martedì 25 luglio 2023

LOST POST, L'era di Tumblr: 25 - 30 anni di acchiappafantasmi


PUBBLICATO ORIGINARIAMENTE IL 27/06/2014

If there's something strange in your neighborhood Who ya gonna call?

Beh se non sapete come prosegue questa canzone, fatemi un favore... CHIUDETE QUESTO ARTICOLO SUBITO E DATEVI ALL'IPPICA!!!

Siamo onesti, non si può non conoscere uno dei film cult degli anni '80, i Ghostbusters.
Sono passati esattamente 30 anni da quando il film diretto da Ivan Reitman e sceneggiato da Dan Aykroyd e dal recentemente scomparso Harold Ramis, è apparso nei cinema americani.
Chiaramente sono troppo giovane per averlo visto al cinema, ma il mito dei tre dottori di ricerca universitari in parapsicologia che si guadagneranno da vivere con degli strani zainetti che rilasciano fasci di energia, ha fatto breccia fin da bambino.
Non ne sono sicuro ma mi ero innamorato dei Ghostbusters prima ancora di vedere il film, avendo visto prima la serie animata creata e prodotta dalla Columbia Pictures, proprio grazie al successo della pellicola.
Quattro ragazzi, abbastanza diversi tra loro,  che scorazzano per una New York invasa da spettri, Poltergeist e strane creature a bordo di una scassata Cadillac Ambulance Miller-Meteor limo-style endloader combination del '59 (nozione presa a piene mani dalla "solita enciclopedia"), ha impostato dei modi dire e di pensare nell'immaginario collettivo, così come fecero i primi robottoni Giapponesi, qualche anno prima.

 

Penso che tutti, appena si parla di fantasmi, colleghino il fenomeno in qualche modo agli acchiappafantasmi cinematografici. Proprio perchè quella pellicola è rimasta impressa a tutti.
Ma cosa aveva di tanto speciale?
Trame intricate?, colpi di scena fenomenali? intrighi degni delle teorie di Adam Kadmon?
No niente di tutto questo.
Ghostbusters è un film da un concept molto semplice, da una trama lineare ma ben scritta. Oggi molti degli effetti speciali usati potranno sembrare banali, però per l'epoca erano quel tocco in più.
La cosa che caratterizzava veramente il film erano i personaggi che lo componevano, partendo dai quattro eroi.
Peter Venkman che, siamo onesti, è la simpatica canaglia del gruppo. Sarcastico fino all'inverosimile, originariamente i suoi interessi professionali si concentrano su fenomeni paranormali come ESP, anche se sempre con un approccio professionale da ciarlatano scentifico. Non crede all'esistenza dei fantasmi finchè uno di questi non lo "smerderà" personalmente. Una volta capiti i potenziali profitti della professione di acchiappafantasmi, ne diventerà un sostenitore e sarà la voce del gruppo.

Raymond "Ray" Stantz una delle due menti delle pionieristiche teorie Ghostbusters e della progettazione costruzione delle attrezzature utilizzate per la cattura e contenimento fantasmi.
Esperto di storia paranormale e la metallurgia. Caratterizzato da un entusiasmo quasi infantile verso il suo lavoro e la sua accettazione esplicita di attività paranormali, verrà apostrofato da Peter come "il cuore degli acchiappafantasmi".

Egon Spengler l'altra mente dietro il progetto Ghostbusters. Sicuramente il più freddo e distaccato del gruppo, nonchè il più intelligente. La sua freddezza scentifica si contrapporrà spesso alla sua ineguadatezza per alla vita sociale, specialmente con la segretaria Janine Melnitz, che gli farà una corte spietata per tutta la pellicola.

Ultimo, ma non meno importante membro del quartetto ,Winston Zeddemore. Si unisce al gruppo quando il terzetto iniziale si fa un nome, per avere un posto di lavoro. Epica la scena del colloquio quando, pressato da Janine che continuava a chiedergli se credesse all'esistenza di vari fenomeni paranormali, con estrama sincerità ed eleganza risponderà: "Be', se c'è lo stipendio fisso, io credo in tutto quello che dice".

A fare da contorno, sicuramente le battute rapide e fulminee per tutto il proseguimento della storia.
Chi non si ricorda lo scambio di battute prima dello scontro finale?

Ray: Gozer il gozeriano? Buonasera! Io come rappresentate legalmente designato dalla città [deglutisce], contea e stato di New York, ti ordino di cessare qualsiasi attività soprannaturale e di tornare subito al tuo luogo d'origine o nella più vicina delle dimensioni parallele!
Peter [sbrigativo]: Basta così, grazie infinite, Ray...
Gozer: Sei tu un dio?
Ray: [si gira verso i compagni che fanno cenno di continuare] No...
Gozer: Allora... muori! [Lo attacca]
[Pochi istanti dopo essere quasi caduti dal palazzo ma salvatisi per miracolo]
Winston: Ray, quando qualcuno ti chiede se sei un dio, tu gli devi dire sì!

Oppure la famossissima:
"Venimmo, vedemmo e lo inculammo!!"

Sarò un fottuto nostalgico degli anni '80, ma i film di adesso non rimangono nella storia come molti di quell'epoca.

Chiaramente dopo il film scoppiò una vera e propria Ghostbusters mania.
Oltre alla già citata serie televisiva, apparirono quelle che oggi chiamiamo action figures, ovvero i giocattoli.... o pupazzini come li chiama il Doc Manhattan. Una vera e propria invasione dei personaggi del cartone animato.

E chiaramente ci furono anche i videogiochi, non sempre riusciti.
Il primo, uscito in contemporanea con la pellicola è sicuramente anche quello che ha avuto più versioni e conversioni.
Io lo giocai sul glorioso Sega Master System, ma onestamente non è questo capolavoro. Pur seguendo le vicende del film il gioco, a mio modo di vedere, è ripetitivo e noioso. Inzialmente, con un budget ridotto, si dovrà scegliere l'equipaggiamento adatto per la missione, partendo dalla macchina. Io sfido chiunque a non aver scelto per default la Cadillac Ambulance (la Ecto1), anche se, a conti fatti, non era la scelta migliore.
Per carità poter scegliere come agire e come spendere i soldi guadagnati non è male come idea, ma è l'unica cosa decente fatta sul titolo. Per il resto avremo quattro scene di gioco.
La prima (e più lunga) dove scorrazzeremo per la città acchiappando i fantasmi. Fatto 3 volte ne hai già i maroni pieni. Vai alla casa dalla mappa, guidi l'auto evitando gli ostacoli, prendi i fantasmi da fuori dalla casa, torni alla mappa. Provate a dare un'occhiata al gameplay per capire come funzionava.
Una volta che l'indicatore dell'energia psichica raggiungerà il culmine passeremo alla seconda parte. Qui ci troveremo davanti al palazzo di Dana e Louis dove, a sbarrarci la strada, ci sarà il buon uomo dei "candidi gnocchi di lichene". Lo scopo sarà banale ovvero, col giusto tempismo, entrare nella casa. Qui passeremo alla terza, e forse più divertente parte del titolo, la scalata del palazzo. Qui seguendo lo stile platform dovremo fare i vari piani di scale colpendo i fantasmi e arrivando all'attico per lo scontro finale. E dulcis in fundo, lo scontro con Gozer e i maledetti cani demoniaci... fine. Ci sarebbe stato un bel video in "un minuto" stile Matioski.
La cosa più divertente era la schermata del titolo:

E anche qua sfido chiunque a non aver accennato un minimo di karaoke improvvisato.

Ma andiamo avanti. Nel 1989 uscì un nuovo titolo dedicato al franchise, The Real Ghostbusters per le salagiochi. Onestamente non me lo ricordo, ma guardando i gameplay sul tubo mi sembra bruttino.

 

Nel frattempo nello stesso anno esce anche il sequel del film originale, Ghostbusters II. Il cast rimane invariato ma, siamo onesti, non ha l'impronta del primo capitolo.
Sono passati 5 anni da quando gli acchiappafantasmi liberarono la città dal semidio sumero Gozer, e da allora non vi è stata più traccia di fantasmi. I componenti del team si sono separati: Peter Venkman conduce Mondo Medianico, una trasmissione televisiva sul paranormale (dove uno dei due ospiti ha il giusto sentore dell'imminente fine del mondo); Egon Spengler è diventato ricercatore presso The Institute for Advanced Theoretical Research; Ray Stantz ha aperto l'Occultoteca, un negozio specializzato nell'occulto, ma ha avuto poco successo, quindi decide di animare con Winston Zeddemore delle feste per bambini, indossando le vecchie divise, avendo anche qui poco successo.
Da li si scateneranno una nuova serie di eventi che riporteranno in corsa la squadra degli nostri begnamini.
Senza dubbio la scena più famosa dell'intero film è la passaggiata, grazie ai nuovissimi "sparamelma", con la Statua della Libertà usata come vero e proprio mech, pardon, robottone, come nei cartoni Giapponesi.
Come dicevo questo film non ha l'appeal del primo e sicuramente uno di quelli che se ne è pentito nel girarlo è stato proprio Bill Murray (Peter).

Bello o non bello, il film fu nuovamente traino per una seconda ondata del merchandise e una nuova serie di videogiochi per tutte le piattaforme.
Senza citarli tutti, perchè come sempre non riusciti mi limiterò solamente i due meglio concepiti. Entrambi usciti nel 1990 sono New Ghostbusters 2 Game Boy e Ghostbuster per Mega Drive.
Del primo posso dirvi solamente cosa si vede nei gameplay non avendolo fisicamente provato. Con due personaggi della squadra super deformed (la grafica a prima occhiata mi ha ricordato i primi Pokemon) dovremo aggirarci per le varie stanze e ripurlirle dalle varie entità. Il personaggio giocante userà il fucile protonico, il secondo le trappole. Questo per lo meno dai video, di più non saprei.
Molto più accurata invece potrà essere l'analisi del gioco Sega, visto che l'ho giocato svariate volte.
Questa volta la storia sarà completamente inedita rispetto ai due film, e tutto sommato è un bene, visto che il '95% dei tie-in (opere estratte direttamente da un'altra di diversa natura) videoludici fanno pena.
Il gioco è ambientato tra le due pellicole anche se non mai capito perchè Winston fosse assente. Ognuno dei tre personaggi selezionabili avrà le sue caratteristiche fisiche. 

 

La grafica molto colorata e la scelta di rendere gli acchiappafantasmi si, simili alle proprie controparti umane, ma in formato super deformed con i testoni, rende il tutto molto divertente. Il gioco diventa un classico plataform dove dovremo risolvere 4 casi iniziali, dove dovremo scacciare le infestazioni che aleggiano negli edifici. Ogni livello avrà dei middle boss che, una volta sconfitti potranno essere "inscatolati" nelle trappole. Ogni intrappolamento darà un bonus monetario extra. A fine livello incontremo il boss vero e proprio che libererà parte di un'antica tavoletta, che sarà il fulcro della trama del gioco.
Nel proseguo della vicende potremo fare degli upgrade al nostro equippaggiamento che ci semplificheranno le missioni.
Personalmente un ottimo titolo, un buon plataform anche abbastanza difficile da portare a termine.

 

Passano gli anni, il mito degli acchiappafantasmi diventa quasi storia. Nel 1997 si tenta, invano, di riportare in auge lo storico marchio. Viene quindi creata una serie spin-off di The Real Ghostbusters ovvero, Extreme Ghostbusters. Quattro nuovi protagonisti guidati da Egon, Janine e Slimer. Onestamente devo aver visto si e no due puntate, ma non c'era niente del mito degli originali. Dopo un'unica stagione da 40 puntate, lo show viene sospeso.

E così il marchio torna ad essere un ricordo.
Col passare del tempo si continua a vociferare di un possibile terzo film, dove comunque Bill Murray non avrebbe partecipato, ma la voci rimangono tali.

Siamo nel 2009, il ventiquennale del primo film. Con l'occasione esce Ghostbusters: The Video Game per quella che oggi potremo iniziare a chiamare old gen (Xbox 360 e PS3). Io l'ho recuperato di recente per PC dopo un aver avuto un buon riscontro da chi l'aveva provato prima di me.
Che dire, un capolavoro. Ambientato cronologicamente due anni dopo il secondo film (1991), questo titolo rappresenta un vero e proprio Ghostbusters 3. Doppiato dal cast storico nella versione originale, questo capitolo ci metterà nei panni del nuovo cadetto. Non avremo nomi (per non affezionarsi troppo, come dirà Peter) e dovremo imparare a usare i vari aggeggi della squadra. L'avventura sarà un TPS, uno sparatutto in terza persona alla Gears of War per capirsi. Il nostro scopo sarà seguire e aiutare la squadra nelle varie missioni. Il gioco di squadra sarà fondamentale, all'insegna del motto "tutti per uno, uno per tutti".
La cosa che più colpisce maggiormente del titolo, oltre alla bellissima grafica realistica, saranno le infinite citazioni ai due film. Pur non avendo una grossa libertà di movimento, ci ritroveremo ad esempio, a visitare il Sedgewick Hotel e rivedere molte scene del film originale. Pur non essendo particolarmente difficile da portare a termine il gioco è ben strutturato, molto vario negli ambienti da esplorare, e molto divertente. Poi ovviamente se sei fan del film ha quel valore aggiunto che ti fa scendere una lacrima nostalgica.

Vi lascio la scena inziale del gioco (doppiata in Italiano)

Che dire questo è quanto so riguardo i Ghostbusters, si parla sempre più incessantemente di un terzo film che, onestamente, spero non venga mai realizzato. Sono passati troppi anni, si rischierebbe di creare una minchiata atomica stile Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo. Poi la ferma convinzione di non partecipare da parte di Bill Murray e la recente scomparsa di Harold Ramis rischierebbe di azzoppare ulteriormente una pellicola che non convince già sulla carta.

Se volete un vero Ghostbusters 3, giocate al gioco del 2009 e lasciate perdere l'idea di un vero e proprio film.

 

E in ricordo del mitico Egon una delle più belle immagini uscite sull'Internet 


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