Il pugilato. Per molti lo sport nobile, per altri una vera e propria rissa tra due tizi in calzoncini che si prendono a pugni finché uno dei due non cede.
Io onestamente l'ho sempre trovato uno sport
molto brutale, per cui non ho mai seguito gli scontri importanti o le gesta dei
grandi campioni.
Però, nel mondo di manga e anime ci sono nomi
che è difficile non prendere in considerazione. Volti talmente noti che è
difficile non affascinarsi alle loro storie.
Sicuramente il più noto è Joe Yabuki,
conosciuto in Italia come Rocky Joe.
Molti però ricorderanno anche di un certo
Sugar,
che in originale fa nome Genki, e della sua scalata nel pugilato
professionistico dopo il tragico evento a inizio serie.
Oggi però non vorrei contrarmi sui due manga
citati, Sugar lo ricordo a malapena ma sicuramente non posso che consigliarvi
l'acquisto della serie di Rocky Joe, personalmente una delle pietre miliari del
manga, specialmente quando inizia a prendere ritmo la storia.
Cercherò quindi di concentrarmi su due serie
anime, di recente pubblicazione che mi hanno affascinato nel loro modo di
raccontare la storia.
La prima forse è quella più popolare, ovvero
Megalo Box, anime nato proprio per celebrare i 50 anni della pubblicazione di
Ashita No Joe, il titolo originale di Rocky Joe.
L'anime vuole essere semplicemente un tributo
alla serie, senza però esserne un banale remake o una qualche sorta di sequel.
Nei tredici episodi che compongono la serie
conosceremo JD (Junk Dog) un ragazzo che vive nei bassifondi e partecipa ad
incontri clandestini di Megalo Boxing, una versione 2.0 del pugilato classico.
In pratica i vari boxer avranno a disposizione
un esoscheletro metallico più o meno sofisticato, che ne potenzierà i loro colpi.
Siamo sinceri, fin dalle prime informazioni
sulla sinossi del progetto, non ero molto pro questa serie.
In fin dei conti sembrava l'idea di ridare
nuova vita al mito di Rocky Joe, ma stravolgendolo in tutto e per tutto.
Però questa volta ho dovuto ricredermi. In
Megalo Box è innegabile non riconoscere alcune figure fondamentali del manga da
cui prende ispirazione, JD è chiaramente Joe (e ne acquisirà il nome in
seguito), Gansaku Nanbu è ovviamente Danpei Tange, Yuri è ispirato al rivale
dalla prima parte della storia Tohru Rikiishi, ed infine Yukiko Shirato è
ispirata Yoko Shiraki dell'opera originale.
Ma se in qualche modo sia esteticamente che
caratterialmente i personaggi si assomigliano, è tutta la storia ad essere avvincente
e ad avere sviluppi diversi dall'opera di origine.
Personalmente ho trovato molto interessante un
"easter egg" che si scorge alla fine di ogni singolo episodio
dell'anime, che però è capibile solo da chi ha letto l'opera originale.
I tredici episodi scorrono molto velocemente e
fanno molta presa allo spettatore che vuole arrivare agli scontri importanti e
soprattutto capire come andrà a finire la serie.
Onestamente forse 13 episodi non sono poi
tantissimi, si poteva arrivare tranquillamente a 15-16, magari approfondendo
qualche incontro o prestando maggiore attenzione alla psicologia di qualche
personaggio secondario.
Resta il fatto che Megalo Box è un buon anime.
Sicuramente ha un valore aggiunto se visto nell'ottica di "ispirato da
Rocky Joe" visto che lo spettatore coglierà riferimenti, citazioni e
personaggi dell'opera originale, ma può essere visto anche da uno spettatore
che il mito di Joe non lo conosce per niente.
L'anime è disponibile su Netflix solo che, a
patto che non l'abbiano fatto in questo ultimo periodo, è doppiato solo in
giapponese con i sottotitoli in Italiano, quindi potrebbe essere un ostacolo
per chi non ama vedere una serie leggendo i sottotitoli.
Si vocifera anche di una possibile seconda
stagione, anche onestamente non ne trovo alcuna utilità.
Ma se Megalo Box ha fatto parlare di sé nei
mesi di uscita, sicuramente una serie meno nota, ma personalmente altrettanto
valida è Levius.
Questa volta lo stile il background sono molto
distanti dal "mostro sacro" Rocky Joe.
Siamo nel 19° secolo, ma in una versione
alternativa di esso, visto che siamo nella classica ambientazione steampunk.
La città imperiale che fa da cardine alle
vicende è gravemente danneggiata da una guerra, anche se non vengono forniti
molti dettagli in merito.
Cinque anni più tardi faremo la conoscenza del
protagonista della serie Levius Cromwell, un ragazzo che ha perso il padre
nella guerra e ha la madre in ospedale in uno stato di coma.
Il ragazzo inoltre ha un braccio meccanico
dovuto ad incidente che verrà raccontato in alcuni flashback nei vari episodi.
Affascinato da un incontro visto con lo zio
Zacks che gli farà da tutore, ma soprattutto per per pagare le spese della
madre, Levius deciderà di iniziare a praticare la "MetalBoxing" uno
sport molto in voga dove gli atleti hanno parti meccaniche (di solito le
braccia).
Rispetto alla boxe normale, la MetalBoxing ha
delle regole basate non tanto sul peso degli atleti, ma sulla potenza generata
dall'ipervapore sprigionato dalle parti meccaniche.
In pratica viene introdotto un liquido
speciale chiamato acqua di Agartha. Questo quando viene a contatto con il
sangue evapora istantaneamente e crea un vapore controllabile con la forza
della mente.
Levius quindi racconterà la scalata alla
MetalBoxing del ragazzo.
Nel corso dei 12 episodi che compongono la
prima stagione, verranno introdotti i coprotagonisti alla storia e i vari
avversari affrontati dal ragazzo.
Rispetto a MegaloBox, che si concentrava quasi
esclusivamente sullo scontro, diretto e indiretto tra JD/Joe e Yuri, Levius
presta molta attenzione anche alla psicologia degli avversari.
Vengono introdotte anche alcune sottotrame,
lasciate volutamente accennate, sia sul flashback della guerra scoppiata 5 anni
prima, sia su alcuni misteriosi personaggi legati alla MetalBoxing.
Il ritmo della narrazione è molto rapido e non
ci si perde in troppi fronzoli. Gli incontri sono molto avvincenti e molto ben
realizzati.
Lo stile grafico è particolare, visto che usa
quel "3D Cartoonoso" dato dal Cell Shading, che è quel giusto
compromesso tra stile classico e moderno, in linea con l'ambientazione
steampunk generale dell'opera.
Rispetto Megalobox, Levius è completamente
doppiato in Italiano e non mi resta che sperare che Netflix metta in cantiere
una seconda serie che sia all'altezza di questa prima tranche di episodi.
Quindi non mi resta che consigliarvi entrambe
le serie, basate su due versioni alternative di pugilato.
Entrambe le serie sono molto veloci nella
fruizione, ma allo stesso tempo avvincenti e, ed è innegabile, tutte e due in
qualche modo riconoscenti a quel Joe Yabuki che è stato capostipite del genere.
See you next
Io ricordo sia Rocky Joe che Sugar...gli altri nuovi ovviamente non li conosco, grazie delle dritte!
RispondiEliminaIo infatti avevo iniziato le due serie perché ho amato il manga di Rocky Joe.
RispondiEliminaFammi sapere se ti sono piaciuti.