venerdì 3 luglio 2020

Last Hope


"L'evoluzione potrebbe essere la chiave per la sopravvivenza dell'umanità".
Questa potrebbe essere la frase riassuntiva dell'anime di cui voglio parlarvi oggi, ovvero Last Hope. Per l'esattezza è un ONA, Orignal Net Anime, di genere Mecha co-prodotta dallo studio di animazione giapponese Satelight e da quello cinese Xiamen Skyloong Media.

La serie è stata creata e diretta da Shōji Kawamori con la collaborazione di Hidekazu Sato ed è stata distribuita in Giappone via streaming da Netflix che ne ha doppiato le due parti, 26 episodi totali da 24 minuti ciascuno, anche in Italiano.

La storia inizia nel 2031 nella città di Xianglong, quando un reattore quantico esplode stravolgendo l'intero pianeta.

Il reattore, inizialmente creato per produrre nuove fonti di energia, rilascia quello che in seguito verrà definito "campo evolutivo".

Tutto mutò in modo pressoché imprevedibile, creando una nuova specie, i B.R.A.I. (Biological Revolutionary of Accelerated Intelligence), una fusione tra macchine e animali.

I B.R.A.I. iniziarono ad attaccare l'umanità dove i sopravvissuti furono costretti a rifiugiarsi in vere e proprie città fortezza.

Questi ultimi creando i M.O.E.V. (Multi-purpose Organic Evolution Vehicle), ossia unità robotiche trasformabili con pilota umano, ma questo sistema di difesa si rivelò ben presto insufficiente, vista la costante e rapida evoluzione dei B.R.A.I.

La storia inizia sette anni più tardi dove Leon Lau,


la versione "secchione" di Mirko dei Beehive,


uno dei progettisti del reattore quantico e pertanto considerato uno dei responsabili del disastro, che vive in esilio nella zona desertica nei pressi di Neo Xianglong insieme alla "sorella minore" Chloe dove svolge esperimenti su un apparecchio chiamato Hyperdrive.

Questo, montato sui M.O.E.V., potrebbe essere l'ultima speranza per l'umanità per sconfiggere i B.R.A.I. .

Data quindi la sinossi veniamo alle mie considerazioni.

Sono stato attirato da Last Hope principalmente dal trailer e dai robottoni trasformabili.

Se guardiamo bene sia il mecha design dei M.O.E.V. e in linea generale tutta la storia e la sua evoluzione, Last Hope è un "mischione" di molti titoli.

I M.O.E.V. non sono altro che una versione 2.0 dei Valkyrie Fighter di Macross/Robotech, visto che assumono tre forme. La prima veicolo, anche se sarà diversa da M.O.E.V. a M.O.E.V., la versione "ibrida" macchina con braccia e gambe, per arrivare alla Terraroid, la versione umanoide.

Se guardiamo bene i tre M.O.E.V. principali sono un ulteriore citazione ad altre opere.

Se quello che verrà ridefinito Pandora 1 di Leon


assomiglia per colori e forme al Valkyrie Fighter di Rick Hunter di Robotech,



il Pandora 2 di Queenie Yoh


assomiglia all'armatura di Samus Aran di Metroid,




mentre il Pandora 3 di Doug Horvat


assomiglia all'armatura di Master Chief di Halo.






Nel corso della serie si vedranno infinite altre citazioni o richiami più o meno palesi ad altre opere.

Prima di tutti il design di Cain Ibrahim Hasan


che, è inutile negarlo, è Jet Black di Cowboy Bebop.




Ho visto inoltre la "fusione" in fase di trasformazione in Terraroid ricordare molto Aquarion, e anche i B.R.A.I. ricordano molto gli esseri che si vedono nel videogioco Horizon Zero Dawn.

Inoltre, in qualche modo, si è tentato di creare qualcosa di mistico fantascientifico alla Neon Genesis Evangelion.

Ma alla fine, tutte queste citazioni sono servite a dare quel valore aggiunto all'opera?

Secondo me no ed il motivo è molto semplice.

La storia non ha nessun tipo di appeal. Nessun protagonista ha quel carisma da farlo ricordare.

Secondo me si nota anche che qualche sottotrama che viene accennata all'inizio nasce e muore nell'episodio dove essa viene accennata.

Ad un certo punto, in uno dei tanti flashback dell'incidente vedremo Leon Lau, affermare di volere distruggere l'umanità.

Questa scena è veramente in contrasto con il carattere del personaggio, sempre mite e pacato, tanto che inizialmente pensavo fosse solo "una copertura" del suo reale obiettivo, ma così non è stato e quella sottotrama viene persa.

Gli episodi si susseguono abbastanza velocemente dove vedremo la caratterizzazione e l'evoluzione dei tre principali protagonisti e, di riflesso, del "gruppo dei buoni".

Anche sul fronte dei cattivi non ho trovato grosse sorprese ne nessun nemico degno di essere ricordato.

La cosa che non ho capito è la figura della principessa Cecile Sue.


Personaggio inutile a fini della trama, viene inquadrata, specialmente nei primi episodi, all'altezza "tette" mostrando il generoso decolté.


Purtroppo in 26 episodi non succede niente di particolarmente rilevante.

Diciamo che forse l'idea c'era, quella di sfruttare appieno il concetto di meccanica quantistica e di multiverso, peccato che le uniche idee veramente interessanti e che avrebbero potuto realmente dare una spinta alla trama restano "incompiute e accennate".

Si faranno infinite citazioni al gatto di Schrödinger, che ormai è diventato di "dominio pubblico" grazie a Sheldon Cooper, si faranno cenni al multiverso e le sue infinite possibilità, ma tutto resterà abbozzato e senza una vera e propria svolta nella trama.

No insomma non ci siamo. Last Hope è una serie che ha voluto tentare la "nuova cavalcata" dell'era robotica, iniziata probabilmente con Sfondamento dei cieli Gurren Lagann,


ma che però non porta niente di realmente nuovo nel genere, né a livello di storia né di meccaniche.

Si tende solo a "scopiazzare" qua e là mettendo elementi riconoscibili e cercando la strada per creare un nuovo "Neon Genesis Evangelion", specialmente nella seconda parte della storia quando ci sarà lo scontro diretto tra Leon e Sieg, dove verrà marcato il concetto di evoluzione dell'umanità.

Purtroppo gli episodi scialbi e la caratterizzazione piatta dei vari personaggi, rende il tutto nella mediocrità.

Belli i mecha design e i disegni in generale, ben realizzati anche le battaglie mecha, ma purtroppo la storia poggia su pilastri instabili.

Ho avuto la netta sensazione che per lo meno inizialmente si volesse tentare qualcosa di più complesso, ma poi il tutto è stato abbandonato per una storia più politically correct.

Devo essere sincero anche Gurren Lagann non mi ha fatto impazzire, forse sono semplicemente fuori target, però lì anche solo per figura di Kamina (ma non solo per lui), c'è un personaggio che realmente ha il merito di essere ricordato negli annali.

Concludendo. Last Hope è promosso? sicuramente no. Poteva essere sfruttato al meglio se gli autori avessero osato molto di più nella costruzione di una trama più avvincente e, perché no, magari dando dei colpi di scena non prevedibili dall'inizio.

Potrebbe essere visto da qualcuno che magari ha qualche idea su una serie fantascientifica e magari prenderne spunto per creare una trama più strutturata.

See you next




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