sabato 12 agosto 2023

LOST POST, L'era di Tumblr: 43 - Il punto di non ritorno di un supereroe

 

PUBBLICATO ORIGINARIAMENTE IL 17/12/2014

Oh ben tornati. Anche quest'oggi partiamo sempre dalla mia fottuta curiosità, questa volta in campo fumettistico.

Come qualcuno sa, domenica 7 dicembre sono stato al Mestre Comics. La curiosità dell'evento e la voglia di trovare quel malefico Megaman ZX Advent "eroe" delle famose trollate di qualche post fa, mi ha fatto partire per quel di Marghera.
Come dite? ho detto Mestre Comics? si è vero, però si svolge a Marghera, non saprei dirvi perchè.

Divagazione: giusto per la cronaca, nel famoso negozio, continuano a rimettere ciclicamente sugli scaffali la scatola vuota di Megaman. Al che gli ho anche chiesto il motivo, visto che il gioco NON CE L'HANNO. Loro ligi alle loro convinzioni, continuano a sostenere che il computer segna uno ma non sanno dov'è. Probabilmente è un Mistero degno di Adam Kadmon.

Vabbè basta con sta storia sennò mi incazzo ancora.

Torniamo al Mestre Comics. Girando per i padiglioni, oltre ad ammirare i cosplayer (o erano solo le belle cosplayer?) cerchi sempre qualcosa di interessante, qualcosa da acquistare, anche semplicemente per dire, "cazzo!, io c'ero".

E così tra videogiochi, tranne quello che cercavo io ovviamente, gadget e fumetti, appare questo stand di un gruppo di fumettisti esordienti chiamato Damage Comix.
Siamo onesti io sono lettore di fumetti da circa metà della mia esistenza e, tutto sommato, sono sempre stato uno di quelli che potremo definire Pop. Pop nel senso di popular, cioè leggo tanti fumetti che sono titoli abbastanza famosi o comunque popolari al grande pubblico. Ultimamente però, vista anche la fortuna di aver potuto conoscere, grazie alla mia fumetteria di fiducia, alcuni di quelli che i comics li disegnano, sto incominciando a guardarmi attorno e cercare di uscire dal seminato.
E questo gruppo di ragazzi me ne ha dato l'occasione, incuriosito principalmente da questa bellissima copertina.

 
Una delle ragazze presenti allo stand, visto che sfogliavo incuriosito la loro opera, mi ha chiesto se ero interessato a saperne a grandi linee la trama.


In poche parola mi ha descritto la storia di questo Black Block e devo dire che mi ha convinto all'aquisto del primo numero della serie.

E così si parte nella lettura delle due storie che compongono l'albo.
L'universo narrativo in cui si svolgono i fatti è una non ben definita città Americana dove, un pò come succedeva in Watchmen, 


l'essere supereroe è una professione più che una "vocazione data ai prescelti".


Qui infatti il gruppo di maggior spicco, chiamato La Guardia, è addirittura tutelato dal governo, tanto che chi ne fa parte riceve un regolare stipendio per difendere i cittadini.


Regolarmente vengono tenuti anche dei "provini" per entrare nel gruppo di eroi, il tutto sponsorizzato pubblicamente tramite un programma mediatico chiamato Next Hero.


Chi quindi non vorrebbe far parte di questo gruppo?

E infatti, in uno dei bar ritrovo di aspiranti candidati, troviamo il nostro protagonista, White Feather.


Il ragazzo sembra disperato, non emerge come supereroe, e fallisce anche nella vita comune, non riuscendo a mantenere un lavoro stabile.


Colpito da una forte invidia per il collega chiamato La Mente, appena reclutato ne La Guardia, si scaglia contro di lui dandogli del raccomandato.


La Mente cerca di farlo ragionare, dicendogli che anche lui avrebbe il potenziale ma non conosce appieno i suoi poteri. White Feather, ubriaco, non lo ascolta e lo attacca, non riuscendo però nemmeno a sfiorarlo.

Bob Bennet, questa la reale identità di White Feather, torna a casa dalla sua ragazza la quale, dopo aver capito che il ragazzo non è entrato ne La Guardia, scoppia in lacrime perchè alla madre è stato diagnosticato un cancro e loro non hanno soldi sufficienti per poterla curare.


Ancora più depresso, Bob vaga  con i suoi pensieri per la città. In breve gli ritornano a mente le parole di alcuni amici e colleghi: "dovresti cambiare identità", "non hai ancora capito niente dei tuoi poteri".

E qui l'idea, cambiare sì identità, ma diventando un criminale.

Recupera quindi vecchie parti di costumi scartati creando.... Black Block. Il primo obiettivo è fare cassa, per cui la rapina ad una banca è l'opzione più ovvia. Il ragazzo in quattro e quattr'otto mette a segno un ricco colpo, senza ferire nessuno, ma all'uscita trova nientemeno The Nation, leader de La Guardia. 


Sembra tutto finito, sconfiggere il capitano della squadra di supereroi più rinomata sembra un'impresa impossibile.

E invece, quasi incredibilmente, The Nation viene reso innocuo in poco tempo. 


Black Block riesce quindi a scappare rifugiandosi nel suo nascondiglio ha sentimenti alterni, tra la soddisfazione di aver battuto una leggenda vivente, al "è solo una maledetta banca","quei figli di puttana sono assicurati, per loro è un danno ridicolo", "non si è fatto male nessuno".


Ritornato nei panni eroici di White Feather gli viene offerta, quasi per discolparsi del colpo alla banca, di salvare la vita ad un bambino che sta per essere investito da un camion. White Feather riesce nell'impresa venendo acclamato dai passanti.

Però è troppo tardi, in Bob è ormai nato il seme del "lato oscuro", tanto che mente sia ai suoi amici/colleghi dicendo di aver trovato un lavoro da civile, sia alla sua fidanzata confessandole di essere entrato nella fantomatica Guardia Segreta.

Come continuerà la storia? e chi lo sa, però sono curioso di proseguire quest'opera che sarà in sei volumi.

Questa è la base su cui partirà la serie.


Dal punto di vista grafico non ho nulla da dire, non sono un esperto in materia, però è ben disegnato e ben particolareggiato. 

Personalmente prediligo l'impostazione pulita nel tratto. Tanti disegnatori, anche molto quotati, tendono secondo me ad abbozzare semplicemente i personaggi, rendendo la tavola sporca e, personalmente poco chiara. In Black Block questo non succede mai, rendendo sempre l'azione chiara anche ad una prima occhiata distratta.

Dal punto di vista della storyline gli autori danno un impostazione abbastanza atipica per una storia di supereroi. Normalmente si parte dalle origini, di come questo o quel personaggio ottiene i poteri o sul perchè decida di ergersi a eroe. Nelle due storie presenti nel primo albo invece conosciamo ben poco di White Feather, sappiamo che è supereroe emergente, ma non ne conosciamo bene ne i poteri, ne le motivazioni. Anche della sua identità civile sappiamo ben poco, sappiamo che ha una relazione, ma nessun dettaglio.


Pur essendo atipica come introduzione, la trovo molto interessante, perchè lascia molti punti interrogativi al lettore che verrà incentivato a proseguire. 


L'incipit su cui si basa la caratterizzazione di Bob Bennet ricorda non poco il personaggio di Walter White di Breaking Bad 


e di come una persona dalla vita normale, essere supereroe in BlackBlock è una professione come un'altra, possa cadere facilmente nel lato oscuro di se stesso.

"è solo una maledetta banca" 


"quei figli di puttana sono assicurati, per loro è un danno ridicolo"


"non si è fatto male nessuno"


Queste, secondo me, sono le parole cardine da tenere più a mente per il proseguo della storia e che porteranno il nostro Bob a conoscere realmente la sua parte più nascosta e repressa di se stesso e che lo porterà, probabilmente, al punto di non ritorno.

In conclusione quindi un albo di supereroi che lascia molti punti interrogativi e basi interessanti su cui sviluppare una storia che ha un grande potenziale. 

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