venerdì 28 luglio 2017

Da videogioco ad Anime


Bentornati. Dopo un po' di pausa, riprendiamo dagli anime. Questa volta vi darò le mie impressioni sulla miniserie Netflix dedicata a Castlevania, rilasciata integrarlmente dalla piattaforma di streaming il 7 luglio.

La serie si basa ovviamente sul celebre brand videoludico omonimo. Nello specifico la trama si accosta al terzo capitolo della serie "classica", sottotitolato Dracula's Curse



rilasciato nel 1989 per il Nintendo 8 bit.

Giusto per non farsi mancare niente, Netflix decide di far scrivere la sceneggiatura a Warren Ellis, noto scrittore e fumettista molto sia in casa Marvel che DC, e autore di molte opere come Planetary.






La serie si dipana in solamente 4 episodi da 23-25 minuti e, di fatto, sono solo l'inizio della vera e propria storia.

Il primo episodio è semplicemente introduttivo e mette le basi per il proseguo.





La narrazione inizia nel 1455 in Wallachia, quando una donna di nome Lisa inizia una difficoltosa ricerca per incontrare Dracula Vlad Ţepeş, un vampiro con un'avanzata conoscenza tecnologica, al fine di apprendere per lo meno parte delle sue conoscenze. Dracula affascinato dal coraggio della donna la accoglie sotto la sua ala protettiva e se ne innamora.



Trent'anni più tardi però la chiesa imprigiona Lisa e la condanna al rogo come strega.
Dracula infuriato dal vile gesto, concede un anno agli uomini per lasciare la Wallachia ed evitare l'estinzione del popolo. Alucard,  figlio di Dracula, tenta di farlo ragionare consigliandogli di condannare solo chi ha messo al rogo la sua amata, ma questo rifiuta e attacca suo figlio.



Scoppia così la guerra tra le armate di Dracula e l'umanità. Qui faremo la conoscenza del vero protagonista della storia Trevor Belmont.

Ok veniamo alle mie opinioni in merito.

Senza dubbio l'idea di trasportare un brand come Castlevania è azzeccata. In fin dei conti il concept si presta bene allo scopo.
Netflix confeziona quattro episodi che sono però solo un assaggio delle vere potenzialità che la serie può offrire. Siamo onesti, in poco più di un'ora abbiamo visto la genesi di quello che sarà il viaggio verso Dracula e la sua sconfitta.

Diciamo che non mi aspetto molti colpi di scena del punto di vista della storia "principale". In fin dei conti quasi tutti i capitoli di Castlevania hanno come scopo primario il raggiungimento dello scontro con il signore delle tenebre.

La cosa che mi ha colpito molto è la cura dei particolari. Inutile negarlo, sia durante le scene di combattimento sia durante quelle "esplorative", si sente di essere dentro le atmosfere tipiche del videogioco.

Escludendo la frusta del protagonista, vero e proprio marchio di fabbrica del brand, anche gli scontri dove si lanciano asce e coltelli contro gli avversari, ricordano molto le battaglie del videogioco.

Ho apprezzato molto anche la scena dove Trevor e la seconda protagonista Sypha si aggirano per un torre piena di ingranaggi e meccanismi. Insomma si aggirano per uno dei livelli più iconici di molti capitoli del brand, la cosiddetta torre dell'orologio.




Ma veniamo ai protagonisti:

Trevor C Belmont



Senza dubbio il personaggio maggiormente caratterizzato. In fin dei conti è protagonista di tre dei quattro episodi della serie. Personaggio strano, a volte sembra estremamente disinteressato a volte estremamente risolutivo nei combattimenti o nella loro gestione.
Non vi nego che molto spesso mi ha ricordato Spike Spiegel



protagonista di Cowboy Bebop.

Sypha Belnade



Secondo membro della squadra. Sacerdotessa e Maga del gruppo noto come i Parlatori. Si unirà a Trevor dopo essere stata liberata e aver riconosciuto il suo valore in battaglia. Non vi nego che le loro battaglie combinate mi hanno ricordato Jonathan Morris e Charlotte Aulin protagonisti di Portrait of Ruin di cui avevamo parlato qualche anno fa.

Dracula



Ovviamente protagonista indiretto della storia. Ancora una volta notiamo come il signore delle tenebre non sia malvagio per scelta ma, in questo caso, per vendetta. Chiaramente siamo molto distanti dalla versione di Dracula del film Untold, 



dove Vlad "abbracciava" il lato oscuro a fin di bene, per poi venirne corrotto. Qui Dracula è già un demone ma che avrebbe vissuto "in pace" fintanto che non è stato provocato dalla chiesa bigotta che mette al rogo il suo unico amore.

Ci sarebbe anche un terzo protagonista, ma non ve lo spoilero, o forse l'ho già fatto?

Graficamente l'anime è ben realizzato e molto crudo nel mostrare le scene di combattimento. Questo dimostra ancora una volta che la serie ha un target adulto. 



Non vi nego che la violenza schietta di molte scene ricorda molto lo stile degli OAV di Devilman.




Anche le scene di combattimento sono molto ben realizzate. Molto rapide nel mostrare i vari scambi tra i duellanti, ma non risultano mai confuse o poco chiare allo spettatore.




Ma quindi, in definitiva, vale seguire questa miniserie? si, se conoscete e apprezzate il brand da dove parte il tutto. Si se volete anche qualcosa di veloce da portare a termine.

Tenete conto che ha fronte dei molti pregi che ho sottolineato, questa serie ha un grande difetto, è un primo capitolo di una storia potenzialmente molto più ampia.

See you next





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