PUBBLICATO ORIGINARIAMENTE IL 17/04/2015
"This is a tale of
days when demons
tormented the world.
Queste sono le parole che aprono la recensione di oggi. Signore e signori, benvenuti al cinquantesimo post di questa follia che è il mio blog. Un ringraziamento ad una persona speciale che tutt'ora mi sprona nel continuare a scrivere.
Fatti i dovuti ringraziamenti torniamo a noi. Dicevamo cinquantesimo post, per cui doveva essere qualcosa di speciale. Per cui perchè non raccontarvi del gioco che mi ha iniziato alla carriera videoludica quasi vent'anni fa? cazzo!! così tanti? eh si ero proprio piccolo quando arrivò in casa mia una delle console a cui sono più affezionato, ovvero il glorioso Master System. Già, al contrario di molti miei coetanei dell'epoca io, in quella che poi diventò una epica e memorabile console war, fui schierato dal lato Sega. Come vi ho già detto in altri post, vedere la mia mascotte (Sonic) stringere la mano col "nemico" (Mario) mi fa tutt'ora strano. Non vi nego che spero sempre che Sega ritorni ai fasti di un tempo, magari con una nuova console anche se so che questo non succederà mai.
Vabbè come al solito divago e ormai chi mi segue (ma c'è qualcuno che lo fa?) è abituato. Quindi vediamo di concentrarci e portare a casa l'obiettivo.
Dicevamo quindi che la mia prima console è stato il Master System. Nella versione che avevo io erano pre-installati due giochi (Hang-On e Labyrinth, che scopro oggi chiamarsi Snail Maze) e i miei genitori ne aggiunsero altri due "cartucciati". Magari del secondo ve ne parlerò in un post a parte, oggi invece ci concentreremo su Golvellius: Valley Of Doom.
Probabilmente in una qualsiasi classifica dei giochi memorabili della console non verrebbe neanche citato, per me è IL GIOCO del Master System.
Ma che tipo di gioco era Golvellius? beh se lo vedesse un giocatore di adesso direbbe, un clone di Zelda. Io da fan del titolo potrei dirvi si e no. Ma andiamo con ordine.
Partiamo dalla storia.
Golvellius racconta la storia del regno di Aleid, situato vicino ad una valle tranquilla. Da un po' di tempo le storie di incontri di demoni da parte dei cittadini, mettono paura alla popolazione. Il re preoccupato per le sorti della sua gente si ammalò. L'unica speranza di salvarlo era data da un'erba chiamata Mea che cresce nella parte più profonda della valle. Pur essendo stata sconsigliata di addentrarsi nella valle, la principessa Rena inizia il suo viaggio alla ricerca dell'erba miracola, non tornando mai indietro.
Un giovane ragazzo, Kelesis, decide di intraprendere un lungo e pericoloso viaggio attraverso la valle per cercare la principessa scomparsa.
Che dire, siamo di fronte al classico gioco degli anni '80, col classico incipit della damigella in pericolo. Noi quindi in questa avventura saremo il giovane Kelesis, un ragazzo dai capelli verdi che inizierà il suo viaggio per la Valley Of Doom.
All'inizio del nostro viaggio incontremo subito il primo personaggio che, nel corso della storia, impareremo ad apprezzare e a odiare... "a vecia de spade". Scusate!! il libretto originale la marca come Wise Woman (donna saggia). Di fatto la simpatica vecchina sarà il classico negozio armi/oggetti. Venderà le pozioni per aumentare la vita, le bibbie per aumentare la capicità di soldi trasportabili e l'equiggiamento per proseguire l'avventura.
In prima battuta sembrerà colpita dal nostro coraggio, visto che ci REGALERA' l'equipaggiamento base, spada e stivali (che poi Kelesis ragazzo mio, vai via senza scarpe di solito?), ma poi la nonnina si farà pagare profumatamente per i suoi servigi chiedendoci una montagna di soldi per acquistare la sua merce.
Che poi, mi prodigo per uccidere gli scagnozzi del malvagio despota della valle e devo pure pagare per avere i cristalli che porteranno la pace? Maledetta vecchia!!!
Vabbè maledizioni a parte, entreremo nella prima delle tre tipologie di livelli che potremo affrontare, i "labirinti platform". In questa sessione dovremo attraversare un labirinto cercando di trovare la strada giusta, affrontando i mostri che ci sbarreranno il cammino e cercando di evitare di indietreggiare troppo, pena l'uscita dal dungeon e il conseguente ri-inizio da capo.
Siamo onesti, il primo dungeon servirà semplicemente a prendere confidenza coi controlli. Tra l'altro sarà l'unica tipologia di gioco dove potremo saltare.... ma forse lo si poteva intuire dalla definizione "labirinto platform".
Usciti dalla prima sessione vedremo quella che è la parte principale del gioco, la sessione "alla Zelda". Visuale a "volo d'uccello", come si diceva una volta, e una mappa abbastanza ampia divisa in sette sessioni distinte, con vari quadri da esplorare per ognuna. I settori saranno molto variegati tra loro, infatti troveremo ampi deserti, cimiteri, paludi, mari per finire in una fitta foresta.
La terza è ultima sessione saranno le caverne alla "Shot-em up". Vedremo Kelesis dall'alto che continuerà a camminare attraversando il labirinto. La difficoltà, oltre a scegliere il percorso senza vicoli ciechi, sarà quello di affrontare l'attraversata col "giusto ritmo". Infatti nella maggior parte dei casi dovremo restare al centro dello schermo, perchè avremo una visuale completa della situazione. In alcuni casi, per passare gli ostacoli, dovremo invece aumentare il passo. Vi assicuro che alcuni dungeon mi hanno fatto penare non poco.
Ognuno dei quadri che andremo a visitare nella sessione alla Zelda avrà una caverna, buco, chiamatelo come volete, dove potremo incontrare i vari personaggi della storia, oppure le caverne dei vari boss. Non tutte le entrate saranno subito accessibili. In alcuni casi dovremo uccidere un determinato numero di nemici, in alcuni casi dovremo colpire con la spada determinati alberi o sassi, in altri ancora potremo accedervi solo dopo aver sconfitto il guardiano della zona. Visto che le caverne disseminate nei vari quadri serviranno principalmente per incontrare i vari personaggi che ci aiuteranno nel proseguire la nostra avventura, vediamo di conoscerli nel dettaglio.
Wise Woman: Già citata "a vecia de spade", sarà il cardine del gioco. Oltre a vederci pozioni e bibbie ci fornirà l'equipaggiamento per potenziare Kelesis,
oppure i cristalli per poter sconfiggere il malvagio Golvellius.
Rio: Lei la potremo chiamare anche "Capitan Ovvio" oppure "Drogati meno". Lo scopo di questa "simpatica" fatina SAREBBE quello di informare il giocatore sulla zona che sta esplorando, dando informazioni utili su come proseguire. Il suo reale scopo invece è nullo. La troveremo ogni due per tre e le sue informazioni saranno di tre tipi, cose ovvie,
(senza oro non potrai comprare l'equipaggiamento necessario)
cose false,
(questo è il lago Warlic, cara Rio dove hai visto gli squali nei laghi?)
e cose inutili
(dov'è andata la principessa? eh eh eh!)
Poi vabbè non è colpa sua se hanno tradotto coi piedi all'epoca
(se hai l'anello dell'invisibilità vai a nord)
l'anello citato è quello dell'invincibilità che ti permetteva di distruggere i sassi grigi.
Anche qui, nelle fasi più avanzate, sarà sempre "a vecia de spade" a darci le reali informazioni utili.
Annie:
L'angioletto del gioco. Il suo scopo sarà quello di ridarci vita. 50
monete d'oro per UNA singola barra di vita. Fatevi due conti e vi
accorgerete ben presto siamo quasi a livelli di usura.
Dina: Il diavoletto del gioco. Il suo scopo sarà l'opposto di quello di Annie. Una barra di vita per un po' d'oro. Anche qui sarà più semplice mettersi in qualche posto a far fuori i mostri.
Winkle: un personaggio che odi, non tanto per lei in se, ma per il servizio fornito. Lei ci darà la password per ri-iniziare la partita con i progressi compiuti fino a quel momento. La password la otterremo anche se moriremo in battaglia. Perchè quindi dovremo odiarla? guardate l'immagine e capirete.
Non ci siete arrivati? la password cazzo!!! sono 32 caratteri alfanumerici. Ricordo che all'epoca le avevamo scritte ovunque.... a volte anche sbagliandole. E giù porchi!!! porchi e ancora porchi!!! Perdevamo più tempo a scrivere quelle cazzo di password e ricontrollarle più e più volte che a giocare.
Randar: Last but not least, come si dice. Il mio personaggio preferito, nonchè il vero onesto della squadra. 150 monete d'oro e ci ricaricherà TUTTA la vita, indipendentemente da quante pozioni abbiamo. Un vero affare, nonchè la vera manna nei punti critici.
Bene, conosciuti i nostri compagni di viaggio vediamo di conoscere i nostri antagonisti. Ogni quadro che affronteremo avrà i suoi nemici, abbastanza variegati nel loro complesso. Essi aumentaranno di resistenza, velocità e potenza nel proseguire della storia. Tante volte semplicemente troveremo lo stesso nemico ma con colori diversi a mettere in risalto la maggior potenza.
Però siamo onesti i nemici normali ci interessano fino ad un certo punto!!! a noi interessano i boss, i sette demoni che dovremo affrontare per poter arrivare al cospetto di Golvellius e per salvare Rena.
Analizziamo uno per uno:
Desba nel libretto (Despa nel gioco): Una specie di Yeti che lancia cristalli di neve. Senza dubbio è il nemico che più ci è rimasto impresso. Perchè? semplice. Non sapevamo come affrontarlo. Sembrerà strano ma essendo novellini nel mondo dei videogiochi, non avevamo idea di dove andava colpito. Probabilmente ci eravamo fossilizzati sull'idea che doveva per forza essere colpito sulla testa. Con questa convinzione abbiamo provato e riprovato morendo SEMPRE. Avevamo ormai perso quasi le speranze quando, per caso probabilmente, sentii un suono strano colpendolo sulla pancia. Da li a poco, con molta fatica e dopo molte prove, riuscii a farlo fuori e ottenere l'accesso alla seconda zona. Festa e tripudio in casa mia, neanche che avessimo vinto l'Oscar. Da li diventai l'uccisore di mostri, affrontando io regolarmente tutti i boss.
Saipa nel libretto (Rolick nel gioco): Una specie di ragno corazzato. Il suo attacco sarà arrotolarsi su se stesso a colpire come una trottola. Difficile in prima battuta, ma ormai eravamo lanciati.
Taruba nel libretto (Bachular nel gioco): Uno scheletro pipistrello con tre teste. Lancerà palle di fuoco che resteranno a schermo per un po' di tempo. Per non farsi mancare niente, il nostro amico si teletrasporterà dopo ogni attacco.
Fosbus nel libretto (Fosbus anche nel gioco): Un ibrido tra un corpo di donna e un mostro su quattro zampe. Molto veloce, lancerà sfere che si divideranno appena toccheranno il muro.
I Waruso nel libretto (Warlic nel gioco): Detti anche i "fradei corona". Una coppia di mostri che attaccheranno a turno seguendo varie traiettorie. Difficili perchè sono in due, non per altro.
Jasba nel libretto (Crawky nel gioco): Una specie di pappagallo senza corpo con tre teste. Fluttuerà qua e la per l'arena di combattimento lanciando anelli.
Heidi nel libretto (Haidee nel gioco): Heidi? e le caprette che ti fanno ciao dove sono? Scherzi a parte, lo si potrebbe chiamare "Forfora". Inutile dirvi che il suo attacco sarà basato sul muovere la sua folta chioma con rilascio di quella che potrebbe essere proprio forfora.
E poi... beh c'è lui. Il nemico che da nome al gioco, Golvellius. Sulla carta il nemico più difficile da affontare.
Velocissimo, due spade affilate, raggi laser. In realtà arriveremo con così tante pozioni, medicamenti, protezioni che il commento di mio papà all'epoca fu....
(Si si, avete letto bene è scritto proprio poareto)
Ok affrontati anche i boss analizziamo cerchiamo di capire perchè il titolo mi è rimasto tanto nel cuore. Beh senza dubbio è stato il mio "battesimo" nel mondo videoludico. Poi fu l'inizio di una lunga collaborazione di tutta la famiglia. Infatti sia io che i miei genitori eravamo un po' affascinati da questo nuovo mondo da scoprire. Per cui io e mio papà giocavamo, mia mamma, l'unica che all'epoca sapeva l'inglese, traduceva i dialoghi. Eh già, una volta TUTTI i giochi erano in inglese. La traduzione in italiano e il successivo doppiaggio, sono arrivati moooolto dopo, almeno 8 anni più tardi.
Senza dubbio poi era uno di quei giochi RPG che ti proiettavano in questo mondo a metà tra la realtà e la fantasia. Poter affrontare un lungo viaggio attraverso questo mondo per poter salvare una principessa in pericolo ci affascinò moltissimo. Infatti molti dei giochi che comprammo in seguito furono spesso RPG.
La cosa che mi ha divertito spesso che nei dungeon plataform spesso c'erano dei simpatici easter egg... come questo.
Non vi nego che tutt'ora, ogni tanto, lo rigioco volentieri, nella sua versione emulata sul PC (così almeno non porcheggio con le password).
Una cosa che invece mi ha fatto sperare e penare era il finale.
<SPOILER>
In pratica una volta sconfitto Golvellius, riappare Rena.
I sette cristalli tornano nel corpo di Golvellius riportandolo in vita.
Ma, come dice la schermata,
non il malvagio Golvellius ma il buono e gentile Golvellius.
Per cui i tre
partono per una nuova avventura.
E' quel maledetto TO BE CONTINUED che ci ha fatto sperare per anni in un seguito. L'abbiamo aspettato, ma non arrivò mai. Nell'era dell'Internet cercai disperatamente se fosse stato fatto un seguito, magari mai importato, magari mai tradotto, ma niente.
</SPOILER>
Inutile dirvi che spero sempre per lo meno in un remake, in chiave moderna, del gioco che ci ha iniziato a questo fantastico mondo. Purtroppo rimarrà una semplice speranza.
Bene direi che è tutto, magari ogni tanto farò post su giochi che tutti dovrebbero provare e che hanno segnato, per lo meno, la mia carriera videoludica.
Alla prossima, dove parleremo di un comics che mi ha colpito.
See you next
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