PUBBLICATO ORIGINARIAMENTE IL 31/08/2018 E OGGI NON PIU' DISPONIBILE
Dedichiamoci nuovamente alle serie TV e questa volta voglio darvi la mia impressione su una serie che, secondo me, è passata un po' in sordina.
Parleremo quindi della prima stagione di Cloak & Dagger, ennesima serie Marvel, in continuità con il Marvel Cinematic Universe, sviluppata da Joe Pokaski per Freeform, la stessa casa produttrice della serie Shadowhunters, e uscita in Italia dall'8 giugno sotto la piattaforma Amazon Prime Video.
Ma chi sono Cloak & Dagger?
Sicuramente sono dei personaggi molto minori dello sconfinato universo Marvel e appaiono per la prima in Spectacular Spider-Man (vol. 1) n. 64 del marzo 1982.
Secondo le origini classiche, Tyrone "Ty" Johnson e Tandy Bowen si conoscono per le strade di New York.
Entrambi scappati da casa, i due fanno amicizia ma finiscono sotto le grinfie del chimico Simon Marshall, al soldo di Silvermane
e dei Maggia (la mafia Marvel), creatore di un nuovo tipo di eroina sintetica.
I due sopravvivono e sviluppano dei poteri, anche se in seguito si scoprirà che l'eroina sintetica ha semplicemente velocizzato il loro genoma mutante.
In una versione alternativa, quello di Terra 1610, il defunto universo Ultimate per capirsi, i due ragazzi si conoscono e sono fidanzati dalle scuole superiori.
Un grave incidente stradale mentre erano in viaggio per il ballo di fine anno, li fa finire come cavie della Roxxxon, dove il Brain Trust dell'azienda li dichiara morti e li sottopone ad esperimenti sulla materia oscura che donano i poteri ai ragazzi.
Diciamocela tutta.
Ho letto ben poco dei due vigilanti Marvel, concentrandomi sulle storie più recenti che erano in appendice alla serie sull'agent Venom
e sulla loro versione Ultimate.
Personalmente ho trovato i due personaggi molto interessanti a livello di concept, per cui ero molto entusiasta quando fu annuncia una loro serie.
Veniamo quindi al dunque.
I dieci episodi che compongono la prima stagione, si sviluppano in maniera interessante dalla seconda metà.
Purtroppo ci risiamo. Siamo alle prese con il solito problema delle serie Marvel che decollano, quando lo fanno, dalla loro metà in poi.
SIamo sinceri, rispetto alle serie targate Netflix, escludendo Daredevil, siamo ad un livello di ritmo decisamente superiore.
Come avevo già detto nelle recensioni dedicate a Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist, Netflix tende ad allungare il brodo in maniera fin troppo sconsiderata a volte producendo episodi che non hanno una cadenza temporale costante.
Infatti molto spesso si va dai 45 all'ora per episodio.
In Cloak & Dagger, proprio perchè è un prodotto pensato per la fruizione televisiva "classica" (in America), gli episodi sono tutti sui 42 minuti, facendo esclusione per il pilota che arriva ai 50.
Mi sbaglierò, ma dare una tempistica su cui tenersi aiuta molto a cadenziare il ritmo della storia.
Torniamo quindi alla storia.
Rispetto alle origini precedentemente narrate, qui si opta per portare una terza opzione che mescola idee provenienti da entrambe le versioni, switchando le classi sociali di appartenenza dei due protagonisti e spostando tutta la vicenda a Boston.
Se infatti nell'universo classico era Tandy quella proveniente dalla famiglia agiata, in questa versione è Ty.
E' un problema aver cambiato così tanto il background del duo? onestamente no, come già detto anche dal Dr. Manhattan nella sua recensione.
Cloak & Dagger non sono personaggi così iconici e onestamente è più importante la loro caratterizzazione.
La loro storia inizia 8 anni prima del loro vero primo incontro.
Tandy è figlia di Nathan Bowen, un famoso scenziato che lavora su un progetto di estrazione di energia da una piattaforma petrolifera al largo di Boston.
Per una serie di eventi che verranno spiegati negli episodi successivi, la piattaforma esplode rilasciando una misteriora energia che colpisce sia Tandy che Ty donando loro i poteri e collegandoli.
La storia quindi si sposta nel presente dove i due ragazzi si conosceranno e un po' alla volta impareranno ad usare i loro poteri.
Come già detto molte volte l'episodio pilota, per quanto lento, va sempre salvato. Questo perchè ha "l'ingrato compito" di introdurre la storia e i protagonisti di essa e, in questo caso, il suo compito viene svolto in maniera più che discreta.
Il problema, secondo me, è aver gestito male la prima parte di stagione.
Infatti molto spesso ci si perde in ridondanze inutili, facendo rivedere l'incidente, il background, aggiungendo solo piccoli tasselli al tutto senza focalizzarsi sulla storia.
Come già detto il tutto inizia a decollare con l'episodio 5 quando realmente si inizia a delineare la storia e si inizia a capire dove si andrà a parare.
Altro difetto è introdurre molto in sordina uno dei protagonisti, ovvero l'agente Brigid O'Reilly.
Infatti fino ad un certo punto non è chiaro il suo scopo o su cosa stia indagando, diventanto un personaggio di rilievo nella seconda metà della storia.
Piccola curiosità. L'attrice che interpreta O'Reilly, ovvero Emma Lahana, è già stata un volto noto per gli appassionati dei Power Rangers.
Infatti non è altro che la Yellow Ranger Kira Ford della serie Dino Thunder.
Curiosità a parte, torniamo alla serie.
A mio parere l'episodio migliore di stagione è il settimo, "Lotus Eaters" questo perchè:
SPOILER
Chiaramente perchè da una parte ricorda molto l'Inception di Nolan, dall'altra perchè è il classico incipit del riavvolgimento della stessa scena finchè non si arriverà alla giusta chiave di lettura per uscire.
Forse un già visto, ma veramente ben scritta per quanto mi riguarda.
SPOILER
Sicuramente è il primo vero episodio coinvolgente della stagione. Da quel momento tutti i restanti episodi, pur non avvincenti come questo, rapiranno lo spettatore che verrà coinvolto ad arrivare alla fine.
Spendiamo due parole sui protagonisti.
Olivia Holt interpreta Tandy Bowen / Dagger
Sicuramente dei due è il personaggio sviluppato meglio.
Vuoi per la sua storia personale, vuoi perchè diventa consapevole prima dei suoi poteri, vuoi perchè ha una missione delineata fin dall'inizio?
Aubrey Joseph è Tyrone Johnson / Cloak.
A mio modo di vedere lo sviluppo del personaggio sfocia solo negli ultimi episodi, quando si inizia a dare maggior ritmo alla narrazione.
Secondo me ci sono solo degli accenni della personalità del ragazzo nei primi frangenti, che molto spesso viene lasciato in secondo piano per valorizzare meglio Tandy e il suo background.
Fatto sta che personalmente entrambi gli attori mi hanno convinto nel loro ruolo e, specialmente negli ultimi due episodi, si nota che forse siamo solo alla punta dell'iceberg del loro sviluppo.
A mio modo di vedere è interessante vedere l'evolversi dei due protagonisti rapportati anche alla maggiore consapevolezza dei loro poteri, opposti e in qualche modo complementari.
Anche la rappresentazione delle loro abilità è molto suggestiva. Scene molto luminose per lei, molto più cupe e oscure per lui che rappresentano molto bene anche i caratteri dei due protagonisti.
In questi primi dieci episodi ci si focalizza sui due ragazzi e si lasciano molto in disparte eventuali coprotagonisti che vengono messi in mezzo alla storia solo come supporto.
Per quanto mi riguarda è stata una scelta saggia per molti versi, anche se, come già detto, nei primi episodi si è allungato fin troppo il brodo.
Va quindi vista?
Se ti tiene botta per i primi episodi, secondo me si, tenendo conto di trovarsi di fronte maggiormente ad un teen drama che una serie superoistica.
La storyline raccontata si chiude nei dieci episodi proposti, lasciando uno spiraglio per un secondo ciclo, già confermato.
Personalmente spero in una seconda tranche di episodi che non si perda in inutili ridondanze, come è stato fatto per questo ciclo.
Dal mio punto di vista questi personaggi, per quanto minori, hanno grandi potenzialità, specialmente se vengono valorizzati dal lato psicologico e dal loro particolare legame.
Non ci resta quindi aspettare la nuova messa in onda.
See you next
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