mercoledì 18 ottobre 2017

Pon Pon in salsa Zombie

 
Benvenuti nella mia camera da letto. Non ti illudere, non ti ho invitato qui per divertirci. Cioè, non ho niente contro quel tipo di divertimento. Specialmente se una persona mi piace davvero. Ma vorrei parlanti di un'altra cosa. Oggi è, come si dice in spagnolo, il mio CUMPLE-AÑos!

Proprio così, è il mio compleanno! Compio diciotto anni!

Parte così l'intro del gioco su cui andremo a discutere oggi. Parliamo di Lollipop Chainsaw gioco del 2012 sviluppato da Grasshopper Manufacture e pubblicato da Warner Bros. Interactive Entertainment. È stato diretto e ideato da Goichi Suda (noto come Suda51), che forse ricorderete di averlo sentito nominare nella recensione di Killer IsDead.

Come già detto dalla nostra protagonista, Juliet Starling, oggi è il suo compleanno. Nel corso dell'intro spiegherà che è a capo del gruppo della cheerleader della San Romero High School, presentando rapidamente tutti i membri della sua famiglia.

Racconterà inoltre che è in ritardo per incontrare il suo ragazzo, Nick Carlyle, al loro appuntamento dove conoscerà tutta la famiglia Starling e il loro più grande segreto....

Infatti sono dei cacciatori di Zombie....

Diciamo che il motore scatenante che mi ha fatto provare questo gioco è proprio la base della storia. Diciamocela tutta, Juliet è la classica cheerleader bella e spigliata. Vederla combattere orde di zombie, armata di motosega, rende il tutto parodistico.

E infatti è così, Lollipop Chainsaw vuole essere da una parte un tributo al cinema Horror Zombie (se ci pensate la San Romero High School è un omaggio a George Romero, padre di molte pellicole a tema), sia una vera e propria parodia del genere.

Il gioco è un Hack and Slash in terza persona dove dovremo farci strada con la biondina protagonista tra orde di Zombie.


La trama è lineare e il suo fulcro verrà svelato alla fine del primo capitolo, per cui ve la evito.

Nel corso dei livelli verremo aiutati da quasi tutti i membri della famiglia Starling e alcuni coprotagonisti, conoscendo i loro caratteri.

Senza dubbio però il co-protagonista più bizzarro è proprio Nick


Infatti, come si vede già dalla copertina, diventerà una specie di testa parlante attaccato alla cintura della cheerleader.





Perché? forse non è difficile arrivarci, però evitiamo spoiler. Il suo scopo sarà di supporto. Infatti potremo usarlo in appositi corpi, per aiutarci a passare ostacoli di varia natura. 


Il tutto diventerà un mini gioco nel gioco. Infatti dovremo premere i pulsanti che appariranno a schermo entro un breve tempo limite, mentre Juliet ci inciterà con i suoi pon pon. Idea simpatica, non c'è che dire.

Vediamo il resto del cast:

Il sensei Morikawa


Il perfetto incrocio tra il maestro Muten di "Dragon Ball" 


e Il vecchio de "il bambino d'oro". 


Esteticamente simile a quest'ultimo, caratterialmente simile al primo, visto che spesso sottolineerà l'avvenenza e le grazie di Juliet.


Cordelia Starling


La maggiore delle tre sorelle Starling e la classica donna d'acciaio. Armata del suo fucile di precisione è il classico personaggio femminile serioso.

Rosalind Starling


La minore del trio e quella che "ghe manca un boio". Completamente irresponsabile e matta come un cavallo. Basta seguire i suoi discorsi e le sue telefonate alla protagonista.

Gideon Starling


Il capofamiglia. Il classico duro da film action anni '80, l'uomo che non deve chiedere mai e ti fa il culo se lo fai. Scusate la rima era involontaria. Il suo look, ricorda molto Elvis da giovane.

Juliet Staling


Ultima, ma come sempre non per importanza, la protagonista. La sorella di mezzo delle Starling. La classica ragazza solare che fa innamorare i maschietti per la sua avvenenza. La cosa curiosa è che nella sua amata motosega nasconde un telefono a cornetta con cui riceve le telefonate da amici e parenti.

Veniamo al gioco. Lo scopo sarà affrontare i cinque Signori degli Zombie in altrettanti livelli per fermare la minaccia zombie. Tutti e cinque i boss sono molti diversi tra loro, e ognuno con la propria personalità.

Anche se i livelli sono molto variegati forse mancano di quella sensazione di libertà di movimento, tipica dei giochi moderni. Infatti dovremo semplicemente andare dal punto A al punto B, senza troppe divagazioni. 


 
Il sistema di combattimento è molto elementare. Un pulsante per saltare, motosega alta e bassa e colpo pon pon che, di fatto, apre le combo. Eh, le combo. Croce e delizia di ogni gioco del genere. Mi sono sempre lamentato delle combo estremamente complesse di Devil May Cry 3 ad esempio, ma anche del set troppo ridotto presente nel già citato Killer Is Dead (uscito qualche tempo dopo Lollipop Chainsaw). In questo caso le combo sono nella "giusta dimensione" ma sono poco "legabili". Infatti, a mio modo di vedere si doveva lasciare più libertà al giocatore di effettuare colpi misti tra pon pon, salti e motosega.

Il tutto sarebbe stato più fluido e divertente. E invece le combo sono acquistabili e sono troppo "rigide".

Veniamo al fattore shopping. In molti punti del gioco troveremo una bottega, uno stand vero e proprio, dove la nostra protagonista potrà spendere le monete che raccoglierà dai combattimenti. Come al solito i potenziamenti saranno di tre tipi. Le appena citate combo, potenziamenti delle statistiche di gioco (vita, forza, agilità), oppure abiti alternativi. E senza dubbio è anche la parte più divertente poter cambiare il look tra un livello e l'altro, anche se a conti fatti sono tutti abiti da cheerleader alternativi.

Durante il gioco potremo incontrare dei personaggi in difficoltà attaccati dagli zombie. Ovviamente il nostro compito sarà evitare che muoiano e spesso portarli in un luogo sicuro. Questo fattore influenzerà il finale del gioco.

Escludendo forse una troppa legnosità nel sistema di combattimento, ho trovato Lollipop Chainsaw un gioco divertente. Senza infamia e senza lode, ma un gioco divertente. Una delle cose più bizzarre sono i dialoghi. Fateci attenzione, specialmente quando salvate qualche ostaggio. Oppure, più semplicemente tra la protagonista e il suo amato, che sfiorano quasi il paradossale.


Una cosa che ho apprezzato è lo stile di gioco. Come per Killer Is Dead abbiamo una definizione in Cell Shading, però molto più colorata rispetto al gioco citato. Molto divertente l'idea di usare delle immagini coi baloon con quell'effetto carta a puntini tipica dei fumetti anni '70 per presentare i personaggi.

Altro fattore divertente sono le musiche. Rivisitazioni rock/metal durante l'azione a cose più decisamente più pop durante la "super" oppure durante le sessioni di shopping.


Delle super non abbiamo parlato. In pratica, mano a mano che sbaraglieremo i nemici, caricheremo un barra a fondo schermo. Premendo uno dei grilletti diventeremo praticamente un arcobaleno di colori per un limitato periodo di tempo, i nemici diventeranno più malleabili, e faremo molti più punti.


Altra cosa che fa variare il gameplay sono i mini giochi. Infatti dovremo giocare una partita a basket


dove le teste degli zombie che massacreremo saranno i palloni da mandare a canestro, oppure una partita a baseball.


Idee originali e divertenti, secondo me.

Tiriamo quindi le somme. Lollipop Chainsaw è un gioco divertente. Ha dei difetti, personalmente non troppo gravi, ma fa passare delle ore spensierate. I classici "giochi da svacco" dove picchi tutti senza troppi pensieri. I difetti più grossi sono due, un sistema di combattimento un pochino legnoso e i troppi pochi livelli. Infatti avremo sei livelli più l'intro.

Vi assicuro che si fate prendere, quando arriverete alla fine esclamerete: beh, già finito?

Si poteva fare di meglio? sicuramente si. E' un gioco che rimarrà negli annali? non credo. Va provato? si, se amate il genere dei picchiaduro a scorrimento.

Personalmente l'ho apprezzato principalmente per essere allo stesso tempo un tributo e una parodia al genere zombie. In fin dei conti chi si immaginerebbe che una bella cheerleader si armi di una motosega per salvare il mondo dall'invasione Zombie?

P.S.: fate attenzione ai titoli di testa... appare un certo James Gunn tra gli sviluppatori di storia e personaggi.... e diciamocela, la sua mano, a conti fatti, si vede.

See you next

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