Adol Christin, un nome che probabilmente alla stragrande maggioranza di videogiocatori non dirà nulla.
Noto anche col soprannome "red haired swordsman" (lo spadaccino dai capelli rossi), è il protagonista indiscusso della serie YS, serie creata dall'azienda Nihon Falcom, che poggia le sue origini nel lontano 1987 sul NEC PC-8801.
Particolare la genesi dei primi due capitoli della serie, oggi conosciuti come Ys I: Ancient Ys Vanished e Ys II: Ancient Ys Vanished - The Final Chapter. Inizialmente dovevano essere concepiti per essere un'unica avventura, ma poi, per il limiti tecnici della macchina su cui furono sviluppati, si optò per dividere in due titoli distinti la trama del gioco originale.
Nel corso del tempo la saga ha avuto molti sequel, remake, spin-off arrivando fino ai giorni nostri.
Da grande appassionato della saga, che scoprii col primo capitolo nella versione "riadattata" per Master System,
voglio darvi le mie impressioni sull'ottavo capitolo della serie regolare, sottotitolato Lacrimosa of Dana.
La storia, come spesso succede nei titoli della serie, inizia con Adol a bordo di una nave.
Questa volta è stato assunto, assieme all'amico di sempre Dogi,
come marinaio agli ordini del capitano Barbaros
a bordo della Lombardia in viaggio da Xandria verso Eresia.
La nave verrà attaccata da un gigantesco mostro.
Adol riuscirà apparentemente a fermarlo, ma questo affonderà la nave facendo naufragare l'equipaggio della Lombardia e tutti i passeggeri nell'isola di Seiren, famosa per essere un posto maledetto contornato di molte leggende.
Da qui partirà la storia vera e propria, dove Adol inizierà ad esplorare l'isola e trovare i superstiti della Lombardia.
Escludendo qualche osservazione che farò più avanti, fermiamoci qui con la sinossi della storia.
YS 8 è un action RPG in terza persona con elementi di open world.
In qualche modo può essere affiancato a titoli come "The Legend of Zelda: Breath of the Wild", anche se non in maniera così estesa come il titolo Nintendo.
Infatti l'esplorazione dell'isola sarà "pilotata" dall'attrezzattura che mano a mano sbloccheremo, e da alcuni fattori che influenzeranno l'accesso alle varie di gioco.
Le cose che caratterizzeranno questo ottavo capitolo della serie, specialmente rispetto a vecchi capitoli della saga, è la forza del team.
Se infatti all'inizio comanderemo il solo Adol come usanza del brand, ben presto si uniranno i primi due comprimari della storia, da una parte Laxia von Roswell,
ragazza nobile molto abile con il suo fioretto, e il possente Sahad Nautilus,
pescatore, che farà di un pezzo di ancora trovata sulla spiaggia, la sua arma da combattimento.
Quindi gli scontri verranno gestisti dai tre personaggi contemporaneamente. Il giocatore userà il "primario", mentre l'intelligenza artificiale manovrerà gli altri due.
In qualsiasi momento potremo "switchare" il personaggio principale con uno degli altri due per avere vantaggi su determinati scontri.
Infatti ogni personaggio avrà una peculiarità, indicata dal segno di riferimento, che lo renderà più efficace contro determinati nemici.
Basterà analizzare i nostri avversari "lockandoli" per individuare le loro debolezze.
Altra particolarità, ma questo è anche uno dei pilastri della serie, gli scontri verranno sempre eseguiti solo con le "armi bianche", visto che non esiste il concetto di attacchi magici.
In sostituzione di questi verranno forniti due tipi di attacchi speciali.
Il primo, più comune e potenziabile con l'utilizzo, sarà l'attacco "tecnica". Ogni personaggio otterrà, mano a mano che aumenterà di livello di esperienza, una serie di attacchi potenziati, che serviranno a velocizzare la "pulizia" del campo di battaglia.
Simili a livello estetico alle mosse speciali dei picchiaduro a incontri, consumeranno una parte della barra dell'energia che mano a mano si ricaricherà continuando a combattere.
Ogni tot utilizzi della tecnica essa evolverà di livello, fino al terzo, diventando più efficace nei danni.
Inoltre sarà possibile scagliare l'equivalente della "Super" dei picchiaduro.
A barra completamente caricata, premendo i due grilletti L1 e R1 l'azione rallenterà il "personaggio" selezionato eseguirà una serie di attacchi molto scenografici, eseguendo in fine un colpo "finale" preannunciato dall'apparizione della sua "icona".
Avremo infine altre due meccaniche legate molto al trend dei "Souls Like", ovvero le schivate
e le parate.
Personalmente molto più utili e gestibili le prime delle seconde, se effettuate col giusto tempismo "rallenteranno" per qualche secondo la battaglia in un effetto simil "bullett time", che darà un vantaggio tattico ai nostri protagonisti.
Attenzione, quando si parla di "Souls like" non vuol dire che ne condivide anche la difficoltà, ma solo la meccanica di schivata e parata. Sugli aspetti di difficoltà e giocabilità torneremo dopo.
Raccontato così il gioco potrebbe sembrare poco appetibile perché non ha grosse peculiarità rispetto ai concorrenti.
E io posso semplicemente dirvi che sarebbe un errore sottovalutare questo titolo.
Il vero motore portante non è tanto la fase iniziale di esplorazione dell'isola e i tentativi di fuggire da essa che, di fatto, sono solo l'incipit iniziale per inquadrare l'avventura.
Il vero fulcro è quel "Lacrimosa of Dana" del sottotitolo e tutto quello che esso comporta.
Non è spoiler se vi dirò che ad un certo punto avremo la possibilità di utilizzare Dana,
vera e propria coprotagonista della storia e, in qualche modo, vera e propria storia parallela legata a quella principale.
Se quindi da una parte le meccaniche e il gameplay sono molto lineari e negli standard dei titoli di genere, sarà la storia e tutti i suoi misteri a essere il vero fascino del titolo.
Avendo come base l'essere un "open world", anche YS 8 avrà i suoi collezionabili sparsi per l'intera mappa.
La cosa che però me lo ha fatto apprezzare rispetto ai concorrenti è il non impegnare troppo tempo per il giocatore nel cercarli.
Ogni singola area avrà una sua mappa specifica che dovrà essere esplorata e nella quale verranno segnati il numero di tesori recuperabili e anche il numero di oggettistica reperibile dall'area.
Quest'ultima servirà per gestire da una parte i "consumabili" dell'avventura, dall'altra le armi e le attrezzature.
Infatti, al contrario dei classici titoli del genere, armi, armature e oggettistica varia verrà gestista con un sistema di "baratto" e di "crafting".
Le armi, per esempio non verranno mai comprate e vendute ma verranno "evolute", dalla figura del fabbro.
Infatti portando delle pietre particolari che aumenteranno "l'efficacia" della fucina e i materiali opportuni potremo prima potenziare e successivamente evolvere le nostre armi.
Per cui la grezza spada spezzata iniziale di Adol diventerà prima una spada corta, successivamente una spada lunga e via via fino ad arrivare ad essere uno spadone molto lavorato.
Le “pozioni” funzioneranno con lo stesso principio, portando al medico le formule e gli ingredienti per fare medicine con vari effetti.
Il titolo prevede alcuni "mini giochi", in parte obbligatori, che variano il gameplay generale.
Da una parte potremo pescare. Infatti in alcuni punti di fiumi, laghi e mari vedremo l'ombra di alcuni pesci.
Tramite la pressione del pulsante d'azione cercheremo di recuperare la nostra preda.
Avremo anche alcuni "pesci alla Sampei", ovvero pesci più rari e, di conseguenza, più difficili da catturare, con i quali dovranno essere delle meccaniche aggiuntive non presenti nei pesci "comuni".
Altri mini giochi, sono i raid e le hunt. In pratica nella prima dovremo difendere il nostro villaggio dagli assalti delle bestie selvagge, nel secondo dovremo andare a cacciare dei nemici.
In entrambi i casi i vari abitanti del villaggio daranno man forte all'azione curandoci o attaccando con una meccanica simile al concetto di "striker" presente in alcuni King Of Fighters i nemici a schermo.
Ultima variante al gameplay saranno le "sidequest". Il villaggio infatti avrà un tabellone con le richieste dei vari abitanti, che dovranno essere risolte in un tempo massimo.
Le missioni saranno sempre del tipo "recupera un determinato oggetto o una serie di oggetti", "uccidi un particolare nemico".
Raccontate tutte le basi veniamo alle mie considerazioni.
Personalmente tutte le meccaniche e il gameplay generale vengono amalgamate bene tra loro.
Il gioco non risulta mai frustante e anche la banale raccolta dei collezionabili, visto che è chiaro fin da subito quanti e dove sono nell'area, rende molto godibile la loro ricerca.
Come tutti i giochi open world ci sono tutte quelle meccaniche di "rivisitare" certe aree perché si è ottenuto l'equipaggiamento adeguato o le condizioni di "sblocco".
La difficoltà, esclusi certi raid, che comunque non sono obbligatori, non è mai elevata.
Io ho giocato il titolo a livello hard e escludendo qualche combattimento più impegnativo, non ho mai trovato punti "invalicabili" da far perdere le speranze. Resta il fatto che il gioco chiede dopo una sconfitta la possibilità di abbassare il livello di difficoltà.
Graficamente non ci sono "eccellenze", ma tutti i personaggi sono ben disegnati con una grafica in cell shading che si amalgama bene con le cut scene animate.
A livello di sonoro si riconoscono le tipiche musiche del brand, molto ritmate e rockeggianti.
I personaggi, specialmente i principali, sono ben caratterizzati, tutti con una loro storia, anche se in standard con i caratteri tipici da manga di avventura.
Adol è il personaggio che parla meno, ma da una parte penso sia un'esplicita volontà di farlo identificare col giocatore. Resta il fatto che è un protagonista carismatico.
Direi che è tutto.
Ys VIII Lacrimosa of Dana è quindi promosso?
Sicuramente sì. Un gioco che poggia delle basi sui classici Manga RPG, ma che ha una storia coinvolgente nel suo svolgimento, specialmente quando verrà introdotto il personaggio di Dana.
Per una volta divertenti anche la risoluzione delle sidequest e dei minigiochi proposti.
Il titolo prevede tre finali, che cambiano a fronte della "percentuale di completamento" di alcuni eventi.
Il titolo è parlato e sottotitolato in inglese/giapponese, quindi la nostra lingua è esclusa.
Per alcuni potrebbe essere un freno, ma vi assicuro che anche con la mia poca conoscenza dell'inglese sono riuscito a destreggiarmi nei vari dialoghi.
Ultima cosa. Anche non conoscendo i precedenti capitoli della saga, il titolo è perfettamente godibile in stand alone.
Verranno fatti un paio riferimenti a regioni che Adol ha visitato nella sue precedenti avventure.
Per quanto mi riguarda non vedo l'ora di mettere le mani su Ys: Memories of Celceta che dovrebbe essere disponibile da oggi (19/06/2020) anche su PS4, in attesa che traducano in inglese il nono capitolo Monstrum Nox, uscito l'anno scorso.
See you next
Abbiamo pubblicato due recensioni di Ys lo stesso giorno, hai il mio follow XD
RispondiEliminaIo ho inziato a seguirti su Twitter perchè mi è più comodo (non ho capito come seguire la gente su blogger). Leggerò l'articolo su Memories of Celceta che come detto sarà uno dei miei prossimi acquisti.
RispondiElimina