PUBBLICATO ORIGINARIAMENTE IL 11/09/2018 E OGGI NON PIU' DISPONIBILE
4 Luglio. Un ragazzo, Jason Blossom, apparentemente muore annegato nello Sweetwater River.
Ma è veramente così?
Questo l'incipit di una serie che ha fatto più parlare di se l'anno scorso.
Ovviamente stiamo parlando di Riverdale, serie trasmessa dall'emittente The CW e basata sui personaggi protagonisti dei fumetti della casa editrice Archie Comics.
La serie è sbarcata su Netflix, per la sua prima stagione, il 1 luglio 2018.
Ovviamente il motore trainante che mi ha fatto propendere la visione della serie è il suo genere.
Infatti siamo di fronte ad un incrocio tra un mistery e un teen drama. Le critiche positive sono state solo un valore aggiunto.
Ma arriviamo quindi al succo della questione.
I tredici episodi che compongono la stagione sono tutti ben strutturati, dando maggior risalto agli episodi tra il 10 e il 12, per poi concludere la trama portante, lasciando dei misteri irrisolti, nell'episodio conclusivo.
Dal punto di vista degli attori protagonisti non ci sono nomi altisonanti fatta esclusione per Luke Perry,
ovvero il Dylan McKay della serie Beverly Hills 90210.
La storia ruota attorno ad un gruppo di ragazzi di Riverdale.
Il protagonista è senza dubbio Archibald "Archie" Andrews (K. J. Apa)
il bello della scuola e praticamente bravo in tutto.
A lui si aggiunge la sua migliore amica d'infanzia Elizabeth "Betty" Cooper (Lili Reinhart).
Lei rappresenta la classica ragazza della porta accanto. Bella, intelligente e di buona famiglia.
Terza classificata Veronica "Ronnie" Cecilia Lodge (Camila Mendes),
che rappresenta la ragazza sofisticata con la puzza sotto il naso che rinuncia al suo "status" dopo una serie di vicende familiari che le fanno capire che essere la stronza della scuola è sbagliato.
Cheryl Marjorie Blossom (Madelaine Petsch).
Se Veronica è è la "stronza redenta" Cheryl è invece la classica stronza saccente. Sorella gemella di Jason è figlia di una delle più ricche e influenti famiglie della città.
Ultimo, ma non per importanza, Forsythe Pendleton "Jughead" Jones III (Cole Sprouse),
che scopro essere uno dei due gemelli della serie Zack e Cody.
Migliore amico di Archie, è la voce narrante della storia. Personaggio molto particolare, solitario, intelligente e sarcastico.
A loro si uniscono i genitori dei ragazzi dove Luke Perry è il padre di Archie, e qualche professore della scuola.
Ciò che rende interessante e coinvolgente la serie, è l'intricato "puzzle" di misteri che mano a mano verranno rivelati nel corso degli episodi.
A stagione conclusa si nota che la storia trainante, ovvero la morte di Jason Blossom, è solo la punta di un profondo iceberg che coinvolgerà tutta l'apparente tranquilla cittadina.
Ogni puntata espande e approfondisce i personaggi principali e nel finale d viene rivelato un mistero legato ad uno di loro che, di norma, viene usato come cliffhanger per l'episodio successivo.
Il fascino di questa serie è proprio legato a questo enorme puzzle che mano a mano va a comporsi, fino ad arrivare alla verità che lascia lo spettatore a bocca aperta.
Eh già, all'episodio 12 arriviamo alla verità sul mistero della trama portante, anche se non si è arrivati al bandolo della matassa.
Come già detto molte volte comporre una serie di pochi episodi è una scelta vincente se questi sono scritti in maniera coinvolgente.
Per Riverdale 13 episodi erano il "giusto metro" per raccontare la storia. Si è vero, siamo arrivati alla risoluzione del caso principale, però tirarla per le lunghe avrebbe fatto soffrire lo show.
Della serie già stata rilasciata una seconda stagione, già vista anche in Italia, ed è stata annunciata una terza.
Devo dire che pur col dubbio che i 22 episodi del secondo ciclo potrebbero essere troppi, sono estremamente curioso di continuare la storia, anche per capire tutti i punti oscuri sulla trama portante del primo ciclo.
Se dovessi fare un parallelismo direi che Riverdale in qualche modo mi ha ricordato Veronica Mars, dove c'era il giusto mix tra il mistero della morte di Lily Kane e il teen drama.
Forse però in Riverdale c'è maggior equilibrio di peso dei vari personaggi, dove ognuno ha il suo spazio e nessuno sovrasta nettamente l'altro, dove invece era Veronica la padrona di casa nella sua serie.
Va quindi vista?
Beh direi che ho tessuto solo lodi positive. Come valore aggiunto posso anche dirvi che gli ultimi episodi gli ho visti di fila, facendo una maratona da 4 capitoli che sarebbe diventata di 5 se non fosse stato tardi per continuare.
Quindi se avete Netflix o Premium dategli un'occasione.
E in attesa che la piattaforma di streaming rilasci la seconda stagione, ci prepareremo allo spin-off della serie, ovvero le Terrificanti Avventure di Sabrina
che verrà rilasciata il 26 ottobre 2018, sulla quale sicuramente torneremo a parlare.
See you next
Nessun commento:
Posta un commento