venerdì 13 gennaio 2017

Assassin's Creed: The Movie



Quando gli altri seguono ciecamente la verità , ricorda

NULLA E' REALE

Quando gli altri si piegano alla morale o alla legge, ricorda

TUTTO E' LECITO

Agiamo nell'ombra per servire la luce 

SIAMO ASSASSINI

L'avevo preannunciato nel precedente post, oggi parliamo del film di Assassin's Creed, classe 2016 (anche se da noi è uscito a inizio 2017), diretto da Justin Kurzel.

Ovviamente chi ha visto i trailer lo sapeva già, questo film non riproduce la storia già vista nei vari titoli ma introduce un nuovo protagonista, Callum Lynch (interpretato da Michael Fassbender)


e una nuova divisione dell'Abstergo situata a Madrid, in Spagna.

Seguendo l'iter del videogioco il film è diviso in due nette epoche:

Il passato ambientato nel 1492 durante l'inquisizione spagnola e il presente, nel 2016, all'interno della struttura Abstergo.

Si parte dal passato e dalla cerimonia di iniziazione di Aguilar de Nerha


al credo e alla confraternita degli assassini. In questa cerimonia gli viene amputato il dito anulare per fare spazio alla lama celata.

E proprio questa scena mi ha fatto molto ridere.

Chi ha giocato ad Assassin's Creed 2, tra le altre cose ambientato prima della storia di Aguilar, si ricorderà la scena in cui Ezio porta i progetti della lama celata all'amico Leonardo Da Vinci. In questa scena Leonardo dirà ad Ezio che leggendo i progetti era effettivamente scritto della necessità di amputare il dito ma, con una banale modifica, era possibile aggirare il problema.

Ah caro Aguilar, se chiedevi a Leo....


avresti avuto ancora le dieci dita. La cosa paradossale è quando le stesse lame celate vengono cedute a Callum a lui le dita non vengono tranciate, ma non viene spiegato perché.

Lasciando perdere le minchiate, una volta conclusa la scena nel passato, si passa al 1986 dove conosceremo il giovane Callum e dove verranno messe le basi della storia. Inutile spiegare e spoilerare questa scena.
Arriviamo quindi al 2016 dove Callum è condannato a morte per l'omicidio di un pappone che ha tentato di derubarlo.

Fatto sta che il nostro protagonista, come abbiamo ampiamente visto nel trailer, viene salvato dalla condanna (tramite una messinscena) dalla fondazione Abstergo e trasportato nella loro struttura a Madrid, in Spagna.

Al suo risveglio nella struttura, spaesato, conosce la Dr.ssa Sophia Rikkin (Marion Cotillard),


responsabile del progetto Animus. Il progetto prevede, tramite la lettura del DNA, la possibilità di rivivere i ricordi legati ad un antenato. Callum scopre così di essere discendente di Aguilar de Nerha.

La dottoressa spiega che Callum dovrà entrare nell'Animus per poter recuperare le tracce della Mela dell'Eden,



un artefatto dove, secondo le leggende, contiene il peccato originale e il codice genetico del libero arbitrio, al fine di porre fine alla violenza che sta soggiogando la razza umana.

Direi che è inutile andare avanti con la storia e concentrarsi alle mie considerazioni.

La cosa che è saltata subito all'occhio anche durante i trailer è la modifica dell'impostazione dell'Animus. Nei giochi era sempre una poltrona/lettino che, tramite una specie di visore e collegamento con dei braccialetti che bloccano l'ospite, ne leggevano il DNA facendogli rivivere il passato.


In questa trasposizione l'Animus è un braccio meccanico che viene collegato alla vita dell'ospite.


Inoltre sarà necessario eseguire un collegamento neuronale con un chip sul collo, più o meno come succedeva al Dottor Octopus in Spider-Man 2.


Allora, inizialmente ero contrario a questo cambio, troppo radicale dell'Animus però, vedendo le scene, devo dire che è molto azzeccata perché molto più cinematografica. In fin dei conti il braccio aiuta Callum nel simulare e riprodurre i ricordi di Aguilar e le scene mostrano spesso il dualismo tra l'azione compiuta dell'assassino Spagnolo e quella del suo avo. I proiettori completano l'opera mostrando alla Dr.ssa Rikkin e al suo team l'intera azione e le persone con cui Aguilar interagisce (o ha interagito?).


Una cosa che non ho sopportato è il voler per forza lasciare la lingua spagnola, sottotitolata in italiano, durante le scene dei ricordi.

La domanda è perché? Mi va bene nella prima scena, quella dell'iniziazione, ma poi si poteva trovare un banale escamotage per spiegare come l'Animus riesce ad interpretare e tradurre le lingue straniere/antiche.

Personalmente lasciare i sottotitoli fa perdere l'attenzione alle scene d'azione, che sono proprio quelle del passato.

Ma alla fine sono solo io che non sono abituato a guardare qualsiasi cosa subbata.

Queste scene sono comunque poche e la trama è incentrata principalmente nel presente. Il che non è un problema in se, visto che l'azione nel passato ricorda molte delle scene che chi ha giocato alla serie ha affrontato.

Il vero problema è che non respira e percepisce minimamente di essere in Spagna o nel periodo dell'inquisizione. Nelle immagini viste dall'alto si vedono edifici, ma nulla che ricordi di essere in Spagna. E' uno scenario anonimo, senza alcun tipo di riferimento. Potevamo essere in Spagna ma potevamo essere ovunque.

Nei giochi di Assassin's Creed invece, si respirava sempre l'epoca in cui rivivevamo i ricordi.
Escludendo le ambientazioni Italiane,


sicuramente più familiari,


anche quando si passò all'America del terzo capitolo, si sentiva di essere durante la Guerra di indipendenza.


Una scelta discutibile, come già sottolineato in altre recensioni, è quella cazzo di aquila.


In teoria è l'escamotage per passare da una scena all'altra o, per essere più precisi, da un'epoca all'altra.
Carina la prima volta, ci stava anche la seconda, dalla terza rompe. L'aquila molto spesso è usata come una specie di "anima" che permette il collegamento tra il passato e il presente.
L'idea non era malvagia nel suo complesso, ma il regista ne ha abusato fin troppo.

Una cosa che invece ho trovato interessante è il mostrare gli effetti collaterali dell'esposizione prolungata all'Animus, il processo di Osmosi. Come abbiamo visto nei giochi "dell'epoca Ezio Auditore", Desmond vedeva i fantasmi del passato, mischiando le due realtà.



Nel film viene mostrata una cosa simile, ma concentrando l'attenzione sul fatto che il fantasma del passato era Aguilar che sfidava apertamente Callum quasi per fargli capire che le sue abilità erano aumentate e migliorate. Sicuramente è un concetto diverso rispetto a quello visto nei giochi, però non è stata un'idea sbagliata.

Un po' confuse le scene con gli altri "ospiti" dell'Abstergo. Se da una parte è chiaro che siano altri "soggetti di ricerca", non è chiaro cosa sappiano e quanto siano coscienti del loro passato.

Mettono in guardia Callum, ma perché? come fanno a sapere che Callum è quello che li porterà alla Mela dell'Eden?

Arriviamo quindi alle fasi finali della pellicola che sono affascinanti per alcuni versi, ma in altri passi non sono troppo chiare.

Ma chiaramente entriamo nello

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Arriviamo quindi alle conclusioni finali.

E' un film valido? direi che è molto meglio di altri "Videogames Movies". Alcune idee e il rispetto delle basi del gioco originale ci sono.

E' stata giusta l'idea di introdurre una storia completamente nuova invece di riproporre le vicende viste nei vari capitoli fin'ora usciti.

Ci sono poche scene del passato, che però non è un problema perché fanno rivivere alcuni frangenti visti nei videogiochi. Non ho sopportato la scelta di "subbare" tali scene.

Ho apprezzato il fatto di fare chiarezza fin da subito di cosa rappresentino i frutti dell'Eden, cosa che nel gioco non è mai stata chiarissima.

Alcuni frangenti, già discussi in precedenza, non sono chiarissimi, troppo confusi. Sicuramente è l'esca per attirare l'attenzione per eventuali sequel.

Se guardiamo la gestione dei personaggi, abbiamo un convincente Fassbender nel ruolo di protagonista, ma anche una Marion Cotillard come la scienziata a capo progetto, specialmente nelle rivelazioni del finale.

Sprecato Jeremy Irons come principale villain. Il suo personaggio, Alan Rikkin,


ha il ruolo del Templare stronzo, che vuole i risultati subito, pretendendo di prendersi anche le lodi sull'operato....
 Ma forse è la rappresentazione del classico capo ufficio.

Onestamente da un nome così forte di Hollywood avrei preteso un ruolo molto più profondo.

Ma quindi questo film va visto? Si, se avete apprezzato la serie di videogiochi. In fin dei conti, non è sicuramente un capolavoro, ma come trasposizione non è così male. Personalmente AC è un brand molto difficile da portare su grande schermo, perché si rischierebbe di dare troppa priorità o al passato, o al presente. La scelta fatta è stata tutto sommato oculata, pur venendo a compromessi, a volte obbligati (l'Animus in primis), per rendere il tutto più cinematografico.

Ci saranno sequel? probabilmente no, visto che la critica, nel complesso, l'ha stroncato.
Tolto questo, avrebbe un senso una seconda pellicola? si, sicuramente per fare chiarezza ai dubbi lasciati in questa pellicola ma....

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</SPOILER>

Staremo a vedere, in fin dei conti....

Nulla è reale, tutto è lecito.

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