venerdì 12 giugno 2020
Quale sarà il destino del cinema?
Il 15 giugno sarà una data importante.
Infatti dopo mesi di blocco Covid-19, alcuni cinema e discoteche riapriranno i battenti.
Ma visto che ovviamente bisognerà aprire in totale sicurezza, con che regole?
Oggi cercherò di dare una mia opinione sul cinema, vuoi perché mi interessa maggiormente a livello mediatico, vuoi perché mi sono fatto un'opinione a più ampio raggio, sentendo opinioni differenti e a volte contrastanti.
Partiamo dalle regole.
L'idea è quella di aprire le sale riaprendole per circa un terzo dei posti disponibili.
Questo perché sarà obbligatorio tenere una fila vuota in altezza, e due posti vuoti tra un occupato e l'altro.
Secondo punto. Non sarà possibile vendere cibarie se non preconfezionate.
Terzo punto. Bisognerà tenere la mascherina durante la visione.
Ultimo punto. La sala dovrà essere sanificata tra uno spettacolo e l'altro.
Sicuramente le regole sono sensate in ottica di "prevenzione contagio" però, per chi il cinema lo gestisce ha realmente senso riaprire?
Valutiamo due fattori molto importanti.
Il primo è l'ovvio minor introito non solo dei biglietti staccati, ma anche di tutto l'incasso "di contorno" dato da bibite e cibarie varie, che spesso è il reale guadagno delle sale.
Secondo punto è il numero degli spettacoli, che chiaramente diminuirà in maniera drastica.
Se mediamente solo per spazzare e pulire la sala ci voleva circa mezz'ora, ora col fattore "sanificazione" il tempo aumenta in maniera esponenziale, utilizzando prodotti igienizzanti, riducendo il numero degli spettacoli proiettabili.
In soldoni vuol dire che da una parte ci sarà un minore incasso generale, ma dall'altro un aumento dei costi dovuti alla sanificazione della sala.
Ma poi chi vuole consumare uno snack o simili lo farà? se non posso mangiare in sala, perché dovrò tenere la mascherina, evito anche di acquistare.
Quindi ragionando da imprenditore ha realmente senso aprire?
Se riapri lo fai per guadagnare o per puro spirito di voglia di riaprire?
Siamo seri, se lo si fa col primo intento.
Molte sale infatti sono “insorte” contro le regole e molte catene si sono rifiutate di aprire. Da quello che ho capito solo UCI Cinema, e solo in alcune sale aprirà le saracinesche.
Ma poi con che film si partirà? Dalle notizie che corrono per la rete si darà spazio principalmente agli ultimi film usciti nelle sale che hanno avuto riscontro mediatico, come ad esempio Bad Boys for Life, Sonic, Tolo Tolo, aggiungendo Doctor Strange e Thor Ragnarok.
Molti dei film proposti hanno un senso, perché o erano successi di botteghino o comunque non avevano finito la loro "corsa".
Ma i due Marvel? Doctor Strange e Thor Ragnarok? il primo si parla di spettacolo in 3D che in qualche modo avrebbe senso, ma il secondo? si parla di “ripassone” in vista di Love & Thunder anche se non si sa bene quando sia previsto.
Fin qua ho elencato i fatti, ma voglio dare una mia opinione personale.
Come sappiamo questa pandemia ha bloccato per molti mesi il cinema e, probabilmente, lo farà per un altro grosso periodo.
Molti film già pronti all'uscita sono stati bloccati e rimandati, molti altri hanno "devitato" sulle piattaforme digitali, molte produzioni invece si sono fermate, e non in ambito strettamente cinematografico ma anche televisivo.
La gente in questo periodo di transizione è guardinga e dubito che lunedì si getti a capofitto nelle sale, quelle poche che apriranno.
Quindi la mia domanda è: se non ci fossero per un grosso periodo di tempo le condizioni di sicurezza per vedere uno spettacolo al cinema, le major saranno ancora disposte ad investire ingenti somme di denaro nel media cinema?
Tra i costi del film e i costi di pubblicità ci sono grandissime somme di denaro che girano, ma varrebbe ancora la pena investire per poi vedere pochi profitti?
Pensate solo ad un film come Avengers: Endgame che ha spopolato l'anno scorso. Quanto avrebbe fatto perdere alla Disney se il Covid fosse uscito a fine 2018?
Quest'anno è successo con Vedova Nera, un film infinitamente minore, ma sul quale si è comunque investito.
Secondo voi in Disney, ma anche nelle altre case produttrici, stanno realmente pensando oggi di rischiare per poi vedere in fumo tutti gli sforzi?
Teniamo sempre conto che si parla di un possibile ritorno della pandemia in autunno, quindi non vedrei troppo strano un secondo rallentamento delle attività.
Ma quindi morirà tutto?
Probabilmente no, ma come si ipotizzava forse il prezzo del biglietto diventerà una cosa d'élite, per cui si andrà a vedere al massimo uno o due film all'anno.
Secondo me è molto probabile che l'entertainment di sposterà verso nuovi lidi.
E quali? beh ovviamente le piattaforme di streaming, con il film a noleggio on demand.
Per cui tutti gli sforzi dei produttori si sposteranno sui film "home video", che venderanno prima tramite l'uscita esclusiva sulle principali piattaforme, e poi per gli appassionati in versione fisica tramite DVD o Blu Ray.
Io sono quasi certo che molti stanno valutando questa ipotesi, già grandi registi si stavano spostando in tal direzione, e alcune piattaforme si sono già adattate con l’on Demand, per cui potrebbe essere realmente il “colpo di grazia”.
Potrebbe essere un bene? Se prendiamo per buona questa scelta, sicuramente il cinema avrà un calo nelle produzioni.
Resisteranno i film d'essai, quelli indipendenti, ma le grosse catene di cinema che vivono principalmente con i blockbuster, tenderanno a sparire.
Ma quindi spopolerà nuovamente lo streaming illegale? Probabilmente sì, come è già successo per alcuni titoli proposti dalle attuali piattaforme di streaming, per cui bisognerebbe trovare un modo di frenare il processo dilagante.
Forse è una visione troppo pessimistica, però non vedo questi margini di miglioramento.
Da una parte però sono d'accordo con quanto diceva Victorlaszlo88 in una puntata del suo podcast, quando sull'argomento era convinto che sicuramente il cinema non morirà perché nel tempo, non è morto con le pandemie.
Forse non morirà del tutto, ma personalmente verrà ridimensionato.
Sono anche d'accordo con la sua analisi quando diceva che l'essere umano ha bisogno dell'aggregazione e che sentire la gente in sala che si stupisce, si emoziona, si spaventa per certe scene, ha quel valore aggiunto che lo spettacolo casalingo non potrà mai dare.
Però bisogna tenere conto anche che i tempi sono cambiati e l'essere umano non è più quello delle precedenti pandemie.
Oggi la vita è quasi tutta digitale, e molto spesso si preferisce avere un telefono in mano che fare aggregazione.
Molte volte già oggi su eventi mediatici importanti, si condividono commenti, opinioni e battute in contemporanea.
Seguendo alcune pagine social, questa cosa si fa già adesso con i film con il Simulwatch.
Per cui non vedo così distante l'idea di "condivisione digitale".
Siamo in epoca che la distanza sociale non è più un problema insormontabile, ma è semplicemente un "adattamento dei tempi".
Mi dispiace dirlo ma, sicuramente non nell'immediato, il cinema tenderà a diventare un divertimento d'élite e l'aggregazione verrà fatta da casa sui social.
Questo porterà a minori investimenti in film cinematografici per spostarsi sull'home entertainment.
A quel punto sfocerà in una "guerra" delle piattaforme di streaming, che investiranno per avere le migliori esclusive, i migliori registi, e i migliori attori nelle loro produzioni.
E voi come la pensate?
See you next
N.B.: Update del 12/06 14:50 c'è stato un cambio nella gestione delle regole delle sale qui l'articolo di riferimento.
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Io me e mia moglie applicavamo già il distanziamento al cinema..le file laterali da 2 ai lati sono sempre nostre, quelle dove di solito non ci va nessuno :D Per il resto mi paiono regole assurde, a sto punto ridateci di Drive In e i cinema all'aperto di una volta
RispondiEliminaMo forse le mascherine non si devono tenere.
RispondiEliminaComunque, sì, sono regole assurde. Dai, penso sarà momentaneo, il tutto... altrimenti queste attività (e discoteche e tutto il resto) sì che moriranno.
Penso che bisognerà resistere solo un altro po'.
Moz-
Staremo a vedere, cmq si, poco dopo la pubblicazione del post era apparsa la notizia che non servivano le mascherine in sala, ma molti erano contrari.
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