giovedì 14 aprile 2016

Street Fighter: Assassin's Fist


Oggi torniamo sulle serie tv e su un progetto web che è nato inizialmente dal crowfounding.
Parliamo di Street Fighter: Assassin's Fist, serie del 2014 scritta, diretta, prodotta ed interpretata da Joey Ansah e Christian Howard due attori e artisti marziali che hanno voluto trasporre in live action l'universo narrativo di Street Fighter.

Contando questo progetto, siamo alla quarta trasposizione live del brand. Ci fu il cortometraggio Street Fighter Legacy, pubblicato su youtube nel 2010 della durata di appena tre minuti che vi lascio qui.

L'anno prima fu la volta di Street Fighter - La leggenda, monografico su Chun-Li che non ho mai visto e che però leggo non essere stato questo capolavoro.
Prima o poi lo guarderò, ne sono quasi sicuro, perché sono principalmente curioso.... o è solo perchè c'è la bella Kristin Kreuk


che interpreta Chun-Li?

Mentre dell'altra trasposizione potremo anche evitare di parlarne, tanto sappiamo tutti a cosa faccio riferimento....



No? allora siete fortunati.... e mi raccomando, se amate Street Fighter non guardatelo... MAI!!!

Ma torniamo ad Assassin's Fist. Dopo il buon riscontro con Legacy la Capcom (la casa produttrice del brand) durante il San Diego Comic-Con International del 2012 ha concesso i diritti ai creatori per portare avanti il progetto. Come dicevamo all'inizio, il passo successivo fu la campagna Kickstarter che però venne annullata perché ci furono finanziatori privati che crederono nel progetto.



Ma di cosa parla concretamente Assassin's Fist? Beh la storia si divide tra presente e passato raccontando le origini dell'Ansatsuken, lo stile di combattimento utilizzato dai protagonisti Ryu e Ken.
Nel presente conosceremo il loro allenamento partendo dal momento in cui si sono conosciuti da bambini fino ad arrivare ai giorni nostri negli ultimi mesi di addestramento.




Negli episodi incentrati sul passato vedremo invece i giorni dell'addestramento di Gouken, maestro di Ryu e Ken, e Gouki suo fratello, meglio noto ai fan col nome di Akuma.

Forse la cosa che salta subito all'occhio è che tutti i protagonisti sono dei reali esperti di arti marziali. Tutte le scene di combattimento infatti sono molto ben fatte.
Anche fisicamente i due ragazzi Mike Moh (Ryu) e Christian Howard (Ken) li ho trovati molto adatti al ruolo.



Giudicate voi stessi.

Si vede che quest'opera è stata fatta da dei fan del brand che volevano ricreare lo spirito del videogioco, pur incentrandosi su pochi protagonisti... non come l'altra porcata di cui parlavamo prima.
Da notare anche la cura quasi maniacale dei dettagli. Ryu con la fascia bianca come nel primo Street Fighter e Ken con la fascia rossa e i capelli lunghi come nella serie Alpha.



La parte più interessante della storia, a mio modo di vedere, è sicuramente quella dedicata al passato di Gouki e di come si sia fatto possedere dal lato oscuro del Satsui no Hado.



Questa prima stagione è anche molto breve, dodici episodi da 12-15 minuti al massimo, oppure sei da 25-30 minuti
Forse vi starete domandando il perché ci sono due versioni.
Beh la prima versione è il rilascio iniziale sulla piattaforma Machinima.com mentre la seconda, quella che ho visto io, è quella disponibile su Netflix.

Nel corso di questi pochi episodi si vede anche la voglia di fare del fan service. Nell'episodio 5 infatti sentiremo le classiche theme di Ryu e Ken, vedremo i due protagonisti giocare ad altri giochi di Capcom e un altro particolare che spoilererebbe la storia.

Vale quindi la pena vederla? e qua posso dirvi, dipende. Dipende se siete quelli come me che sono cresciuti a suon di Hadoken, Shoryuken e quell'altra mossa impronunciabile (Tatsumaki Senpukyaku) sicuramente si. Ma anche se semplicemente avete iniziato a giocare dai titoli più recenti e amate il brand, questa serie va fa per voi.
Se invece non conoscete minimamente Street Fighter o amate i film pieni di effetti speciali stafighi, potreste non apprezzare la miniserie principalmente perché si nota che è una produzione low budget specialmente quando si vedranno le già citate Hadoken e lo Shoryuken fiammeggiante del biondino.



Per quanto mi riguarda, essendo uno dei primi descritti, approvo la serie a pieni voti e vorrei vederne una seconda stagione.
Leggendo sull'Internet ho trovato la notizia che al San Diego Comic-Con del 2014 è stato annunciato l'inizio della lavorazione di Street Fighter: World Warrior preceduta Street Fighter: Resurrection che dovrebbe essere iniziata il 15 marzo di quest'anno sempre su Machinima.com.

Trailer

Staremo a vedere se anche Netflix proporrà la serie sul suo portale.

Se invece siete contrari ai live action sui videogiochi ma volete vedere una bella opera tratta da Street Fighter vi consiglio di recuperare la serie Street Fighter II V che racconta il viaggio di Ryu e Ken per il mondo, incontrando molti dei personaggi del gioco.


La cosa che più mi è piaciuta di quest'opera, è che tutti i personaggi presentati vengono sempre introdotti in maniera sensata all'interno della storia raccontata.

See you next


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