domenica 20 agosto 2023

LOST POST, L'era di Tumblr: 51 - L‘American Gladiators dei supereroi


PUBBLICATO ORIGINARIAMENTE IL 22/04/2015

Bentornati!! dopo avervi raccontato nel precedente post del videogioco che ha iniziato la mia carriera videoludica, e i festeggiamenti per il cinquantesimo post oggi cambiamo argomento, passando all'ambito fumettistico.
Come già feci in passato oggi analizzeremo il primo numero di una miniserie di quattro che mi ha colpito molto in quest'ultimo periodo, ovvero, America's Got Powers.

Partiamo dagli autori. Chi ha un minimo di dimistichezza nel mondo dei comics americani, certamente il nome Bryan Hitch gli suonerà famigliare. Per gli altri, o per chi si fosse avvicinato da poco a questo mondo, il signore in questione è co-creatore e disegnatore dei primi cicli, e da tanti considerati tutt'ora i migliori, degli Ultimates (gli Avengers dell'Ultimate Universe Marvel). Purtroppo io questi cicli non li ho letti, ma cercherò di recuperarli.
Per quanto riguarda invece Jonathan Ross, stiamo parlando di un noto conduttore televisivo e comico Inglese da sempre appassionato di comics, tanto che scrisse per la Image la miniserie Turf. I due, grazie allo zampino di Mark Millar (altro co-creatore degli Ultimates nonchè di Kick Ass), si incontrano e da li a poco prende vita il progetto America's Got Powers.

Come al solito, la molla che ha fatto acquistare il titolo è, inutile dirlo, partita dalla curiosità. Probabilmente deve avermi catturato una breve recensione su qualche rubrica dedicata ai comics americani e, da quel poco che ho visto sembrava qualcosa di diverso dall'ordinario, per cui, quando fu annunciato qua in Italia, me lo feci mettere da parte dalla mia fumetteria di fiducia.

Di cosa parla America's Got Powers (AGP d'ora in poi)? Beh è un misto di varie cose, ma andiamo con ordine.
La storia è ambientata ai giorni nostri (non vengono specificati anni precisi), e i protagonisti sono dei ragazzi chiamati genericamente "Poteri". La loro genesi viene raccontata in un breve flashback a inizio racconto. Diciassette anni prima degli eventi narrati un misterioso cristallo, una pietra, scende nel pieno centro del Golden Gate Park. Le donne incinte nel raggio di otto chilometri, indipendentemente dal mese di gravidanza, partorirono senza dolore. I figli nati da quell'evento svilupparono dei poteri.

Come dite? vi ricorda qualcos'altro? bravi!! ci avevo pensato anch'io quando iniziai a leggere la storia. Infatti questo incipit ricorda moltissimo un altro stupendo comics, Rising Stars. 

 

Ma torniamo a AGP. Passano gli anni, i ragazzi nati dalla pietra iniziano a essere studiati addestrati e, nel corso del tempo, vengono sfruttati per far divertire il pubblico. Ogni anno infatti viene indetto un torneo, un reality show, chiamato appunto America's Got Powers. Lo scopo del torneo sembra quello di selezionare i membri più forti per entrare nell'unica super squadra ufficiale al mondo. In realtà sembrerebbe semplicemente una versione moderna, violenta e sadica a volte di American Gladiators. Non vi ricordate American Gladiators?

Link 1

Link 2

Un gruppo di atleti, con dei nomi da battaglia degni dei migliori super eroi, si combattono in prove fisiche e di agilità per vincere un ricco montepremi. In AGP il concetto è lo stesso solo che il premio è, come dicevamo prima, entrare nel gruppo più rinomato di super eroi, la Power Generation.


La storia, oltre a presentarci la genesi dei Powers e il torneo AGP, si focalizza su due personaggi, che diverranno sicuramente il cardine del proseguo della storia. Da una parte abbiamo il Professor Syell l'unico veramente interessato alle sorti dei Powers, del perché sono nati, e del cristallo che ha donato loro i poteri. Nel corso della storia capiremo che il torneo è stato creato sia per finanziarie le ricerche sui ragazzi, sia per divertire il pubblico, ma anche per imbrigliare le rivolte avvenute qualche anno prima. 

L'altro personaggio è il protagonista della storia, Tommy Watts. Pur essendo uno dei ragazzi nati dal cristallo, sembra non avere poteri, come viene marcato spesso dalla sua scheda che gli affida un bello 0 come percentuale di potere. Tra l'altro è il fratello gemello di Bobby Watts, detto Quaterback, uno dei quattro attuali membri della Power Generation, nonchè beniamino del pubblico.

La narrazione del mio punto di vista, è interessante. Quell'alone di mistero che avvolge sia i Powers, sia il cristallo che li ha generati, ha il suo fascino. Se l'incipit come dicevamo, è simile a quello di Rising Stars, i loro protagonisti sono diametralmente opposti. Se in quest'ultimo John Simon (detto Poeta) 


 

era lo Special più potente, Tommy 

è il Power sulla carta più debole. Secondo me nel proseguo della storia verrà spiegato in maniera dettagliata questo mistero.
L'impostazione della storia ricorda veramente un vero e proprio reality show. La prima pagina dell'albo è un'estrapolazione del sito Internet del programma, con tanto di commenti via Twitter dei vari fans.

I disegni invece non mi piacciono. Per quanto Hitch sia uno dei più blasonati artisti degli ultimi tempi, il suo tratto non troppo definito, non mi convince per niente. Sarò io abituato ad altri artisti dal tratto più pulito come Mark Bagley (disegnatore tra le altre cose di Ultimate Spider-Man) giusto per citarne uno, ma secondo me Bryan Hitch ha il difetto principale di disegnare lo stesso personaggio leggermente diverso ogni volta che lo ripropone, rendendolo non sempre riconoscibile. 

 

Vale quindi la pena di leggere questa miniserie? secondo me si! in fin dei conti è qualcosa di diverso dalle solite storie di supereroi. Poi siamo sempre di fronte a una miniserie di quattro numeri (in Italia) per cui in breve tempo si vedrà una fine. Forse il motore principale che spinge il lettore a proseguire nella storia è proprio il risolvere i misteri legati al cristallo che ha generato i Powers e sul perché sono stati creati. Io onestamente spero che la storia non si perda nel suo proseguo, ma che arrivi a una conclusione sensata e interessante.

Che dire, magari ne riparleremo alla conclusione dei quattro numeri, quando potrò tirare le somme sull'intera saga.

Alla prossima.

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