sabato 18 giugno 2016

Il caos del multiverso rovina il Velocista Scarlatto


Questi ultimi mesi sembrano una continua delusione. Ormai sono tre post, X-Men Apocalisse prima, il Duca  poi (anche se è un gioco ormai datato), e l'altro giorno coi Quattro Cavlieri di Now You See me 2  .

Oggi cambiamo argomento, visto che ci spostiamo sulle serie televisive, ma il trend resta invariato. Parliamo della seconda stagione di The Flash conclusa settimana scorsa (10/06/2016) su Italia 1.
Come forse ricorderete, l'anno scorso restai molto affascinato e lodai la serie con protagonista Grant Gustin  , tanto che dopo l'ultimo episodio l'hype era alle stelle. E quando finalmente, a inizio gennaio, Italia 1 annunciò l'inizio dei nuovi episodi, era innegabile, avevo la bava alla bocca.

Volevo vedere cosa sarebbe successo dopo l'apertura della breccia della singolarità e cosa avrebbe introdotto questa seconda stagione. In fin dei conti, per lo meno per i fan del velocista, le novità erano molte. A partire da due nomi fondamentali per la storia di Flash.

Prima di continuare, facciamo una precisazione per chi non ha visto la stagione. Da questo momento in poi sarà SPOILER. Qua non ci si può trattenere nell'evitarli per alcune analisi che voglio portare avanti.

Quindi avvisati!!!

Bene, procediamo. Chi ha letto i rumors sapeva benissimo che in questa seconda serie sarebbero stati introdotti Jay Garrick e Wally West rispettivamente il primo (quello della Golden Age) e il terzo Flash, quest'ultimo nipote di Iris West e di Barry.

Sarò sincero, la cosa mi piaceva, c'è stato un periodo storico della storia di Flash dove i velocisti formavano una vera e propria famiglia, sia con legami di parentela, sia di profonda amicizia. Per cui se la cosa fosse stata gestita con criterio, non sarebbe stata un'idea sbagliata.

Come dici?


Scusa hai ragione Paolo, mi sto dilungando come al solito.

Quindi arriviamo al primo episodio "L'uomo che ha salvato Central City" . Sono passati sei mesi dall'apertura della singolarità e Flash ormai è diventato l'eroe della città, tanto che gli hanno dedicato un cappuccino speciale, merchandise di vario genere, ed è stato invitato per ottenere le chiavi della città.

Ma cosa è successo dopo che Barry si è lanciato per chiudere la breccia? Il tutto ci viene raccontato in un flashback che ci mostra Flash che non riesce a chiudere la singolarità e viene aiutato da Firestorm,


l'entità formata da Ronald “Ronnie” Raymond (Robbie Amell)


e da Martin Stein (Victor Garber).


Tramite il loro aiuto riesce nell'impresa ma Ronnie muore nell'impresa. Da quel giorno Barry decide di sciogliere il Team Flash e di lavorare da solo.

E' inutile che prosegua nella spiegazione dettagliata dell'episodio, la cose fondamentali da marcare sono tre.

1) Henry Allen (John Wesley Shipp)


viene scagionato dall'omicidio della moglie Nora.

2) Viene nominato il "Villain" principale della serie, Zoom.


3) Appare un uomo che dice di conoscere il segreto di Barry e di chiamarsi Jay Garrick (Teddy Sears).





Dal che, in finale di puntata scrissi con "francesismo" uno scaramantico Tweet:

Welcome to DC multiverse!!!!
Mi raccomando evitiamo di fare puttanate come nei fumetti che dopo non "se capise na sborada"
‪#TheFlash‬

Mai previsione fu più azzeccata....

Però nel secondo episodio della serie, proprio per l'introduzione di Jay e proprio per l'inizio del Multiverso, le citazioni fumettistiche si sprecavano tanto che la scena finale era l'omaggio a quel "Flash dei due mondi" che dava anche nome all'episodio.





Estasi pura, per me, fino a quel momento, avevano vinto tutto.

Ma poi....

Eh già, col passare degli episodi si inizia a perdere colpi. Vengono prima di tutto richiamati i fratelli Snart, Leonard A.K.A. Captain Cold (Wentworth Miller)


e Lisa/Golden Glider (Peyton List), 


in un episodio abbastanza trascurabile. La loro funzione era quella di ripescarli per poi spostarli, Cold per lo meno, nella serie spin-off di Flash, Legend Of Tomorrow (che non ho visto e mi ispira poco e un cazzo).

Da li, si passa da episodi interessanti, dove viene mostrato per bene il Villain Zoom, a "cose a caso".

Il primo esempio delle cose a caso è l'introduzione del nuovo Firestorm. Martin Stein nel corso degli episodi inizia a soffrire perchè le sue cellule erano legate a quelle di Ronnie e la loro "mancanza di fusione" rende il professore instabile. Ok, questo mi può star bene, però nel giro di un lampo non solo trovano un nuovo possibile Firestorm, ma addirittura due. Che poi uno si rivela malvagio e bla bla bla. A fine episodio il nuovo Firestorm vola via e non si vedrà più.

Ok.... cose a caso....

Ma i problemi non sono nel singolo episodio in questione, di minchiate e episodi discutibili ne abbiamo visto anche nella prima stagione e non ci siamo spaventati.

Infatti negli episodi successivi al "nuovo Firestorm", si ritorna al classico Flash che abbiamo amato. Rivediamo Gorilla Grood, come dicevamo prima viene dato un volto a Zoom, appaiono nuovi meta umani da Terra-2 da sconfiggere, rivediamo gli episodi cross series tra il velocista e l'arciere di smeraldo. Tutto nella norma e tutto quello che volevamo vedere.

In questi episodi viene re-introdotto il professor Harrison Wells (Thomas Cavanagh),


quello vero (quello della prima stagione era Eobard Thawne che aveva preso le sembianze di Wells), proveniente sempre dalla Terra parallela. Diciamo che ci può stare, un po' forzato, ma lo lasciamo passare visto che ha una logica. Nel corso del tempo verrà introdotta anche la figlia di Wells, Jesse (Violett Beane),


che tornerà utile in seguito.

Le vere magagne vengono dopo, secondo me dall'episodio 11 "Il ritorno dell'Anti-Flash" . E qua, come potete immaginare ritorna il vero Eobard Thawne/Antiflash. Giustamente anche Barry non riesce a capire come sia possibile che esista ancora visto che Eddie Thawne (suo lontano antenato) si era tolto la vita per eliminarlo. Wells gli spiega che Eobard viene dal futuro quindi tecnicamente la sua linea temporale non può ancora essere cancellata dato che non è ancora iniziata, e che la forza della velocità lo ha salvato grazie ad una linea temporale residuale, infatti questo non è lo stesso Eobard Thawne che Barry e i suoi amici hanno conosciuto. 

Grande Giove, non ho capito un cazzo. Io non capirò tanto dei viaggi nel tempo per quanto ne abbia scritto un articolo all'epoca , però se la tua linea temporale non può esistere, perché i tuoi antenati sono morti, tu non esisti, fine delle trasmissioni.

Dico bene Dottori?


Comunque segnatevi la frase "linea temporale residuale" perché ci tornerà utile.
Escludendo i paradossi temporali assurdi, Thawne tornerà nel suo futuro per una serie di conseguenze dell'episodio e non si vedrà più.

Secondo me da quel momento... IL CAOS. Mi possono star bene i due episodi ambientati su Terra-2 dove Barry, Cisco e Wells vanno nella Terra parallela per capire come fermare Zoom. Qui vedranno i loro doppelganger (le loro versioni alternative) e il trio verrà, nel bene o nel male, coinvolto nelle loro vite. E fin qua, nulla da obiettare. Usi gli stessi attori due volte per fare due personaggi, mostri il classico "what if" che piace tanto a noi fumettari e ci sta tutto. Tra l'altro verrà introdotto un personaggio misterioso nella base di Zoom, un uomo con una maschera di ferro.

No, non è Leonardo Di Caprio.

Ma poi, finalmente decidi di togliere la maschera a Zoom... e chi c'è sotto?


Ostia, ma è Jay Garrick che, tra l'altro, ha appena ucciso se stesso.
Come è possibile?

"linea temporale residuale"

Ok... continuo a non capire... tanto più adesso che uccidi te stesso....

Negli episodi successivi verrà spiegato che Jay Garrick è solo il "nome di facciata" che si è dato Hunter Zolomon per dare una speranza agli abitanti di Terra-2 interpretando Flash e giocando a fare l'eroe.

Quindi Hunter in pratica era sia il buono vestito come il primo Flash della golden age, sia il cattivo nei panni di Zoom.
E fin qui può avere un senso, ma porco giuda non puoi ficcarmi sta cosa della "linea temporale residua" senza spiegarmi nel dettaglio che cazzo stai dicendo. O meglio, nell'ultimo episodio si cerca di spiegare il tutto ma... "è troppo complicato, lasciamo perdere".

NO CAZZO!!! devi spiegarmelo se metti sta stronzata.

Da quel momento la serie racconta il nulla cosmico. Appaiono nemici random che vengono battuti in tre nano secondi, dialoghi interminabili nella ritrovata famiglia West, dove prima ritorna la madre di Iris ormai morente, e successivamente appare Wally (Keiynan Lonsdale),


che però in questo universo narrativo è fratello di Iris.
E giù pianti, riavvicinamenti, gelosie e infine tutti amici e fratelli.

Cazzo, ma è una telenovela? e l'azione il combattimento? boh, sparito. Basta vedere l'episodio dove viene introdotto King Shark,


la versione DC degli Street Sharks,


che viene fermato da una pistola tranquillante la prima volta e battuto veramente in due minuti nell'episodio dove è "protagonista".

Vi giuro, al regista dell'episodio doveva stare sul cazzo il personaggio per trattarlo così malamente. Mi ha ricordato il trattamento che riservava Brian Michael Bendis allo Shocker nell'Ultimate Spider-Man,


dove faceva la figura del nemico di serie Z che veniva battuto in due vignette e sbeffeggiato da chiunque.

 
Che poi, in un fumetto mi può star bene come ragionamento, in una serie eviterei ste cagate visto poi che il personaggio non  era male visivamente a schermo.

Arriviamo finalmente agli ultimi episodi dove si intravedeva un barlume di speranza. Barry per salvare Wally da morte certa, perde i poteri e li cede a Zoom. Conscio che la città abbia bisogno di Flash e dopo vari ripensamenti, decide di seguire l'idea quasi assurda di Wells. L'unico modo per riavere i poteri è ricreare l'incidente dell'acceleratore.

E qui Barry viene apparentemente disintegrato dall'incidente. E quella replica dell'incidente buttò le basi per i comprimari di una terza stagione. Indovinate chi viene travolto dall'onda d'urto dell'incidente? Bravissimi, Wally ovviamente anche Jesse. Ma lei cosa centra? e se vi dicessi che il padre la chiama amorevolmente Jesse Quick?




Comunque, lasciamo perdere il futuro e torniamo a Barry che ovviamente non era morto ma era "entrato" nella Forza della Velocità. Questo episodio mi è piaciuto parecchio, la Forza della Velocità è sempre stata rappresentata come un'entità fondamentale nell'universo DC e per i suoi velocisti. Dagli una forma, essere il motore e dare delle motivazioni per ridare i poteri a Barry, ci stava bene.

Quindi Flash è pronto per lo scontro finale, tanto che “rinato” dalla Forza della Velocità si crede invincibile. Zoom però gli fa rimettere i "piedi per terra" uccidendo il padre davanti agli occhi. Barry è furioso ma pur essendo riuscito a sconfiggere Zoom non riesce ad ucciderlo.

Poco male, apparirà un altro Zoom che ucciderà se stesso. Non chiedetemi come, lo sapete già...

"linea temporale residuale" (potrei farne un meme)

E via per la vera sfida finale.... una corsa? Il buon Zoom sfida Barry in una corsa per attivare il magnetar, una specie di ruota per criceti gigante che attiva un'onda d'urto che ha lo scopo di distruggere il multiverso.

E da quel momento le minchiate più assurde. Flash usa la "linea temporale residuale" per creare una seconda versione di se stesso che lo aiuta a sconfiggere Zoom, questo viene sconfitto e il Flash residuo muore per fermare la ruota per criceti.

Zoom sbeffeggia Flash perché sa che non ha il coraggio di ucciderlo, ma Barry se ne va dicendogli che non serve. Infatti appaiono dei fantasmi, gli spettri della velocità, che portano via Zoom perché ha infranto le regole della velocità.

La maschera di ferro viene tolta e chi c'è sotto?


NO!! non è Leo, ma il vero Jay Garrick uscito niente popò di meno che da Terra-3 e che ha l'aspetto di... Henry Allen. E qua la scena dove il vero Jay rimette il costume di Flash mi è piaciuta perché è simbolica, visto che John Wesley Shipp ritorna a vestire i panni di Flash dopo 26 anni.



E tutto sarebbe finito per il meglio... solo che.... Barry, sconvolto per aver perso entrambi i genitori, decide di tornare al giorno della morte della madre e di fermare l'Antiflash, azzerando, probabilmente tutta la continuity.

Non vi dico le bestemmie e le maledizioni che ho mandato agli sceneggiatori.
Come cazzo fai a pensare ad un finale del genere? Specialmente perché due episodi prima avevi fatto capire a Barry che la morte della madre, per quanto dolorosa, era quasi necessaria per plasmare l'eroe?

Capivo se tornava indietro e salvare Henry. Ma ascoltate me, John Wesley Shipp tornerà nella terza stagione come Jay Garrick e diventerà, come nei fumetti, mentore di Barry. Che ha un senso, non lo metto in dubbio, ma evitate di fare cose a caso.

Quindi no, questa seconda stagione di The Flash è un'obrobrio. Cose a caso, multiversi random, azioni spiegate alla "membro di segugio" la "linea temporale residuale" usata per ogni cosa.

Potevano farla mooolto più semplice e logica. Hai aperto il multiverso? bene, hai mille mila nuovi metaumani da sconfiggere. Quindi un sacco di episodi alla Smallville con il cattivo della settimana. Vuoi che Zoom sia un doppiogiochista? perfetto, fallo apparire quando non c'è "Jay" in campo, con la supervelocità era banale, e evitavi la stronzata della "linea temporale residuale" .
Vuoi ripescare l'Antiflash? ottimo, crea un banale paradosso temporale e evita che muoia così, volendo, ripescavi anche Eddie.
Vuoi che John Wesley Shipp sia nuovamente Flash? la scelta fatta ci stava anche, ma bastava far sparire Henry che riappariva ogni tanto e usavi John principalmente come Flash.

Ma devo spiegarvele io queste cose? non mi sembrano cose difficili da pensare. Ma invece no, incasiniamo tutto che tanto agli spettatori digeriscono tutto, basta che siano i supereroi sullo schermo.

Quindi, in conclusione, non ci siamo. Guarderò una terza serie? si, solo per vedere le minchiate che faranno, ma se andiamo avanti così abbandono tutto come farò con Arrow.


martedì 14 giugno 2016

I Quattro Cavalieri perdono la loro magia



Lo sapevo ancora prima di sedermi in sala. Lo sapevo che questo sequel non aveva troppo senso di esistere. In fin dei conti era già successo, ma andiamo con ordine.

Bentornati, parliamo ovviamente di cinema e di Now You See Me 2 uscito il 9 giugno di quest'anno.

Come molti sapranno il primo capitolo mi è piaciuto tantissimo, tanto che ho preso il titolo anche in DVD. Probabilmente se avessi fatto la mia top/flop cinema nel suo anno di uscita (2013) sicuramente sarebbe arrivato in cima.

Poi purtroppo, un po' alla volta, iniziano a trapelare rumors su un possibile seguito. Al che ti domandi perché debba essere fatto. Il film è già perfetto così e, proprio per come finisce, non aveva bisogno di un sequel. Però si sa, ad Hollywood probabilmente non hanno più idee, per cui vanno a pescare film di successo e tentano inutilmente di farne un seguito forzato che però non ha il fascino dell'originale.

Sicuramente non è da adesso, intendendo gli ultimi dieci anni, che il cinema copia, ricopia e forza sequel nel tentativo di "sbarcare il lunario", però nell'ultimo periodo si è forzato un po' troppo la mano.

Ma focalizziamoci sul film e vediamo cosa non mi ha convinto.

Chiaramente SPOILER per chi non avesse visto il primo capitolo.

E' passato un anno dall'ultimo numero dei 4 Cavalieri.  Arthur Tressler (Michael Caine)


ha perso la sua fortuna e Thaddeus Bradley (Morgan Freeman)


è stato incastrato come complice della squadra di illusionisti.
Dylan Rhodes (Mark Ruffalo) 


ha rivelato al gruppo la sua vera identità e li ha fatti entrare nell'Occhio, una società segreta composta da abili illusionisti che usavano i loro trucchi per rubare ai ricchi e dare ai poveri.

Una delle prime cose che stona, almeno per me, è che i 4 Cavalieri sono in realtà 3. Infatti Henley Reeves (Isla Fisher)


non fa più parte della squadra. Nel film verrà spiegato in due parole del perché si sia allontanata dalla squadra.
Personalmente penso che non avere tutto il cast originale, specialmente nelle figure dei quattro protagonisti, era già un sintomo per evitare di fare un seguito.
Posso essere d'accordo che nel primo film i "quattro eroi" erano anche i personaggi meno caratterizzati, per lo meno rispetto a Dylan o Thaddeus. Però è anche vero che avevano una storia, venivano scelti per le loro abilità, venivamo mostrati i numeri che li facevano selezionare per l'impresa e infine venivano invitati ad entrare nell'Occhio.

Quello che volete ma Lula May (Lizzy Caplan)


entra nei Cavalieri "perché mancava una donna nella squadra". Non prendetemi per sessista, però seguite il mio ragionamento. Nel primo film ognuno dei Cavalieri veniva vigilato in ogni numero. Per ognuno veniva mostrata la sua abilità e successivamente reclutato. Di Lula invece cosa vediamo? un numeretto di illusionismo a casa di J. Daniel Atlas (Jesse Eisenberg)


ma poche scene dopo Dylan l'aveva già promossa nella squadra e addirittura come membro dell'Occhio.

Non lo so, è una cosa che ho visto molto forzata.

Escludiamo questo problema e andiamo avanti. Vediamo un attimo, qual era la parte che affascinava del primo film? Bravi, i numeri di illusionismo, la loro spiegazione, e tutti i colpi di scena che portano al finale e al "rimontare" il puzzle generale della storia.

Qua invece cosa abbiamo? poco, forse pochissimo del fascino iniziale. La prima metà del film ha lo scopo di mettere giù le basi del colpo, spiegando l'obiettivo, ed eseguendo il numero di "ritorno alle scene dei Cavalieri". Che poi, come abbiamo visto, gran numero non è. Lo scopo è introdurre il "villain" della storia che, personalmente non mi è piaciuto. Per il momento non dirò di chi si tratta, per non fare spoiler a chi il film non l'ha visto, ma faremo delle considerazioni tra poco in una sessione dedicata.



La seconda metà invece è incentrata sulle fasi del colpo per rubare e rivelare al mondo intero l'esistenza del microchip che potrebbe controllare l'intera popolazione tramite telecamere, smartphone e tutta la tecnologia in commercio.

In alcuni punti si cerca anche di scavare un pochino più a fondo sull'incidente di Lionel Shrike (padre di Dylan) e del perché sia successo l'incidente.

Il film in se non è brutto, sono due ore che passano bene senza annoiare, il problema è che questa pellicola non ha il fascino del primo capitolo. Non so come spiegarvelo ma il primo Now You See Me spiegava la storia facendo stupire lo spettatore, facendo vedere un numero di illusionismo spesso "impossibile" e successivamente sviscerandolo, spiegando quello che c'era sotto.
Molti colpi di scena, specialmente quello finale della rivelazione di Rhodes ai Cavalieri, fa stupire (almeno a me a fatto questo effetto) chi sta’ seguendo il film che, solo alla fine, finisce di costruire tutto il puzzle della trama che ha visto finora.
Alla fine tutto viene spiegato per filo e per segno, senza lasciare dubbi, perplessità e evitando possibili "ma, se...".

Personalmente così devono essere fatti i film.



Questa seconda pellicola invece ha delle scelte sbagliate e delle forzature che non mi sono piaciute.

Ma qua entriamo nella parte

<SPOILER>



</SPOILER>

Ma quindi, vale la pena vedere questo film?
Personalmente no. Questo sequel non serviva, ha solo lo scopo di cercare di portare in sala chi ha amato il primo capitolo e di replicarne la fortuna. Purtroppo, pur non essendo un brutto film, non ha quel fascino e lo stile della prima pellicola. Leggendo sull'Internet si parla addirittura di un terzo capitolo che, per lo meno al cinema, non andrò a vedere.

Non so, ma questa operazione di sequel forzato l'ho vista molto sullo stile di Ocean's Eleven,


film che per molti versi ho sempre paragonato a Now You See Me. Il primo Ocean era un bellissimo film, ben scritto, ben diretto e molto coinvolgente. Si era parte del colpo al casinò, molte scene venivamo mostrate e solo successivamente veniva "svelato il trucco".

Ocean's Twelve invece non aveva senso di esistere, e infatti risulta un film vuoto. Il Thirteen cerca di ritornare allo stile del primo, riuscendoci in parte, però diventando una semplice copia senza troppo stile.

Io ho paura che un Now You See Me 3 rischi veramente di seguire questo iter.

Quindi Hollywood, evita di fare sequel forzati sminchiando inevitabilmente dei film che sono stupendi già così.