mercoledì 16 dicembre 2015

E se i Supereroi fossero Veneti?




Oggi cambiamo argomento, tornando sul fattore fumetti.
Anche quest'oggi vi racconterò di una serie indipendente di cui, tra le altre cose, ho avuto il piacere di conoscere anche gli autori nella mia fumetteria di fiducia durante un incontro dove, tra una chiacchera e l'altra ho avuto un magnifico disegno.


La domanda di base è stata: "tette o muscoli?" fammi pensare cosa ho risposto?


No, non ricordo....

Ma torniamo a noi.

Vi siete mai chiesti cosa sarebbe successo se i supereroi non fossero nati in America, ma fossero italiani e in particolar modo veneti?
Questa è l'idea alla base di Capitan Venezia, personaggio nato nel 2006 da Fabrizio Capigatti ed Emanuele Tenderini. Sulla loro stessa pagina Facebook lo stesso capitano dice: "hanno voluto che io fossi il simbolo di Venezia, il paladino a cui associare temi sociali, sportivi ma anche per essere fonte d’intrattenimento ed elemento per la diffusione della cultura del fumetto in laguna".

Esce quindi il volume l'origine dei capitani.... ma non saprei che dirvi visto che purtroppo non l'ho letto. Dalle notizie estrapolate venivamo messe le basi per il primo gruppo di supereroi veneti, ma su questo torneremo.

A livello fumettistico l'avventura di Capitan Venezia sembra finita e il supereroe diventa principalmente il simbolo della città lagunare.

Arriviamo quindi al 2013 quando viene annunciata una nuova miniserie di sette numeri sul supereroe veneziano. Questa nuova avventura ha uno stile da comics americano tanto che, seguendone le orme, esce con un numero 0 introduttivo della storia.

Siamo a Venezia. Una notte una donna mascherata dalla pelle verde, inizia a mettere a soqquadro la città scatenando un imponente attacco di topi. Svegliato di colpo, Marco Venturini si alza e un batter d'occhio si trasforma in Capitan Venezia, un leone antropomorfo protettore della città lagunare. In poco tempo l'eroe si ritrova al centro dell'azione scoprendo che la donna mascherata non è altro che Lady Marghera, una sua vecchia nemica. In poco tempo il potente uomo/leone, con l'aiuto del suo amico e aiutante Mestre Boy, riesce a sconfiggere l'invasione dei topi facendo tornare la pace sulla città.... ma è solo l'inizio di un piano ben più diabolico.

Come sempre è inutile spoilerare ulteriormente la storia.

Concentriamoci invece sul conoscere meglio i personaggi principali della storia. Se li guardiamo bene tutti i capitani e le lady che formano il gruppo degli eroi, sono ispirati ad alcuni dei più famosi supereroi americani.

Marco Venturini - Capitan Venezia


Protagonista della storia e leader di quella che a me piace chiamare la JLV (Justice League Veneta). Senza dubbio è ispirato a due icone di DC e Marvel. Dal punto di vista estetico e di poteri ricorda molto l'uomo d'acciaio di Metropolos,


mentre a livello di ideali e responsabilità a me ha ricordato maggiormente l'amichevole arrampicamuri di quartiere.


Mi sono piaciuti molto due dettagli sul personaggio. Infatti Marco, da buon appassionato di fumetti, non perde nessuna uscita di Spidey. L'altra cosa divertente è che il resto della squadra chiama lo chiama semplicemente Cap, omaggiando il leader dei Vendicatori.


Antonio Teston - Capitan Padova


Il difensore della mia città. L'eroe biancoscudato ricorda molto il vigilante urbano Marvel, il Punitore.


Antonio infatti inizia la sua carriera da vigilante stufo principalmente del degrado che dilaga nella città del Santo. Pur iniziando con motivazioni diverse da quelle di Frank Castle, nel corso di alcuni flashback si scoprirà che i due hanno passati simili.

Andrea Corazza - Capitan Treviso 


Se lo guardiamo bene questo eroe corazzato ricorda l'uomo di ferro della casa delle idee.


Nel corso della serie non viene spiegato nel dettaglio come ha ottenuto l'armatura, però nell'introduzione viene raccontato che essa gli viene donata da una giovane che salva sulle acque del Sile. Seguendo le orme del buon Tony Stark, anche Andrea è un donnaiolo.


Lady Verona

 
L'eroina della città scaligera è un'affascinante spadaccina. Di lei nel corso della serie si sa poco, anche se capiamo bene che la sua avvenenza la fa ben volere dal resto della squadra. La donzella sembra inoltre avere un debole per il "micione" veneziano. Onestamente non saprei bene a chi è ispirata la fanciulla, ma dai suoi poteri elettrici sembra essere una versione Veronese del dio del tuono Asgardiano,


oppure è una sexy variante al classico Zorro.


Capitan Rovigo

 
Il genio del gruppo, preferisce essere la mente tattica della squadra piuttosto che essere l'uomo d'azione. Anche in questo caso non vedo un eroe classico a cui è ispirato, però a me ha ricordato Donatello delle tartarughe ninja con cui ne condivide i tratti distintivi.



Mestre Boy
 

Se gli ultimi due eroi descritti non avevano un riferimento preciso ai supereroi classici, qua non ci sono dubbi. Infatti costume e ruolo ricordano il ragazzo meraviglia aiutante del Cavaliere Oscuro DC.


Come Robin infatti, anche il nostro Mestre Boy è un giovane talentuoso che viene preso sotto l'ala protettrice di Capitan Rovigo. Molto divertenti le battute sul suo status di "bocia de bottega", per dirla alla veneta. Infatti durante una riunione del gruppo Rovigo gli dirà

"spiacente, ragazzo: il ritrovo delle spalle era nell'altra isola, Robin non te l'ha detto?"

Lady Vicenza

  
La più giovane del gruppo, senza dubbio uno dei personaggi che avrà maggior rilevanza a livello di caratterizzazione negli ultimi numeri della storia. Senza dubbio la donzella è ispirata al velocista scarlatto della DC, con il quale condivide non solo i poteri, ma anche i colori del costume.

 
Capitan Jesolo


Senza dubbio il personaggio che omaggia sia in tenuta "civile" sia in quella da eroe. Senza costume è Nicolò,


un bagnino di Jesolo che fisicamente ricorda il mitico Mitch Buchannon di Baywatch,

 
del quale molto spesso fa citazioni. In "abiti" da eroe invece si omaggia Silver Surfer.


Infatti come l'argenteo viaggiatore spaziale, condivide una tavola da surf sulla quale si muove. Rispetto però a Norrin Radd i poteri non provengono dalla tavola stessa ma da un essere chiamato Drop, con il quale Nicolò va in simbiosi potendo diventare liquido per evitare gli attacchi. Questo potere mi ha ricordato anche un altro personaggio dei cartoni animati, ovvero Fluidman de "Gli Impossibili".




Visto che l'abbiamo citata a inizio discussione, vale la pena spendere due parole anche per la prima degli antagonisti di Capitan Venezia e la sua squadra, ovvero  

Lady Marghera.


Senza dubbio le sue origini sono, secondo me, le più divertenti. Vi è mai capitato di fare battute con gli amici di cosa succederebbe se si cadesse in quel fiume (penso al Piovego a Padova), nella stessa laguna veneziana, o nelle acque vicino a Marghera? quante volte avrete detto cose del tipo: "beh, se esce, come minimo viene fuori radioattivo" . Secondo me anche gli autori hanno scherzato più volte su queste cose per cui, su queste basi, fanno cadere una giornalista accidentalmente nelle acque vicino al petrolchimico durante un servizio. La ragazza si salva, uscendone modificata geneticamente e diventando Lady Marghera. A livello di origini ricorda un po' la Poison Ivy di Batman,


anche se nel corso della storia il suo carattere sarà più simile ad un'altra donna vicina al Cavaliere Oscuro.... Catwoman.


Conosciuti gli eroi e parte dei nemici veniamo alla serie. La storia nel complesso ha un'impostazione classica, dove gli eroi si trovano ad affrontare una grave minaccia che in breve tempo butterà nel panico la città lagunare.

Però se l'impostazione è classica, nei 7 numeri che compongono questa prima stagione, vediamo molti spunti interessanti nello svolgimento della storia e nella caratterizzazione di alcuni personaggi. Come accennavamo all'inizio, non tutti i personaggi vengono approfonditi, e questo viene dettato dal fatto che ci sono molti eroi e ci si sarebbe concentrati molto più su loro che sulla storia. Secondo me nelle prossime stagioni verrà dato spazio anche ad altri membri del gruppo. Personalmente mi piacerebbe sapere un po' di più sulla spadaccina scaligera o sul protettore della città delle rose.

La storia, pur avendo basi fantastiche, si concentra anche su fatti quotidiani di cui sentiamo spesso parlare nei giornali/telegiornali. Città vittime del degrado, figure politiche che cercano di fare il proprio interesse invece di essere un esempio per la comunità sono i temi portanti.

Una delle cose più belle, a mio modo di vedere, è la caratterizzazione veneta dei protagonisti. Spesso e volentieri essi si lasceranno andare a espressioni tipiche del nostro linguaggio, come la frase detta da Mestre Boy durante il raduno degli eroi

"...fioi, sta roba del "capitan città" a me fa massa peagra"

oppure alcuni dei nomi dei cattivi come El Sorxe o L'Uomo Moeca.

Questo è quanto sul Leon Venexian. Secondo me vale la lettura per conoscere un universo supereroistico diverso dai classici americani. La storia pur avendo delle basi classiche, ha molti spunti interessanti. Poi, siamo onesti, volete perdervi la prima Justice League made in Veneto?

lunedì 7 dicembre 2015

Il ritorno delle sexy ninjette


Benvenuti al primo post della nuova gestione....
o bentornati a chi mi seguiva già prima...

Oggi cambiamo argomento e torniamo nel mondo dei videogiochi. Ancora una volta vi racconterò le mie impressioni per un titolo del Nintendo 3DS.
Parliamo oggi di Senran Kagura 2: Deep Crimson uscito per la portatile della casa di Mario nell'estate 2014 in Giappone (se non ho capito male), e solo in tempi recenti nel nostro paese.

Come forse vi ricorderete, vi avevo già parlato delle ragazze Shinobi l'anno scorso qui, incuriosito inizialmente dalla copertina, per poi essere piacevolmente colpito dal titolo.

Anche questa volta la copertina non delude.....



...invece per quanto riguarda il titolo.... ma andiamo con ordine.

E' passato qualche tempo dalla fine dello scontro con Orochi. Come avevamo visto l'Hebijo Accademy è stata distrutta e le cinque Crimson sono diventate delle Shinobi rinnegate. La storia partirà da qua, anche se a dispetto del precedente titolo non avremo due capitoli distinti per le due scuole/fazioni. Tutta la vicenda verrà divisa in cinque capitoli distinti, dove i primi due ci re-introdurranno le dieci fanciulle del primo gioco.
Partiremo quindi con Asuka,

 
la protagonista delle "buone", in un classico livello beat'em'up. Tutto abbastanza in linea col precedente titolo. La prima novità sembra data dalla maggiore profondità del piano di gioco che da un senso di maggiore 3D. Non saprei spiegarmi meglio, ma i livelli ricordano molto più delle arene più che dei classici livelli a scorrimento.

L'altra grossa novità è che lo story mode non si "bloccherà" tra una missione e l'altra, facendo tornare le ragazze nella scuola di appartenenza, ma il tutto potrà essere affrontato con uno stile più da anime, dove ogni blocco di missioni rappresenta un episodio. Questa nuova modalità rende senza dubbio la storia più scorrevole senza troppe pause tra un capitolo e l'altro.

Come nel precedente gioco potremo sempre salvare tra una missione e l'altra potendo sempre tornare nella scuola per controllare gli oggetti sbloccati o cambiare gli abiti alle nostre shinobi. Ma su questo torneremo.

Una volta passati i primi due capitoli introduttivi, ci troveremo nel centro della storia. Tutta la vicenda si concentrerà su Naraku una ragazza incappucciata, che scappa da un attacco ninja e sulla bambina che salva dagli attacchi. Come al solito eviterò di scendere nei dettagli della trama per evitare spoiler a chi volesse intraprendere l'avventura.

Veniamo al gioco e alle mie considerazioni. Prima di tutto partiamo dal gameplay. Come ricorderete il primo capitolo era un beat'em'up a scorrimento molto sullo stile delle glorie degli anni '90. Senza dubbio questo è stato il maggior pregio del titolo che lo rendeva immediato e divertente. Però non era un gioco perfetto, vista la ripetitività di molti scenari e situazioni di gioco. Come dicevamo nell'articolo dedicato, veniva introdotto anche un sistema di esperienza che migliorava la caratteristiche combattive delle ninjette. Occasionalmente le missioni diventavano delle vere e proprie boss fight contro il nemico di turno.

Questo secondo capitolo introduce una novità, ovvero le missioni a squadre. Molto spesso, specialmente dalla metà del secondo capitolo, controlleremo sempre due delle ninjette formando un vero e proprio tag team. Uno dei pulsanti del Nintendo 3DS verrà utilizzato per lo switch tra una ragazza e l'altra. Che ne penso a riguardo? bah, all'inizio non mi piaceva minimamente come idea poi, prendendo mano con questa nuova modalità, non mi è dispiaciuta come novità. A questo proposito verrà introdotta anche una speciale "barra dell'esperienza" a forma di cuore, che indicherà l'affinità di squadra. Più alto sarà il livello, più danni verranno inferti con la "tecnica di coppia". Come forse vi ricorderete, anche nel precedente capitolo, accumulando l'apposita barra, le nostre ninjette possono eseguire una mossa speciale. In coppia al costo di due barre di energia a testa, si eseguirà una mossa speciale di coppia. Alcune coppie, essendo pre-impostate al tag team, avranno anche un'animazione dedicata.

Visto che abbiamo parlato delle squadre vediamo quali sono anche se, secondo me, avrete già un'idea di come saranno formate.

Hibari & Haruka


Senza dubbio delle 5 coppie la più scarsa. Hibari non era uno dei personaggi migliori già nel primo capitolo per cui non ci sono molte sorprese. Haruka invece era un ottimo personaggio. Questa volta la mistess combatterà con una marionetta che attaccherà al posto suo. Purtroppo le sue mosse risultano molto meno efficaci che nel passato.

Yagyu & Mirai


In questo caso invece abbiamo delle sorprese. Yagyu combatteva prevalentemente a distanza mentre Mirai era senza dubbio il personaggio più scarso di tutto il roster. In questo secondo capitolo invece la ragazza dell'accademia di Hanzo, combattendo sempre col suo fidato ombrello, guadagna degli attacchi a breve e medio raggio veramente potenti, specialmente quando "indosserà l'abito di battaglia". La Hebijo guadagna tutta una serie di attacchi a distanza non presenti in passato. Il suo ombrello infatti, usando il pulsante degli attacchi potenti, diventerà alternativamente una mitraglia o un mini cannone. Pur diventando meno spettacolare, sarà molto più facile utilizzarla e renderla "incisiva" negli scontri.

Katsuragi & Hikage 


Questa coppia rimane più o meno in linea rispetto al passato. La biondona diventa un pochino più accessibile all'utilizzo. Le sue mosse speciali aeree sono difficilmente utilizzabili in uno scontro, mentre la sua tecnica "breakdance" da terra risulta devastante. Hikage invece resta un personaggio abbastanza equilibrato nell'utilizzo, mostrando sempre di più il suo lato "Yori Yagami" nelle sue mosse speciali, emanando spesso un'aura oscura che la libera dai nemici nelle vicinanze.

Ikaruga & Yomi


Come ricordate la prima era la mia preferita del primo gioco. In questo secondo titolo resta un buon personaggio, ma perde quel mito di "arma letale" che aveva nella prima avventura. Yomi invece è la nuova arma di distruzione di massa. La sua "Buster Sword", insieme ad una maggiore velocità del personaggio, la rendono il personaggio che farà più danni.

Asuka & Homura


Chiaramente non potevano non essere messe insieme le leader delle due fazioni. Asuka, escludendo un evidente "aumento di forme" perde un po' il suo essere il personaggio principale perfettamente bilanciato. Sarà sempre abbastanza semplice utilizzarla, però risulterà meno incisiva. Homura invece risulta seconda nella classifica delle ninjette letali. La sua velocità e le sei spade, vista la grande apertura di attacco, la rendono devastante nelle mischie.

Citazione d'obbligo

Daidoji & Rin


Esse, come nel precedente capitolo, verranno sbloccate ufficialmente al termine del gioco, anche se potremo usarle in alcune missioni dello story mode. Che dire, Daidoji è una delusione. Combatterà con una specie di Karate basato sulla forza degli attacchi. Non vi nego che in alcune combinazioni ricorda non poco lo stile Hakkyokuken e quell'Akira Yuki di Virtua Fighter.


Purtroppo la donzella risulta molto esposta agli attacchi che la rendono un facile bersaglio, specialmente nelle mischie.
Rin invece potrebbe essere addirittura classificata terza nella lista delle ninjette letali. I suoi Shuriken Fuuma (estratto direttamente dalla wikia della serie) hanno un ampio raggio d'attacco e la tecnica speciale che crea un vortice arreca parecchi danni.

A questo punto vi chiederete il perché dei miei dubbi sul titolo di cui vi accennavo a inizio articolo visto che, fin'ora, l'unica novità sostanziale è stata l'introduzione del tag team.
Arriviamo quindi alle note dolenti. Vi domando, qual'era il maggior pregio del primo titolo? essere nel bene e nel male un beat'em'up a scorrimento con alcune varianti sul tema, vedi le missioni a tempo o le boss battle. Questo secondo capitolo perde tutte queste varianti concentrandosi esclusivamente su delle boss battle. Perché? perché dico io. Mi sta benissimo che tra un capitolo e l'altro ci sia il nemico principale da battere o il mega demone da sconfiggere, è normale. Ma perché passare da un piacevole beat'em'up a scorrimento per incentrarsi su boss battle in arene? Onestamente non capisco.
Tutte le missioni si potranno riassumere così:

- Combattimenti con nemici minori per caricare la barra dell'energia, battaglia col boss minore.
- Combattimenti con nemici minori per caricare la barra dell'energia, battaglia con uno o due generali Yoma.
- Battaglia tra le ninjette.
- Battaglia col mega demone.


Personalmente lo trovo estremamente limitativo. Doveva essere lasciata la missione standard "picchia tutti i nemici" in un livello a scorrimento, e doveva restare il traino portante del gioco. L'unico "vantaggio" di questa scelta è che gli scenari saranno molto più variegati, rispetto ai quattro / cinque del primo titolo.

Dal punto di vista della storia, personalmente l'ho trovata molto più stereotipata, preferendo di gran lunga conoscere il passato delle dieci ninjette nel primo titolo.

Oltre alla modalità Story, verranno introdotte due nuove modalità, oltre ad un online, che non ho testato. La prima è la classica missione "a tema". Ci ritroveremo in un'arena dove dovremo sconfiggere i nemici seguendo delle regole prefissate. Per capirsi, alcune missioni dovremo vincerle solo con determinati attacchi, in altre dovremo raggiungere un tot numero di combo consecutive, oppure dovremo restare in volo per un minuto e via così. Interessante, ma sarebbe stato meglio inserirle nello story mode, magari come scusa per allenare le ragazze, oppure come reale alternativa al classico "picchia tutti".

L'altra modalità è decisamente più sostanziosa o, per lo meno a me è piaciuta di più, ovvero lo Yoma's Nest. In pratica saremo nella cima di una piramide formata da stanze che aumenteranno mano a mano che scenderemo nella piramide. Al primo livello una stanza, nel secondo due, nel terzo tre e via così fino a quattordici. Qui in solitaria o in coppia, affronteremo la stanza in una specie di survival match. Se moriremo verremo premiati fino a dove siamo arrivati. Nella partita successiva potremo partire dalla prima stanza da liberare adiacente a quelle già sbloccate o ri-affrontare quelle già viste. A cosa servirà? beh otterremo nuovi vestiti o nuove armi per le nostre ninjette.

E veniamo quindi al capitolo vestiti, accessori, quello che potremo definire, "gira la moda".
Come nel precedente capitolo avremo un abbigliamento "standard" e una serie di varianti sul tema. Come nel primo capitolo avremo dei macrogruppi di vestiario. L'abito "civile",

 
l'abito da Shinobi,


e le due modalità in costume da bagno.


Perché due? perché rispetto al precedente gioco potremo dare due versioni distinte a seconda se perderemo gli abiti civili o quelli ninja quando verremo mazzuolati dai nemici. Ricordate vero il  "danneggiamenti dinamici ai costumi"? Anche qua sono presenti....

Rispetto al primo capitolo, che vedeva semplicemente i vestiti di una ninja di un colore diverso rispetto allo standard, qua avremo una più vasta scelta di tipologie di abiti e colori. Infatti le foto delle squadre sono direttamente dal gioco per come le ho vestite io. Grossa novità invece sarà la possibilità di cambiare l'estetica delle armi. Già, mano a mano che scenderemo nella Yoma's Nest, guadagneremo delle nuove armi con cui equipaggiare le nostre ninjette. Il cambio sarà semplicemente estetico e non sostanziale. Per cui Asuka avrà sempre due armi, sempre di media lunghezza, però potranno essere dei sai



al posto delle spade classiche. Yomi potra invece usare una mega ascia al posto della "Buster Sword", oppure Homura avrà degli artigli al posto delle sei spade classiche. Ci saranno anche armi abbastanza assurde, come spiedini di carne o chele di granchio. A livello di gioco, come dicevamo, non cambierà nulla così come per i vestiti, sarà semplicemente la nostra voglia di cambiare look alle ragazze. 

Forse una delle modalità inutili, e onestamente non ricordo fosse presente anche nel primo capitolo, è la possibilità di mettere in posa le ragazze per un vero e proprio servizio fotografico da tenere nell'SD del 3DS. Inutile anche se mi ha dato la possibilità di evitare di cercare tante foto del gioco.




Bene, direi che ci siamo, tiriamo le somme. Un gioco carino, che offre una maggior varietà di scenario e una storyline più continuativa, perdendo però quel fascino di beat'em'up a scorrimento anni '90 che mi fece innamorare del primo capitolo, optando per una banale sequenza di boss battle in arene. A livello di trama siamo sul banalotto proponendo una storia senza troppe pretese e punti di interesse. Senza dubbio c'era maggior fascino complessivo nel primo capitolo, pur essendo a tratti ripetitivo.

Vale quindi la pena dell'acquisto? dipende da cosa vi aspettate. Se volevate un buon seguito del primo Senran Kagura assolutamente no, se volete un gioco comunque piacevole senza troppe pretese potrebbe valere l'acquisto, a patto che lo troviate in offerta.

P.S.: il gioco, come il precedente, è sottotitolato in inglese e parlato in giapponese.


giovedì 26 novembre 2015

Un nuovo inizio

Salve a tutti, mi chiamo Riccardo e da oggi inizierò la mia avventura su questo blog.
Di cosa vi parlerò? beh di tutte quelle che possono essere definite le mie passioni, ovvero videogiochi, fumetti e serie televisive e cinema.

Cercherò di farlo sempre con un mio stile, dando una mia impressione su quanto vi racconterò evitando il più possibile il banale SPOILER.

Devo essere onesto, questo non è il mio primo approccio col mondo dei blog. Per ben due anni le mie farneticazioni sulle mie passioni venivano fatte sulle pagine di Tumblr.

Probabilmente vi starete chiedendo il perchè di questo cambio. Beh per provare qualcosa di nuovo.

Giusto per darvi un'idea di quello che vi attenderà da qua in avanti vi pubblico qui sotto tutti i link di quello che è stato scritto fin'ora.

01) Recensione Megaman Starforce 1 e 2
02) Il Signore degli Anelli in salsa D&D
03) Un remake degno di nota
04) Rose... con le spine
05) Uno spin-off che era da migliorare
06) Il Re dei picchiaduro
07) Next Gen is Coming
08) Riscoprendo i classici
09) Emulazione, memoria storica o pirateria spiccia?
10) Sket Dance - un manga tutto da ridere
11) L'ultimo Starforce 
12) Breaking Bad - Una serie controversa
13) Ma se un remake dovrebbe avere gli errori dell'originale?
14) Motociclismo e Automobilismo Videoludico, perchè queste differenze?
15) Lo scorrere del tempo va in un'unica direzione o può essere modificato?
16) Un Biometallo per salvare il mondo
17) Amo Veronica Mars
18) Un gioco particolare ma estramente affascinante
19) Un piacevole Ritorno al passato ai magnifici e mostruosi "eighties"
20) Il videogioco col l'anima del telefilm
21) Benvenuti al Nonary Game Ambidex Edition
22) Veronica is back!!!
23) Storia di una spia.... nerd
24) La giustizia di Apollo
25) 30 anni di acchiappafantasmi
26) Ragazze ninja, botte da orbi e un pizzico di malizia
27) Una penna per correggere il passato
28) Siamo di fronte al crossover definitivo?
29) Sam fa il doppio gioco
30) Un Link tra un passato leggendario e mondi paralleli
31) Alice in Zombieland
32) Colpa delle Stelle
33) Vivo o morto, una cosa a metà
34) Noi non facciamo arte. Noi facciamo cadaveri
35) Quattro tartarughe per difendere la Terra
36) Lucy: un film potenzialmente interessante ma gestito male
37) Una frusta leggendaria tramandata nei secoli
38) Jack in London
39) Sports for all
40) La nuova era di Castlevania
41) Le sfortune di un videogiocatore qualunque
42) La curiosità del videogiocatore e un'occasione sprecata
43) Il punto di non ritorno di un supereroe
44) Impavidi o riflessivi?
45) La trilogia di Lara
46) Top e Flop cinema 2014
47) La delusione dello Zodiaco
48) The Divergent Series: Insurgent
49) Lo Zelda Della Discordia
50) Da dove tutto è cominciato
51) L'American Gladiators dei supereroi
52) Chappie
53) Vita da programmatore
54) E' difficile essere un dio quando è l'abito a fare il monaco
55) Storia di un velocista scarlatto
56) I mille volti del Signore del Tempo
57) Storia del Drago a Tre Teste
58) E se la Terra venisse attaccata dai videogiochi?
59) Il ritorno del ladro gentiluomo
60) Persona Q: Shadow Of The Labyrinth
61) Frank Martin non convince
62) Ringo: L'ultimo sopravvissuto
63) Donne e Motori....
64) La vendetta è un piatto che va servito freddo...
65) I 100 della speranza?

Ed eccoci qua, pronti per un nuovo inzio. Sicuramente non vi garantirò regolarità nel postare, spero però di poter intrattenere i miei lettori (se ce ne saranno).

Che dire, al prossimo post...

See you next