giovedì 14 giugno 2018
13 Reasons Why Stagione 2
Hannah Baker. Un nome che ha fatto molto discutere l'anno scorso.
Non ne avete mai sentito parlare? beh allora non avete mai visto una delle migliori serie, secondo me, dell'anno scorso.
Parliamo ovviamente di Tredici (13 Reasons Why in originale), di cui oggi vi darò le mie opinioni sulla seconda stagione.
Della prima ne avevamo già parlato l'anno scorso, per cui vi rimando al post dedicato.
Chiaramente SPOILER sulla stagione.
Veniamo al dunque. Sono passati cinque mesi dalla morte di Hannah e dalla rivelazione delle cassette ai "colpevoli".
Clay Jensen (Dylan Minnette)
e Skye Miller (Sosie Bacon)
si sono messi assieme. Olivia Baker (Kate Walsh),
la madre di Hannah, porta a giudizio la scuola con l'accusa di essere responsabile della morte della figlia.
Alex Standall (Miles Heizer),
non è riuscito a suicidarsi ma ha perso la memoria degli ultimi mesi.
Il processo inizia e il primo teste è Tyler Down (Devin Druid),
il fotografo della scuola che, pur minacciato anonimamente, decide di testimoniare per rispetto ad Hannah ed ai suoi genitori.
Da li si svilupperanno i tredici episodi che comporranno la stagione.
Come era abbastanza logico pensare, tutta la trama si svilupperà avendo come cardine il processo alla scuola. Verranno introdotte, a "simbolo della stagione" delle polaroid che appariranno mano a mano che si procederà nella narrazione.
Veniamo quindi alle mie osservazioni.
Io ero contrario ad un sequel di questa serie. Diciamoci la verità, i tredici episodi, escludendo qualche particolare lasciato vago, si concludeva già in maniera ottimale.
Lo scopo di questa serie era sì quella di intrattenere, ma era quella di far riflettere lo spettatore su temi sempre attuali e spinosi.
E' normale però, che avendo avuto un quasi unanime successo, Netflix optasse per una seconda stagione.
Il problema secondo me non è tanto nella base della storia, perché era scontato che ci basasse sul processo alla scuola, ma le forzature alla storia e la decostruzione, in molte occasioni, della protagonista.
Rispetto alla prima stagione, che incentrava tutto sulle vicende che ruotavano attorno al protagonista del lato della cassetta con i fatti raccontati sempre da Hannah e rivissuti indirettamente da Clay, in questo caso ogni episodio viene raccontato dal punto di vista del testimone del processo.
Il che da un lato è corretto, in quanto si da una nuova lettura a quanto sentito nella prima stagione, ma da un lato appariranno fatti e racconti spesso incastrati in maniera incoerente rispetto al passato.
Facciamo tre esempi?
Personalmente quello che mi ha fatto incazzare di più è la testimonianza di Zach Dempsey (Ross Butler).
Come sappiamo dalla prima stagione Zach ha frequentato Hannah e, tutto sommato, era il meno peggio della squadra di Football/Baseball.
Che poi perché cambiare sport di anno in anno? misteri....
Però era palese che tra Zach e Hannah non ci fosse stato niente, escludendo il fatto che sarebbe potuto nascere qualcosa, SE lo stesso Zach non avesse abbandonato Hannah che aveva aperto il suo cuore confidandogli quanto si sentisse a pezzi per la sua profonda solitudine anche dovuta ai fatti della rottura del gruppo formato da lei Jessica e Alex.
Ma in questa stagione cosa si scopre? Che Zach e Hannah sono stati assieme TUTTA l'estate e che, tra l'altro avevano "consumato" più e più volte.
Giustamente perché non farlo notare nelle cassette? SPECIALMENTE a fronte del fatto che Zach si VERGOGNAVA della relazione con Hannah davanti ai suoi compagni di squadra?
Effettivamente sarebbe stato un motivo BEN PIU' VALIDO per inserirlo nelle cassette?
Altra stonatura è la storia di Bryce Walker (Justin Prentice).
Sono conscio che a fine episodio sia tutto parzialmente falso, ma parzialmente.
In fin dei conti esce che Bryce e Hannah si frequentavano, come amici, anche se lui voleva rapidamente arrivare al sodo, venendo rifiutato da lei.
Invece nella prima stagione praticamente non si sono neanche mai parlati, escludendo i fatti che poco alla volta sono degenerati nella violenza sessuale.
Tra l'altro questo rifiuto di Hannah, in pratica è stata parte delle cause scatenanti che hanno portato alla violenza. Infatti non solo la ragazza ha rifiutato Bryce ma, soprattutto, si era messa con col suo miglior amico, Justin Foley.
Terzo esempio è il rapporto col padre (Brian d'Arcy James).
Ad inizio stagione si scopre che i coniugi Baker non stanno più insieme. Che potrei averlo capito se fosse stato per la morte dalla figlia.
Il problema è che il padre aveva un'amante. Ma non solo dopo il gesto della figlia, anche prima. Infatti in un frangente della sua deposizione, si viene a sapere che Hannah lo aveva visto e aveva cercato di parlargli, senza risultati.
Anche qua, non sarebbe stato giusto inserire anche lui nelle cassette?
Però la cosa che più mi ha urtato i nervi è la presenza costante e incessante di Hannah (Katherine Langford) in versione fantasma a Clay.
E la cosa più assurda non è tanto che lui la vede in determinate occasioni visto che, come ben sappiamo, è ancora profondamente innamorato della ragazza.
Il problema è che interagisce con Hannah come se fosse li accanto a lui.
Si parlano, discutono. E la cosa è degenerante perché lei fa la stronza, dicendogli che certe cose capitano (la relazione con Zach), non spiegandogli le cose, facendo la sapientina sulle mosse che Clay vuole o vorrebbe fare.
Se nella prima stagione ero dalla parte di Hannah e sono rimasto male per la sua storia, qui l'ho odiata in più di un'occasione.
Esclusi i personaggi "chiave", veniamo agli altri che erano, sì fondamentali nella prima stagione, ma anche poco sviluppati.
Tony Padilla (Christian Navarro)
diventa protagonista in più di un'occasione. E da un lato va bene, in fin dei conti è quello che sapeva tutto e non diceva niente.
Però forse si esagera in certe situazioni. Infatti ad un certo punto viene fatta luce che non era minimamente amico di Hannah e anzi lei gli ha consegnato le cassette perché gli doveva un favore avendolo salvato dalla polizia.
Forse la cosa che stona maggiormente è che sempre vediamo Tony come un ragazzo tranquillo e pacato ma, dopo che un uomo lo chiama frocio, scatta una rabbia quasi omicida e non solo massacra di botte l'uomo, ma addirittura gli fa perdere un occhio.
Capitemi, capisco che possa essere un'offesa pesante, però è paradossale il bipolarismo troppo netto del personaggio per come viene descritto.
Justin Foley (Brandon Flynn)
anche lui farà parte di un ciclo di episodi, dove scopriremo che è scappato dalla città, è diventato un tossico e vive come un barbone. Clay e Tony lo soccorrono e lo portano in casa del primo e, tramite l'aiuto di Sheri, cercano di ripulirlo.
Anche qua, interessante l'approfondimento del personaggio che da una parte una situazione famigliare orribile con la madre tossica e il compagno di lei spacciatore.
Importante anche il ruolo di Clay, Tony e Sheri per aiutarlo ad uscire dal tunnel dell'ossicodone ma poi....
...sul finale, dopo aver fatto sei mesi di carcere minorile per essere stato ritenuto complice di Bryce, viene adottato dai Jensen che gli offrono una "famiglia stabile".
E lui di ringraziamento continua a drogarsi.
Senza dubbio però il personaggio maggiormente approfondito, e meglio gestito, è Jessica Davis (Alisha Boe).
Altra vittima di Bryce e distrutta psicologicamente per l'accaduto.
Un po' per volta, con molta fatica, riuscirà li dove Hannah non ce l'ha fatta, cercando, per quanto possibile, di andare avanti con la sua vita.
Però anche qua nel finale si fa un errore. Durante il ballo di primavera decide di uscire con Alex (suo ex).
Il problema è che alla vista di Justin, complice indiretto della violenza che ha subito da parte di Bryce, decide di seguirlo negli spogliatoi e di concedersi.
Non è un pochino un paradosso? Tanto più che durante la stagione ogni volta che lo vedeva gli diceva di andarsene e scoppiava a piangere.
Un personaggio invece che secondo me meritava di essere approfondito è Skye visto il suo passato e i tentati suicidi. E invece appare nei primi episodi e poi scompare.
Spiegati anche i personaggi arriviamo succo.
Secondo me questa seconda stagione è palesemente campata in aria.
Come vi ho dimostrato molti fatti raccontati non collimano con quanto visto in precedenza.
Tra l'altro passano anche dei messaggi sbagliati.
Primo di tutti la "carcerazione fittizia di Bryce". Il processo alla scuola è concluso ed essa non viene ritenuta responsabile dei fatti che hanno portato alla morte di Hannah.
Però, tramite la denuncia di Jessica e Justin, Bryce e lo stesso Justin vengono arrestati per stupro il primo e per essere complice il secondo.
Che poi se vogliamo dirla tutta la polizia aveva già una confessione dello stesso Bryce fatta di nascosto da Clay nell'ultimo lato della settima cassetta (cosa che non viene mai citata negli episodi).
Peccato che il primo, ricco di famiglia, verrà messo ai domiciliari per tre mesi e il secondo passerà sei mesi in carcere minorile.
Quindi? articolo quinto, chi gà i schei gà vinto.
Punto due invece è la trasformazione di Tyler. Anche qui, Tyler è uno psicopatico, lo dimostra mano a mano che gli episodi procedono.
Dopo una serie di bravate da ribelli con Cyrus (Bryce Cass),
viene mandato in un centro di recupero.
Però, tornato a scuola, viene massacrato di botte E NON SOLO da Montgomery (Timothy Granaderos)
e altri due della squadra di baseball.
Al di la che forse la scena è troppo esplicita per il target della serie, però possiamo sorvolare.
Il problema è che nessuno ha fatto niente e lui, stanco di essere il bersaglio ha perso la testa.
Non so se è un'idea mia ma il Tyler dell'ultimo episodio, come capigliatura e sguardo,
mi ha ricordato il Palla di Lardo di Full Metal Jacket.
Solo che, al contrario del soldato di Kubrick Tyler, decide di vendicarsi facendo una strage al ballo.
Ma dove si è procurato tutta l'artiglieria?
E anche li il finale rasenta l'assurdo.
Cyrus viene avvisato da Tyler della folle idea. Clay si para davanti e, cercando di fermarlo, lo fa portar via da Tony prima dell'arrivo della polizia restando, come un pirla col fucile d'assalto in mano.
Capisco la scelta di Clay di cercare di fermarlo, però dovevano consegnarlo alla polizia in quanto "mina vagante".
Quindi, in definitiva, una stagione che rovina il bel lavoro fatto con i primi 13 episodi.
Scelte discutibili, pezzi di storia incoerenti col quanto visto in precedenza, personaggi gestiti male, Hannah per prima che perde il suo ruolo di protagonista, diventando odiosa allo spettatore.
Netflix ha già annunciato una terza stagione, probabilmente incentrata su psycho Tyler.
La domanda è... a che scopo?
Non potevate chiuderla con Hannah che se ne andava dalla chiesa e i ragazzi che abbracciavano Clay alla festa?
Non lo so, certe scelte continuo a non capirle.
See you next
Etichette:
#13ReasonsWhy,
#13Season2,
#2018,
#Articoli,
#HannahBaker,
#Netflix,
#Polaroid,
#Recensioni,
#TeenDrama,
#TVSeries
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento