venerdì 27 marzo 2020
Agents of Mayhem
Bentornati.
Parliamo oggi di videogiochi, dandovi le mie impressioni su un titolo che, per come è strutturato, non ha avuto il successo sperato.
Parliamo oggi di Agents of Mayhem, sviluppato da Volition e pubblicato da Deep Silver ad agosto 2017 per X-Box One,PS4 e PC.
Il gioco è uno spin-off della serie Saints Row, ambientato dopo gli eventi del quarto capitolo della saga e in particolar modo dell'espansione Gat out of Hell.
Siamo quindi in una terra futuristica dove si scontrano due fazioni. Da una parte gli eroi, gli Agents of Mayhem del titolo, capitanati dalla conturbante Persephone Brimstone
e dall'altra i Legion, gli antagonisti, capitanati dal malvagio Doctor Babylon.
La trama è quindi molto semplice. Dovremo prendere parte alle varie missioni per sconfiggere i vari leader di Legion e fermare i piani di conquista di Babylon.
Il gioco è un action-adventure open world in terza persona.
La prima missione tutorial ci lancerà direttamente nel cuore dell'azione. Ci verranno spiegate le meccaniche di gioco e conosceremo i primi tre eroi, la cosiddetta Franchise Force, Rod "Hollywood" Stone il classico "poliziotto superstar" (forse il più bilanciato dell'intero roster),
Marina "Fortune" Santos, la piratessa spaziale (velocissima ma anche poco resistente),
e Ishmael "Hardtrack" Funderburke un ex marinaio (possente negli attacchi e nella resitenza ma poco utile negli scontri a lungo raggio).
E' inutile negarlo, il concetto dei Mayhem e dei Legion ricordano in qualche modo i G.I.Joe e i Cobra.
Viste le basi, veniamo alle mie considerazioni.
Agents of Mayhem è un gioco nel mezzo, nel senso che non valeva sicuramente il day one, ma per 10 euro, più o meno il prezzo in cui si trova in giro, potrebbe valerne l'acquisto.
Sicuramente è il classico gioco "scazzo". Non è eccessivamente difficile, visto che comunque anche nelle missioni più ostiche possiamo abbassare il livello di sfida, non è complicato nelle meccaniche, ed è tutto sommato divertente.
Diciamocela tutta, io l'ho preso esclusivamente perché era legato al mondo di Saints Row e dalle immagini ricordava molto quel mondo futuribile visto nel quarto capitolo, unico che ho giocato, ma che mi ha divertito tantissimo.
Siamo onesti, si vede la mano dei Volition ma manca quel qualcosa che rendeva Saints Row 4 decisamente superiore.
Per prima cosa mancano i superpoteri. I Mayhem sono una sorta di supereroi è vero, ma manca quel senso di libertà che era presente nel quarto capitolo.
Le missioni sono tutto sommato divertenti da risolvere ma spesso sono ripetitive, specialmente quelle cittadine.
Spendiamo quindi due parole sulla gestione delle missioni.
Chiaramente abbiamo le primarie che portano avanti la trama.
Abbiamo le secondarie che spesso servono a reclutare nuovi membri della squadra e a indagare sul loro passato, anche se in maniera veramente accennata, ma con un motivo.
Abbiamo le missioni terziarie che verteranno sull'abbassamento del livello di caos prodotto dai Legion. Queste sono realmente le prime ripetitive ma essendo spalmate nell'intero gioco non pesano.
Ultima categoria le "cittadine". E qui il problema della ripetitività. Dovremo recuperare auto particolari, effettuare missioni di corsa a tempo per la città o con le auto, dovremo infiltrarci nelle basi Legion.
Queste ultime sono le peggiori perché i covi sono dannatamente uguali tra loro. Ci saranno sì e no tre modelli ripetuti un sacco di volte.
Discusse le missioni veniamo al punto forte, i protagonisti.
Della Francise force abbiamo già accennato per cui vediamo gli altri.
Janel "Braddock" Braddock
la "sergenta" di ferro. In pratica la versione femminile di sergente Hartman. Lei rappresenta il classico militare fedele alla bandiera americana.
Piper "Daisy" Andrews
una giocatrice di Hokey su erba, dotata di un enorme gatling. Le piace bere e divertirsi e sicuramente la sua missione "storia" è una delle più particolari.
Cosima "Joule" Bellini
la meccanica Italiana. Dotata di un laser che colpisce solo i bersagli, e di una torretta mobile a supporto, è uno dei miei personaggi preferiti (probabilmente per onore nazionale) anche se non troppo efficiente nelle missioni.
Masamune "Oni" Senichi
un ex Yakuza con una maschera da demone che gli copre il volto. La sua pistola silenziata è senza dubbio una delle armi migliori del gioco.
Pranati "Rama" Malhotra
la ragazza Indiana è dotata di un arco molto letale, ma che bisogna usare con precisione per migliorarne l'efficacia. Questo la fa diventare uno dei personaggi più scarsi del gruppo.
Ingo "Red Card" Rotkapp
un hooligan tedesco ultra fan dell'FC Ruedesheim. Sulla carta uno dei migliori personaggi visto che il suo fucile ha due configurazioni. La prima a corto raggio, dove però fa maggiori danni ed è utile nelle mischie, e una a lungo raggio per tenere a distanza i nemici più grossi.
Scheherazade
la misteriosa ninja. Neanche Persephone conosce la sua vera identità. Combatterà con la spada e sarà letale nel combattimento corpo a corpo, ma risulterà inutile negli scontri a distanza.
Pierce "Kingpin" Washington
il rapper/boss della malavita. Personaggio molto versatile grazie al suo mitra, specialmente quando avremo a disposizione l'abilità di evitare di ricaricare l'arma buttandola via e ottenendone una pronta all'uso.
Oleg "Yeti" Kirrlov
il gigantesco russo, ricorda fin troppo il mister Freeze di Batman. Come lui infatti sarà un uomo glaciale. La sua arma un fucile congelante servirà a bloccare gli avversari che verranno spazzati via dalla forza bruta del colosso.
Ji-hoon “Johnny” Gat
il collegamento con la serie principale. Un ex poliziotto che si unisce ai Mayhem dopo il coma. Questo personaggio è una feature della day one edition (unica versione che si trova nei negozi da quello che ho visto).
Visti anche i protagonisti spendiamo due parole sulle meccaniche e poi passiamo ad alcune osservazioni.
Le meccaniche di gioco sono molto semplici. In linea generale ogni Mayhem ha tre attacchi. Il principale, lo sparo dell'arma, il colpo potenziato, al quale servirà una decina di secondi per poterlo riutilizzare e il colpo Mayhem, ovvero l'attacco più potente.
In questo ultimo si vede spesso la follia dei programmatori nel caratterizzare i vari personaggi, ma non sempre i colpi risolutivi saranno utili alla missione.
Personalmente il migliore e più utile sarà quello di Hollywood, che inforcati gli occhiali da sole e "iniziate le danze" sarà più veloce, più resistente ai colpi e più letale col suo fucile.
Avremo la possibilità del triplo salto per raggiungere le vette più alte, e potremo cadere senza danni dai grattacieli più imponenti.
Avremo sempre a disposizione una super macchina alla K.I.T.T., visto che è dotata di intelligenza artificiale, che ci basterà richiamare con un tasto ovunque saremo.
Sembra tutto molto divertente, ma c'è un mah.
Secondo me questo Agents Of Mayhem, proprio per come è strutturato nella narrazione, doveva essere il primo di un progetto a più ampio respiro.
Perché dico questo? per due semplici motivi. Tutti i protagonisti avranno una missione in solitaria dove si scoprirà il perché si sono uniti a Persephone e un qualche scopo personale per continuare nella squadra.
Però le missioni saranno una per personaggio, lasciando molte sottotrame inconcluse.
E poi la gestione dei titoli delle missioni, divise per episodi dove la finale sarà intitolata "finale di stagione".
Quindi l'idea per un sequel o forse di più, era nei piani iniziali però le vendite non hanno dato i risultati sperati.
E' un bene? è un male? Onestamente il gioco ha alcuni difetti, la ripetitività in primis, e forse una mancanza di identità.
Siamo onesti, nelle prime battute pensavo fosse un gioco stile Fortnite, pur non avendo mai giocato al titolo.
Non lo so, forse una trama un pochino meno scontata e quel tocco di follia e citazioni che sono presente nella serie principale Saints Row avrebbero giovato maggiormente ad un titolo che, non è brutto, ma non è niente di memorabile.
Resta il fatto che per i soldi che gli ho dato e per la voglia di giocare un titolo più leggero senza troppi sbattimenti, vale pienamente il prezzo del biglietto.
See you next
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Certo che la "sergenta" di ferro, fedele alla Bandiera USA, l'hanno ritratta con rasta e sigaro da comunista XD
RispondiEliminaComunque, da non videogiocatore, apprezzo sai cosa? Il look cartoonesco generale e i colori, nonché la cura dei dettagli dell'open word.
Moz-
Probabilmente è fatto apposta il look di Braddock.
RispondiEliminaTra l'altro quando attiva il potere speciale usa il fucile laser per accendere il sigaro.
Cmq si è molto colorato e cartonesco.
Però come dettagli ci sono open world migliori