Dopo
le considerazioni cinematografiche dei precedenti post, passiamo al
mondo dei videogiochi.
Questa
volta recupererò un gioco vecchiotto ma, come ben sapete, recupero
giochi random in epoche diverse dall'uscita.
Parliamo
di Prototype, gioco creato da Radical Entertainment e pubblicato da
Activision nel giugno 2009.
Ma
perché provarlo e parlarne proprio ora? Come al solito è la
curiosità ad averla fatta da padrone e, avendolo già a disposizione
a casa (comprato non ricordo quando), ho deciso di dargli
un'opportunità. Anche perché obiettivamente è un gioco su cui si
investì parecchio all'epoca, vista la serie a fumetti lanciata
insieme all'esordio del gioco,
ma nessuno ne ha mai parlato.
Come
mai? vediamolo insieme.
Partiamo
dalla storia. L'azione ci catapulta subito su un "tutorial sul
campo". In breve tempo dovremo sconfiggere dei militari
utilizzando le nostre abilità.
Chi
siamo, perché lo facciamo e qualsiasi altra informazione, in quel
frangente, non ci è dato sapere.
Finita
la prima scena verremo catapultati in un lungo flashback.
Il
nostro nome è Alex Mercer,
e negli ultimi giorni siamo cambiati.
Cosa è successo non lo capiremo, e sarà la base portante su cui
ruoteranno tutti gli eventi.
La
poche sole cose che capiremo fin dall'inizio è che avremo guadagnato
dei poteri e che non ricorderemo quasi niente del nostro passato.
Fermiamoci
qua perché, come abbiamo detto, sarà il cardine che muoverà
l'intera avventura.
Arriviamo
quindi alle mie osservazioni.
A
livello strutturale, siamo di fronte ad un sandbox sullo stile di un
canonico GTA.
La
nostra area di azione sarà la zona centrale di New York.
Rispetto
ad un GTA non ci saranno quasi mai veicoli da rubare e questo sarà
dipeso dalla nostra mutazione.
Infatti
Alex è dotato di una serie di abilità quasi uniche. Super salti,
possibilità di scalare correndo palazzi, forza aumentata.
Un
supereroe insomma? direi di no. A me ha ricordato molto di più il
Venom della Marvel.
Infatti come l'accoppiata uomo/simbionte potremo
modificare il nostro aspetto per camuffarci oppure estrarre artigli e
lame dalle mani.
Beh,
a dirla tutta, proprio per la presenza di artigli e lame più che
Venom ricorda un altro simbionte.... Carnage.
Nel
corso del tempo, compiendo le missioni principali e secondarie,
guadagnaremo punti che potremo spendere per migliorare a aumentare le
nostre abilità. Senza dubbio una delle più interessanti è la
planata.
Vi
assicuro che correre, saltare, planare e non aver alcun tipo di
ostacolo è una sensazione di libertà fantastica che difficilmente
ho provato in un videogioco.
La
storia e la struttura dell'intrigo è molto coinvolgente. Ricostruire
un po' alla volta cosa è successo ad Alex e perché è diventato un
mutante, è avvincente. Anche l'idea di assorbire i personaggi per
recuperare vita, ma soprattutto abilità e memorie, ha il suo
fascino.
Infatti
buona parte della storia verrà scritta da alcuni personaggi, medici,
militari, persone semplicemente coinvolte nei fatti che appariranno
quasi casualmente durante i nostri "perigrinaggi" per la
città.
Catturandoli e assorbendoli ne vedremo i ricordi tramite un
breve filmato.
Ovviamente
però c'è anche il rovescio della medaglia, e purtroppo è il vero
perchè questo titolo non è rimasto negli annali.
Parliamo
ovviamente del gameplay generale. Le missioni purtroppo saranno alla
lunga ripetitive e le secondarie saranno semplicemente "scopiazzate".
Alcune da Assassin's Creed dove dovremo correre a tempo per i
palazzi o fare salti da grattaceli cercando di atterrare più vicino
possibile al bersaglio. Divertenti le prime due/tre volte, alla lunga
annoiano. Altre da un classico GTA, dove eseguiremo delle simil
"violenze".
Un'altra
grossa pecca è la gestione dei combattimenti. Purtroppo sempre più
spesso proseguendo nell'avventura dovremo affrontare orde di nemici.
Se da una parte potrebbe essere divertente, alla lunga diventa
frustrante perché l'azione diventa caotica, a volte fin troppo.
Però
in questo caso posso spezzare una lancia a favore del titolo. Infatti
ho notato che continuando a rifare una missione difficile, a lungo
andare la difficoltà si abbasserà. Questa cosa l'ho notata contro i
boss che diventavano più "malleabili" dopo svariati
tentativi falliti.
Arriviamo
quindi alle conclusioni. Personalmente è un peccato. Il gioco aveva
un grosso potenziale ma alcuni, forse troppi, difetti lo minano. La
storia è interessante e si arriva a far totale chiarezza dei fatti.
Secondo me però alcuni personaggi vengono gestiti male e liquidati
in maniera frettolosa.
Probabilmente
se non avesse avuto un gameplay caotico contornato da una maggiore
varietà nelle missioni, sarebbe stato molto più interessante.
Vale
quindi la prova? Non lo so, a pochi euro potrebbe essere un'idea
specialmente per la sensazione di totale libertà nel muoversi per la
città.
Esiste
un seguito, Prototype 2.
Ma ne vale l'acquisto? Su questo non saprei.
So solo che potrei recuperarlo a 9 euro.
Sono
indeciso.
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