Benritrovati. Dopo le osservazioni su Infinity War, torniamo sulla fase sperimentale e comparativa.
Questa volta vi darò le mie opinioni sulla prima stagione di Lost In Space, serie televisiva prodotta da Netflix e rilasciata sulla piattaforma il 13 aprile del 2018.
Forse molti non sanno che questa serie è un remake della serie omonima del 1965,
che a sua volta aveva già avuto una "nuova incarnazione" nel 1998 con un film diretto da Stephen Hopkins.
Ovviamente oggi salterò il confronto con la serie del '65, visto che non l'ho mai vista, ma cercherò, nel limite del possibile, di paragonare il film con la recente incarnazione di Netflix.
Siamo onesti, quando apparirono i trailer della serie 2018 mi ritornò subito in mente il film del '98 che all'epoca vidi in videocassetta.
Chiedendo in giro, per lo meno a coetanei, nessuno si ricordava del film. Come mai?
Ma probabilmente perché non è certo una pellicola memorabile, però io tutt'oggi la ricordavo abbastanza bene.
Vuoi perché era un film fantascientifico abbastanza easy, vuoi perché tra i protagonisti c'era il Joey di Friends (Matt LeBlanc),
o vuoi perchè una graziosa fanciulla come Heather Graham,
o forse per un altro fattore, ma sul quale ci torneremo.
Fatto sta, che tutto sommato il film era rimasto impresso e lo ricordavo abbastanza bene, pur avendolo rivisto per fare questa comparazione.
Per cui quando Netflix annunciò i dieci episodi del remake non fui che entusiasto e curioso.
E partiamo quindi dall'incarnazione più recente.
La storia ruota attorno al viaggio nello spazio della famiglia Robinson, una abbastanza canonica famiglia americana composta dal capofamiglia John (Toby Stephens)
un militare dei Navy Seal spesso assente per le varie missioni a cui partecipa.
John è sposato con Maureen (Molly Parker)
una brillante ingeniera aerospaziale che ha preparato la famiglia per la colonizzazione di Alpha Centauri.
A completare il quadro i tre figli: Judy (Taylor Russell)
la maggiore dei 3, medico della squadra e figlia di primo matrimonio di Maureen.
Ed infine ci saranno Penny (Mina Sundwall),
la secondogenita e Will (Maxwell Jenkins)
il più piccolo dei tre.
E qui iniziano le prime differenze col film.
Infatti in quella versione John (William Hurt)
era un affermato professore a capo della missione spaziale e non un navy seal come nel telefilm.
Maureen (Mimi Rogers)
e Penny (Lacey Chabert)
invece ricoprono più o meno lo stesso ruolo.
Quelli che cambiano sono Judy (Heather Graham)
che nel film oltre ad essere medico è anche meccanico dell'astronave ma soprattutto Will (Jack Johnson).
Quest'ultimo anche nel film è un ragazzino di circa 11 anni ma quello che cambia radicalmente è il suo carattere.
Nel film è un piccolo genio quasi sempre indaffarato a costruire nuove invenzioni.
Nel telefilm invece è un ragazzino "comune" tanto che fallirà il test per partecipare alla "scampagnata" spaziale, anche se il ragazzino si rivelerà fondamentale per il proseguo della storia.
Ma perché una famiglia, abbastanza normale, decide di partire per lo spazio profondo?
E anche qui ci sono delle differenze.
Nel film siamo nel 2058, e la missione di colonizzazione prevedeva un viaggio di dieci anni in animazione sospesa, per creare un gate per permettere istantaneo ai terrestri che nel frattempo costruiranno la porta gemella nell'orbita terrestre.
Nella serie invece siamo nel 2046 e tutto parte quando la "stella cometa", una specie di meteorite, si schianta sulla Terra compromettendo la stabilità del pianeta.
Il fulcro di tutte e due le opere però è il titolo della serie, ovvero quel "perduti nello spazio".
E infatti i Robinson si ritroveranno ad esplorare pianeti sconosciuti per poter raggiungere la meta.
La cosa che differisce in maniera sostanziale è l'ambientazione del tutto.
Nel film, bene o male, i Robinson, insieme al Maggiore Don West (Matt LeBlanc)
e a quello che si rivelerà il villain, il Dottor Zachary Smith (Gary Oldman)
si ritroveranno a girare per astronavi abbandonate e strani pianeti al fine di "orientarsi" per continuare il viaggio.
Nella serie invece, per lo meno per la stagione appena conclusa, vedremo i Robinson cercare di sopravvivere in un pianeta abilitabile su cui sono forzati a fare una sosta "obbligata".
Anche nella narrativa della storia i toni sono molto diversi.
Se nel film siamo di fronte al viaggio per tornare a casa, nel telefilm siamo più vicini ai temi di "sopravvivenza" alla Lost.
Sicuramente non siamo ai livelli della serie mistery di J.J. Abrams, però molte cose si assomigliano.
La sosta forzata, gli sforzi per cercare di sopravvivere all'ambiente spesso inospitale del pianeta dove i Robinson, e non solo, sono atterrati.
A mio modo di vedere però se il film segue una trama lineare che "parte da A e arriva a B", nel telefilm ci sono molte cose che vengono lasciate in sospeso.
Infatti il primo episodio troviamo i Robinson già sulla Jupiter 2 pronta a schiantarsi sul pianeta.
Perchè? non ci è dato sapere. Ma diciamo che non è stato un grosso problema, per lo meno all'inizio in quando ero sicuro che dopo prima o poi tutto sarebbe spiegato.
E così è stato, però ho notato spesso che nel corso degli episodi ogni tanto si saltavano dei passaggi da un episodio e l'altro.
Sicuramente questo salto "di palo in frasca" non mi è piaciuto. A stagione completa posso dire che alcuni dubbi rimangono specialmente riguardo ad uno dei personaggi protagonisti.
Ovviamente però
<SPOILER>
</SPOILER>
Il telefilm, rispetto all'omonimo film, mostra molti riferimenti diretti e indiretti a molte pellicole note.
Ci sono riferimenti a film horror, a film fantascientifici, al già citato Lost ma, soprattutto a Jurassic Park, specie in uno degli episodi finali.
Gli effetti speciali sono nel complesso buoni, sia quando si mostrano le fasi di viaggio dell'astronave sia le varie creature che popolano il pianeta.
Anche il villain, che verrà rivelato nel corso della storia è particolare.
Cadrei nello spoiler dando delle mie considerazioni però tutt'ora, a stagione conclusa, non è ancora chiaro quale sia il suo obiettivo finale.
Sicuramente rispetto al film, molto easy come dicevamo all'inizio, la serie è molto più strutturata e affascinante da seguire.
Per una volta, l'ora dei singoli episodi non pesa. Ognuno dei dieci capitoli è ben strutturato tra scene d'azione, approfondimento dei personaggi, della storia al fine di coinvolgere lo spettatore.
Come dicevamo all'inizio il film mi aveva affascinato per un altro fattore, presente nelle fasi finali, ovvero il concetto di universo alternativo/viaggio nel tempo.
Infatti i Robinson atterreranno in un pianeta dove troveranno una strana bolla che mano a mano si espanderà. Esplorandola troveranno un universo alternativo proiettato nel futuro dove conosceranno un Will alternativo, adulto e in collera col padre per averlo abbandonato.
Tutto questo, per il momento, nel telefilm non si è visto, e forse lo vedremo nelle prossime stagioni.
Quindi in definitiva, una serie televisiva Netflix ben fatta. Buoni gli effetti speciali e buona la storia raccontata che non annoia lo spettatore pur avendo episodi lunghi.
Ci sono veramente pochi punti in comune col film del '98 e probabilmente visto il suo flop, visto che sicuramente avevano pensato a dei seguiti mai realizzati a fronte del finale aperto, questa serie da nuova vita al tutto migliorando e correggendo gli errori del passato.
Insomma un qualcosa come venne fatto per il progetto Shadowunters dove il film fece un buco nell'acqua mentre la serie sembra convincere, visto che siamo già alla terza stagione.
See you next
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