PUBBLICATO ORIGINARIAMENTE IL 03/10/2014
...Quattro tartarughe per difendere la Terra, viva i ninja.
Chi è della mia generazione avrà sicuramente riconosciuto le parole della canzone cantata da Giampi Daldello. E quindi sapete già dove voglio andare a parare, ovvero sul reboot cinematografico delle quattro tartarughe adolescenti mutanti ninja.
Che dire, io ero già convinto ad andarlo a vedere già dal primo trailer. Vuoi perchè tutto sommato Michael Bay non mi dispiace, anche se in questa pellicola ne è solo il produttore, vuoi perchè c'è quella gnocca della Megan Fox, voi perchè le tartarughe sono parte della mia infanzia.
Partiamo subito da un punto fermo. Io le tartarughe le conosco solo ed esclusivamente dalla serie storica della seconda metà degli anni '80. Conosco parzialmente le differenze col fumetto, non ricordo assolutamente i film degli anni '90, e devo aver visto qualche puntata della serie più recente del cartone.
Detto questo, iniziamo. New York è terrorizzata dal Clan del Piede. April O'Neil è una giornalista di Channel 6 che si guadagna da vivere con servizi di costume o intervistando personaggi famosi della città. Però vuole fare il salto di carriere cercando prove riguardanti il Clan del Piede, fallendo in più di un'occasione. Una notte però nota dei soldati al porto che stanno trasportando sostanze tossiche. Cercando di fotografare i fatti, nota una strana figura che mette KO i soldati e disegna uno strano simbolo su uno dei container. Sempre più intenta ad arrivare alla verità e fotografare il misterioso giustiziere, inizia ad indagare sul simbolo. Cerca anche di vendere la notizia alla direttrice del canale, la quale la scambia per pazza, anche perchè non ha prove a sostegno della tesi.
Nel frattempo Shredder, capo del clan del Piede ordina a sua nipote Karai (o figlia adottiva secondo la solita enciclopedia), di prendere degli ostaggi nella metropolitana della città per attirare nuovamente il misterioso giustiziere. April vendendo la gente scappare dalla metropolitana e fiutando la notizia, se ne fionda all'interno sperando di fotografare il misterioso eroe, ma purtroppo viene presa tra gli ostaggi.
Karai inizierà ad invocare il giustiziere, minacciando di uccidere gli ostaggi se non uscirà allo scoperto.
Ed ecco che dall'ombra appaiono non un uno, ma quattro vigilanti che in poco tempo sbaragliano il Clan del Piede e salvano gli ostaggi. April osserva dove uno dei quattro sparisce e si fionda all'inseguimento.
Si arrampica su un palazzo la vicino ed ecco la clamorosa scoperta, i vigilanti sono in realtà quattro tartarughe antropomorfe. Riesce a fotografarle, ma i quattro la beccano sul fragrante e la minacciano di distruggerle lo smartphone se non glielo consegna di sua spontanea volontà. La ragazza però, cadrà svenuta.
E da qui parte tutto il resto della storia, inutile spoilerare oltre.
Che dire quindi di questo reboot. Il film ricalca molto lo stile notturno e underground tipico del fumetto, specialmente nella prima parte, mischiando sempre una dose di ironia sia nei dialoghi sia nelle scene.
Le quattro tartarughe sono molto diverse esteticamente dalla loro versione classica o quella dei cartoni animati, dove si distinguevano principalmente per il colore della pelle e della fascia sugli occhi.
Qui ognuno dei quattro fratelli ha la propria caratterizzazione fisica che, se vogliamo, rispecchia anche il loro carattere, molto simile alla loro versione fumettistica/animata. Ma andiamo con ordine.
Raffaello: la tartaruga dalla fascia rossa e dotato dei sai. Fisicamente è il più possente dei quattro fratelli, ma ne è anche la testa calda del gruppo. A volte in disaccordo col leader del gruppo, Leonardo, cercherà sempre di affrontare le missioni in solitaria. Alla fine del film vederemo che il suo essere un duro è anche una copertura per non mostrare i sentimenti di profondo affetto per i suoi fratelli e per il maestro Splinter.
Donatello: dotato di fascia viola e armato di bastone. Sicuramente il meno combattivo della squadra, ma il vero genio del gruppo. In questa versione viene rappresentato con gli occhiali da vero quattr'occhi e sempre armato di qualche diavoleria elettronica per far fronte a tutte le situazioni, prima fra tutte il visore che porta sulla testa. Anche il suo bastone sembra molto Hi-Tech in quanto lo si vede allungarsi in una delle scene di azione.
Leonardo: il leader del gruppo dotato di katane e fascia blu. Sicuramente il più pacato dei quattro fratelli. In questa versione il suo aspetto esteriore e il suo "abbigliamento" lo rendono un samurai a tutti gli effetti in quando indossa delle spalline e una specie di corazza sopra il carapace.
Michelangelo: da sempre, il mio preferito. Fascia arancione e armato di nunchaku. Sicuramente il più estroverso dei quattro. Sempre con la battuta pronta, spesso facendo citazioni nerd, pronto a sdrammatizzare ogni situazione. Esteticamente rappresenta un po' il rapper americano, visto che porta delle collane vistose come molti di loro.
Non ho trovato immagini migliori
A completare la squadra dei buoni sicuramente il maestro Splinter, qui rappresentato esteticamente un pò come il Pai Mei di Kill Bill, visto che è sempre a toccarsi i suoi lunghi baffi. Sicuramente un personaggio minore in questa pellicola visto che sarà si il cardine del racconto della sua genesi e dei quattro fratelli, di come si sono evoluti e di come abbiano imparato le arti marziali, ma poi non apparirà quasi più per il resto del film (anche per "doveri" di copione).
Poi ovviamente i due buoni umani, April O'Neil e Vernon Fenwick.
Quest'ultimo è sicuramente l'assistente di April come nei cartoni animati. Non ha un ruolo fondamentale nella pellicola e, fortunatamente, non ricalca il carattere della sua controparte animata che era odiosa, visto il suo stile da saputello del quartierino che non ho mai sopportato.
April, oltre ad apprezzarla fisicamente, (come fai a non amare Megan Fox?) l'ho trovata adatta nel ruolo, solo a metà. Infatti molto combattiva all'inizio, alla ricerca dello scoop della carriera, diventa quasi un soprammobile nella seconda parte della storia, sommersa dai quattro fratelli in verde.
Passiamo ai cattivi, reale punto dolente della pellicola.
Karai: onestamente non la conosco visto che nella serie, se non ricordo male, non appare mai. Compare nelle scene iniziali senza lasciare troppa traccia di se nel seguito della pellicola.
Eric Sacks: il vero cattivo della storia. Interessato al mutageno che ha trasformato i quattro fratelli e il loro maestro, cercherà in tutti i modi di ottenerlo per mettere in ginocchio New York prima e il mondo poi.
Shredder: la reale delusione del film. Da sempre, la nemesi delle tartarughe rappresentato anche in questa incarnazione come un samurai/criminale giapponese. Qualche scena nell'ombra nella prima parte del film. Nella seconda parte del film lo vedremo con la tipica armatura, però in una assurda versione mech. Il suo carisma viene annullato completamente, facendolo diventare una semplice comparsa.
Quindi, in conclusione, un film godibile sulle mitiche tartarughe ninja, divertente, ironico pieno di battute sulla cultura pop. La trama è abbastanza semplice, però non ha buchi di sceneggiatura. La genesi dei quattro fratelli mutanti e del loro maestro viene leggermente riveduta rispetto alle precedenti incarnazioni. Peccato per la mancanza quasi totale del cattivo storico, Shredder.
Belli gli effetti speciali e la computer grafica usata per le quattro tartarughe, un po' meno per Splinter.
Qualcuno parlava della mancanza di un altro personaggio cardine nelle storie, Casey Jones. Onestamente la sua presenza l'avrei vista molto forzata. Però lo aspetto nel sequel, già annunciato per giugno 2016.
Voto 7
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