martedì 14 giugno 2016

I Quattro Cavalieri perdono la loro magia



Lo sapevo ancora prima di sedermi in sala. Lo sapevo che questo sequel non aveva troppo senso di esistere. In fin dei conti era già successo, ma andiamo con ordine.

Bentornati, parliamo ovviamente di cinema e di Now You See Me 2 uscito il 9 giugno di quest'anno.

Come molti sapranno il primo capitolo mi è piaciuto tantissimo, tanto che ho preso il titolo anche in DVD. Probabilmente se avessi fatto la mia top/flop cinema nel suo anno di uscita (2013) sicuramente sarebbe arrivato in cima.

Poi purtroppo, un po' alla volta, iniziano a trapelare rumors su un possibile seguito. Al che ti domandi perché debba essere fatto. Il film è già perfetto così e, proprio per come finisce, non aveva bisogno di un sequel. Però si sa, ad Hollywood probabilmente non hanno più idee, per cui vanno a pescare film di successo e tentano inutilmente di farne un seguito forzato che però non ha il fascino dell'originale.

Sicuramente non è da adesso, intendendo gli ultimi dieci anni, che il cinema copia, ricopia e forza sequel nel tentativo di "sbarcare il lunario", però nell'ultimo periodo si è forzato un po' troppo la mano.

Ma focalizziamoci sul film e vediamo cosa non mi ha convinto.

Chiaramente SPOILER per chi non avesse visto il primo capitolo.

E' passato un anno dall'ultimo numero dei 4 Cavalieri.  Arthur Tressler (Michael Caine)


ha perso la sua fortuna e Thaddeus Bradley (Morgan Freeman)


è stato incastrato come complice della squadra di illusionisti.
Dylan Rhodes (Mark Ruffalo) 


ha rivelato al gruppo la sua vera identità e li ha fatti entrare nell'Occhio, una società segreta composta da abili illusionisti che usavano i loro trucchi per rubare ai ricchi e dare ai poveri.

Una delle prime cose che stona, almeno per me, è che i 4 Cavalieri sono in realtà 3. Infatti Henley Reeves (Isla Fisher)


non fa più parte della squadra. Nel film verrà spiegato in due parole del perché si sia allontanata dalla squadra.
Personalmente penso che non avere tutto il cast originale, specialmente nelle figure dei quattro protagonisti, era già un sintomo per evitare di fare un seguito.
Posso essere d'accordo che nel primo film i "quattro eroi" erano anche i personaggi meno caratterizzati, per lo meno rispetto a Dylan o Thaddeus. Però è anche vero che avevano una storia, venivano scelti per le loro abilità, venivamo mostrati i numeri che li facevano selezionare per l'impresa e infine venivano invitati ad entrare nell'Occhio.

Quello che volete ma Lula May (Lizzy Caplan)


entra nei Cavalieri "perché mancava una donna nella squadra". Non prendetemi per sessista, però seguite il mio ragionamento. Nel primo film ognuno dei Cavalieri veniva vigilato in ogni numero. Per ognuno veniva mostrata la sua abilità e successivamente reclutato. Di Lula invece cosa vediamo? un numeretto di illusionismo a casa di J. Daniel Atlas (Jesse Eisenberg)


ma poche scene dopo Dylan l'aveva già promossa nella squadra e addirittura come membro dell'Occhio.

Non lo so, è una cosa che ho visto molto forzata.

Escludiamo questo problema e andiamo avanti. Vediamo un attimo, qual era la parte che affascinava del primo film? Bravi, i numeri di illusionismo, la loro spiegazione, e tutti i colpi di scena che portano al finale e al "rimontare" il puzzle generale della storia.

Qua invece cosa abbiamo? poco, forse pochissimo del fascino iniziale. La prima metà del film ha lo scopo di mettere giù le basi del colpo, spiegando l'obiettivo, ed eseguendo il numero di "ritorno alle scene dei Cavalieri". Che poi, come abbiamo visto, gran numero non è. Lo scopo è introdurre il "villain" della storia che, personalmente non mi è piaciuto. Per il momento non dirò di chi si tratta, per non fare spoiler a chi il film non l'ha visto, ma faremo delle considerazioni tra poco in una sessione dedicata.



La seconda metà invece è incentrata sulle fasi del colpo per rubare e rivelare al mondo intero l'esistenza del microchip che potrebbe controllare l'intera popolazione tramite telecamere, smartphone e tutta la tecnologia in commercio.

In alcuni punti si cerca anche di scavare un pochino più a fondo sull'incidente di Lionel Shrike (padre di Dylan) e del perché sia successo l'incidente.

Il film in se non è brutto, sono due ore che passano bene senza annoiare, il problema è che questa pellicola non ha il fascino del primo capitolo. Non so come spiegarvelo ma il primo Now You See Me spiegava la storia facendo stupire lo spettatore, facendo vedere un numero di illusionismo spesso "impossibile" e successivamente sviscerandolo, spiegando quello che c'era sotto.
Molti colpi di scena, specialmente quello finale della rivelazione di Rhodes ai Cavalieri, fa stupire (almeno a me a fatto questo effetto) chi sta’ seguendo il film che, solo alla fine, finisce di costruire tutto il puzzle della trama che ha visto finora.
Alla fine tutto viene spiegato per filo e per segno, senza lasciare dubbi, perplessità e evitando possibili "ma, se...".

Personalmente così devono essere fatti i film.



Questa seconda pellicola invece ha delle scelte sbagliate e delle forzature che non mi sono piaciute.

Ma qua entriamo nella parte

<SPOILER>



</SPOILER>

Ma quindi, vale la pena vedere questo film?
Personalmente no. Questo sequel non serviva, ha solo lo scopo di cercare di portare in sala chi ha amato il primo capitolo e di replicarne la fortuna. Purtroppo, pur non essendo un brutto film, non ha quel fascino e lo stile della prima pellicola. Leggendo sull'Internet si parla addirittura di un terzo capitolo che, per lo meno al cinema, non andrò a vedere.

Non so, ma questa operazione di sequel forzato l'ho vista molto sullo stile di Ocean's Eleven,


film che per molti versi ho sempre paragonato a Now You See Me. Il primo Ocean era un bellissimo film, ben scritto, ben diretto e molto coinvolgente. Si era parte del colpo al casinò, molte scene venivamo mostrate e solo successivamente veniva "svelato il trucco".

Ocean's Twelve invece non aveva senso di esistere, e infatti risulta un film vuoto. Il Thirteen cerca di ritornare allo stile del primo, riuscendoci in parte, però diventando una semplice copia senza troppo stile.

Io ho paura che un Now You See Me 3 rischi veramente di seguire questo iter.

Quindi Hollywood, evita di fare sequel forzati sminchiando inevitabilmente dei film che sono stupendi già così.

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