domenica 6 agosto 2017

I Santi Presidenziali



Bentornati. Oggi esploreremo il mondo dei videogiochi e, in particolar modo, vi darò le mie impressioni su dei più famosi concorrenti di GTA, ovvero, Saints Row. Nello specifico vi parlerò del quarto capitolo del brand.

Forse vi starete chiedendo se in passato abbia avuto modo di provare anche i precedenti capitoli, al fine di fornire una "quadra del cerchio" all'intero brand.

Beh, vi sbagliate. L'unico capitolo che ho giocato è, di fatto, anche l'ultimo uscito, per il momento.

Ma quindi perché partire direttamente dal 4° capitolo? beh per due semplici ragioni. Una di natura prettamente economica, mentre l'altra prettamente di game play. Quella economica è presto detta. In un cestone lo trovai a 10 euro e non potevo farmi sfuggire l'occasione.

L'altro fattore, decisamente più interessante ai fini del post, è il game play. Infatti questo quarto capitolo è famoso per aver introdotto... i superpoteri.

E' già in questo quarto capitolo diventeremo un supereroe ma, come al solito, andiamo con ordine.

A dispetto dei GTA, che notoriamente sono a se stanti a livello di storia, i capitoli di Saint Row sono tra loro in qualche modo collegati.

Questo purtroppo l'ho scoperto in corso d'opera ma, fidatevi, tutto quello che è venuto prima verrà spiegato con dei rapidi flashback.

Siamo quindi a 3 anni dai fatti del terzo capitolo.  Ci ritroveremo su un elicottero assieme ad un gruppo di Saints (i membri della gang protagonista) per fermare un'attentato terroristico.
Il nostro alter ego sarà mascherato e non potrà parlare.

Ma guardatelo, Zero Saints Thirty



questo il suo nome di battaglia, non vi ricorda nessuno nel suo aspetto e nel suo non parlare?
Ovviamente è un tributo a Master Chief



protagonista di Halo.

Ma facciamola breve, la missione andrà a buon fine, dove la scena clou ha una colonna sonora da applausi, e il nostro protagonista diventerà Presidente degli Stati Uniti d'America.

E qui inizia il gioco vero e proprio, dove capiremo il perché della maschera e del perché Zero Saints Thirty non parlava, o meglio non gli sono state cambiate le batterie del microfono del casco.

Eh già la prima parte del gioco sarà la creazione del nostro alter ego. Potremo partire da dei modelli pre-definiti, ma potremo personalizzare in moltissimi dettagli il nostro eroe, o la nostra eroina.

Vi assicuro il livello di personalizzazione è alto. Oltre ai canonici capelli, occhi, fisicità, altezza etnia, potremo decidere i lineamenti del viso, la grandezza e distanza degli occhi, l'età e molti altri dettagli, senza dimenticare il sex appeal del personaggio.

Inutile che vi spieghi cosa possa essere il sex appeal.... per un uomo sono le "dimensioni artistiche" mentre per le donne la grandezza degli "altri occhi".

Una cosa che mi ha divertito molto è la possibilità di scegliere i gesti di vittoria e di scherno. Inutili ai fini del gioco ma molto mirati in fatto di citazioni nella "pop culture".

Secondo me i programmatori sono fan del wrestling visto che molti sono gesti popolari degli atleti più famosi.

E la mia scelta non poteva non cadere in uno di questi....



mentre per il secondo ho preferito una citazione più cinematografica...



che dire se non divertentissimo.

Inizieremo quindi la nostra carriera di presidente, ma ovviamente le cose non andranno bene, visto che verremo attaccati dagli alieni Zin. 



Il presidente o, nel caso mio, la presidentessa, cercherà di fermare l'attacco Zin ma verrà catturata dal loro capo Zinyak.

Verremo quindi catapultati in una strana realtà che scopriremo essere, una simulazione....
Dopo esserci orientati nella Steelport virtuale, verremo contattati da Kinzie Kensington



nostro braccio destro che ci aiuterà ad uscire dalla simulazione per tornare alla vita reale.

Ma, aspetta, questa trama ha qualcosa di già sentito. Eh già inutile negarlo, la trama portante e l'idea della simulazione è un chiaro tributo a Matrix 



dei fratelli, scusate, sorelle Wachowski.

La cosa che più mi ha fatto ridere nella "scena della liberazione da Matrix" è il dialogo tra noi e Kinzie.
Stiamo guidando la nave attraverso il pianete degli Zin quando chiederemo a Kinzie di mettere su un po' di musica.

E partirà un classicone della dance anni '90...  e noi esclameremo:

"ah Haddaway, a fucking poet"

Ho riso tantissimo.

E dopo questa introduzione veniamo al gioco vero e proprio.
Chiaramente lo scopo del gioco sarà, come usanza dei GTA, completare una serie di missioni divise tra principali e secondarie. Inoltre verranno posti degli obiettivi, diciamo terziari, che prevedono la raccolta dei canonici collezionabili.

Senza dubbio la cosa che più ho apprezzato di quest'ultimo aspetto è che il collezionabile non è fine a se stesso, come spesso accade, ma sarà un vero proprio punto di potenziamento del personaggio.

Come dicevamo all'inizio il cardine di Saint Row 4 è la gestione dei superpoteri. E i collezionabili, dei cluster liberi della simulazione



non sono altro che punti spendibili per i potenziamenti dei poteri che acquisiremo durante il gioco.

Il nostro alter ego avrà anche un secondo tipo di potenziamento, diciamo più canonico. Infatti i soldi che guadagneremo dalle missioni potranno essere spesi per migliorare le statistiche del personaggio, dei veicoli, della gang, e delle armi.

Che poi, diciamocela tutta, io i veicoli li ho usati solo se obbligato. 



Da quando ho iniziato a correre come Flash e spiccare salti alti come grattacieli, mi sono sentito libero.


E infatti questo è un altro dei fattori positivi del titolo: la sensazione di libertà. Forse vi ricorderete che ne avevo già parlato quando discussi del non del tutto riuscito Prototype dove elogiai questo aspetto del titolo. In Saint Row si ha la stessa libertà, con molto più stile e divertimento.

Anche le missioni secondarie sono molto varie e divertenti. A volte sfiorano l'assurdo. Una di quelle che più mi ha "sconvolto" è quella della "truffa assicurativa". In un tot di tempo dovremo letteralmente lanciarci contro auto, edifici e persone cercando di farci più danni possibili. Nello specifico useremo la figura "manichino". Più combo faremo facendoci sballottare di qua e di la, più punti accumuleremo.

Presa la mano col metodo, è una delle missioni secondarie più divertenti. Vi lascio un breve video.

Per quanto riguarda la trama portante seguiamo più o meno le direttive date da Matrix. Diciamo che molti obiettivi saranno quelli di liberare i nostri compagni Saints, di potenziarci in vista dello scontro finale con Zinyak, e di trovare un modo per distruggere la simulazione.




Siamo onesti, la trama non brilla ne per originalità ne per profondità, ma non è neanche il motore portante di Saint Row 4.

Secondo i cardini che fanno apprezzare il titolo sono due:

1) Le infinite citazioni e rimandi ad altre opere.
2) E il divertimento.


E scusate se è poco. Purtroppo una cosa che secondo me in molti giochi si sono dimenticati è il divertimento. Un gioco deve attirare chi lo inizia e non deve farlo mollare fino alle fine.
Saint Row 4 ci riesce in maniera esemplare. Sarò io fanatico di supereroi e delle citazioni della "pop culture" ma SR4 ne è pervaso fino al midollo.
E, in questo caso, è un bene, visto l'utilizzo molto mirato alla variazione del gameplay di base.

Da storico giocatore ho adorato una di esse, ma qui entriamo nello

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</SPOILER>

Ma ovviamente si citerà e parodierà altri grandi successi sia in campo videogiochi che in quello dei film. Parte del gioco sarà anche riconoscere le citazioni più o meno velate.

Anche la scena finale sarà una lampante citazione ad un famoso videogioco.

Altra cosa che ho adorato è la gestione dei combattimenti. Rispetto ad un GTA dove si usano principalmente le armi, qui oltre loro e ai già citati superpoteri, si è invogliati al combattimento corpo a corpo.  



Infatti correndo verso il nostro avversario e cercando i colpirlo, il nostro alter ego si destreggerà nelle più famose mosse del wrestling moderno. 


Senza poi contare che ad un certo punto avremo l'aiuto di un noto personaggio....

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</SPOILER>

A mio modo di vedere anche tutta la gestione dei poteri è molto semplice ed intuitiva. Senza dubbio è molto più immediate di quella vista nel già citato Prototype. Escludendo i poteri di "movimento", velocità, salto e planata, gli altri poteri saranno switchabili col D-Pad. Che poi se vogliamo dirla tutta.... a mio modo di vedere il potere d'azione più utile resta il primo fornito, il colpo congelante.

Ma questi sono solo gusti che possono variare da giocatore a giocatore.

Tiriamo quindi le somme. Saint Row 4 si propone come alternativa a GTA, più che altro come categoria di gioco. Infatti i due giochi hanno un'impostazione molto distante tra loro.

A mio modo di vedere SR vince sicuramente in quanto follia di missioni ed armi utilizzate, 



senza dimenticare il cardine portante, le infinite citazioni alla cultura pop.

Non avrà sicuramente una trama profonda ma, volete che ve la dica tutta? chissene frega. A mio modo di vedere il titolo è dannatamente divertente senza contare la meravigliosa sensazione di libertà di movimento data dai superpoteri del nostro alter ego.

Va provato? senza ombra di dubbio, io lo consiglierei a chiunque, a patto che abbiate una conoscenza abbastanza completa su film e videogiochi, ma questo principalmente per godersi appieno tutta l'esperienza di gioco.

See you next



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