giovedì 15 dicembre 2016

C'era una volta un regno....


Ho un problema nella testa, funziona a metà....

No, non parleremo del famosissimo tormentone di Rovazzi, però questa frase la si potrebbe applicare a molte persone.
E' già siamo ad "un tiro di schioppo" da Natale e dovremmo essere più buoni... ma invece staccherei teste con la katana che neanche Christopher Lambert dei bei tempi.





Ma perché di questo post? perché la storia si ripete e le stronzate aumentano in maniera esponenziale e la vita del caos non è il massimo.

Già tempo fa vi avevo dato la mia su delle semplici direttive per lavorare con criterio.

Purtroppo, proprio nell'ultimo periodo, già incasinato di suo, chi comanda ha voluto ulteriormente aumentare la difficoltà.
Evidentemente sta gente pensa che siamo tutti giocatori masochisti che amano le missioni impossibili come giocare a Dark Souls a livello estremo.





Vabbè vabbè, queste battute loro non le capirebbero.

Vi racconterò una storia. C'era una volta un capo reparto, uno e trino, che cercava di essere la figura a metà tra chi comanda la baracca e tra chi lavora. Diciamocela tutta, aveva i suoi difetti... ("ze na casada" in primis) ma aveva una valenza nell'ambito. Poi, evidentemente per "divergenze artistiche", se ne andò.

Il suo potere venne diviso in tre entità. Forse troppe, anche perché una delle tre non aveva minimamente senso di esistere però, se sfruttato bene, il triumvirato avrebbe avuto un senso.
Ma la puzza di stronzate si sentiva già all'epoca quando durante la riunione dove, di fatto, veniva presentata la nuova leadership, quando vennero fuori problemi e preoccupazioni per il futuro, qualcuno disse: "tu non ti preoccupare". E così sia.

Diciamo che il primo periodo, i primi due mesi, le cose reggevano.
C'erano promesse, idealismi, "patriottismi" abbastanza campati per aria però, si viveva.

Secondo me ad un certo punto qualcuno se l'era fatta nelle mutande quando qualcun altro, un po' stufo delle promesse, alzò la voce. Vennero fatte nuove promesse che però, da buoni politici, sono restate tali.

In quel periodo è interessante sottolineare come le promesse fatte, cambiate nella base ma non nella sostanza, vennero ribaltate come un calzino quando chi doveva essere aiutato, doveva aiutare.
E quel deficiente gli ha detto anche si, non pensando in che merda stava entrando.

Poi, esattamente il giorno dopo la richiesta di aiuto, successe che il triumvirato, che a sentore non lo era mai stato, si sfasciò, tanto che uno dei tre annunciò la sua decisione di percorrere nuove strade.
E così dal "ti diamo una mano", si passò rapidamente a "devi dare una mano" a "welcome to the pool of shit".

E vabbè, ormai era fatta, diciamo che l'idiota che aveva appena fatto il tuffo a bomba nella piscina color marrone, aveva parzialmente il culo coperto perché doveva fare degli altri lavori, quelli per cui avrebbe dovuto avere una mano in precedenza.

Era però ormai chiaro come il sole che l'ex triumvirato, diventato dinamico duo, era tornato ad essere un monopolio, specialmente quando il "vero leader" del trio venne promosso ad una stanza in solitaria con una rampa di scale che lo elevava dai "comuni mortali".

Affascinante notare come l'iniziale drago a tre teste "taglia rapidamente due dei suoi fratelli", per essere unico capitano della barca. E si passa dalla famosa frase "il potere del trio, coincide col mio" a "il potere del trio è solo mio".

Ma il nuovo regnante era magnanimo e per dimostrarlo, lascia parte della decisioni al secondo ex leader del triumvirato e sceglie il suo braccio destro, che dovrebbe comandare tutti i "nuovi manovali", i programmatori.
Peccato che più un leader carismatico, come ci si aspetterebbe, ci si avvicina più alla versione stronza di "Barbie reginetta del ballo".






A questo punto, vedendo che i pochi rimasti sono insufficienti per gestire i suoi lavori, il nuovo regnante decide prima di tutto di togliere dalla soffitta il manovale che si occupava di gestire le faccende interne del regno. Ma pur con un nuovo elemento al suo servizio decide, forse un po' troppo in ritardo, di reclutare nuovi manovali. Purtroppo, non ha la minima idea di cosa voglia dire saper reclutare un "manovale" e sbaglia clamorosamente, ingaggiando uno che sulla carta sembrava Bill Gates


ma che, purtroppo, era rimasto alle caverne dell'uomo di Neanderthal.





E per fortuna che era il personaggio che avrebbe salvato il mondo, avrebbe fatto tutto e aiutato tutti.

A volte mi chiedo perché il regnante ha sempre incitato allo spirito di squadra, alla collaborazione prima di tutto. Per cui perché non chiedere aiuto a chi quel tipo di lavoro lo fa da anni? no, sprechiamo tempo e soldi, facendogli fare corsi su corsi e dimostrando che anche chi non è stato ingaggiato per fare il manovale ma per fare un lavoro più "artistico", gli mangia "i risi in testa".

Ho sempre sperato che la gente imparasse dai suoi errori, e qualcosa, effettivamente, sembrava cambiato. Il nuovo manovale  "è stato pesato. è stato misurato. E quant'è vero Dio, (fortunatamente) non è stato trovato mancante".

Il magnanimo regnante si affida alle parole di chi aveva valutato la nuova leva, reclutandolo in breve tempo. Nuovamente vengono fatte promesse, ma ormai tutti i sudditi sapevano fin dall'inizio che sarebbero rimaste tali.

Il nuovo manovale si dimostra essere efficiente, ma chiaramente ancora non aveva tutti i mezzi per essere il "mulo da soma" come invece piacerebbe al regnante.


Ma ci troppi lavori da portare a termine, il tempo è poco, per cui lo fa diventare il mulo da soma, caricandolo di lavori un po' troppo pesanti per un rookie.

Però questa volta impara dai suoi errori, per cui decide di prendere anche il manovale a cui aveva fatto molte promesse, per fare i suoi interessi, togliendolo all'ex membro del triumvirato che, di fatto, resta senza manovali per i suoi lavori. Questa mossa dimostrò anche una volta che i lavori del regnante erano fondamentali, mentre "tutto il resto è noia".

Da quel momento nel regno però scoppiò il caos più infernale. Il regnante non sapeva più dove girarsi perché i risultati non arrivavano, il tempo era sempre meno, per cui ebbe una brillante idea: mandare interi pulmini di persone per velocizzare il suo lavoro più importante, quello che probabilmente gli avrebbe promesso la santificazione.

Però il massiccio impiego di manovali sperando che "tre is megl che uan" non dava i risultati sperati, tanto più che uno dei suoi più fidati collaboratori, uno di quelli che avrebbe dovuto istruire da tempo le popolazioni conquistate dal regnante, usciva dal regno solo per i ricchi banchetti giornalieri.

Ancora una volta il regnante dimostra di non sapere come comandare le sue "pedine", cambiando le carte in tavola ogni giorno, non avvertendo delle sue mosse, spesso insensate, e modificando le priorità a suo uso e consumo.

Però il regnante è sempre magnanimo con i suo schiav... scusate sudditi, per ogni due mesi organizza un banchetto.


Fortunatamente non tutti sono così ciechi da assecondarlo e evitano "i banchetti dell'amicizia e della fratellanza".

Da quel momento, ogni giorno che passa, il regno cade sempre di più nel suo periodo più buio e parte dei sudditi, scontenti della sua dirigenza e dei comportamenti della sua reginetta del ballo, vorrebbero rivivere il periodo di Luigi XVI e Maria Antonietta....



Come finirà questa storia? e chi lo sa, di certo il capitolo finale verrà annunciato nella lussuosa sede prenotata per la festa natalizia, dove verranno tirate le somme.

Il regnante verrà elogiato, come già successo in passato? verrà destituito dal suo compito? ci saranno applausi sul suo lavoro? ci sarà la rivolta dei sudditi, o per lo meno di una parte di loro? Vedremo.

Resta il fatto è che siamo vicini a Natale, per cui i sudditi potrebbero regalare al loro magnanimo regnante, una bella scatola di Risiko,


sperando che un semplice gioco riesca a capire come utilizzare le sue armate per vincere le battaglie anche se tanti, più che un regalo, si accontenterebbero di essere per cinque minuti il Re Leonida...


lunedì 12 dicembre 2016

La saga dei cloni


Ok pronti, partenza, via.
Post numero 1 del secondo centinaio.
Non fatevi ingannare dal titolo, oggi non parliamo di uno dei cicli di storie più controversi dell'Uomo Ragno, ma ripartiamo dalle serie televisive.
Vedremo a breve il perchè del titolo.
Non vi dirò neanche chi l'ha prodotta, perché ormai tutto quello che guardo esce da li. Parliamo quindi di Orphan Black, serie televisiva divisa, attualmente, in quattro stagioni prodotte dal 2013 ad oggi.

Chiaramente per parlare della base della trama, dovrò fare un minimo di spoiler, mettetevela via.

La protagonista è Sarah Manning,


una ragazza orfana che vive una vita allo sbando con suo fratello adottivo Felix. Un giorno la ragazza arrivata alla stazione della metropolitana, assiste ad un fatto che la sconvolge. Una giovane si butta sotto il treno in transito. Però prima di farlo si gira verso Sarah scoprendo di essere identiche. Sarah, sconvolta dall'accaduto e dal fatto di aver visto inspiegabilmente una persona identica a lei, decide di rubare la borsa della suicida, scoprendo che si chiamava Elizabeth Childs.

La giovane decide quindi di prendere il posto di Elizabeth, cercando di svuotarle il conto in banca per fuggire con sua figlia Kira e con Felix. 
Intrufolandosi nella vita privata di Beth scopre un altro fatto sconcertante, esistono altre due persone identiche a lei. A questo punto Sarah decide di andare a fondo nella faccenda, scoprendo di essere un clone.

Eh già queste sono le fondamenta su cui si basa tutta la serie. Senza dubbio un concept, magari non originalissimo, basti pensare a The Island,


ma comunque interessante.
Chiaramente le domande da farsi sono molto semplici, o per lo meno sono quelle che mi sono posto io. Perché è stato creato questo esperimento? esiste un originale o sono tutti cloni? perché così tanti? e perché qualcuno cerca di ucciderli?

Vi dirò, nel corso delle quattro stagioni, alcuni punti vengono risolti, ma su altri vengono messi dubbi, smentite e rivelazioni che fanno molto pensare.
Una delle cose più interessanti è che escludendo la protagonista Sarah, quasi nessun personaggio è mai definibile buono o cattivo. Ognuno ha degli obiettivi, dei segreti da nascondere e i loro comportarsi non è mai chiaro.

Un altro dei pregi maggiori che ho trovato nella serie è di "non tirarla troppo lunga". Ogni stagione è composta da 10 episodi dei canonici 40-42 minuti. La gestione dei personaggi è oculata e tutti i protagonisti sono ben caratterizzati.

Vediamo i principali, escludendo chi appare in un secondo momento ed evitando spoiler per chi non ha visto la serie.

Jordan Gavaris è Felix Dawkins


Fratello adottivo, anche lui orfano, della protagonista Sarah. Estremamente legato alla ragazza, forse l'unico che cercherà in ogni modo di aiutarla e con la quale si caccerà in situazioni a volte sconvenienti. Personaggio particolare, molto estroverso e al limite del bizzarro in alcune occasioni. Nel corso della terza stagione, dopo una serie di rivelazioni nel suo finale, svilupperà una sorta di gelosia verso quello che Sarah è riuscita ad ottenere. Però, anche in questo caso, sarà sempre l'unico a seguire ciecamente la ragazza.

Maria Doyle Kennedy è la Signora S.


Madre adottiva di Felix e Sarah con la quale si troverà in disaccordo in svariate occasioni. Sicuramente uno di quei personaggi che verranno svelati col proseguire degli episodi. La donna ha molti segreti oltre ad un passato che verrà rivelato solamente quando si inizierà a far chiarezza sulla storia dei cloni. Anche il suo vero nome verrà pronunciato per la prima volta solo dopo la seconda stagione.

Skyler Wexler è Kira Manning


Figlia naturale di Sarah. Se all'inizio della storia sembra semplicemente un personaggio di contorno, nel corso delle stagioni diventa di maggior rilievo. Mi sbaglierò ma secondo me nella quarta stagione si intravede un cambiamento.

ma qui finiamo nello

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Last but not least la protagonista. O sarebbe meglio dire le protagoniste? Tatiana Maslany è metà del cast. E non sto minimamente scherzando. Infatti sarà Sarah Mennig, ma anche Elizabeth "Beth" Childs, Alison Hendrix, Cosima Niehaus ecc. ecc.


Senza dubbio ognuna delle ragazze è estremamente diversa dalle altre. Tatiana riesce alla perfezione a portare sullo schermo donne molto distanti caratterialmente tra loro e ad interpretarle in maniera molto convincente. Vi assicuro che escludendo l'aspetto estetico, abbastanza diverso in ognuna delle protagoniste, anche se fossero vestite tutte allo stesso modo, si capirebbe al volo chi è una e chi è l'altra.

Nel corso degli episodi si aggiungeranno altri personaggi. Fino alla fine non si capirà se sono con le tre protagoniste, oppure contro. Ogni puntata farà cambiare opinione allo spettatore. Anche questo è uno dei punti a favore della serie e che la fa continuare fino alla fine.

Lo svolgimento e lo stile degli episodi cambia nel susseguirsi delle quattro stagioni. Se le prime due si concentrano sul far luce sul perché dei cloni, la terza inizia a svelare buona parte dei misteri introdotti in precedenza, ma introducendo forse dei personaggi secondari non troppo riusciti, a mio modo di vedere.

Nella terza serie secondo me si è voluto anche tentare di dare un tono più ironico tendente al grottesco.
Ma ancora una volta

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Sicuramente sono il gruppo di episodi più deboli di tutta la serie.

Sul finale della terza e su tutta la quarta stagione, c'è invece un aumento di ritmo e un maggior interesse per gli episodi.
Vengono riprese delle sotto trame solamente accennate nei primi episodi, approfondite in maniera convincente e, se ci pensiamo bene, anche inquietante.

Senza dubbio sono ansioso della già annunciata ultima stagione perché questa serie mi ha convinto.
Una trama che nel suo complesso tiene legato lo spettatore che si affeziona ai personaggi. Le molteplici interpretazioni di Tatiana Maslany sono senza dubbio un valore aggiunto che non va sottovalutato, specialmente quando interpreta Helena, forse il personaggio più particolare dell'intero cast.
Anche lo schema dei 10 episodi per stagione aiutano a non allungare troppo il brodo e concentrarsi, spesso, sulla trama principale. Aumentare il numero degli episodi avrebbe solamente appesantito la struttura della serie.

Va vista? si, ma solo se vi piacciono storie con toni dark e incentrata sulla "scienza di confine". Alcuni episodi mi hanno rabbrividire, perché si vedono "scene mediche"  che non sopporto a priori.

Aspettiamo quindi che venga prodotto l'ultimo ciclo di episodi e vediamo come chiuderanno la storia di Sarah e delle sue "sorelle".


mercoledì 16 novembre 2016

50 anni di Lucca Comics: La più grande festa/spettacolo d'Italia


Signore e signori ci siamo!!! finalmente siamo arrivati ai miei (spero) primi cento post.
Lo so, lo so. Eccetto qualche post qua e la che ho spammato, non ho avuto molto riscontro mediatico, però chissene, io continuo a scrivere, perché mi diverto.

Ormai era un pezzo che pensavo a cosa scrivere sul centesimo post. In fin dei conti è un grosso risultato. Bisognava trovare qualcosa di nuovo, qualcosa di perlomeno particolare. Però le idee scarseggiavano e onestamente di fare un post "canonico" per questo traguardo, proprio non ne avevo voglia.

Poi, qualche giorno fa, l'idea..... Eh già, se io festeggio i 100, quest'anno qualcun altro festeggia i 50.... anni però.
Beh dai smettiamola di girarci intorno, oggi parliamo della cinquantesima edizione del Lucca Comics & Games.

Cosa sia il Lucca Comics & Games penso lo sappiate tutti, vero?

Eppure secondo me, specialmente tra i miei contatti di FB, qualcuno è talmente fuori dal mondo che non ha neppure la più pallida idea di cosa stiamo parlando.

Buuuuu, vergogna!!! io posso capire che quello "strano" mondo non ti interessi minimamente, però cavolo, non puoi non averne mai sentito parlare.

Eppure....

Vabbè non perdiamoci in chiacchiere. Il LC&G non è altro che la più grande fiera dedicata al fumetto, all'animazione, ai giochi (di ruolo, da tavolo, di carte), ai videogiochi e all'immaginario fantasy e fantascientifico. È considerata la più importante rassegna italiana del settore, prima d'Europa e seconda al mondo, dopo il Comiket di Tokyo.
Insomma, la più grande fiera per tutti i nerdacci come me. Storicamente si svolge nel "ponte" di ognisanti, a cavallo tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre. Quest'anno, oltre al fatto della particolare celebrazione, e complice anche  il calendario, la manifestazione è durata cinque giorni consecutivi da venerdì 28 ottobre a martedì 1° novembre.

Ma cosa ha di tanto particolare la manifestazione Lucchese? beh prima di tutto è che rispetto ad una "fiera tradizionale" dove i vari stand sono all'interno di una struttura più o meno grande, qua è l'intera città ad essere usata come struttura. Le mura medievali della città sono i limiti e, giustamente in quel periodo, viene limitato il traffico automobilistico. Sicuramente è una cosa abbastanza anomala e secondo me, se non lo si vede dal vivo, non ci rende realmente conto di quanto sia estesa la manifestazione. Bisogna anche dire che il fulcro di buona parte degli stand è concentrato nella parte più centrale della città, quella che ha, più o meno centro in piazza Napoleone.

Per gli appassionati è il momento per dare la caccia ai numeri mancanti per completare una collezione, trovare il gadget su quel personaggio che tanto apprezza o l'edizione super esclusiva di quel gioco. Questi sono solo alcune delle missioni del pellegrinaggio lucchese. Che poi, diciamocela tutta... anche quando dici: "si vabbè ma quest'anno non ho niente da prendere"... torni sempre con la valigia piena.... Io per primo comprerei moltissime delle cose che vedo esposte... ma poi il portafoglio griderebbe vendetta per la velocità con cui si svuoterebbe.

LC&G è però anche una grande occasione. L'occasione buona per poter conoscere autori e disegnatori di alcune delle testate fumettistiche che popolano edicole, fumetterie e, soprattutto le nostre collezioni. Personalmente poter vedere e perché no, scambiare due chiacchiere, con chi la nostra passione la scrive e la disegna, è una bella esperienza. Sia se sono personaggi che seguiamo e amiamo da anni, sia nuovi autori e nuove opere da scoprire.

Non vi nego che l'anno scorso quando ho incontrato Silver, il "papà" di Lupo Alberto,


è stata una grande soddisfazione personale.

Chiaramente Lucca è anche meta di molti Youtubers, che spesso hanno piacere nell'essere fermati per una stretta di mano o una foto con chi li segue e li apprezza. A volte organizzano addirittura dei raduni in alcuni luoghi della città per poter interagire con i loro fans.
A questo proposito ci sono varie scuole di pensiero sulla questione. I puristi che li odiano perché secondo loro con la manifestazione non c'entrano niente. C'è invece chi li invita, usandoli come "esca" solo per attirare gente, e chi invece apprezza questi eventi per poter conoscere dal vivo chi sta davanti alla telecamera.

Io, inutile negarlo, sono per la terza strada, con un ma. Vuoi o non vuoi, "Youtuber is the new VIP", quindi è normale che sia anche un business. Lo abbiamo visto nel corso degli anni e specialmente nell'ultimo periodo, dove il tizio che fa i numeri (di visualizzazioni) sul web viene usato sempre più spesso come improvvisato attore o doppiatore, spesso a cazzo. Però se si usa questo escamotage per attirare i "big money" della gente pagante, bisogna fare in modo che le aree adibite a "luogo d'incontro" non intralcino e minino l'esperienza della manifestazione di chi "del tizio che fa video" non gliene può fregare di meno.

Però sono anche dell'idea che perlomeno chi è nato su Youtube al solo fine di "avere i suoi 15 minuti di celebrità", spesso organizzi degli eventi per conoscere e incontrare il suo pubblico anche solo per vedere chi e quanti lo ascoltano. Quindi non ritengo così assurdo che la fiera più importante per il mondo Nerd attiri per lo meno chi fa video su quelle passioni e, di conseguenza, sia la migliore occasione per conoscerne il pubblico proveniente da ogni parte d'Italia.

Escludendo però autori, disegnatori e affini il LC&G è la festa dei cosplayers.


Come dite? Non sapete cosa sono?


La solita enciclopedia ne da la definizione:

"è una parola macedonia formata dalla fusione delle parole inglesi "costume" (costume) e "play" (gioco o interpretazione) che indica la pratica di indossare un costume che rappresenti un personaggio riconoscibile in un determinato ambito e interpretarne il modo di agire."
E quale occasione migliore di sfoggiare il proprio amore per un personaggio interpretandolo? Diciamoci la verità, non tutti riescono bene nell'impresa, però l'importante è divertirsi nel farlo. Poi se qualcuno ti ferma e ti chiede una foto, la soddisfazione aumenta.

A volte a vincere è la perfetta somiglianza col personaggio uscito da anime, manga o fumetti,



a volte a vincere è l'ironia e autoironia nell'interpretazione,



a volte è semplicemente la trovata vincente a farla da padrone.




Qualunque sia il fine, è essere protagonisti. La cosa più bella è notare che, sempre e comunque, passato e presente si intersecano. Tutt'oggi vediamo l'interpretazione sia dei personaggi che ho amato da bambino e che hanno animato i miei pomeriggi,


sia di personaggi più moderni che oggi sono le icone dell'attuale generazione.



Lucca è una festa, e come per ogni festa deve esserci un palco dove è la musica a farla da padrone. E ovviamente, nello spiazzo più grande sulle mura medievali, nasce il palco centrale. Sede principale degli spettacoli della manifestazione, è l'occasione migliore per poter ascoltare grandi artisti o nuove promesse. Ogni anno si alternano decine di band, cover band, e grandi nomi, legati specialmente alle sigle dei cartoni animati.

Tutti gli eventi saranno introdotti dai ragazzi di Radioanimati, che quest'anno ho avuto anche il piacere di conoscere di persona e scambiare quattro chiacchiere, che presenteranno ogni singolo spettacolo e trasmetteranno ogni concerto a chi a Lucca non può esserci.

Quest'anno, visto che la canzone dedicata al cinquantennale di Lucca è sua, il main event era quello di Cristina D'Avena.... che conoscete tutti, giusto? Visto il numero dei presenti che si vedevamo nelle foto che sono state pubblicate su FB (noi non eravamo presenti), direi proprio di si.




Oltre a lei, madrina del sabato sera, la domenica è stata dedicata ad un altro grande evento, quello dei Raggi Fotonici, che celebravano i vent'anni di attività.


Per chi non li conoscesse, i ragazzi nascono come cartoon cover band nel lontano 1996, per poi farsi strada producendo sigle originali per molti dei cartoni trasmessi nel circuito Rai, come ad esempio la opening della sesta serie dei Digimon o della recentissima Fairy Tail.
Un concerto contornato di ospiti e di grande spettacolo. Tra le voci narranti Manuel Meli (doppiatore di Natsu Dragonil proprio da Fairy Tail)

 
e Fabrizio Mazzocca (voce tra le altre di Eros di Pollon


e di Krusty nei Simpson)



che raccontavano il viaggio della band. E poi a metà concerto appare una delle voci storiche delle sigle degli anni '80, ovvero Douglas Meaking,


voce dei Superobot/Rocking Horse con il quale hanno intonato la mitica Daltanious, che ha fatto cantare tutto il pubblico. Nel susseguirsi delle varie sigle si sono uniti a loro Stefano Bersola (cantante famoso per la sigla italiana di City Hunter) e Maura Cenciarelli (voce di Ralph Winchester ne I Simpson



e Meg Griffin).



Ma sullo sfondo, lo spettacolo nello spettacolo. Mauro Masi, uno sand artist, ci ha stupito con i suoi disegni fatti con la sabbia, che descritti non valgono minimamente la sua bravura.




Un grande concerto e un grande traguardo, anche se molte delle sigle che hanno presentato non le conoscevo visto che quelle serie purtroppo non le ho seguite.

Il palco centrale però non era solo la "sede" per grandi concerti, ma anche per le gare cosplay. Come dicevamo prima Lucca è un po' la loro festa, per cui perché non farli sfidare ad una gara su ha fatto il costume migliore?


Ma allontaniamoci, momentaneamente, dal palco centrale e passiamo agli eventi collaterali del LC&G. Storicamente, oltre agli incontri coi grandi artisti, ci sono moltissime mostre tematiche e anteprime.
Quest'anno una delle anteprime più attese è stata quella del film One Piece Gold, che ha mostrato i primi minuti prima dell'uscita nelle sale a fine mese.



Ma senza dubbio in questo frangente il grande protagonista è stato senza dubbio Zerocalcare, probabilmente uno dei fumettisti più famosi e amati.Zerocalcare prima di tutto ha creato la locandina e l'eroina dell'evento oltre ad averne ideato la storia. A lui viene dedicata una mostra che ripercorre, attraverso le sue tavole



e alcune curiosità,



la sua storia come fumettista.

Purtroppo non siamo riusciti a far autografare i suoi albi...



....le file erano interminabili e partivano quasi alle 8 di mattina.


In compenso lo abbiamo visto da distante

Poi, sempre per le celebrazioni del cinquantennale, viene creato il Golden Palace, contornato dalle statue di alcuni "mostri sacri" del fumetto italiano.

(io avrei messo anche Lupo Alberto). 

All'interno della struttura una sala dedicata ad un breve filmato riassuntivo della storia della manifestazione con una.... "proiezione" sul futuro. A simbolo dell'importanza della manifestazione, il calco della mani degli artisti che sono passati nel corso degli anni.

Nel corso delle giornate ci sono stati tantissimi eventi, convention e dibattiti. Purtroppo, non si riesce a seguirli tutti, ma anche questo il bello del LC&G.

Probabilmente a questo punto qualcuno si potrebbe chiedere, si ok, hai detto che hai fatto tanti acquisti, ma cosa hai comprato?

Et voilà, ecco il riepilogo dei miei acquisti.


Principalmente mi sono concentrato sui fumetti, focalizzandomi su numeri di uscite esclusive, o su serie di cui aspettavo i numeri finali.

E partiamo da questi ultimi ovvero i numeri che concludono l'arco narrativo di Black Block scritti e disegnati dagli amici della Damage Comix, con i quali abbiamo vissuto una "inquietante" avventura una delle ultime sere.... ma sulla quale in questa sede sorvoleremo.

Su Black Block ve parlai qualche tempo fa e visto quanto mi ha appassionato quella storia non potevo non avere gli ultimi numeri, rigorosamente autografati e sketchati.




Per Volt, spesso spesso accade è stata la curiosità delle prime recensioni a farmi propendere per l'acquisto. E anche qui, avendo conosciuto il disegnatore, non poteva mancare lo sketch.


Per Rim City il discorso è sempre incentrato sulla curiosità dell'opera ma perchè mi piace il modo di scrivere del Dottor Manhattan, che ne ha scritto la storia e i testi. E oltre a farmi autografare l'albo stesso,


non poteva mancare anche quello sull'edizione Atomica di Tokyo: La guida Nerd.



Poi coincidenza ha voluto che oltre al Doc ci fosse anche il disegnatore di Rim City, per cui anche li un bellissimo sketch per la mia collezione.




Per We Are The Champions era l'idea di scrivere una storia a fumetti sul mitico Freddy Mercury a farla da padrone. Anche se probabilmente il vero motore scatenante è stato che chi lo ha scritto è stato lo Youtuber Dario Moccia che seguo e apprezzo. E con l'occasione autografo e disegno anche di questo albo.


Per il gioco in scatola di Cotto e Frullato è stata pura e semplice curiosità, visto quanto mi ha divertito la web serie. Anche qui, rigoroso autografo degli autori,


anche se il frontman Maurizio Merluzzo, non sono riuscito a beccarlo.

E Zero? beh li mi sono innamorato della statuetta.... è stato uno dei miei personaggi preferiti della serie Megaman X per cui era d'obbligo l'acquisto.



Poi è proprio bella da vedere non trovate?

Ed infine, vista la particolare ricorrenza, non potevo farmi sfuggire il francobollo e la moneta celebrative della manifestazione.



E così ci avviamo alla conclusione di questo lungo viaggio.... con gli ultimi concerti dell'ultima giornata.
Prima di tutto, abbiamo potuto ascoltare per la prima volta la Bim Bum Band, una particolare carton cover band che riesce a creare dei medley praticamente infiniti spaziando in decine di canzoni molto diverse tra loro.


Vi assicuro che è stato un spettacolo incredibile.

Però, non me vogliate, ma non potevano terminare senza il nostro main event, quello per cui avevamo cambiato le date di presenza a Lucca, il concerto dei Puff Purple.



Cartoon cover band abbiamo sentito per la prima volta alla Sagra dei Fumetti l'anno scorso e che abbiamo amato.


Una band che fonde sigle classiche dei cartoni in salsa metal.


Fantastici!!! non c'è altro da aggiungere, un concerto cantato dalla prima all'ultima canzone...esattamente come le ricordavamo....o come dovevano essere fatte?. Senza contare che a dar "man forte" ai ragazzi è salito anche Pietro Ubaldi, voce tra le tante, di Taz



e Denver.



E con l'ultimo, doveroso acquisto,



con tanto di autografi della band, ce ne siamo tornati a casa.

Però tutto questo non è stato possibile senza la persona più importante per me, che ha avverato il mio desiderio di vedere il Lucca Comics e mi accompagnato in questi due anni.
Grazie!!!, senza di te probabilmente non sarei qua a scrivere questo post.

Bene siamo arrivati alla fine anche del mio centesimo post, nel quale vi ho raccontato la mia esperienza Lucchese.

Io, sarò di parte, però appassionati o meno, una volta nella vita la manifestazione va vista e vissuta in tutto è per tutto. E' un'esperienza particolare e unica del suo genere. Gli unici consigli che posso darvi è armatevi di scarpe comode, visto che camminerete tantissimo, e pazienza nell'attraversare gli stand perché, come ha scritto qualcuno, a volte il Lucca Comics è come il Vietnam.