Benvenuti
nella mia camera da letto. Non ti illudere, non ti ho invitato qui
per divertirci. Cioè, non ho niente contro quel tipo di
divertimento. Specialmente se una persona mi piace davvero. Ma vorrei
parlanti di un'altra cosa. Oggi è, come si dice in spagnolo, il mio
CUMPLE-AÑos!
Proprio
così, è il mio compleanno! Compio diciotto anni!
Parte
così l'intro del gioco su cui andremo a discutere oggi. Parliamo di
Lollipop Chainsaw gioco del 2012 sviluppato da Grasshopper
Manufacture e pubblicato da Warner Bros. Interactive Entertainment. È
stato diretto e ideato da Goichi Suda (noto come Suda51), che forse
ricorderete di averlo sentito nominare nella recensione di Killer IsDead.
Come
già detto dalla nostra protagonista, Juliet Starling, oggi è il suo
compleanno. Nel corso dell'intro spiegherà che è a capo del gruppo
della cheerleader della San Romero High School, presentando
rapidamente tutti i membri della sua famiglia.
Racconterà
inoltre che è in ritardo per incontrare il suo ragazzo, Nick
Carlyle, al loro appuntamento dove conoscerà tutta la famiglia
Starling e il loro più grande segreto....
Infatti
sono dei cacciatori di Zombie....
Diciamo
che il motore scatenante che mi ha fatto provare questo gioco è
proprio la base della storia. Diciamocela tutta, Juliet è la
classica cheerleader bella e spigliata. Vederla combattere orde di
zombie, armata di motosega, rende il tutto parodistico.
E
infatti è così, Lollipop Chainsaw vuole essere da una parte un
tributo al cinema Horror Zombie (se ci pensate la San Romero High
School è un omaggio a George Romero, padre di molte pellicole a
tema), sia una vera e propria parodia del genere.
Il
gioco è un Hack and Slash in terza persona dove dovremo farci strada
con la biondina protagonista tra orde di Zombie.
La
trama è lineare e il suo fulcro verrà svelato alla fine del primo
capitolo, per cui ve la evito.
Nel
corso dei livelli verremo aiutati da quasi tutti i membri della
famiglia Starling e alcuni coprotagonisti, conoscendo i loro
caratteri.
Senza
dubbio però il co-protagonista più bizzarro è proprio Nick.
Infatti, come si vede già dalla copertina, diventerà una specie di
testa parlante attaccato alla cintura della cheerleader.
Perché?
forse non è difficile arrivarci, però evitiamo spoiler. Il suo
scopo sarà di supporto. Infatti potremo usarlo in appositi corpi,
per aiutarci a passare ostacoli di varia natura.
Il tutto diventerà
un mini gioco nel gioco. Infatti dovremo premere i pulsanti che
appariranno a schermo entro un breve tempo limite, mentre Juliet ci
inciterà con i suoi pon pon. Idea simpatica, non c'è che dire.
Vediamo
il resto del cast:
Il
sensei Morikawa
Il
perfetto incrocio tra il maestro Muten di "Dragon Ball"
e
Il vecchio de "il bambino d'oro".
Esteticamente simile a
quest'ultimo, caratterialmente simile al primo, visto che spesso
sottolineerà l'avvenenza e le grazie di Juliet.
Cordelia
Starling
La
maggiore delle tre sorelle Starling e la classica donna d'acciaio.
Armata del suo fucile di precisione è il classico personaggio
femminile serioso.
Rosalind
Starling
La
minore del trio e quella che "ghe manca un boio".
Completamente irresponsabile e matta come un cavallo. Basta seguire i
suoi discorsi e le sue telefonate alla protagonista.
Gideon
Starling
Il
capofamiglia. Il classico duro da film action anni '80, l'uomo che
non deve chiedere mai e ti fa il culo se lo fai. Scusate la rima era
involontaria. Il suo look, ricorda molto Elvis da giovane.
Juliet
Staling
Ultima,
ma come sempre non per importanza, la protagonista. La sorella di
mezzo delle Starling. La classica ragazza solare che fa innamorare i
maschietti per la sua avvenenza. La cosa curiosa è che nella sua
amata motosega nasconde un telefono a cornetta con cui riceve le
telefonate da amici e parenti.
Veniamo
al gioco. Lo scopo sarà affrontare i cinque Signori degli Zombie in
altrettanti livelli per fermare la minaccia zombie. Tutti e cinque i
boss sono molti diversi tra loro, e ognuno con la propria
personalità.
Anche
se i livelli sono molto variegati forse mancano di quella sensazione
di libertà di movimento, tipica dei giochi moderni. Infatti dovremo
semplicemente andare dal punto A al punto B, senza troppe
divagazioni.
Il
sistema di combattimento è molto elementare. Un pulsante per
saltare, motosega alta e bassa e colpo pon pon che, di fatto, apre le
combo. Eh, le combo. Croce e delizia di ogni gioco del genere. Mi
sono sempre lamentato delle combo estremamente complesse di Devil May
Cry 3 ad esempio, ma anche del set troppo ridotto presente nel già
citato Killer Is Dead (uscito qualche tempo dopo Lollipop Chainsaw).
In questo caso le combo sono nella "giusta dimensione" ma
sono poco "legabili". Infatti, a mio modo di vedere si
doveva lasciare più libertà al giocatore di effettuare colpi misti
tra pon pon, salti e motosega.
Il
tutto sarebbe stato più fluido e divertente. E invece le combo sono
acquistabili e sono troppo "rigide".
Veniamo
al fattore shopping. In molti punti del gioco troveremo una bottega,
uno stand vero e proprio, dove la nostra protagonista potrà spendere
le monete che raccoglierà dai combattimenti. Come al solito i
potenziamenti saranno di tre tipi. Le appena citate combo,
potenziamenti delle statistiche di gioco (vita, forza, agilità),
oppure abiti alternativi. E senza dubbio è anche la parte più
divertente poter cambiare il look tra un livello e l'altro, anche se
a conti fatti sono tutti abiti da cheerleader alternativi.
Durante
il gioco potremo incontrare dei personaggi in difficoltà attaccati
dagli zombie. Ovviamente il nostro compito sarà evitare che muoiano
e spesso portarli in un luogo sicuro. Questo fattore influenzerà il
finale del gioco.
Escludendo
forse una troppa legnosità nel sistema di combattimento, ho trovato
Lollipop Chainsaw un gioco divertente. Senza infamia e senza lode, ma
un gioco divertente. Una delle cose più bizzarre sono i dialoghi.
Fateci attenzione, specialmente quando salvate qualche ostaggio.
Oppure, più semplicemente tra la protagonista e il suo amato, che
sfiorano quasi il paradossale.
Una
cosa che ho apprezzato è lo stile di gioco. Come per Killer Is Dead
abbiamo una definizione in Cell Shading, però molto più colorata
rispetto al gioco citato. Molto divertente l'idea di usare delle
immagini coi baloon con quell'effetto carta a puntini tipica dei
fumetti anni '70 per presentare i personaggi.
Altro
fattore divertente sono le musiche. Rivisitazioni rock/metal durante
l'azione a cose più decisamente più pop durante la "super"
oppure durante le sessioni di shopping.
Delle
super non abbiamo parlato. In pratica, mano a mano che sbaraglieremo
i nemici, caricheremo un barra a fondo schermo. Premendo uno dei
grilletti diventeremo praticamente un arcobaleno di colori per un
limitato periodo di tempo, i nemici diventeranno più malleabili, e
faremo molti più punti.
Altra
cosa che fa variare il gameplay sono i mini giochi. Infatti dovremo
giocare una partita a basket,
dove le teste degli zombie che
massacreremo saranno i palloni da mandare a canestro, oppure una
partita a baseball.
Idee
originali e divertenti, secondo me.
Tiriamo
quindi le somme. Lollipop Chainsaw è un gioco divertente. Ha dei
difetti, personalmente non troppo gravi, ma fa passare delle ore
spensierate. I classici "giochi da svacco" dove picchi
tutti senza troppi pensieri. I difetti più grossi sono due, un
sistema di combattimento un pochino legnoso e i troppi pochi livelli.
Infatti avremo sei livelli più l'intro.
Vi
assicuro che si fate prendere, quando arriverete alla fine
esclamerete: beh, già finito?
Si
poteva fare di meglio? sicuramente si. E' un gioco che rimarrà negli
annali? non credo. Va provato? si, se amate il genere dei picchiaduro
a scorrimento.
Personalmente
l'ho apprezzato principalmente per essere allo stesso tempo un
tributo e una parodia al genere zombie. In fin dei conti chi si
immaginerebbe che una bella cheerleader si armi di una motosega per
salvare il mondo dall'invasione Zombie?
P.S.:
fate attenzione ai titoli di testa... appare un certo James Gunn tra
gli sviluppatori di storia e personaggi.... e diciamocela, la sua
mano, a conti fatti, si vede.
See
you next
Nessun commento:
Posta un commento