sabato 1 luglio 2023

LOST POST, L'era di Tumblr: 01 - Recensione Megaman Starforce 1 e 2


PUBBLICATO ORIGINARIAMENTE IL 27/11/2013

Chi è Megaman? Ma come non conoscete la mascotte ufficiale Capcom tra la fine degli anni '80 e gli anni '90?


Noooooo! cosa volete insinuare? che me lo ricordo solo io perchè sono vecchio?

Bene allora vi beccata una bella lezione di storia videoludica.....
Megaman nasce nel lontano 17 dicembre 1987 sullo storico NES.
La storia racconta le avventure di Rock, un robot creato da uno scienziato chiamato Dr. Light. Insieme a lui crea una robot femmina chiamata Roll. I due sono androidi di tipo particolare in quanto provano sentimenti come gli esseri umani.
Sfortunatamente il malvagio Dr. Wily, amico e compagno di studi del Dr.Light crea dei robot per conquistare il mondo.
Rock, per contrastare i piani del Dr. Wily decide di farsi installare un chip per poter diventare un potente robot da combattimento, senza nessuna possibilità di tornare il robot pacifico di un tempo.
Come dite? questa storia assomiglia molto a quella di Shinzo Ningen Casshern?
E dopo sarei io il matusa cavolo.... Shinzo Ningen Casshern (o Kyashan il ragazzo androide) è una serie di 14 anni prima e, si effettivamente ricorda vagamente la storia di Megaman.

Megaman scorre indisturbato tutti gli anni '90 tra sequel, reboot e spino-off.
Siamo onesti, piaccia o non piaccia, Megaman è un'icona dei videogiochi e, nel bene o nel male ha avuto la sua storia e evoluzione.

Ma parliamo della serie più recente della saga ovvero Star Force.

Serie composta da, attualmente, tre episodi, che partono dalla fine del 2006.

Siamo nell'anno 220X e protagonista della serie è Geo Stelar, un ragazzino di 5° elementare (quindi di circa 10 anni) che, tre anni prima, perde le tracce del padre in un misterioso incidente alla stazione spaziale Peace.
La missione della stazione spaziale era quella di creare una Brotherband, quindi un contatto amichevole, con qualsiasi entità aliena.
Tre anni dopo l'incidente, viene ritrovato in mare un pezzo della Peace... la nostra avventura inizia da li.

Inizieremo a conoscere Geo, il suo carattere estremamente chiuso a causa dell'incidente che gli ha portato via il padre, e la sua poca voglia di conoscere il mondo.

Vedremo questa città futuristica, ma non troppo distante dalla nostra, dove ogni persona ha un transfer, una specie di braccialetto che fa da telefono e diaro personale, chi ha detto Facebook?

Si in effetti, per come verrà spiegato nel corso della storia, il transfer è una moderna versione dei nostri smarphone, dove l'applicazione principale è un diario dove vengono scritti i vari segreti ai quali si può accedere solo se si è Brother.

<SPOILER>

Geo, dopo un incontro con un vecchio amico del padre ottiene un Visualizer, degli occhiali con delle proprietà particolari.
Una sera, andando a guardare le stelle Geo incontra e si scontra (no qua Licia non c'entra), con un alieno, un essere energetico... tale Omega-Xis (detto Mega).
Lo scontro fa attivare il Visualizer, che gli mostrerà il mondo delle onde, ovvero un insieme di strade energetiche che di fatto sovrasta il mondo reale.

Da li a poco, Mega e Geo verranno sovrastati da una serie di virus che li attaccheranno e l'unico modo di sconfiggerli sarà... fondersi in un unico essere.

Dopo aver trovato la "porta di accesso" al mondo delle onde, ovvero il Vortex, al grido di "Jack-in Megaman connessione"....
no quella è un'altra roba... capiremo dopo perchè questo "lapsus".... dicevo al grido di "Cambio d'onda EM, Geo Stelar sei in onda" diventeranno Megaman.
Da li partiranno tutta una serie di avventure e missioni che racconteranno la storia di Geo.

</SPOILER>

Questo Megaman differisce molto dalle versioni classiche, infatti non avremo il solito plataform, ma sarà un vero e proprio action RPG.
Infatti la visuale sarà a "volo d'uccello" (termine vintage) e dovremo girovagare per le varie zone della città come Geo e per le varie strade d'onda come Megaman.

Anche lo stile di combattimento sarà molto più simile ad un JRPG che a un classico Megaman. Infatti gli scontri saranno casuali anche se non propriamente a turni.

Infatti saremo catapultati su una griglia 3X5 con visuale in terza persona. Inizialmente, secondo una serie di regole che verranno spiegate nelle prime battaglie, dovremo scegliere una più dei 6 Battlechip... ops volevo dire battle card a disposizione nel mazzo che mano a mano creeremo e potenzieremo.

Le battle card non saranno altro che colpi o potenziamenti che potremo usare, alternandoli ad un più classico Buster Shot. Avremo una barra laterare che si caricherà durante la battaglia che, quando completa, ci permetterà di scegliere delle nuove carte per continuare la battaglia.

Forse qualcuno avrà capito il perchè dei miei "lapsus", e infatti mi riferivo alla precedente serie di Megaman, ovvero Battle Network.
Di fatto, per molti versi, questo Starforce non è altro che un seguito indiretto di BN, del quale ne riprende tante meccaniche e funzionamenti.
Se fate attenzione durante il gioco si parla dei Navi, ovvero i protagonisti di BN, che qua vengono utilizzati come aiuti alla vita di tutti i giorni, piuttosto che dei moderni "Tamagochi" come succedeva nella serie precedente. Altro punto in comune è questo Megaman è ambientato 100 anni dopo Battle Network.

Il gameplay del gioco come abbiamo già detto, è molto simile ad un JRPG, escludendo il fatto dei turni, la battaglia è sempre in tempo reale e ci vuole anche prontezza per risolvere le più impegnative (tipo le boss battle).

Forse la cosa più interessante è la storia, che non è certo l'apoteosi dell'innovazione, visto che se la analizziamo bene è un classico Shonen Manga televisivo, però dal mio punto di vista è coinvolgente e spinge per farti arrivare alla fine, anche per sapere che fine ha fatto il padre di Geo.

Anche i vari personaggi della sono abbastanza standardizzati come caratterizzazione, a partire dal protagonista, il quale si ritrova in una faccenda sopra le sue possibilità inizialmente e, un po alla volta, riuscirà a cavarsela anche nelle situazioni peggiori.

Pur essendo identici come stile di gioco, i primi due capitoli della trilogia Starforce differiscono per alcuni aspetti.

Il primo (che io ho giocato nella versione Pegasus), durante i vari "livelli" ha dei minigiochi (mai eccessivamente complicati), da completare con lo stilo del DS, mentre nel secondo sono totalmente assenti.

Sempre il primo marca la storia più sulla caratterizzazione di Geo e della sua "evoluzione", mentre il secondo è più incentratato sui vari co-protagonisti della vicenda.

Il secondo capitolo (che io ho giocato nella versione Zerker X Saurian) ha un gameplay incentrato moltissimo sulla componente "social".

Mi spiego meglio:
Mentre nel primo capitolo è abbastanza facile arrivare alla conclusione senza avere amici "esterni" ai Brother che si fanno nell'avventura, nel secondo capitolo più amici reali hai che giocano e hanno stretto con te una Brotherband, più punti hai a disposizione per potenziare Megaman.
Questo porta anche un pò di più alla connessione tra le due versioni uscite, visto che solo avendo un brother dell'altro gioco è possibile vedere la tripla tribù come trasformazione.

Diciamo che da un punto di vista questo mi ha dato abbastanza fastidio, visto che molti potenziamenti non potevo utilizzarli, specialmente quelli riguardanti i punti vita.

Sempre il secondo capitolo è incentrato molto di più sull'esplorazione, ci sono infatti alcune zone dei vari luoghi visitati, che non sono necessari alla storyline, ma che possono essere esplorati liberamente durante le fasi di transazione tra una missione e l'altra.

Questo porta, in molti casi a trovare potenziamenti particolari o carte utili per le battaglie successive, il che implementa di molto tutta la parte delle sidequest che erano già presenti nel primo capitolo.

Conclusioni:

Che dire un gioco che consiglio agli appassionati di Megaman come me, tenendo conto che non è propriamente un Megaman classico.
Consigliato a chi ha apprezzato il Battle Network del quale, come abbiamo detto, ne riprende le meccaniche.

Consigliato infine ai nostalgici dei giochi "old school", dove con una trama semplice ma ben scritta, riuscivano comunque a tenerti incollato allo schermo.


Voto personale 8 il primo e 7 il secondo.

Adesso spero di recuperare anche il terzo capitolo della saga...


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