PUBBLICATO ORIGINARIAMENTE IL 17/11/2015
Confucio diceva: "prima di intraprendere un viaggio di vendetta, scava due tombe". E queste parole si apre la serie di cui voglio parlarvi quest'oggi, ovvero Revenge.
Come usanza, ma ormai ci avete fatto il callo, la serie la iniziai per curiosità più che altro per il tema trattato, che da anche il titolo all'opera. Da quel poco che si vedeva e sentiva nei trailer delle pubblicità sembrava una serie cattiva, dove il buonismo tipico di alcuni telefilm, veniva soppiantato dalla cieca rabbia della protagonista per quello che le era stato fatto.
Siamo onesti, non direttamente ad Amanda Clarke, questo il nome della nostra antieroina, ma più che altro a suo padre David, accusato ingiustamente di aver partecipato ad un'azione terroristica quando Amanda era poco più di una bambina.
La storia però non partirà da questi eventi, infatti troveremo Amanda/Emily alla sua festa di fidanzamento molti anni dopo quella sciagurata notte. Tra balli e fuochi d'artificio per il Labour Day, assisteremo ad un brutale omicidio. Ne l'identità del killer ne quella della vittima verranno svelate, e ci vorranno molte puntate per fare totale chiarezza sulla situazione. Quindi partirà un lungo flashback che ripercorrerà tutto il percorso che porterà all'evento appena descritto. Torneremo indietro di cinque mesi, quando Amanda/Emily inizierà la sua "missione" per vendicare il padre e la sua memoria.
Come dite? perché continuo a chiamarla Amanda/Emily? beh molto semplice. Amanda Clarke, nel suo ritorno negli Hamptons, dove aveva vissuto un'infanzia felice col padre prima che venisse accusato, decide di cambiare identità per vendicare il torto subito e per riabilitare la figura del padre. Chiaramente la ragazza per portare a compimento il suo piano non può ripresentarsi agli occhi di chi fu complice del complotto come Amanda, ma si crea una nuova identità per non destare sospetti. E così gli Hamptons vedono l'arrivo della ricca e affascinante Emily Thorne, una ragazza molto ambiziosa a farsi strada tra le persone che contano.
Con queste premesse inizia il lungo percorso di vendetta di Amanda. La ragazza però non ha intenzione di ammazzare uno a uno tutti i colpevoli, ma di rovinare loro la vita definitivamente concentrandosi in particolar modo sulla famiglia Grayson e sui suoi componenti.
Senza dubbio i primi episodi della lunga, a volte troppo, epopea risultano i migliori. Cattiveria, piani ben mirati e organizzati per eliminare dalla lunga lista uno a uno i colpevoli che hanno mandato David Clarke prima in carcere per poi ucciderlo.
Devo essere sincero, dopo le prime puntate ero entusiasta della scelta di seguire questa serie. Però, mano a mano che si procede, gli episodi perdono di quel ritmo
e di quella cattiveria degli esordi.
L'altro grosso problema generale della serie è la quantità industriale di personaggi, spesso inutili, inseriti in corso d'opera.
Ma andiamo con ordine e vediamo i protagonisti della storia:
Amanda Clarke/Emily Thorne (Emily VanCamp)
La protagonista indiscussa della storia. Una ragazza alla quale viene distrutta l'infanzia nel momento che il padre David viene accusato ingiustamente per un atto terroristico. Una volta scoperta la verità sui fatti, decide di farsi addestrare al cammino della vendetta. Però, come dicevamo a inizio discorso, lo scopo di Amanda è quello di rovinare la vita dei colpevoli e non di ucciderli come succede molto spesso nel caso degli antieroi. Nel corso delle stagioni il suo comportamento cambia, diventando molto subdolo e meschino, a volte assomigliando alla sua nemesi.
La cosa che più è piaciuta dell'interpretazione di Emily è quell'insieme di sguardi gelidi e minacciosi verso i colpevoli.
Victoria Grayson (Madeleine Stowe)
Se Amanda/Emily è la protagonista della storia, Victoria è senza dubbio la sua nemesi per eccellenza. Un personaggio ambiguo, doppiogiochista, malvagio, a volte sembra che tutto quello che faccia o abbia fatto sia a fin di bene. Molto spesso però, a conti fatti, è solo per il suo interesse personale. Come scrissi in corso d'opera nei vari tweet sulla serie, il suo comportamento ricorda molto le streghe cattive delle favole.
Conrad Grayson (Henry Czerny)
Marito di Victoria, CEO della Grayson Global, nonchè capofamiglia dei Grayson. Anche il suo comportamento è ambiguo e malvagio, ma rispetto a Victoria il suo fine ultimo sta nel far prosperare ulteriormente il suo impero, spesso senza mezzi termini (infatti è lui la mente dietro il complotto ai danni di David Clarke), e di cercare, nel possibile, di tenere unita la famiglia. Se nel corso della serie si mostrerà premuroso verso i figli ma fedifrago nei confronti di Victoria, nelle ultime puntate mostrerà molto più marcatamente il suo lato oscuro.
Daniel Grayson (Josh Bowman)
Primogenito di Victoria e Conrad, nonché "l'erede al trono" della fortuna dei Grayson. Senza dubbio il suo modo di fare muta radicalmente nel corso delle quattro stagioni. Ragazzo viziato senza problemi, votato alle feste di lusso e allo sbando all'inizio, più coscienzioso nella seconda parte della serie, distrutto psicologicamente dai vari eventi anche se redento nel finale.
Nel corso delle puntate mi sono spesso domandato quali fossero i suoi reali sentimenti per Amdanda/Emily, e nelle ultime puntate si ha una risposta.
Charlotte Grayson (Christa B. Allen)
La piccola della famiglia Grayson. Come il fratello, estremamente viziata e votata al lusso sfrenato. Gli eventi che la riguardano nella seconda metà della prima stagione la cambiano radicalmente. Nel corso della serie però la sua forte instabilità la faranno quasi impazzire e spesso diventare malvagia come la madre Victoria.
Jack Porter (Nick Wechsler)
Amico di infanzia di Amanda fin dalla tenera età. Da sempre innamorato della ragazza anche dopo la separazione da piccoli, spera in cuor suo di ritrovarla un giorno. Di tutti i personaggi della serie è senza dubbio uno dei pochi che definirei buoni. Nel corso delle stagioni si farà comandare troppo spesso dal cuore e non dalla testa, trovandosi in situazioni poco piacevoli. Se analizziamo bene il suo percorso è senza dubbio il personaggio che più subisce per il suo troppo buon cuore.
Nolan Ross (Gabriel Mann)
Se Jack è uno dei buoni, Nolan è sicuramente l'altro. Esperto Hacker e geniale mente informatica, conosce David Clarke che ne vede e promuove il talento investendo in un'azienda creata dal ragazzo. In poco tempo il suo talento lo farà diventare uno degli uomini più ricchi e popolari. Per ripagare David della fiducia dimostratagli e per una profonda stima nei suoi confronti, aiuterà Amanda nel suo lungo cammino di vendetta. Se Amanda è il braccio armato, Nolan sicuramente rappresenta il supporto tattico per le missioni. Non vi nego che il loro rapporto a volte ricordava quello tra Jack Bauer e Chloe O'Brian.
Declan Porter (Connor Paolo)
Il fratellino di Jack e coetaneo di Charlotte, del quale se ne invaghirà durante la prima stagione. Rispetto al fratello maggiore ha sicuramente più sfrontatezza e voglia di emergere, anche se a volte si ficcherà nei guai.
Ashley Davenport (Ashley Madekwe)
Come possiamo definirla? la galoppina di casa Grayson? si!, direi che ci può stare. Senza dubbio un altro personaggio che per far carriera farebbe tutto, ma proprio di tutto, come si vedrà nel corso delle stagioni. Forse insieme a Declan è uno di quei personaggi principali che poi perdono importanza o vengono rimossi dalla serie.
Potrei descrivervi per lo meno altri tre o quattro personaggi importanti nella storia, però finirei nello spoiler gratuito e non mi pare il caso.
Descritti quindi i personaggi, vediamo di scendere nelle considerazioni della serie. Come dicevamo all'inizio i primi episodi risultano i meglio realizzati. Mano a mano che la stagione procede si perde un po' il filo della trama aggiungendo a volte personaggi che si rivelano importanti per un gruppo di episodi, vengono fatti sparire, per poi tornare in maniera un po' troppo buttata li.
Facciamo un esempio lampante ma cadiamo nello
<SPOILER>
Prendiamo il personaggio di Lydia Davis (Amber Valletta). Viene introdotta nei primi episodi come la migliore amica di Victoria anche se si scoprirà avere amicizie intime anche col marito Conrad. Essendo una nella lista di Emily, nel corso dei primi episodi verrà presa di mira, per finire, per una serie di fatti accaduti, lanciata da un balcone da un sicario.
Bon si pensava morta e sepolta, cacchio era caduta da un balcone abbastanza in alto su un taxi e portata in ospedale morente.
Bene, dopo pochi episodi torna, come nuova, per poi sparire poco dopo, definitivamente.
</SPOILER>
Poi se analizziamo bene tutta la storia troviamo tante incoerenze che ci fanno capire che nel corso del tempo non si avevano più idee. Se dovessimo fare un grafico dell'andamento della serie arriveremo a questo risultato:
Se guardiamo bene gli autori furbi dopo il finale della prima stagione che poteva ipoteticamente chiudere la storia, hanno sempre tenuto il classico cliffhanger per il finale di serie.
Se quello della seconda buttava basi interessanti per la terza serie, quello di quest'ultima era talmente telefonato che anche per uno che non aveva mai seguito la storia.
Siamo onesti, tutta la terza stagione è una grande rottura di coglioni. Però, per quanto il colpo di scena finale era scontato, la quarta e ultima stagione, per la prima metà per lo meno, era interessante. La seconda invece era buttata li tanto per fare numero.
Ci si riprende un pochino negli episodi finali ma, diciamocela qua, il finale è veramente una porcata, non tanto per come finisce in se, ma per il dubbio che viene lasciato nelle ultime scene. Pessimo, c'è poco altro da aggiungere.
Giusto per non farsi mancare nulla gli autori buttano li, tanto per, un possibile aggancio per uno spin-off. Si realizzerà? se tengono lo stile altalenante della serie principale, ma anche no, grazie.
Quindi, vale la pena seguire le avventure vendicative di Amanda Clarke? ni! una parte degli episodi sono interessanti, i primi su tutti, ma il ritmo altalenante di tutta la serie fa vacillare molto il giudizio finale.
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