venerdì 27 novembre 2020

Outsiders Comics 3: Rising Stars


 

Nuovo appuntamento con gli Outsiders.


Dopo due manga ingiustamente dimenticati, oggi voglio consigliarvi un fumetto americano super eroistico.

Parliamo di Rising Stars, serie della Top Cow in 24 albi, pubblicata tra il 1999 e il 2005.

La serie è scritta e creata da J. Michael Straczynski, autore anche della serie fantascientifica Babylon 5.

La serie viene raccontata in flashback dove John Simon, detto il poeta, introdurrà gli specials di Pederson.

 


Infatti negli anni 60, uno strano fenomeno si verificò nella cittadina, e i 113 bambini che nacquero dopo quell'evento svilupparono dei poteri di varia natura.

Tutta la narrazione vede il focalizzare la storia su alcuni degli Special in età adulta e su una serie di omicidi ad essi legati.

Nel corso dei degli episodi però si ritornerà molto spesso al passato e di come la comunità iniziava a comprendere che quei bambini fossero diversi e dotati di poteri e, in alcuni casi, a temerli.


Quindi Rising Stars mette sul piatto molti piani di lettura su una storia che ha una base solo iniziale di tipo super eroistico.

Infatti Straczynski costruisce una storia solida costruita dal mistero che alla base della nascita gli special, alimentata da lato più poliziesco relativo all'indagine sui vari omicidi, senza però dimenticarsi dell'analisi dei personaggi e del loro essere "diversi", marcata principalmente dalla figura di Matthew Bright.


 


Per come la lessi all'epoca, vidi i tre volumi dell'edizione che posseggo, come tre step netti dell'evoluzione della trama.

Rising Stars però pecca nei disegni, o meglio nella non continuità di un tratto univoco. Infatti i vari autori che disegnano i 24 albi soffrono purtroppo di un cambio di disegno che a volte non rende troppo riconoscibili alcuni personaggi tra un albo e l'altro.


La storia però è molto solida e tutte le sotto trame vengono portate ad una perfetta conclusione nel finale, che mi lasciò molto sorpreso all'epoca.

E' recuperabile come opera? si perché Panini ha ripubblicato tutto nel formato Omnibus nel 2014 ancora disponibile (anche se erroneamente nel sito si da la paternità dell'opera a Neil Gaiman).

Personalmente una delle migliori storie super eroistiche che abbia letto, fruibile da chiunque, visto che non è legata a nessun altro universo.

Si parlava anni fa di un possibile film, ma poi il progetto cadde nel dimenticatoio e dubito che verrà ripescato nel breve periodo.

See you next

venerdì 20 novembre 2020

Outsider Comics 2: Origin


Secondo post dedicato agli Outsiders.

Questa volta parliamo di un titolo ben più recente e relativamente breve, ovvero Origin scritto da Boichi, disegnatore anche del tanto chiacchierato Dr. Stone.


Siamo in un futuro non troppo lontano, per la precisione nel 2048, dove la tecnologia ha raggiunto uno stadio molto avanzato.

Tokyo però negli ultimi periodi sta vivendo un'ondata di crimini e omicidi talmente cruenti da far nascere delle dicerie che i fautori non siano umani, ma robot che si nascondo tra gli uomini.

In questo contesto conosceremo Origin


un robot senziente e tecnologicamente molto avanzato creato dal Dottor Tanaka, che nei suoi ideali voleva creare vite artificiali con una coscienza.

Insieme ad Origin scopriremo che il Dottor Tanaka ha anche creato degli altri robot senzienti che però si sono ribellati al loro creatore.

Origin cercherà di fermare i suoi "fratelli".

L'opera in qualche modo vuole essere una rivisitazione un omaggio alla letteratura di Asimov e in qualche modo una rivisitazione del film "l'uomo bicentenario" con Robin Williams.


Nei dieci volumi che compongono l'opera di Boichi c'è spazio per approfondire e evolvere il protagonista, forte del diktat lasciato dal padre: "vivi degnamente, Origin", ma anche per mostrare intensi combattimenti, scene più leggere e momenti più toccanti, tutti ben gestisti e amalgamati tra loro.

Se il protagonista è sicuramente il personaggio meglio gestito e sviluppato, tutti i comprimari hanno il loro gusto spazio e i loro momenti importanti per tutto lo svolgimento dell'opera.

A livello grafico i disegni sono estremamente realistici, molto curati e ben animati, specialmente nelle scene di combattimento.


Il punto più alto dell'opera lo si raggiunge alla fine dell'ottavo volume, sconvolgendo il lettore per quello che accade.


 

Anche il finale non viene lasciato al caso, concludendo le avventure Origin ma lasciando un senso di malinconia.

Che altro dire, se volete un manga un po' diverso dal solito che fa dell'analisi di cosa vuol dire essere umano la sua più grande peculiarità e non estremamente lungo nella narrazione, beh Origin potrebbe essere la scelta ideale.

See you next

sabato 14 novembre 2020

Outsider Comics 1: F- Motori in pista

 

Proviamo a rinverdire il blog con qualcosa di diverso?

Vediamo cosa esce.

L'idea, forse malsana, è quella di fare delle mini recensioni su fumetti/manga dei cosiddetti Outsiders, ovvero tutte quelle opere snobbate dal grande popolo ma che meritano di essere rivalutate.

Il primo episodio è d'obbligo dedicato ad uno dei miei manga preferiti in assoluto, ingiustamente snobbato dal pubblico all'epoca, parliamo del periodo 2002/2004, dove gli ultimi numeri uscirono solo in fumetteria.

Insomma non giriamoci attorno, sto parlando di F, meglio noto in Italia come Motori in Pista, manga di Noboru Rokuda e pubblicato in patria tra il 1985 e il 1992 e arrivato da noi con l'anime dell'88, che è sbarcato nel circuito Italia 7 nel 1991, ma che copre solo la prima parte del manga.

Come usanza, specialmente per l'epoca, vide il mio acquisto del manga principalmente per il ricordo del cartone animato e in particolar modo della scena dove il protagonista si faceva stampare un bacio col rossetto sul suo casco di pilota.

Ma di cosa parla Motori in pista?

Beh il tutto è presto detto.  

Gunma Akagi 

 

è un ragazzo di 18 anni che vive nella lussuosa villa del padre Soichiro


 

un ricco imprenditore, e i due fratellastri Shoma e Yuma.

Gunma infatti è figlio di un rapporto extra coniugale con Shizue, una ragazza che viene salvata da Soichiro.

Gunma odia il padre, per dei fatti che verranno raccontati nel corso della storia e viene visto di cattivo occhio da buona parte della famiglia non solo per la sua natura di "figlioccio", ma anche per il suo spirito ribelle.

In breve tempo verrà introdotto Tamotsu

 

migliore amico di Gunma e il figlio dei domestici di casa Akagi. Rispetto al borioso e sanguigno protagonista, Tamotsu ne è l'esatto contrario, timido e impacciato ma di grandissimo talento, nella messa a punto dei motori.

I due insieme cercheranno di realizzare un sogno, farsi strada nel mondo della formula 1 per diventare campioni. Gunma come pilota e Tamotsu come meccanico.

Da li inizieranno le avventure di questa improbabile coppia, che li porterà dalle "corse di quartiere" alle prestigiose piste della formula 1.

Come avete potuto capire, Motori in pista è a tutti gli effetti uno Spokon, un manga incentrato su gare sportive, ma vi assicuro che c'è molto di più.



Senza scendere troppo nei dettagli la storia è divisa in due macro trame, la prima che viene coperta anche dall'anime, che vede i primi passi di Gunma e Tamotsu fino alla grande rivalità con Kazuto Hijiri in FJ1600 e F3.

Diciamoci la verità, in qualche modo questa prima parte ricorda molto un'altra grande rivalità del mondo dei manga, dove i protagonisti si battevano però su un ring con dei guantoni da boxe.

La seconda parte, personalmente la più interessante per l'evoluzione dei personaggi, vede la netta contrapposizione tra la storia di Gunma nel presente e la storia di Soichiro nel passato.

Infatti a sottolineare questa netta distinzione tra i due periodi, tutti i volumi verranno divisi in due tronconi, praticamente indipendenti tra loro.

Il perché? beh, tutto verrà raccontato alla fine della serie dove tutti i dubbi che attanaglieranno il lettore nel proseguimento della storia si incastreranno alla perfezione come un puzzle.

Anche il finale secondo me non è così scontato come si potrebbe immaginare.

L'opera è stata pubblicata dalla Star Comics come dicevamo tra il 2002 e 2004 ma già all'epoca ebbe, secondo me, uno scarso successo visto che ad un certo punto i volumi uscirono solo in fumetteria e non più in edicola.

Come spesso succedeva all'epoca, fu un manga trainato da opere più popolari dello stesso autore e da quella prima ondata di opere principalmente estratte dai cartoni animati degli anni '80 '90 in Italia.

Motori in pista venne trainato dal ben più popolare Dash Kappei, meglio noto come Gigi La trottola

 

pubblicato per la prima volta tra il 2000 e il 2002 e riproposto in una nuova edizione l'anno scorso a Lucca, trainato a sua volta dalla presenza dell'autore alla manifestazione.

Siamo onesti, Motori in pista, per le tematiche proposte e per l'evoluzione dei personaggi, è un manga di altissimo valore che utilizza, come già succedeva nello spokon per eccellenza, Rocky Joe, lo sport solo come un mezzo per mettere in campo una storia ben più complessa e profonda che non si limita alle sole sfide sportive.

Va letto? beh io sarei di parte, visto che ho esordito che è uno dei miei manga preferiti.

Lo ripubblicheranno? Onestamente non credo. Già in un commento di un post di Anime Click sul "toto Lucca" dei manga che potevano essere annunciati e sulla possibilità di una possibile ri-edizione vista quella di Dash Kappei nel 2019, espressi la mia perplessità visto l'insuccesso della precedente edizione.

Quindi l'unica alternativa, almeno per ora, è quella di recuperare i 28 volumi della vecchia edizione.

Esiste anche un sequel, F Regeneration, del 2002 ma che probabilmente non approderà mai nei nostri lidi.

See you next