venerdì 24 marzo 2017

Iron Fist: l'arma vivente



Cambiamo argomento e dedichiamoci ad una delle serie televisive più attese della stagione. Parliamo di Iron Fist serie rilasciata dalla piattaforma Netflix in tutto il mondo il 17 marzo.

Come molti sapranno, questa è quarta serie su un personaggio Marvel prodotta dal noto portale streaming, ed è l'ultimo tassello del progetto più ampio chiamato The Defenders.

Ma di cosa parla Iron Fist?

La storia inizia 15 dopo un incidente aereo che ha visto la famiglia Rand, i coniugi Wendell e Heather ed il figlio Daniel ,creduti morti sulle pendici dell'Himalaya.

Danny però è sopravvissuto e torna, vestito di stracci, alla Rand Enterprise, ora condotta dai figli del miglior amico del padre, Harold Meachum.

Il ragazzo però non viene riconosciuto e, anche per via del suo vestiario, viene sbattuto fuori dalla ditta.

Daniel però non si arrende e riesce comunque ad infiltrarsi nella Rand riuscendo a parlare con Ward e Joy Meachum, i figli di Harold nonché vecchi amici del ragazzo, ma neanche loro lo riconoscono.

Da li si dipanerà tutta la vicenda, partendo dai tentativi di Daniel di farsi riconoscere dai suoi vecchi amici.

Diciamo che a livello di trama possiamo fermarci qui e proseguire con le mie opinioni, partendo dal solito punto fermo:

Non ho mai letto storie di Iron Fist escludendo la serie più recente, quella partita post Secret Wars, dove fa accoppiata con Luke Cage.

Partiamo dalla storia e dallo sviluppo degli episodi:

I tredici capitoli che compongono la serie televisiva iniziano a prendere ritmo dal quinto episodio. I primi quattro, secondo me, sono troppo lenti e noiosi. A mio modo di vedere potevano essere ridotti tranquillamente a due.

Dal quinto episodio vediamo l'inizio dell'azione, ma anche una divisione netta della storia. Da una parte abbiamo Danny, lo sviluppo dei poteri dell'Iron Fist e l'introduzione dei villain della storia, la Mano. Dall'altra le vicende all'interno della Rand Enterprise, con l'evoluzione di Ward e Joy e del loro rapporto come fratelli.

Nel sesto episodio abbiamo un vero e proprio torneo dove Danny sfida apertamente la Mano per salvare una ragazza. Le varie sfide e le varie tipologie di duelli che il ragazzo affronta, in qualche modo mi ha ricordato un po' quei film "a chiave mistica" come il Bambino D'Oro 



e il primo Mortal Kombat



Magari l'ho visto solo io, però un po' me lo hanno ricordato.

Nel corso della storia vedremo anche molti combattimenti di arti marziali. Era abbastanza scontato vista la natura del personaggio Marvel. Oltre al già citato torneo del sesto episodio, assisteremo spesso a battaglie tra stili di combattimento molto diversi. Inutile negare che chi come me ha passato molta della sua infanzia tra videogiochi di lotta, abbia riconosciuto qualche riferimento.

Senza dubbio uno dei più interessanti è quello dell'ottavo episodio, dove Daniel si scontrerà con Zhou Cheng



un membro della Mano, esperto dello stile dell'ubriaco, come Lei Wulong di Tekken.


Secondo me tutti i combattimenti sono molto spettacolari e molto coreografici anche se forse non raggiungono mai i livelli di quelli visti in Daredevil.

Veniamo ai personaggi.

Ward Meachum (Tom Pelphrey)


Figlio di Harold Meachum, amico di infanzia di Danny, nonchè uno dei maggiori azionisti della Rand insieme alla sorella Joy. Senza dubbio è un personaggio ambiguo e attaccato molto al potere. Non crederà alla storia di Danny e cercherà fin da subito di ostacolarlo e di eliminarlo. Nel corso della storia cambierà modo di agire, ma ci torneremo quando parleremo di un altro personaggio.

Joy Meachum (Jessica Stroup)


Sorella di Ward, anche lei amica d'infanzia di Danny. Se all'inizio anche lei non crederà alle parole del ragazzo, se ne convincerà quando gli fornirà una prova che solo lui poteva sapere. Pur essendo in disaccordo coi modi del fratello Ward lo spalleggerà sempre, vista la profonda stima di affetto che prova per lui.

Colleen Wing (Jessica Henwick)


Conoscerà quasi per caso Danny quando gli farà l'elemosina vedendolo nel parco. Maestra di un dojo di arti marziali, verrà coinvolta quasi involontariamente nelle vicende del ragazzo. Negli ultimi episodi ci saranno delle importanti rivelazioni che faranno dubitare il protagonista.

Claire Temple (Rosario Dawson)


Immancabile, ma su questo non ne avevo dubbi. Come dissi nel post dedicato a PowerMan, è il ponte di collegamento tra le serie Marvel e senza dubbio sarà il motore scatenante della formazione dei Defenders. Come veniva sottolineato in un altro video di commento alla serie, sembra l'unica infermiera di tutta New York.

Per il prossimo personaggio invece andiamo nello

<SPOILER>

</SPOILER>

Davos (Sacha Dhawan) 
 

Amico di Danny nel periodo di addestramento a K'un-Lun, apparirà negli ultimi episodi della serie. Non vi nego che nelle prime scene che l'ho visto all'opera pensavo fosse un altro personaggio Marvel, ovvero Bullseye, 

uno dei nemici più famosi di "cornetto" (soprannome dato dall'Uomo Ragno a Daredevil).

In fin dei conti la scena dove lega un venditore di Hot Dog e lo "tortura" lanciandogli degli Shuriken fatti con la carta stagnola, mi hanno ricordato il modus operandi dello psicopatico assassino Marvel.

Come al solito, l'ultimo personaggio è il protagonista.

Danny Rand (Finn Jones)


Figlio del miliardario Wendell Rand, viene salvato dai monaci di K'un-Lun dopo lo schianto aereo viene addestrato per 15 anni al kung-fu e la filosofia buddista. Durante il suo addestramento diventerà possessore del potere del Drago Shou-Lao l'Immortale diventando l'Iron FIst. Forse la cosa più interessante è l'evoluzione di Danny nel corso della storia. Pacato e riflessivo per buona parte della storia, perderà le convinzioni nel suo credo dopo un evento che lo sconvolgerà nel profondo. Con l'aiuto di Claire riuscirà ad uscirne costruendosi un nuovo ideale per cui combattere e cercando di diventare un Iron Fist migliore di chi l'ha preceduto.

Arriviamo quindi alle conclusioni.

La serie nel suo complesso è godibile, sicuramente bisognava dargli maggior ritmo fin dall'inizio e non allungare troppo il brodo nei primi episodi. Una cosa che sicuramente è stata sbagliata è il non spiegare mai i quindici anni di addestramento a K'un-Lun, ne effettivamente cosa rappresenti l'Iron Fist. Si vede qualche flashback qua e la di alcuni frammenti del Danny ragazzino, ma mai qualcosa di concreto. Anche K'un-Lun viene citata, viene spiegato che è una città mistica apparentente ad un'altra dimensione, ma senza scendere nei dettagli.

Manca un vero e proprio villain. Si c'è la Mano, ma anche qui non viene spiegato l'inizio della rivalità coi monaci di K'un-Lun.

Non ho apprezzato la troppa disunione tra i due filoni della storia, la gestione della Rand e il cammino di Danny. Infatti negli ultimi episodi quando la trama si ricongiunge, forse la si risolve troppo velocemente.

Molto belli i combattimenti di arti marziali anche se, come dicevamo, non siamo ai livelli di Daredevil. Dalla serie del Diavolo di Hell's Kitchen si riprendono anche le basi delle scene notturne, con una scelta cromatica tra il giallo e nero.

Senza questa serie è superiore a Luke Cage che risultava noiosa. Escludendo le critiche ai primi episodi non capisco come i critici l'abbiano bocciata. Sicuramente si poteva fare di più, però ho visto molto di peggio.

Il finale, per la prima volta è sospeso e senza dubbio sarà la partenza per The Defenders, che uscirà più avanti nel corso dell'anno.

Staremo a vedere.



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