mercoledì 15 marzo 2017

Eroe per Hobby


Cambiamo argomento e passiamo ad una serie animata giapponese, un anime insomma, che l'anno scorso aveva fatto molto parlare di se e solo qualche giorno fa Netflix ha reso disponibile ai suoi abbonati.
Parliamo della prima stagione di One Punch Man.
Come al solito la mia curiosità nasce dal chiacchierio mediatico scatenato prima dalla sua messa in onda in patria e successivamente dalla pubblicazione del manga da parte di Panini Comics.
Ma di cosa parla One Punch Man?

Siamo in un mondo molto simile al nostro, anche se la serie non lo specifica esattamente, dove le città non hanno nomi propri, ma sono identificate semplicemente da una lettera.
Le città però vengono spesso attaccate da strane creature spesso dalla non troppo specificata provenienza.
La prima puntata si apre infatti con un demone blu chiamato Vaccine Man che inizia a creare scompiglio, sta per attaccare un bambino quando un misterioso ragazzo pelato, con una tuta gialla, lo salva da morte certa.
Il ragazzo mette in salvo il bambino e si scaglia contro Vaccine Man distruggendolo con un unico pugno.
Il nostro eroe, pur avendo salvato il bambino, sembra essere depresso per aver messo fine al combattimento troppo velocemente.

Tutta la storia verterà quindi sul ragazzo in giallo, che scopriremo in seguito chiamarsi Saitama, e sul suo essere eroe per hobby e sulla sua ricerca di un avversario abbastanza potente da tenergli testa.
I primi episodi metteranno in campo nemici sempre più pericolosi e devastanti che però, regolarmente, verranno abbattuti con un singolo pugno del protagonista, che cadrà sempre più nello sconforto.
Questo quindi sarà il concept su cui verterà questa prima stagione composta da dodici episodi.
Siamo onesti, bene o male, la fama di Saitama e le basi della trama di questa serie erano già note quando l'anno scorso esplose la "One Punch" mania.
Pur essendo curioso di capire perchè era tanto apprezzato il titolo, non mi sono mai avvicinato fin'ora alla serie, che fino a qualche mese fa era solo in giappo subbata, ne tanto meno al manga.
Come mai? beh sicuramente perché la roba subbata la digerisco poco e il manga non mi convinceva nell'acquisto.
Ma non perdiamoci in chiacchiere inutili e veniamo alle mie considerazioni.
L'idea che sta alla base di questa serie è molto interessante, in fin dei conti è il ribaltare completamente le regole degli Shōnen, dove notoriamente il protagonista parte da un livello di combattimento "base" per poi migliorarsi e potenziarsi nel corso della storia. Questo fattore è la regola che sta alla base del genere.
In questo caso invece Saitama è l'essere più potente, praticamente invincibile, anche se non è chiaro come abbia ottenuto la sua forza prodigiosa.
Lui stesso spiegherà nel terzo episodio come ha ottenuto la sua potenza...

...anche se, diciamocela tutta, non ha convinto nessuno.
In fin dei conti, per quanto quello sia un allenamento intensivo, è semplicemente un allenamento "normale".
Non si spiega infatti come il nostro eroe sia invulnerabile a qualsiasi attacco e abbia quelle capacità sovrumane.
La serie si pone con un tono tutto sommato sopra le righe e pur essendo uno Shōnen incentrato sui combattimenti, essi per il momento, si risolvono abbastanza velocemente.
Tutta la serie, è contornata da infinite citazioni e riferimenti ai "mostri sacri" dei manga e anime giapponesi.
Sicuramente non le avrò colte tutte però alcune sono state lampanti.
Partiamo dal già citato Vaccine Man....

Non vi ricorda nessuno?
A me ha ricordato tantissimo il Grande Mago Piccolo di Dragon Ball

Nella seconda puntata appare Mosquito Girl 

e, specialmente nel momento che si trasforma, 

ho visto un riferimento all'Arpia Silen 

del Devilman di Go Nagai.
C'è poi il gigante mutato 

apparso nel terzo episodio che è innegabile essere un riferimento de l'Attacco dei Giganti.

Vogliamo poi parlare dello Scarabeo Asura che nella sua evoluzione nel terzo episodio? 
 
Palesemente è un omaggio all'Eva-01 di Evangelion.

Vedremo in seguito che le citazioni e riferimenti non saranno limitate ai cattivi.
Se i primi episodi serviranno solamente ad introdurre Saitama e il primo comprimario della serie, Genos

il ragazzo cyborg, le cose si faranno più interessanti quando verrà introdotta l'associazione degli eroi.
In pratica nel mondo di Saitama, visti i continui attacchi di mostri e demoni, è stata creata una associazione degli eroi. Essi vengono suddivisi in classi di appartenenza e prenderanno un compenso e una valutazione a fronte delle minacce sventate.
Saitama, pur essendo eroe per hobby da ormai tre anni, non era al conoscenza dell'associazione fintanto che Genos non gli fa vedere il sito dell'associazione.
I due si sottoporranno all'esame di ammissione e diventeranno "eroi in maniera ufficiale".
Da quel momento verranno introdotti alcuni comprimari che sicuramente verranno sviluppati nei prossimi episodi e che, a loro volta, sono citazioni ad altre opere.
Uno di quelli più evidenti è l'eroe in bicicletta di classe C Spatent Rider

che ricorda tantissimo un altro ciclista degli anime....
...il Golden Boy Kintaro Oe.


Un po' alla volta verranno introdotti anche gli eroi della classe più alta, la S, di cui Genos farà parte fin dalla fine dell'esame di ammissione.
Sicuramente saranno tutti personaggi bizzarri, come è da regola degli Shōnen, anche se più particolari saranno
Pri-Pri-Prisoner 

un uomo vestito da prigioniero, palesemente gay, che nel momento della battaglia si metterà in "tenuta da battaglia" con una trasformazione simile a quella di Sailor Moon

restando completamente nudo usando delle pose plastiche alla Jojo.

L'altro è il personaggio che mi ha colpito principalmente per il nome.....

....che sicuramente non resterà uguale in un'eventuale trasmissione televisiva in chiaro.
Citazioni e bizzarrie a parte, questi 12 episodi creano una serie abbastanza piacevole e divertenti. Sicuramente il personaggio più interessante è proprio il protagonista Saitama.
Dal lato visivo è quello meno definito, specialmente quando viene mostrata la sua testa pelata.
Il disegno sembra solamente abbozzato specialmente se paragonato a qualsiasi altro personaggio a schermo. Però nei momenti clou, alla sua immagine viene dato maggior tratto e cura nei dettagli. 
 
Anche il suo carattere è abbastanza particolare. Durante la buona parte della storia sembra vivere nel suo mondo con la testa sempre sulle nuvole.
Ma quando c'è da aiutare qualcuno o concentrarsi sull'obiettivo, darà sempre il massimo senza tirarsi indietro.
In qualche modo mi ha ricordato due figure su tutti. Da una parte Takumi Fujiwara

protagonista della serie Initial D, che sembra sempre vivere sulle nuvole fintanto che non raccoglie una sfida con la sua 86.

Dall'altra il GTO Eikichi Onizuka 

che pur sembrando un poco di buono, da anima e corpo per aiutare il prossimo.
Un'altra caratterizzazione importante di Saitama è quel suo inimicarsi il pubblico.
Mi spiego meglio. Saitama durante l'esame da eroe, pur avendo ottenuto risultati strabilianti nelle prove fisiche, fallisce miseramente nel test orale, raggiungendo a malapena il diploma di eroe. Chiaramente questo lo pone in fondo alla classifica della classe C, la più bassa dell'associazione.
Però nei momenti di maggior pericolo, Saitama è sempre quello che da la svolta alla situazione e la risolve. Però essendo ufficialmente di classe C dovrebbe essere sulla carta un eroe scarso. Per cui la gente inizia a vociferare che i meriti del pelatone siano falsi e che siano semplicemente una messinscena per scalare rapidamente la classifica.
Il nostro eroe però non evita di smentire le dicerie ma altresì le alimenta, quasi a "proteggere" e non sminuire la fama dei beniamini del pubblico.
Quindi, in conclusione, una prima stagione breve, 12 episodi, che secondo me è solo un assaggio delle potenzialità di un personaggio fuori dai soliti schemi classici da Shōnen manga.
La serie può essere vista senza pensieri perché le trame portate avanti vengono chiuse e si arriva ad una conclusione, anche se ovviamente non definitiva.
Devo essere sincero, non ho capito l'esplosione della "One Punch Mania", ho trovato la serie piacevole, sia per il tono generale sia per le infinite citazioni, ma non l'ho visto come un titolo irrinunciabile.
Ma probabilmente è colpa che non sono più nella fascia d'età di riferimento per il titolo.
Onestamente mi colpì molto di più Death Note

che ritengo tutt'ora uno dei migliori manga degli ultimi 15 anni.
Però non posso negare che quando hanno trasmesso Dragon Ball Super

non mi sono perso neanche una puntata, ma li probabilmente è l'operazione nostalgia che ha avuto la meglio.
See you next


3 commenti:

  1. Wao, quindi ecco cos'è One Punch Man! Non mi ero mai soffermato a capirne di più, ora grazie al tuo post scopro che potrebbe essere davvero una ficata divertentissima!
    p.s. Dio Suino... ahaha! Beh, come faranno mai a cambiarlo? Dovrebbero ridoppiarlo...

    Moz-

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  2. Se hai Netflix dagli un'occasione perchè è divertente.
    Detta francamente non lo trasmetteranno mai in chiaro. Oltre al nome del tizio, che nella serie viene nominato una volta sola, quindi sarebbe facile cambiare quella parte.
    Il problema sarebbe cambiare anche qualche dialogo, perchè Saitama ogni tanto esclama, cazzo,merda e roba simile. Per Italia 1 sarebbe blasfemia. :D

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    1. Beh, ormai Italia1 riesce a distinguere cartoon e cartoon, finalmente: Fujiko è stata mandata in onda col bollino rosso, per dire.
      Però secondo me non c'è proprio più volontà di trasmettere cartoon sulle prime sei reti...^^

      Moz-

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