalla fine delle battaglie del Great Mazinger. I due piloti sono ritirati dai campi di battaglia e vivono in pace. Koji 


è diventato un ricercatore mentre Sayaka Yumi 



è diventata direttrice del centro di ricerca sull'energia atomica.

Tutto partirà da una straordinaria scoperta e dall'apparizione di una misteriosa ragazza.
Evitiamo spoiler come al solito e andiamo alle mie considerazioni.

Questo film è, in tutto e per tutto, un tributo a tutte le opere "Mazinghiane" che sono apparse nel corso del tempo.

Ci sono riferimenti alle due serie "classiche" e a God Mazinger.
Il film però non è solo questo. Vuole, in qualche modo, portare ad una conclusione le avventure di Koji, ed evolvere il personaggio dal punto di vista caratteriale.
In qualche modo l'evoluzione caratteriale vuole essere una metafora della vita.


Oltre all'evoluzione del personaggio, ci saranno però anche lampanti riferimenti ad altre serie robotiche, ma su questo ci torneremo dopo in un'apposita zona spoiler.

Dal punto di vista grafico ci sono due stili diversi. I mecha e le battaglie sono fatte in cell shading, mentre le scene coi personaggi in tecnica più tradizionale.

La cosa che personalmente mi ha fatto storcere un po' il naso è proprio il design di Mazinga Z, dove si vedono troppo le piastre che compongono il robot. Sicuramente è una cosa più realistica, però avrei preferito un design più "classico" come in Mazinger Edition Z: The Impact!


Escludendo questa mia preferenza estetica, però la pellicola scorre bene, magari è un pochino più lentina nella prima parte, però i combattimenti pur essendo molto frenetici sono estremamente curati e la storia, forse banalotta, è ben sviluppata.

Insieme ai già citati Koji e Sayaka, ci sarà il ritorno di tutti i personaggi più famosi della storia, sia tra le fila dei buoni ma anche, ovviamente, tra i cattivi.

Rivedremo quindi il trio Boss Nuke e Mucha


Shiro Kabuto,


 e ovviamente anche Testuya 


e Jun 


dal Grande Mazinga.

Tra i cattivi non potevano mancare il Barone Ashura,


il Conte Blocken,


e il Dottor Hell 


e una carrellata dei più iconici mostri meccanici della serie.

Oltre ai due schieramenti ci saranno anche momenti più di fan service. Faccio ovviamente riferimento alle Mazin-Girls 


e le loro procaci forme.

Prima di passare alla parte spoiler, una piccola nota sul doppiaggio. La strada scelta è una cosa a metà. Fortunatamente i nomi dei personaggi sono quelli originali ma i colpi e le armi sono fedeli allo storico doppiaggio italiano. E' un bene? un male? non saprei, mi sarebbe piaciuto un doppiaggio totalmente fedele, ma posso capire che i nomi delle armi in italiano abbiano il loro fascino.

Passiamo quindi ad una parte totalmente spoiler, per cui avvisati.

 

Allora partiamo dai riferimenti ad altre opere.
Prima di tutto Lisa


l'androide dotato di emozioni, che ricorda molto la Rei Ayanami 


di Neon Genesis Evangelion, anche se solo a livello estetico e non caratteriale essendo le due agli antipodi.

Da Evangelion si riprende anche l'idea nella battaglia finale del film. Infatti quando Koji e Lisa vengono assorbiti dal "Goragon" si creerà prima una sorta di "mondo neutrale" per poi mostrare un "futuro alternativo", dove Lisa è la figlia di Koji e Sayaka.

Chiaramente è un evidente riferimento agli episodi conclusivi, e fin troppo discussi, delle avventure di Shinji dove, una volta sconfitti gli Angeli, il protagonista ragiona sul suo cammino e valuta alcuni possibili futuri alternativi dove sarebbe stato più felice.

Un altro riferimento sono i robot "simil Mazinga", 


quelli pilotati anche da Shiro, che ricordano molto il Patlabor Alphonse


e il loro utilizzo non sempre bellico.


La cosa che ho apprezzato di più di questo film è l'evoluzione di Koji che passa da essere il ragazzo scanzonato e coraggioso conosciuto nella serie originale fino a diventare un uomo che abbandonerà le battaglie e gli scontri per una vita più normale a fianco di Asuka, seguendo la strada già intrapresa dall'amico Testuya.

Personalmente da fan è un bel film, specialmente per l'evoluzione del protagonista, ma forse manca un po' di ritmo nella prima parte.

Va quindi visto? Sicuramente si, se fan del robot simbolo dell'era Gō Nagai, per le nuove generazioni, che invece non ne conoscono il mito, forse a poco senso essendo una vera e propria conclusione delle avventure di Koji e Testuya.

See you next



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