martedì 8 agosto 2023

LOST POST, L'era di Tumblr: 39 - Sports for all


PUBBLICATO ORIGINARIAMENTE IL 06/11/2014

Nel 2013, durante la conferenza Microsoft che presentava X-Box One, ci hanno sfondato le p... con sports, sports, sports.

Poi si sa, all'Italiano medio puoi togliere tutto ma MAI la gazzetta e il suo amatissimo calcio.

E' già, sembrerà incredibile, ma oggi si parla di sports. Beh sports in senso lato ovviamente, anche perchè non sono mai stato ne uno sportivo ne un appassionato.
Però come sapete, sono un videogiocatore, quindi vi parlerò di sport nel campo videoludico, non analizzando però i soliti titoli triti e ritriti, ma dandovi una visione di quelli che, secondo me, sono i titoli che vanno per lo meno provati a chi è repellente al genere.

Prima di tutto però vorrei ringraziare il Doctor Game che, tramite uno dei suoi post nella pagina Facebook, mi ha ispirato per la stesura di questo post, articolo, delirio scritto, insomma, chiamatelo come volete.
Come dite? non sapete chi è il Doctor Game? male ragazzi!!! molto male!!! quindi, per penitenza, vi beccate quello che ho da raccontarvi oggi, e poi vi racconto del Dottore.

Da dove possiamo partire quindi se non dalla grandissima passione dell'Italiano medio, il calcio?

Siamo onesti, essendo amico di moltissimi tifosi, di giochi di calcio, bene o male, ne ho provati tanti.
Però allo "sportivo per caso" i soliti titoli possono interessare fino ad un certo punto, perché troppo tecnici, perché troppo complicati, perché troppo realistici.

Lo "sportivo per caso" vuole un gioco immediato da capire e che lo diverta.

Ecco quindi che Technōs viene incontro a queste esigenze nel 1990, producendo in patria uno dei capitoli della serie Kunio Kun, High School Soccer Kunio Kun per la precisione, e una versione "occidentalizzata" dello stesso titolo, Nintendo World Cup.
Io da bambino, tramite un amico che aveva il glorioso NES, giocai a quest'ultima versione, e fu amore a prima vista.
Cosa aveva di tanto speciale il titolo? beh principalmente tutto quello che non si trovava nel "calcio classico", primo fra tutti i protagonisti. Essi infatti non erano i soliti omini tutti uguali tipici dei giochi dell'epoca, ma ognuno aveva le sue fattezze che spesso ricordavano i teppisti tipici dei manga. 

 
La seconda particolarità era il modo di giocare. Normalmente, passando la palla tra un giocatore e l'altro, si controllano tutti i membri della propria squadra. Qui invece, e devo essere sincero è una cosa che non capii subito all'epoca, si controlla sempre un unico personaggio, il capitano del gruppo. Tutti gli altri giocatori verranno sempre controllati indirettamente dando ordini su come agire nelle varie situazioni.
Terza particolarità è sicuramente la location. Infatti i campi di gioco saranno tra i più svariati possibili. Si passerà dal classico campo in erba, alla terra con tanto di sassi qua e là, al cemento fino al tremendo campo in ghiaccio. 


Chiaramente ognuno di essi influenzerà la tattica di gioco e lo svolgersi della partita. Quarta particolarità i supertiri. Già, avete letto bene. Ogni squadra avrà il proprio supertiro, spesso imparabile, per lo meno in Nintendo World Cup, e molto coreografico, in puro stile Holly & Benji.
Last but not least, la possibilità di picchiare gli avversari. Incredibile a dirsi, durante la partita si potranno fare falli, spallate e tiri sulla faccia degli avversari, senza essere minimamente penalizzati. Dopo un tot di legnate metterete KO i vostri avversari, che cadranno svenuti sul campo.

Se non vi ho ancora convinti con questa descrizione vi indurrò sicuramente in tentazione raccontandovi le "migliorie" della versione originale del titolo, High School Soccer Kunio Kun.
La base è la stessa, la storia è diversa. Infatti invece di essere il solito campionato mondiale al fine di conquistare la coppa Rimet, qui scendiamo nell'ambito scolastico tipico degli Shonen manga.
Da quello che ho capito io, non parlando il giapponese e non avendo trovato versioni tradotte, Kunio, protagonista della serie, dopo aver vinto il campionato di Dodgeball, viene ingaggiato dal capitano della squadra di calcio e dalla bella manger per vincere anche questa sfida. Si sa, ad un bella fanciulla difficilmente si dice di no, per cui accetta. E da qui partiranno le varie sfide con le altre scuole della nazione.

Le cose che distinguono fondamentalmente High School Soccer Kunio Kun da Nintendo World Cup sono due. La prima è che ogni squadra avversaria è molto più caratterizzata. Ogni scuola avrà il suo stile e saranno sempre diverse le une dalle altre. Avremo quindi bonzi, teppisti, minatori, pescatori, ninja e chi ne più ne ha più ne metta. Anche i supertiri saranno "intonati" allo stile della scuola avversaria, avendo quindi colpi sotterranei per i minatori, tiri a forma dei pesci e via così. I tiri avranno potenze diverse. Infatti prima dell'esecuzione dovremo letteralmente "incendiare" il nostro capitano e poi sferrare il tiro. 

 Oh mi raccomando, non incendiatelo troppo sennò si brucia.


L'altra particolarità saranno le scenette a metà partita. Ogni squadra si riposerà negli spogliatoi a suo modo. Nel nostro caso, se saremo in svantaggio i nostri si dispereranno piangendo, mentre se staremo vincendo saranno tutti contenti e il nostro capitano fantasticherà sulla bella manager.

 


Bene, giusto per non dilungarci troppo sull'argomento calcio, quei due lettori che ho probabilmente si sono già addormentati, vi consiglio la "spiluccata" su un altro titolo del genere e decisamente più famoso, Virtua Striker 4.
Perchè proprio il quarto capitolo? perché a mio modo di vedere è stato il capitolo che ha il giusto compromesso tra un gioco tecnico e arcade.
In questo episodio della saga vengono aggiunti, per la prima volta a mia memoria, i cambi tra un tempo e l'altro, la barra della resistenza dei giocatori, gli scatti e le tattiche in campo.
Per un giocatore di calcio "classico" queste migliorie sono fondamentali, per lo "sportivo per caso", sono utili e allo stesso tempo non fondamentali.
Io per primo, tra l'altro giocando quasi sempre col Giappone, solo per sfatare il mito che non solo in "...Holly & Benji anche il Giappone vince il mondiale..." le tattiche non le ho mai usate. Gli scatti invece sono l'upgrade che ho apprezzato e abusato di più, insieme alla combinazione cambi/resistenza.

Quindi, in conclusione, High School Soccer Kunio Kun se volete qualcosa di veramente alternativo, Virtua Striker 4 per il giusto compromesso tra tecnico e arcade.

Concluso l'argomento calcio passiamo agli altri sport, incominciando dal basket.
In questo caso vi consiglierò un unico titolo, che ho giocato e rigiocato infinite volte perchè incarna alla perfezione il videogioco del perfetto "sportivo per caso", stiamo parlando di Street Hoop.

 

Ideato nel 1994 dalla Data East e sviluppato della SNK (oggi SNK Playmore) è si un gioco di basket ma, come dice il titolo stesso, si incentra sullo street hoop, ovvero il basket da strada 3 contro 3.

Che dire, location che vanno dal classico campo da torneo a quello in vicinanza del mare al tramonto, al campo tra le strade cittadine.
Il gameplay è immediato, alla fine si gestisce tutto tramite due tasti, frenetico, coinvolgente e divertente. Tra un tempo e l'altro avremo un brevissimo tutorial sulle possibili tattiche da usare.
Ogni canestro, che sia un potente slamdunk o un più sobrio tiro in sospensione, farà aumentare la barra del tiro special. Eh già, anche in questa volta abbiamo tiri speciali a disposizione. In questo caso essi saranno imparabili e cambieranno solamente in base alla posizione del personaggio nel campo di gioco. Se da un lato il tiro da tre è più sobrio e serve principalmente per allungare le distanze o tentare un disperato recupero, il tiro da due, sempre uno slamdunk, sarà spettacolo puro. Super salti con effetto ombra, capriole infinite, rapidi passaggi di mano nella discesa a canestro, tutto è lecito per far impazzire il pubblico.


Una cosa importante da sottolineare è lo "sdoppiamento" del titolo a seconda della versione a cui si gioca.


Mi spiego meglio: Street Hoop è la versione europea, per cui le squadre saranno rappresentative di una nazione.

 

La versione americana invece prenderà il nome di Street Slam e le squadre diventeranno rappresentative delle città americane.




Oltre alle casacche delle varie squadre, il gameplay rimane invariato, forse Street Slam mi è sembrato più facile rispetto alla versione europea, o forse sono io che sono diventato un asso?

Passiamo quindi a sport minori, per lo meno qua in Italia, parlando di Baseball, e nello specifico Super Baseball 2020 edito nel 1993 dalla già nominata SNK.

 

Siamo nel futuro, oggi ormai non troppo lontano, e questo sport ha un nuovo regolamento. Non più solamente campionati maschili o femminili ma leghe miste.
Le squadre avranno al loro interno uomini,

 

donne


e, essendo nel futuro, robot.

 
Questo gioco, pur avendo sempre un impostazione arcade, è anche molto completo nel riprodurre questo complicato sport.
Ogni giocatore della squadra avrà le sue statistiche, la sua mano preferita di lancio e la sua posizione di ricezione. Essi nel corso della partita si stancheranno per cui diventeranno meno efficaci mano a mano che l'incontro prosegue. Potremo eseguire tiri a effetto o rubare le basi, proprio come in una partita reale. Ma siamo nel futuro, e non può essere tutto normale. Infatti, oltre ai già citati robot, avremo la possibilità di potenziare le armature hi-tech dei nostri giocatori. Ultimo ma non meno importante, la presenza delle mine nel campo. Si avete letto bene, infatti dopo alcuni inning di gioco, verranno piazzate delle mine in tutto il campo. 


Chiaramente se il malcapitato di turno ci si scontrerà, salterà in aria, perdendo punti statistica.

Super Baseball 2020 quindi è un buon gioco, ha due difetti però, a mio modo di vedere.
Il primo è che la versione arcade, inteso come vero e proprio cabinato, è ingiocabile. Infatti ogni gettone dura due minuti di gioco, e per quanto bravi, servono a fare al massimo tre inning di una partita. Fatevi due conti di quanti gettoni servirebbero per finirlo, visto che sono una quindicina (mi pare) di partite da giocare.
L'altro difetto è proprio la lunghezza, decisamente troppo elevata per un titolo arcade, forse è per quello che in nessuna sala giochi che ho frequentato l'ho mai visto.
Quindi da provare, ma in versione emulatore o nella versione casalinga del Neogeo.

Passiamo al golf.
Qui il mio interesse per questo sport è legato principalmente a Lotti. Non sapete chi è? se vi dicessi spa-ghet-ti? no è? vabbè vi linko la sigla così magari vi viene in mente.


Torniamo a noi. 1996, la solita SNK sforna Neo Turf Masters. 


Gioco molto semplice a livello di meccaniche di gamplay, però abbastanza impegnativo da portare a termine, vincendo il campionato, ovviamente.
Il giocatore si troverà di fronte a 6 personaggi provenienti da ogni parte del mondo, ognuno con le proprie caratteristiche tecniche. 

 

Inutile dirvi che il mio primo amore e anche l'unico con cui riesco a giocare è il personaggio giapponese, Toyoshige Takeno.
Nel gioco avremo le tipiche 18 buche da affrontare, ma avremo quattro tornei a cui potremo iscriverci. 

 

Come dicevo all'inizio le meccaniche di gioco sono molto semplici ma anche molto complete per lo sport in questione.
Le mazze verrano sempre pre-impostate in base alla distanza residua dalla buca, ma potremo comunque cambiarle. Esse saranno indicate principalmente dalla lunghezza di campo che possono far percorrere la pallina. Potremo eseguire tiri dritti, o curvi a seconda delle occasioni. La potenza e l'altezza dei tiri viene data da una barra "a tempismo", dove dovremo premere il bottone di azione nel momento più opportuno per dare l'impostazione corretta al tutto. 


Bisognerà fare attenzione a non incappare negli ostacoli del percorso, bunker di sabbia, laghi, erba alta, alberi, dirupi ecc., valutando anche il vento per evitare la deviazione del nostro colpo.
Le prime buche sono semplice riscaldamento ma, proseguendo col torneo, alcune di esse saranno dei veri incubi.
Devo essere onesto, non ho mai provato mai tanti altri giochi di golf, ma ne testai un altro sempre targato SNK, ma non aveva quell'immediatezza che contraddistingue Neo Turf Masters.

Dodgeball
Anche qui la curiosità per questo sport è data da un cartone animato, se non conoscevate Lotti, difficilmente vi ricorderete di lui

 
Ma torniamo ai giochi, parlando di Super Dodgeball.


Indovinate chi ha distribuito il gioco? bravi, sempre SNK e sempre nel 1996, e visto che ci siamo, sapete chi lo ha creato? già proprio la Technōs di cui parlavamo a inizio articolo. Infatti questo non è altro che il sequel del secondo titolo della serie Kunio Kun dove, per l'appunto, si parlava di Dodge Ball.

Essendo un Kunio Kun, lo stile ricorda molto quanto vi ho descritto in High School Soccer, solo molto più curato graficamente (sono passati anche 6 anni da quel titolo) e con sprite molto più grandi.


Nel gioco controlleremo una squadra formata da tre elementi, di cui il personaggio principale darà anche il nome alla squadra. Ogni componente avrà una barra di vita, come nei picchiaduro a incontri. Lo scopo della partita sarà prendere a pallonate gli avversari e mettere KO tutto il team nemico. Mano a mano che i personaggi esauriranno la loro barra vitale, si sposteranno all'esterno del campo nel lato opposto e forniranno supporto ai membri ancora "in vita".
Quando sconfiggeremo una squadra avversaria ci verrà chiesto se il loro capitano entrerà a far parte della nostra, creando così una specie di dream team.

 

E poi ovviamente le mosse speciali e i supertiri, marchio di fabbrica del brand. Infatti ogni personaggio avrà due mosse speciali che cambieranno a seconda dell'eroe scelto. Le mosse si eseguiranno ne più ne meno come quelle di un picchiaduro e, chiaramente, saranno più efficaci di un tiro normale. 


Poi seguendo sempre l'impronta beat'em up, potremo caricare una barra di energia al fine di eseguire un colpo speciale unendo le forze a tutti e tre i membri della squadra. Una cosa forse inconsuete, anche per i picchiaduro dell'epoca sono le mosse "reversal". Infatti tutti i lanci che ci vengono scagliati contro, potranno essere spediti al mittente, eseguendo la mossa dedicata col giusto tempismo.

Semplice no? assolutamente no. Super Dodge Ball l'ho sempre trovato estreamente difficile da portare a termine.

Ah, chi poteva essere la mia squadra preferita? il Riki team, ovviamente.

Passiamo quindi agli sport più duri, partendo dal pugilato, che personalmente non apprezzo.
La mia conoscenza, sapete già da dove viene, dai cartoni animati, e specialmente da quel Rocky Joe che non si arrendeva mai.
Anche qua vi presenterò un unico titolo, l'unico che vale la pena di una prova, ma principalmente perchè è un picchiaduro nel vero senso della parola.

Parliamo di Top Ranking Stars (o Prime Time Fighter) prodotto dalla Taito nel 1993. 


Le prime prove le ho fatte, stranamente in patronato dove andavo da piccolo. Un gioco un pochetto inusuale, ma effettivamente avevamo anche il primo Mortal Kombat.

Che dire è un gioco di pugilato semplice nelle meccaniche, ma estramente difficile. Il giocatore avrà a disposizione la classica schiera di aspiranti al titolo provenienti da ogni parte del mondo e tre tasti per comandarli. Ogni tasto rappresenta una tipologia di pugno da sferrare. Si passerà dal colpo rapido poco incisivo, al gancio potente ma lento nella ripresa. Avremo due barre a disposizione, la classica della vita e quella della resistenza. Quest'ultima verrà di divisa in tre settori. Ogni volta che perderemo un settore, cadremo svenuti al tappeto e dovremo caricare una barra entro i 10 secondi per rialzarci. 

 
I nostri incontri potranno essere vinti per KO, facendo esaurire la barra della vita, per KO tecnico stendendo l'avversario tre volte o ai punti se finisse il tempo.
Quindi per quanto ne so del pugilato, mi sembra che il titolo dia una visione completa dello sport.
Ma non saremmo qua a parlarne se non ci fosse quel plus che mi ha incuriosito a provarlo.
Ispirandosi liberamente allo stile anime/manga ne prende le caratteristiche peculiari. Infatti i personaggi tra cui potremo scegliere sono molto particolari e inusuali per questo tipo di sport.
Infatti avremo a disposizione un punk, un uomo mascherato, uno che sembra uscito da uno spettacolo di kabuki e via così.


Poi ovviamente la supermossa, che non è altro che un pugno più potente con effetto scenico. 


Interessanti anche le scene tra un match e l'altro, dove ci viene presentato l'avversario prima dell'incontro.

Ah ecco, visto che parlavo di Rocky Joe all'inizio, evitate come la peste il gioco dell'SNK basato sul manga. Legend Of Success Joe, questo il titolo, è veramente brutto graficamente e legnoso da giocare.

Vi lascio un video per farvi capire lo schifo.

Passiamo allo sport spettacolo per eccellenza, il Wrestling.
Qui potrei andare a colpo sicuro, anche se non ho provato le versioni più recenti, consigliandovi un WWE qualsiasi. Giocai qualche anno fa, più di qualche anno fa in effetti, il vecchio Smackdown 2: know your role per PSX e per quanto la grafica fosse rozza e senza tante delle cose introdotte in seguito, era divertentissimo per la grande quantità di tipologie di incontri e personaggi disponibili.

 

Ma qui voglio consigliarvi qualcosa di diverso o magari solamente meno noto.

Partiamo quindi da Capcom che nel 1993 sforna Saturday Night Slam Masters


Gioco moto semplice nelle meccaniche ma che rappresenta bene le basi dello sport. Musiche d'entrata, personaggi bizzarri, corse avanti e indietro per il ring, salti dai paletti, mosse speciali. 


Non c'erano storyline da seguire o match con regole particolari, ma una semplice corsa al titolo. Forse la cosa più divertente era la possibilità di giocare in quattro contemporaneamente o affrontare la corsa al titolo di coppia anche con uno dei due eroi controllato dall'intelligenza artificiale.

 

Se parliamo di Wrestling puro però, in questo caso sconsiglierei il seguito di questo titolo, ovvero Ring of Destruction - Slam Masters II, perché è un picchiaduro a incontri classico. Ah da notare, ma secondo me si vede meglio proprio in quest'ultimo titolo, il character design di Tetsuo Hara, uno dei padri di Kenshiro.


Parlando sempre di Wrestling però vi consiglierei un altro titolo, da sempre il mio preferito, ovvero WWF WrestleMania: The Arcade Game prodotto da Midway nel 1995.


Cosa aveva di tanto particolare? beh essendo della Midway, padre di Mortal Kombat, ne prende la caratteristica principale, i lottatori sono resi digitalizzando dei veri attori. 

 

Pur non essendo un gioco di Wrestling regolare, visto che appaiono mazze, spranghe, pipistrelli (usando Undertaker), il gioco permette un'azione rapida, dinamica e divertente. Come Mortal Kombat gestiremo il nostro eroe con cinque pulsanti, due calci, due pugni e la parata. Potremo eseguire mosse dai paletti, attacchi in corsa. La cosa più coinvolgente è la capacità di fare attacchi combinati come nei picchiaduro più tradizionali, eseguendo addiruttura una lunga combo imparabile quando la barra apposita lo permetterà. Potremo inoltre liberarci da una presa eseguendo a nostra volta una presa prima dell'esecuzione del nostro avversario. 


Otto combattenti e due modalità di gioco. Nella prima affronteremo un match uno contro uno per i primi quattro incontri. Handicap match due contro uno per i successivi due. Match per il titolo nel tre contro uno. Nella seconda modalità invece avremo sempre sette incontri partendo dal due contro uno, per finire, nell'ultimo match, in una battle royale di otto contro uno.

 

Che dire, ci ho giocato tantissimo in varie versioni, di cui la migliore rimane quella arcade.

Bene siamo quasi alla fine del nostro lungo viaggio e vedo già gente che dorme.

Quello di cui vi parlerò ora è uno sport inesistente, per lo meno per come è impostato in Wind Jammers.

 

Si parla di Frisbee. Si quei cosi rotondi che tirate in spiaggia d'estate, sempre che non stiate giocando a calcio, come al solito, o a bocce.

Qui l'impostazione è molto diversa dal classico gioco balneare. Infatti saremo inseriti in un campo, simile a quello da tennis, "murato" ai lati con speciali pareti che avranno il compito di far rimbalzare il frisbee.
Alle due estremità del campo avremo la rete, divisa in settori, che daranno un punteggio di tre o cinque punti. 


Se il frisbee cadrà a terra il nostro avversario riceverà due punti. Vince chi completa due set da 12 punti ognuno.


Avremo sei atleti tra cui scegliere, con caratteristiche che varieranno proporzionalmente tra il più veloce e meno potente al più lento da distruttivo nei tiri.

 

Essendo uno sport basato sullo spettacolo, chiaramente i soliti supertiri. Da ricordare senza dubbio L. Biaggi, l'Italiano e il suo "tiro vortice" pronunciato durante l'esecuzione.

 

Sarò sincero, vista la follia degli americani e gli sport strambi che hanno creato col tempo, vedi lo slamball, ho sempre pensato che prima o poi avrei assistito a partite reali di Wind Jammers.

Giusto per la cronaca vi propongo un altro titolo che però mi ha convinto a metà, ovvero Capcom Sports Club

 

Mix di tre discipline, il tennis femminile, il mini basket e il calcetto. Dei tre personalmente è il mini basket quello che ne fa da padrone, però senza l'appeal di Street Hoop. Gli altri due sport, così così, ma c'è di meglio.

 
Bene direi che è tutto. Come dite? gli altri sport?

Beh non è che manca moltissimo, onestamente il rugby e il football americano sono sport che non capisco. Ho provato a seguire qualche partita ma non ho capito un ostia.
Per quanto riguarda l'hockey sul ghiaccio ho solo spiluccato qualche partita ad un vecchio NHL.

Poi vabbè ci sarebbe il tennis, ma potrei consigliarvi solamente Smash by Idea dell'Amiga, ma ho paura che i miei ricordi vaghi migliorino un gioco abbastanza mediocre, o in alternativa il classico Virtua Tennis Sega.

Quindi, ricapitolando, il gioco ideale dello "sportivo per caso" deve essere, semplice nelle meccaniche, coinvolgente nel gameplay e senza troppe seghe di una simulazione dura e pura. I supertiri aggiungono sempre spettacolo e danno quell'idea di non essere nel classico mondo sportivo.

Di tutti i titoli citati obbligo morale per Street Hoop, Neo Turf Masters e High School Soccer Kunio Kun.

Citazione speciale, anche se forse non è propriamente un titolo sportivo, per quel Super Hang-On di cui vi ho già parlato in un altro articolo e in particolare nel suo finale.
Infatti quando il nostro pilota si toglierà il casco rivelerà essere una ragazza, o eventualmente Sirio il Dragone. Che dire, Sega ha anticipato un po' i tempi, parliamo del 1989, facendo partecipare una donna ad uno sport prettamente maschile.

 
Come dite? mi sono dimenticato di qualcuno?
No, non potrei mai, visto che mi ha dato lo spunto per questo papiro.

Che dire quindi del grande Dottor Game?
Io lo definirei un incrocio tra un Indiana Jones e un Piero Angela nell'ambito videoludico. Beh sicuramente di Indy ha la passione per la ricerca di pezzi veramente da collezione, rari o semplicemente finiti nel dimenticatoio. Sulla sua pagina Facebook spesso posta foto su giochi che non avevo mai visto o sentito prima di allora.

Di Piero Angela ha quella minuzia storica nel raccontare la vita, i successi, i grandi fallimenti e le varie curiosità sulle nostre amate console.

I suoi video non sono mai banali, visto che sono il perfetto mix tra storia, entertainment con le sue scenette spesso citazionistiche di film/telefilm/anime e quel pizzico di nostalgia riesumando ricordi dell'infanzia di noi eightes. Valore aggiunto su questo ultimo punto è spesso la presenza dei nostri eroi dell'epoca, come il Roberto di Bim Bum Bam nella puntata dedicata al glorioso Sega Master System.

Che dire di più? andate a vedervi i suoi video, vi lascio il link al canale, e mi saprete dire.

Al prossimo papiro, pardon articolo, che parlerà di....
Boh, ci penserò.

Nessun commento:

Posta un commento