Salagiochi. Chi ha vissuto tra gli anni '80,'90 e probabilmente i primi 2000, infanzia e adolescenza, sicuramente avrà un lungo brivido sulla schiena per le emozioni che questa parola suscita.
Leggenda vuole dipingerli sempre come luoghi malfamati, coperti da una fitta nube di fumo di sigaretta (per i più giovani, una volta si poteva fumare all'interno dei locali).
Luoghi insomma che anche i peggiori bar di Caracas erano posti più idilliaci e tranquilli.
Ma questo è realmente vero, o fa solo parte della leggenda metropolitana?
Beh, per come l'ho vissuta io quell'epoca, posso dirvi un sincero ni.
Nel senso che c'erano alcune salagiochi che effettivamente erano, specialmente nei piani interrati dove spesso c'erano anche le sale biliardo, luoghi dove si veniva avvolti da una pesante coltre di fumo di sigaretta.
Ma erano realmente così pericolosi come leggenda voleva? secondo me no, è che li eri a contatto con gente che aveva molti più anni di te che eri un pischelletto delle medie o delle superiori.
Nel corso del tempo, anche grazie allo "sdoganamento" del videogioco come mezzo di intrattenimento, anche le salagiochi hanno subito grandi modifiche.
Non più bunker, spesso sotterranei, non più ricoperti di fumo, visto che la legge lo ha fortunatamente impedito, ma veri e propri templi di culto per appassionati.
E ovviamente quale è stata la naturale evoluzione? beh, ovviamente le sfide. Inizialmente dedicate a raggiungere il punteggio più alto solo per scrivere le tre lettere del proprio nome nella classifica e perculare gli amici che a malapena riuscivano ad entrarci.
Ma poi, con l'avvento dei giochi competitivi, dimostrare la propria e netta superiorità a tutti quelli osavano entrare nella partita che stavi giocando in tranquillità.
Ah bei tempi... Vi assicuro che quando hanno chiuso quella che, per molti anni, posso realmente definire la mia seconda casa, il bowling di Padova, che aveva un gran numero di cabinati, mi è scesa realmente una lacrimuccia.
E oggi? beh oggi le salagiochi sono pressoché estinte, sostituite dalla sale slot chiamate impropriamente e ingiustamente salegiochi, cosa che mi fa imbestialire doppiamente, non solo per essere accomunate ad un luogo del quale ho ancora rispetto, ma perché le macchinette slot hanno rovinato molte vite.
Ma non tutto è perduto.
Infatti oggi, anche grazie soprattutto agli appassionati e alla diffusione dell'Internet, le salagiochi hanno avuto una nuova rinascita.
Una nuova vita, diversa, ma non meno valida e interessante, dedicata principalmente alle sfide online.
Gli stessi giochi dell'epoca, chiaramente emulati su un PC o simili, ma giocati on line con il resto del mondo.
E dopo questa lunga introduzione, se vogliamo un po' nostalgica, di un periodo che non esiste più, vi racconto la mia prima, e sicuramente non ultima, esperienza con la salagiochi 2.0.
Parliamo quindi di Fightcate, programma che permette di emulare e far giocare al glorioso passato fatto di cabinati Arcade... e non solo.
Quindi, a conti fatti, il Fightcade non è altro che un agglomerato di emulatori per far rivivere gli sfavillanti anni '80, '90 e primi 2000 con i loro titoli di punta.
Ma ovviamente non è solo questo, visto che darà anche la possibilità di sfidare altri giocatori da ogni parte del mondo.
Tramite apposite stanze, che a conti fatti simulano quella che era la fila dietro ai cabinati, si possono sfidare tutti i presenti in quel momento, a patto che ti permettano di "inserire il gettone".
Non vi nego che questo modo di giocare mi ha aperto letteralmente un mondo. Non solo perché posso riprendere in mano giochi che ho amato negli anni, ma anche per la possibilità di poter giocare con altre persone, cosa che per lo meno con i primi emulatori non si poteva fare, o all’epoca non mi interessava approfondire.
Però il fulcro di questa scoperta l'ho avuto venerdì 5 febbraio, quando ho partecipato al mio primo torneo Arcade, con un gioco che ho visto meno nei miei anni in salagiochi, ma che ha riacceso il mio spirito competitivo, che era semplicemente sopito e che per l’occasione si è risvegliato di prepotenza.
Non smetterò mai di ringraziare Ace The Brave che mi ha fatto conoscere il Fightcade, ma soprattutto Pezzo di Nerd per organizzare questi tornei tra noi appassionati.
Ovviamente il mio primo torneo non poteva non essere per uno dei generi che ho più amato nei '90, ovvero un picchiaduro a incontri e nello specifico a Garou: Mark of The Wolves.
A molti probabilmente questo nome non dirà nulla, ma se dico Fatal Fury, probabilmente aprirò qualche cassetto della memoria, e se aggiungo le parole SNK e Neogeo sono sicuro di sbloccare un ricordo.
E così dopo aver saputo del torneo e dopo essere riuscito ad iscrivermi poco dopo Natale, ho iniziato riprendere in mano Joypad per riprendere confidenza con comandi e mosse.
Il torneo prevedeva una "regola bastarda", che onestamente oggi non la nominerei propriamente così, visto che mi ha fatto "migliorare nell'apprendimento del gioco".
Infatti il torneo prevedeva 16 partecipanti che si sfidavano in un FT3, ovvero un incontro al meglio dei tre match. Il match era segnato dalla classica regola dei picchiaduro, ovvero la vittoria al meglio dei tre round.
Per la finale, la sfida era un FT5 ovvero una sfida al meglio dei 5 match.
Si, ma la "regola bastarda" di cui parlavi prima? beh semplice....
Per prima cosa non erano consentite le "macro", ovvero quelle scorciatoie dove con un unico tasto se ne premono più di uno contemporaneamente. In Garou potevano essere utili principalmente per le schivate.
Secondo si poteva scegliere chiunque nel roster, escludi i due boss, ma si doveva cambiare obbligatoriamente tra un incontro e l'altro.
Inoltre chi perdeva il match aveva la possibilità anche di cambiare tra un match e l'altro, però non avrebbe più potuto riprendere lo stesso personaggio fin tanto non fosse arrivato in finale oppure avesse completato il "giro completo del roster".
In pratica non potevi usare un unico personaggio per tutto il torneo, il che serviva principalmente per dare varietà alle sfide, cosa che trovo giustissima, anche per lo spettacolo dato al pubblico che seguiva i vari match.
Per cui nel primo periodo ho provato a giocare con personaggi fuori dalla mia confort zone, fatta principalmente di quello che mi stava più simpatico o che all'epoca usavo meglio.
Se inizialmente l'idea, "imparali tutti" mi era balenata per il cervello, non potevo dedicare tutto il tempo che sarebbe servito, per cui, dopo attenti calcoli del numero di "personaggi utili allo scopo" ho deciso di puntare sui 3 con cui avevo più affinità.
E, escludendo Terry Bogard,
da sempre il mio preferito del roster dei picchiaduro SNK, la scelta è caduta su due personaggi che probabilmente anni fa non avrei mai preso in considerazione, ma che, a conti fatti, mi hanno dato grossissime soddisfazioni in battaglia, il piccolo ninja Hokutomaru,
allievo (e non figlio come si diceva nella "sala d'attesa") di Andy Bogard, e Hotaru Futaba,
una ragazzina dai capelli blu molto agile.
Non vi nego che mi sarebbe piaciuto inserire anche Rock Howard,
che ricordavo di saper usare in maniera discreta, col quale però faccio fatica a trovarmi nelle sfide.
Scelta la squadra, il mese e mezzo che è passato fino alla fatidica data di inizio torneo è stata un'escalation di allenamenti, ritrovando quella sensazione di sfida che col tempo si è persa.
Ma arriviamo quindi al fatidico 5 febbraio.
Ora del galà di apertura fissata alle 22, ma noi partecipanti dovevamo trovarci sulla chat vocale di Discord un 15 minuti prima.
Vi assicuro che la tensione per me era palpabile. Perché? Non lo so. In fin dei conti non mi ero neanche mosso da casa e avrei fatto delle partite con gente appassionata come me, come già avevo fatto nell'ultimo mese e mezzo.
Però vuoi il concetto di torneo, vuoi il sentire i ragazzi che partecipavano con te, anche se solo in formato audio, vuoi tutto il "rito di presentazione” di noi 16 fatto dal padrone di casa del canale Twitch che ci ha ospitato, ma ero abbastanza teso e allo stesso tempo su di giri.
Una sensazione stupenda, c'è poco altro da dire.
Poi ci furono le estrazioni dei turni, sperando di non beccare chi avevo già affrontato in allenamento e dove le avevo prese fisse.
Fortuna ha voluto che sulla carta, quei pochi che conoscevo, erano nell'altra metà del tabellone, per cui, almeno ero più tranquillo.
Capito quindi nel terzo turno degli ottavi, per cui non dovevo aprire la competizione da una parte e dall'altra potevo studiare alcuni dei possibili prossimi avversari.
Ma prima di andare alle sfide vorrei soffermarmi su quella che poco fa ho definito "sala d'attesa" degli incontri.
Mentre Pezzo insieme ad un altro ragazzo faceva il commentary delle partite, noi giocatori eravamo in una chat vocale a discutere e valutare i match dei nostri avversari.
Vi giuro, la sensazione era esattamente quella che c’era nelle salagiochi, quando nel gioco "di punta" tutti si affollavamo dietro a guardare e commentare chi si stava sfidando.
Ma alla fine come è andata? bene, tutto sommato, ma ovviamente sono stato buttato fuori al secondo turno, combattendo in un accesso incontro giocato fino all’ultimo round.
Vi ho incuriosito? E perché non recuperate la live della serata?
Quindi la mia esperienza sul torneo e sul Fightcade in generale è sicuramente positiva.
Un modo interessante di ri-evocare un mondo, quello delle salegiochi, che si sarebbe perso con la loro scomparsa.
Un modo di ampliare e migliorare la mentalità che quel mondo portava con sé, ovvero quella di sfidare per puro spirito di competizione, chiunque osasse chiederti di entrare per un doppio, ma con la possibilità realmente di essere un "World Warrior" nel torneo virtuale "Conquer the World".
E ovviamente non vedo l'ora di partecipare al prossimo torneo che verrà organizzato, perché è stata veramente una bella serata, divertente, tra giocatori che vogliono semplicemente sfidarsi per puro spirito competitivo, passare un paio d’ore in compagnia, tra chiacchere e risate, rivivendo un’epoca d'oro del fantastico mondo dei videogiochi.
Non posso far altro che ringraziare Pezzo di Nerd che mi ha fatto rivivere queste emozioni ma che soprattutto ha creato un vero spettacolo tra appassionati.
See you next
Bellissimo Ric!
RispondiEliminaHo visto qualcosina al volo della live e ho beccato proprio Hokutomaru in lotta...
Quanto godrei con Street Fighter! Io ho un cabinato emulatore dal vivo, quindi un minimo il senso di sala giochi lo ricreo un minimo... però mi piace questa sfida 2.0
Moz-
Che figata avere un cabinato a casa.
RispondiEliminaSe organizzano mazzate su Street fighter ti faccio sapere così ti unisci alla cricca
In ufficio, che è quasi come una mia seconda casa.
EliminaO il mio parco giochi, come dicono i miei amici.
Ma sto seriamente pensando di comprare una cosa che ho visto^^
Moz-
Beh se ti interessa il 26 facciamo il torneo a Soccer Brawl. Pezzo ha "rotto" la regola dei 16 per cui siamo di più, fino ai 32 c'è posto. Se vuoi unirti...
RispondiEliminaNon sono così bravo... però se mi ricordo e ci sono, passo a vedere la diretta^^
EliminaMoz-
Ah beh in Soccer Brawl avevo giocato l'ultima volta 20 anni fa senza esagerare. È molto semplice da giocare e sarà un torneo caciarone
RispondiElimina