martedì 12 aprile 2016

Sam Fisher smells like the Punisher

 
Nuovo post, vecchi argomenti. Lasciamo per il momento il capitolo serie televisive e torniamo sul campo videoludico.
Come forse ricorderete tempo fa tessi le lodi del quarto capitolo di una saga che ho sempre amato, Splinter Cell. Per chi non avesse letto o volesse fare un ripasso la trova qui.

Ma non perdiamoci in ciance e andiamo all'analisi di questo quinto capitolo.
Diciamocela tutta, sapevo già che questo Conviction non era il classico Splinter Cell. Se ne era già parlato all'epoca, ed era stato ampiamente odiato dai vecchi fan del brand.

Ma, come sempre, andiamo con ordine.

La storia parte dalle conseguenza di Double Agent e supponevo dai migliori dei finali, ma così non è.
Sam Fisher, come abbiamo visto è scappato, non fa più parte di Third Echelon ed è indipendente. Tutta la storia verrà raccontata da Victor Coste, un vecchio amico di Sam che mano a mano ci porterà al presente e all'epilogo della storia.

La storia inizierà con Sam sulle traccie dell'uomo che ha ucciso sua figlia Sarah. Da li, prima partirà una caccia all'uomo votata principalmente alla vendetta e successivamente si tramuterà in una corsa per fermare un attacco terroristico.

Come sempre è inutile spoilerare oltre, i colpi di scena non mancheranno e fino alla fine dubiteremo su chi dovremo realmente fidarci.

Ma veniamo al perché questo quinto capitolo della saga è odiato dai fan.

Come già detto eviterò spoiler sulla trama, ma alcune scene devono essere commentate per bene.
La prima cosa che salta all'occhio è lo stile generale del gioco. Passiamo da uno stealth duro e puro ad un action in terza persona. Diciamoci la verità, mi può andare bene rinnovare il brand, Double Agent aveva già dato il via al rinnovamento, ma ci sono dei punti saldi che non possono essere toccati.

Il livello iniziale sarà un classico training su come dovremo spostarci e su quali saranno i comandi. Rispetto al passato, non avremo più la barra della vita ma, come succede in altri giochi "spara muretto" (vedi Gears of War) lo schermo tenderà al rosso mano a mano che verremo colpiti fino alla morte. Seguendo sempre l'iter di Gears, se resteremo coperti per una decina di secondi, i nostri danni spariranno.
Scelta opinabile, però i problemi non stanno qui.

Una cosa che secondo me è una stupidata è la possibilità di chiedere e vedere aiuti. Spesso e volentieri sui muri, pavementi e soffitti avrremo scritto l'obiettivo della missione. Peccato che sembra un bat segnale. E' come se il regista del film ti proiettasse cosa devi fare.



Viene introdotta la possibilità di nasconderci dietro un muretto per evitare gli attacchi e potremo spostarci al prossimo vicino semplicemente evidenziandolo. Questa introduzione devo dire che mi è piaciuta. Da maggior dinamismo alla missione e potremo assaltare più rapidamente i nemici senza dover accelerare e rallentare per arrivare alla prossima copertura.

Non avremo più la tuta iper tecnologica di Third Echelon e i suoi indicatori che ci dicevano se eravamo o meno visibili. In questo quinto capitolo lo capiremo esclusivamente dal colore dello schermo. Sarà a colori se saremo visibili, in bianco e nero se invisibili.

Senza dubbio, per lo meno per buona parte del titolo, non avremo più quello che è il simbolo di Splinter Cell, il visore notturno.


Diciamo che è il primo cambiamento radicale nel titolo che fa capire quanto questo quinto titolo si voglia discostare dai precedenti.

Viene introdotta una delle funzioni più utili ai fini del gioco, ma sicuramente il secondo sintomo del cambio di rotta del brand, la marcatura. In pratica, dopo un assalto stealth al nemico, a seconda dell'arma a disposizione, avremo la possibilità di marcare i bersagli.

 
Una volta marcati, potremo eseguire una sequenza automatica e uccidere i bersagli.

Forse non ci avete fatto troppo caso, ma è proprio scritto uccidere. In questo quinto capitolo non avremo alternative, o si uccide o si muore.
Da buon fan della serie una cosa del genere non sta ne in cielo ne in terra. Per quanto la "licenza 00" viene introdotta "ufficialmente" nel terzo capitolo della saga, notoriamente Sam Fisher non uccide. Stordisce, interroga, ma difficilmente mette fine alla vita dei suoi avversari (a patto che non sia il terrorista finale).

Qui no, per quanto utilizziamo le nostre abilità "ninja" per sorprendere i nostri avversari alle spalle, l'unica opzione possibile è quella di spezzare il collo ai nostri avversari. In alcuni casi potremo usarli come scudi umani, in altri casi potremo tirarli per difenderci, ma il risultato non cambia.
Personalmente la trovo una bestemmia per i vecchi fan. Io posso capire che i fatti che danno il là a Double Agent facciano cadere Sam nel baratro, già nel suddetto quarto capitolo la cosa veniva marcata molto bene e i toni generali erano molto più cupi della precedente trilogia.

Però Sam non è il Punitore.


Posso capire che l'aver perso la figlia lo faccia diventare più violento e cattivo e mi sta bene. Come del resto mi sta bene anche i metodi brutali di interrogatorio che adotterà.

 
Però per lo meno lascia la possibilità al giocatore di decidere come agire.

Un'altra delle cose che mi hanno fatto imbestialire è l'impossibilità di spostare i cadaveri per non farsi individuare. Nei precedenti capitoli lasciare in giro anche una sola guardia stordita, faceva scattare allarmi e ci faceva perdere la partita.
Diciamocela tutta, se siamo bravi a prendere alle spalle i nostri avversari, prima di ucciderli, potremo spostarci in una zona d'ombra prima di eseguire la sentenza. Ma servirà? secondo me non a nulla. Anche se gli altri mercenari vedranno i cadaveri o ci individueranno, basterà nascondersi e tutto sarà come prima, tanto che nei vari dialoghi ci daranno per morto.

Altra cosa che non ho apprezzato è la missione al Lincoln Memorial, senza dubbio l'emblema della mancanza di coerenza nello scrivere la storia.

<SPOILER>

Dopo una serie di missioni il nostro compito sarà quello di spiare la conversazione tra Tom Reed, nuovo direttore di Third Echelon e Lucius Galliard. Ok e fin qua nulla di strano, missioni di spionaggio c'erano anche nei vecchi capitoli.

Inizieremo la missione disarmati, e dovremo "infiltrarci" nella cabina degli studi televisivi che dovranno riprendere la conferenza stampa di Galliard. Come dite? perché infiltrarci tra virgolette? beh semplice. Perché basterà camminare tra staff e addetti ai lavori, aprendo tranquillamente la porta dello studio mobile senza che nessuno ci disturbi.

Ma dico io, si può? Porca troia, Sam Fisher è l'uomo più ricercato d'America e NESSUNO lo ferma? ma stiamo scherzando?
E anche se non fosse ricercato, lo fate avvicinare allo studio televisivo indisturbato? Qui mi è successo che già col "vippetto" di turno non ti facessero mettere il naso oltre le barricate.

Non avevo parole. L'insulto finale però viene dopo. Lucius verrà ucciso e l'assassino scapperà e noi dovremo inseguirlo. Questo morirà nella macchina della fuga che esploderà non appena verrà messa in moto.
A questo punto dovremo difenderci dalla swat che ci riterrà responsabili.

E magicamente, bam, la pistola in mano. Vi giuro, ho maledetto i programmatori. Puttana eva, fate l'animazione che estrae la pistola dallo zaino, costava tanto?

</SPOILER>

E poi dicevamo del visore. Negli scorsi episodi, specialmente in Chaos Theory abbiamo la possibilità di vedere al buio, campi magnetici e traccie di calore, a seconda della funzione che impostavamo. Come dicevamo prima è da sempre il simbolo del brand, tanto che lo stesso Luca Ward fece una foto promozionale quando tornò alla voce di Sam in Black List.




In questo quinto capitolo torneremo all'utilizzo del visore, nella seconda metà del gioco, ma una sua versione "potenziata" da quanto detto dallo scienziato che ce lo cederà.
Perché potenziata? perché non sarà più un visore tripolare principalmente notturno, ma un visore radar. In pratica potremo avere l'esperienza di essere Daredevil.





Il visore emetterà un suono ogni tot secondi che mostrerà i nemici nell'area circostante. Peccato che quando ci sposteremo col visore sugli occhi non vedremo una madonna perché l'immagine sarà sfuocatissima.
Divertente e utile per alcuni assalti, ma non è il classico visore e serve molto relativamente.




Ma quindi questo Conviction è un gioco di merda? Direi di no. E' un discreto TPS (Third Person Shooter), senza lode ne infamia, però non è uno Splinter Cell. Ci sono delle scelte di gameplay interessanti come abbiamo visto, ma stravolgere il gameplay di un gioco che nasce come stealth non ha senso. Come valeva per per Double Agent si doveva dare un'impronta diversa al brand, ma senza distruggerlo inutilmente.

La cosa che critico maggiormente è il voluto cambio di carattere del protagonista, da eroe pronto a sacrificarsi per salvare il mondo cercando sempre restare nel giusto, a brutale killer spesso senza senso (specialmente dove le rivelazioni dopo la metà del gioco).

Sicuramente abbiamo tutti abboccato al nome Splinter Cell in copertina, c'è poco da questionare. Secondo me questo giochetto si poteva fare, però lo si doveva presentare come spin-off della serie creando un nuovo protagonista che non era Sam Fisher.

Non lo so, però guardando le foto che si recuperano sull'Internet sembra che all'inizio questo quinto capitolo dovesse avere un'impostazione diversa. Mi sbaglierò ma il character design di Sam è molto diverso in alcune immagini.


Che forse il dio denaro abbia fatto fare un cambio di rotta a Ubisoft? chissà.... non ho trovato informazioni.

Per quanto sapevo ancor prima di iniziare che stavo per essere preso per il culo dalla Ubisoft, mi sono accorto che ho sprecato del tempo per un gioco che non è nelle mie corde e che non avrei mai giocato se non avessi già preso Black List che, da quanto detto dagli storici fan, torna ai vecchi canoni della saga.








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