venerdì 5 gennaio 2018

Giochi "Mezzo Recenti" 1: Massacrare la Fiaba



Prendi una saga, trattala male,

riproponi le stesse cose per ore...”



Partiamo così, citando e scimmiottando una famosa canzone.



Ma di quale saga stiamo parlando? Beh oggi vi darò le mie impressioni su Fable 2, gioco targato Lionhead Studios e pubblicato dalla Microsoft Game Studios a fine ottobre 2008?



Nel 2008? quindi quasi dieci anni fa? e perché ne parliamo solo ora?



Beh, ovvio. Io l'ho giocato solo ora. Per quello ho preferito dare un nuovo nome a questa rubrica, dove cercherò di dare la mia opinione su giochi "mezzo recenti", ma che io ho giocato solo nell'ultimo periodo.



Ma non perdiamoci in chiacchiere e vediamo perché Fable 2 ha mandato in vacca, secondo me, il brand omonimo.



Qual'era lo slogan per il primo capitolo? 



E durante le varie presentazioni venne "venduto" come gioco estremamente innovativo, in quanto le nostre decisioni influenzeranno il nostro destino.



Ma era così? Diciamoci la verità, ho apprezzato molto il primo capitolo di Fable, giocato nella versione PC The Lost Chapters



e si è vero che in alcuni punti si poteva realmente scegliere una strada piuttosto che un'altra, ma i risultati non erano quello che mi sarei aspettato.



Infatti se ci avete giocato anche voi ve ne sarete accorti, i punti di scelta reali sono 3 o 4, ma sia che si scelga il "lato luminoso" o il "lato oscuro", cambiava poco la nostra influenza sul gioco.



Diciamo che per un primo capitolo c'erano molte idee innovative per l'epoca, quindi avrei potuto intuire che un secondo capitolo prendesse "tutto il buono che c'era" per ampliarlo al meglio.



Bene, in Fable 2 questo non succede e anzi, questo secondo capitolo è nettamente inferiore al primo.



Partiamo dalla storia.



Siamo nuovamente ad Albion, 500 anni dopo la sconfitta di Jack di Spade da parte dell'eroe. 


 

La gilda degli eroi è stata distrutta e tutti i suoi campioni sono stati uccisi o dimenticati dagli abitanti di Albion.




La nostra avventura, come già accadeva nel primo capitolo, parte con il nostro protagonista da ragazzino. Lui, o lei, a seconda della nostra scelta iniziale, 


insieme a sua sorella Rosaspina



saranno intenti a trovare qualcosa da mangiare e cercare di trovare riparo dal rigido inverno di Bowerstone.



Qui, dovremo eseguire dei semplici compiti in giro per la città principalmente per prendere confidenza col sistema di controllo.



Da li a poco partirà tutta la storia, dove verremo addestrati da una vecchia conoscenza e inizieremo a farci una reputazione per il regno.



Veniamo alla considerazioni.



Per prima cosa la netta semplificazione del tutto.



Mi spiego meglio. Nel primo capitolo potremo decidere dove e come "indirizzare" la nostra esperienza per migliorare le tre discipline principali, fisico, destrezza, magia. Come nel precedente capitolo guadagneremo esperienza "specifica" a seconda di come affronteremo i combattimenti, oltre all'esperienza "generica" da usare come meglio preferiamo.




E qua vediamo le prime semplificazioni. Per prima cosa viene rimossa completamente la barra del mana, optando per una semplice scelta degli incantesimi a fronte del tempo di pressione del tasto sul gamepad.

In pratica, mano a mano che apprendiamo e aumentiamo il livello degli incantesimi, essi verranno messi in un "albero" di selezione. 


A fronte del tempo che teniamo premuto il pulsante per le magie, verrà caricato l'incantesimo di quel livello. Poco per il primo stadio, un po' di più per il secondo e via così.



Volete che vi dica la mia? inutile. Questo perché per lanciare gli incantesimi più alti devo restare immobile finché non è pronto, e ovviamente sono un facile bersaglio per i nemici.



Anche in Fable 1 non erano così ben gestiti, più che altro non era comodo "switcharli", però non era necessario caricarli per scagliarli. Tra l'altro una cosa che mi ha fatto imprecare più volte è che lo stesso incantesimo ha più "versioni".



Mi spiego meglio. Prendiamo il fulmine, uno dei primi che si ottengono. Ci sono, per lo meno da quello che ho visto, due varianti. La prima è a bersaglio, nel senso che viene puntato un unico avversario con la freccia direzionale, che prende la saetta direttamente. La seconda invece è a raggio, nel senso che viene fulminato chiunque si trovi all'interno del cerchio.



Per cui, a fronte delle battaglie che affronteremo, potrebbero essere utili entrambe le varianti. Peccato che utilizzando un unico tasto che carica, non sempre si ottiene l'effetto sperato.




Sempre parlando dei punti esperienza, anche le sotto categorie sono ridotte all'osso. Escludendo le magie, che sono decisamente di più, le categorie destrezza e fisico sono due per tipo. Veramente poche, non che nel primo ce ne fossero tante di più, però erano sicuramente meglio divise.



Altra semplificazione sono le morti e le missioni. Nel primo capitolo sceglievamo la missione, ma se morivamo senza averla conclusa, dovevamo ricominciarla da capo o ricaricare la partita. In Fable 2 questo problema non si pone. Se moriamo ci rialzeremo sempre con un piccolo handicap di qualche punto esperienza perso, che aumenterà in maniera esponenziale più volte cadremo nella stessa missione. Poco male, vi dirò.



Ultima semplificazione, il vestiario e le armi. Partiamo dai primi.



Nel primo capitolo avevamo 5 categorie di abiti, piedi, gambe, petto, mani e testa. Ad ogni tipologia c'era, come in ogni RPG che si rispetta, una classe di difesa. Per capirsi, degli stivali in cuoio erano meno performanti degli stivali in ferro e così via. C'è anche da dire che bastava pochissimo per avere quasi subito la migliore difesa possibile, l'armatura d'acciaio.




In Fable 2 questa cosa scompare e, al di la del vezzo estetico, andare via in mutante oppure col giubbotto in cuoio è indifferente. Tra l'altro, le armature sono completamente scomparse.



Un discorso similare per le armi. In questo caso vengono aggiunte nuove categorie di armi a distanza, pistole e fucili, ma viene a mancare la possibilità di potenziare le attrezzature con gemme o simili. Chi ha giocato al primo capitolo si ricorderà la possibilità di incastonare delle pietre per migliorare o applicare abilità particolari a spade o archi, come il fuoco ad esempio.



Veniamo alla storia. Per come l'ho vista io molte delle situazioni viste nel precedente capitolo sono copiate pari pari in questo seguito.



Ma qui



<SPOILER>




</SPOILER>



Anche le missioni di contorno, le side quest insomma, sono molto ripetitive e spesso non portano a niente di divertente o interessante da affrontare.



Viene introdotto il cane, che serve principalmente per trovare i tesorieri sparsi qua e la per Albion o per far scavare in determinati punti al fine di ottenere qualche extra. 


Idea carica, ma fine a se stessa e altro sintomo di semplificazione.



Viene tolto il minigioco della pesca. Non una grave perdita, però era simpatica come idea.



Rimane sempre la possibilità di sposarsi o concedersi ai piaceri carnali, questa volta in maniera politically correct, visto che potremo acquistare anche i preservativi.



Rimangono le porte del demonio, che lasciano il tempo che trovano come nel primo capitolo, però sono un segno distintivo del brand.



A guardare bene il tutto, la mappa di gioco mi sembra decisamente più piccola anche se nella scatola si legge chiaramente "...un mondo grande 10 volte quello del primo episodio della saga di Fable".



Vengono introdotti dei lavori per fare soldi, sotto forma di minigiochi. Dovremo semplicemente premere il pulsante col giusto tempismo per battere il ferro per forgiare le spade, preparare le pinte di birra oppure per tagliare la legna. 


Diciamo divertenti.



La cosa che più mi ha fatto imbestialire è la totale rimozione delle scelte. Nessuna missione principale porta ad una scelta tra il buono e il cattivo. 


Perché? visto che Fable nasce proprio con quella caratteristica peculiare?



Arriviamo quindi al finale, ma ancora una volta



<SPOILER>




</SPOILER>



Tiriamo quindi le somme. Fable 2 è un gioco inutile. Tutte le cose interessanti che aveva il primo capitolo sono state tolte, semplificate o addirittura "calpestate in maniera brutale".



Belle tutte le citazioni al primo capitolo e dei personaggi principali. Però non ci siamo. Un secondo capitolo, per quanto "more of the same" deve dare per lo meno le stesse cose proposte nel primo gioco amplificando e migliorando il tutto. Qua addirittura si tolgono le basi.



Esiste anche un terzo capitolo


odiato da tutti e, viste le premesse non fatico a capirne il perché. Lo giocherò? ma anche no. Piuttosto provo la anniversary edition del primo capitolo.




See you next







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