venerdì 11 dicembre 2020

Outsiders Comics 5: Wingman


Quinta puntata degli Outsiders.

Oggi voglio raccontarvi di un altro manga che fece la comparsa sugli scaffali italiani tra il 2002 e il 2003 per un totale di 13 volumi.

Parliamo di Wingman, serie di Masakazu Katsura, serializzata in patria tra il 1983 e il 1985, per poi essere trasporta nell'omonimo anime tra l'84 e l'85, ma arrivata da noi nel 2006 e che io ricordo solo per la serializzazione in VHS e DVD che ho parziale.

La storia racconta le avventure di Kenta Hirono, un ragazzo che sogna di diventare un supereroe, tanto da crearsi un costume e un'identità segreta, Wingman per l'appunto.

Il suo sogno è talmente forte, coadiuvato da un profondo senso di giustizia, tale da intervenire addiruttura in classe col costume dell'eroe quando i compagni si addormentano durante la lezione, venendo osannato da questi ultimi.


 
La sua vita però cambierà quando letteralmente una ragazza gli cadrà tra le braccia.



Kenta porterà a casa la ragazza svenuta, e si accorgerà che aveva con se uno strano quaderno per gli appunti.

Il ragazzo non perderà tempo e disegnerà subito il costume di Wingman e la formula di trasformazione, CHAING (unione di Change e Wing).

Ripetendola inconsapevolmente ad alta voce, il ragazzo si troverà mutato nel eroe da lui stesso creato.

Ben presto si scoprirà che Aoi, questo il nome della ragazza, rivelerà essere la principessa  del regno dei sogni Botorem, e il blocco note dove Kenta aveva disegnato Wingman è in realtà un "dream note", un quaderno per gli appunti dotato del potere di realizzare qualsiasi desiderio vi sia disegnato.

Da li si dipaneranno le avventure di Kenta e Aoi, aiutati da Miku, amica di infanzia del ragazzo, per salvare il regno di Botorem.


Wingman è senza dubbio un'opera incastonata perfettamente nella sua epoca, dove in Giappone erano di grande successo le serie Super Sentai, quelle che noi sono diventate popolari con i Power Rangers.

Personalmente non capisco perché da noi anche l'anime sia arrivato con un inspiegabile ritardo, visto che poteva essere uno di quei cartoni della "seconda ondata" dei tardi '80 primi '90, che l'avrebbero fatto ricordare a moltissimi appassionati.

La storia è molto canonica e non ha molti colpi di scena, però è un'opera molto godibile che, in chiave super eroistica, prendono un ragazzino con un sogno e mano a mano gli fanno capire le molte responsabilità del suo ruolo.

Anche tutti i "power up" che mano a mano evolveranno la figura di Wingman, sono dovuti in parte all'ovvio allenamento di Kenta, ma anche ad una consapevolezza dei limiti della sua trasformazione.


Forse la più interessante è quella di gestire il tempo della sua mutazione, 10 minuti, con un "timer" che cambia il colore della piastra sul petto da blu nei primi 4, a giallo i secondi 3 e rosso negli ultimi 3 minuti.

Gli ultimi episodi sicuramente sono la perfetta conclusione della serie, dimostrando ancora una volta che i sogni possono diventare realtà.

Quindi, se volete un manga, che ha pur sempre 35 anni sulle spalle, di stile super eroistico, non lunghissimo, ma sicuramente ben gestito, Wingman può essere una valida opzione.

Sicuramente non verrà ristampato, per cui dovrete dare la caccia all'edizione del 2002/2003 o all'anime che comunque è stato totalmente doppiato in italiano.

See you next

3 commenti:

  1. Ho proprio quel volume del manga con cui hai aperto l'articolo.
    Poi non lo presi più, ma mi capitò qualche episodio dell'anime: effettivamente è so 80's, veramente avrebbe fatto faville tipo su Italia 7... Non so nemmeno io come mai sia arrivato solo negli anni 2000... ormai fuori tempo massimo.
    Meriterebbe un passaggio TV come si deve, tipo Italia 2 o qualche spazio della Yamato...

    Moz-

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  2. Certe parti come il nemico che si rinvigorisce guardando le mutandine o Magnet Plus riescono ancora a farmi ridere.
    Un Katsura a briglie sciolte che con Wingman prende la sua passione per i tokusatsu, produzioni tipicamente per gli studenti delle elementari, e lo porta in un genere shonen con un pizzico di commedia sexy. Forse non un manga fondamentale ma molto gradevole, e in esso si intravedono i tratti che l'autore svilupperà nelle sue opere successive.

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  3. Verissimo a me era piaciuto molto anche il finale che tirava bene le somme di tutta l'opera

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