sabato 16 ottobre 2021

Thank You For Playing!: 1983-1999 Storie, trionfi e drammi dall'età dell'oro dei videogiochi

Bentornati.

Oggi ho deciso che si parlerà di libri, con un titolo da poco uscito nelle migliori librerie, alcuni negozi di videogiochi e sulla solita piattaforma di vendita online.

Qual'è il suo titolo? beh, ci tra poco ci arriviamo.

Prima voglio parlarvi del suo autore, Doctor Game, al secolo Claudio Palazzolo.

Sicuramente questo nome non può non esservi familiare, specialmente se amate i videogiochi e bazzicate per Youtube.

Doctor Game è semplicemente una delle colonne portanti della piattaforma, nonché uno dei precursori di Youtube Italia.

Nei suoi quasi dieci anni di carriera (Youtube Fandom riporta 9 gennaio 2012 come data di iscrizione), il buon Dottore si è sempre prodigato di far conoscere il media videoludico dal lato storico, analizzando titoli, case di sviluppo e console, contestualizzando il periodo di uscita, valutando pregi e difetti dell'operato dal punto di vista più neutrale possibile.

Per cui era naturale che prima o poi, tutto il narrato venisse "convertito" in un formato cartaceo, come una vera enciclopedia storica.

Nasce quindi nel 2021, dopo 4 anni di gestazione, "Thank You For Playing!:  1983-1999 Storie, trionfi e drammi dall'età dell'oro dei videogiochi", opera che si pone il compito di analizzare le console che hanno segnato i 16 anni d'oro dell'industria videoludica, quelli che vanno dal 1983 al 1999 per l’appunto, portando in formato scritto una parte della serie principale dei video di Claudio.

Dopo una prefazione a opera del duo di Youtuber noto come Playerinside, grandi amici del Doc, il primo capitolo introduttivo ha il compito di contestualizzare il periodo storico  da dove partirà la vera narrazione.

"La straordinaria storia narrata in questo volume inizia in modo semplice. Comincia... una fine."

Con queste parole si inizierà quindi a narrare del crash finanziario del media, con competitor accecati dai bassi costi di entrata e facili guadagni, ma che senza tenere conto della qualità del lavoro svolto, facendo rapidamente crollare tutto l'interesse per il media videoludico.

Si arriva a quella che possiamo definire la "ciccia" del volume.

I sedici capitolo che contraddistinguono l'opera partano quindi dal sistema che ha risollevato le sorti del media, il Nes

 


per arrivare al tramonto della storica rivale della grande N, ovvero Sega.

Ogni capitolo del libro è contraddistinto da uno schema che rimarrà consolidato per l'intera narrazione.

Si parte da un’introduzione storica del periodo che precede l'uscita della console protagonista. Si analizza la casa produttrice, la concorrenza e, in generale, il periodo storico.

Si pone quindi attenzione sulla progettazione della macchina, analizzando le scelte tecniche, evidenziando eventuali problemi o intoppi realizzativi.

Si passa quindi a dare "uno sguardo ravvicinato alla console", con una descrizione della macchina sia dal punto di vista hardware, sia dal lato estetico, valutandone tutte le componenti, senza però mai dimenticare la parte più importante di tutte, il pad.

Esso verrà messo ai raggi X spesso più della macchina stessa, valutandone l'ergonomicità, la qualità costruttiva, la praticità di utilizzo.

La cosa che più ho apprezzato in questa fase di analisi hardware, è valutare il tutto dal lato dell'utilizzatore finale, soffermandosi poco sui "numeri tecnici" ma focalizzandosi maggiormente sulle sensazioni provate "sul campo", senza dubbio la cosa più importante per me nel valutare un oggetto, che esso sia una console, uno smartphone, una televisione o qualsiasi altra cosa possa venirvi in mente.

Ho trovato sempre inutile riempirsi la bocca di numeri e comparazioni su carta, quando a lato pratico è sempre il reale utilizzo a farla da padrone.

La narrazione a questo si sposterà più sul lato economico finanziario del progetto, puntando il dito sul periodo di distribuzione, analizzando le date di uscita della console nei vari paesi, i prezzi, ma soprattutto il parco titoli al day 1.

Si analizzerà l'andamento di tutto il progetto dalla sua "nascita" alla sua "morte", sia in termini di vendite, focalizzando l'attenzione sia sulle eventuali revisioni della console, che verranno sempre messe sotto la lente d'ingrandimento per il lato costruttivo, sia su eventuali price drop nel corso del tempo.

Però, come spesso verrà ripetuto per l'intero volume, una console è inutile senza un parco titoli adeguato.

Verrà quindi posta attenzione alla presentazione dei titoli, analizzandone le "scocche protettive", valutandone la resistenza (specialmente nel tempo), e le variazioni in giro per il mondo.

Molta attenzione verrà posta anche all'estetica, per le prime console, alle cartucce,

 

vero simbolo degli anni '80 e per buona metà degli anni '90, soppiantate, ma non da tutti, dai più economici CD.

 
Infine il parco titoli, snocciolando i grandi big che hanno macinato numeri da capogiro, ma anche titoli che hanno posto "un po' più in alto" l'asticella del media.

Non mancheranno tutti gli "armenicoli" di potenziamento della console, fatti di periferiche studiate per specifici titoli, le lightgun ad esempio, e periferiche "truffaldine" per poter rendere region free e "sbloccare l’achievement" dei giochi fuori dalla propria zona di appartenenza.

E infine le noti dolenti, con add-on al limite dell'assurdo, come il "leggendario" Power Glove del NES, 


ad altri che, a conti fatti, si sono rivelati dei veri e propri sprechi di denaro, come il 32X per il Megadrive.

A questo punto la narrazione arriva alla parte più nostalgica del capitolo, ovvero il tramonto della console protagonista, descrivendo cosa ha lasciato nel cuore degli appassionati, valutandone i prezzi nel mercato del collezionismo, ma anche citando le comunità homebrew, ovvero quegli appassionati che continuano tutt'oggi a sviluppare per le console più famose, anche se il loro ciclo vitale è finito decenni prima.

Infine verrà data una "classifica" dei 5 titoli migliori o più rappresentativi per Doctor Game per ogni singola console.

In definitiva Thank You For Playing! è questo, un grande e minuzioso racconto di un media che ha saputo evolversi da "semplice giocattolo elettronico" a "motore di intrattenimento".

Un racconto che ha lo scopo di analizzare, nel modo più neutrale possibile, pro e contro di ogni singola scelta costruttiva e di marketing.

Una storia che vuole descrivere momenti di vera innovazione e di rischio, a momenti di vera e propria chiusura mentale nel nuovo che avanzava.

Una storia di accordi che hanno reso successo e di altri che invece non sono stati stipulati spesso per presunzione di essere sempre sulla cresta dell'onda.

Non mancheranno dei fantomatici "what if" dei quali però non avremo mai una concretizzazione, perché si sa: "la storia non si fa, ne con i se, ne con i ma".

Un libro scorrevole nelle sue 450 pagine, che vuole essere un compendium di quasi due decenni del medium che tanto amiamo.

Da prestare molta attenzione all'ultimo capitolo, il più lungo e sentito a livello emotivo, dell'intera opera.

Non posso quindi che consigliarvi questo libro, sia che siate amanti del media e volete approfondirne la storia, ma anche se il media non lo amate, perché potreste rendervi conto di quel pezzo di storia commerciale che non vedrete mai nei libri di storia.

See you next

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